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L’ESTATE DEI CONGRESSI

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 178-184)

cipare ad uno di questi eventi spesso finisce per “aprire” la mente e può risultare molto più istruttivo del seguire solo corsi e lezioni teoriche; paradossalmente anche più utile di una semplice e distratta lettura di libri, perché il contatto diretto e la di-scussione permettono di rendersi conto della reale importanza e del ruolo rivestito da argomenti e settori della nostra disciplina, spesso di difficile collocazione.

28-30 GIUGNO – MÜNCHEN: GEBURT, TOD, TRANSZENDENZ

La prima grande manifestazione dell’estate si è svolta a Monaco di Baviera, nell’ulti-mo week-end di giugno, organizzata dalla D.A.V. (Deutscher Astrologen Verband), associazione fondata nel lontano 1947, che raccoglie il fior fiore degli studiosi te-deschi e che, come il nostro CIDA, pubblica una rivista, che si chiama Meridian. Era-no alcuni anni che in Germania Era-non si teneva un meeting di queste dimensioni, cui partecipassero tutti i principali studiosi della D.A.V., i grandi nomi dell’astrologia svizzera, come Louise Huber e Claude Weiss, oltre a rappresentanti olandesi e au-striaci. Praticamente era presente tutta l’area di lingua tedesca con pochissimi... “in-filtrati”.

Il titolo “Nascita, Morte e Trascendenza” era quanto mai intrigante. Le relazio-ni presentate affrontavano tale tema da ottiche molto differenti, anche se, come è consuetudine della scuola tedesca, sono state privilegiate le innumerevoli connes-sioni esistenti fra astrologia e psicologia.

D’altra parte il congresso viaggiava su numeri nettamente superiori a quelli, cui siamo abituati in Italia; oltre 700 i partecipanti con quasi 70 interventi fra work-shop e conferenze, naturalmente in gran parte in contemporanea. Questo sistema, mutuato dai grandi meeting statunitensi, è in genere poco amato da noi italiani, che, quando partecipiamo ad un congresso, non vorremmo essere costretti a sce-gliere, ma assistere a tutte le conferenze in programma; tuttavia, diventa obbligato, quando si deve gestire una manifestazione con parecchie centinaia di persone. Per ragioni di spazio e non possedendo il dono dell’ubiquità, non mi è possibile elencare i contenuti di tutte le relazioni. Tuttavia, posso dire che, quando si partecipa più volte a queste grandi kermesse, ci si rende conto come esistano alcuni relatori

“si-curi” fra virgolette, che in un certo senso “non tradiscono mai le attese”, per il

livel-lo dei livel-loro interventi, sempre elevato e originale nelle varie occasioni; per questo, fare una scelta non è poi così difficile. Mi riferisco, ad esempio, all’olandese Karen Hamaker Zondag, cui è toccato l’onore di inaugurare la manifestazione, il venerdì pomeriggio in una sala stracolma di partecipanti e che ha illustrato le possibilità di trasformazione offerte da Plutone e Saturno attraverso transiti e progressioni; te-matica sviluppata in seguito anche in un seminario specifico. Vista la situazione planetaria che stiamo vivendo, i rapporti fra Saturno e Plutone sono stati al centro di molte altre relazioni, come quelle dello svizzero Claude Weiss e del Direttore di Meridian, Markus Jehle, nomi noti anche al pubblico italiano.

Nodi Lunari, trasformazioni psicologiche, temi filosofici e karmici, problemati-che inerenti il rapporto con il consultante sono stati i principali argomenti trattati con qualche sporadica concessione alla storia, al mondo dell’astrologia vedica,

all’a-strologia cinese e a quella classica tolemaica, in relazione al tema della durata della vita.

Fra i relatori desidero citare Detlef Hover, impeccabile e simpatico Presidente dell’associazione tedesca, oltre che apprezzato studioso di esoterismo, Verena Bach-mann, Siebelt Meyer, Peter Niehenke, Ernst Ott, la nostra corrispondente Lianella Li-valdi Laun, Hajo Banzhaf e Hermann Meyer, noti in Italia per i libri pubblicati con la casa editrice FK, lo svizzero Dieter Koch, i cui lavori su Lilith sono stati apprezzati anche dai lettori di Linguaggio Astrale, lo spagnolo Rafael Gil Brand, conosciuto per le sue ricerche storiche, oltre al “padrone di casa” Erik Van Slooten, che ha presen-tato un lavoro di grande interesse in relazione alla pratica oraria.

Particolarmente curata la serata di gala, che si è svolta nel teatro annesso ad un’antica birreria di Monaco, nel corso della quale la creatività teutonica si è dimo-strata all’altezza, se non superiore a quella... italiana. Sul palcoscenico la sezione lu-dica della D.A.V., che ha interpretato una sorta di “giallo” astrologico con venature comiche dal titolo “Chi ha ucciso Chirone?”. La rappresentazione ha visto, natural-mente, la presenza dei sette pianeti sacri, interpretati dagli alunni della scuola astrologica di Ernst Ott, a dimostrazione di come la nostra disciplina non sia fatta solo di studio, ma sviluppi anche le qualità... artistiche!

È seguita una sfilata di moda con abiti d’epoca dal titolo “Plutone nei segni”. Nei vari quadri, che si sono succeduti sul palcoscenico, sono state mostrate le in-fluenze del pianeta del profondo sul costume e sulla musica, nei suoi passaggi lun-go lo zodiaco, nel corso del XX secolo. Il tutto è stato intervallato dall’esilarante spettacolo di cabaret condotto da Erik Van Slooten, presentatore, organizzatore del congresso e vero deus ex-machina della manifestazione, a cui va il ringraziamento per il grande impegno profuso.

6-8 LUGLIO – MONTPELLIER: SECONDO CONGRESSO F.A.E.S.

Ben diversa, in quanto totalmente mistica, era l’atmosfera, che si respirava a Mont-pellier la settimana seguente, alla serata di gala del secondo congresso F.A.E.S. (Fe-derazione Astrologica Europa del Sud), dove in un teatro all’aperto si esibivano i fa-mosi danzatori dervisci; tutti erano concentrati e attenti a non perdere un passo di danza, cullati dalla mite brezza estiva del Mediterraneo, ma forse anche un po’ in-tontiti dalla musica… ossessiva.

Anche l’articolazione del congresso era differente. Un’unica tematica lo carat-terizzava: la Sinastria, e tutto si svolgeva in un’unica sala: il confortevole “Corum”, il palazzo dei congressi di Montpellier,

Il numero dei partecipanti era inferiore a quello tedesco, ma pur sempre ri-spettabile in quanto nell’ordine delle trecento unità, elemento che rendeva più facili i contatti umani. Inoltre, la moderna struttura del Corum era dotata di una terrazza, dove durante le pause congressuali si potevano scambiare opinioni, crogiolandosi al sole estivo, o fare due passi per rilassarsi nel parco attiguo.

asso-ciazioni si sono confrontati in un’atmosfera rilassata sotto l’organizzazione impec-cabile di Yves Lenoble, nominato per il prossimo biennio Coordinatore Generale di tutta la Federazione, che vede i paesi mediterranei unire i loro sforzi per favorire lo sviluppo di una cultura astrologica, che rivaluti la comune origine latina.

L’argomento “Sinastria” è stato sviscerato in tutti i suoi risvolti: dalle implica-zioni astro-mito-psicologiche presenti nei “classici” rapporti di coppia alle numerose tecniche con cui effettuare una comparazione, dai rapporti sinastrici fra popoli e paesi ai fattori astrali dell’attrazione sessuale, dall’eredità familiare ai principi detta-ti da Tolomeo per le unioni, fino ad argomendetta-ti strettamente specialisdetta-tici, come il ruolo della parte di matrimonio, il significato del quinconce, l’importanza dell’aste-roide Giunone.

Qui i relatori italiani erano maggiormente rappresentati (Baldini, Cavadini, Fal-lisi, Mirti, oltre al sottoscritto) ed avevano l’appoggio e il conforto del nostro Presi-dente. Fra gli spagnoli erano presenti José Luis Carrion, Helia Ramos, Ernesto Corde-ro, oltre a Marlène Isabelle, praticamente naturalizzata. I francesi erano i più nume-rosi con Catherine Aubier, Patrick Giani, Jean-Francois Berry. Non potendo citarli tutti, voglio ricordare la presenza di André Barbault, che ha dato quel tocco in più alla manifestazione. La sua relazione sulla comparazione dei temi dei protagonisti della seconda guerra mondiale (Hitler, Stalin, Roosevelt, De Gaulle) è stata profon-da, ma essenziale al tempo stesso, come solo i “grandi” sanno fanno. Poche idee, chiare ed originali, per centrare l’argomento.

In ogni caso tutte le relazioni sono state raccolte in un CD-ROM dal costo molto contenuto, dove gli interventi sono tutti tradotti in tre lingue, francese, ita-liano e spagnolo, proprio per favorire ancora di più lo scambio delle informazioni e delle ricerche fra gli studiosi, che è poi l’obiettivo ultimo della FAES.

Ricordiamo, inoltre, ai nostri soci che il sito www.faes.org, diretto con grande professionalità da Francis Santoni, oltre a riportare le notizie sul congresso, contie-ne numerosi articoli, che possono essere scaricati gratuitamente. Sul sito sono an-che disponibili gli indici di varie riviste, come le francesi Astralis e L’Astrologue, le spagnole Mercurio-3, Cyclos e Symbolon, oltre naturalmente al nostro Linguaggio Astrale.

In occasione del congresso si è anche riunito il Direttivo della Federazione, che ha deciso di tenere il prossimo incontro mediterraneo nel 2004 a Firenze. I nostri soci, che non possono affrontare lunghi viaggi, sono avvisati: sarà un’occasione unica! Inoltre, altre importanti associazioni hanno dato la loro adesione alla Faes: le francesi RAO (Rassemblement des Astrologues Occidentaux), RAH (Réseau Astrolo-gie Humaniste), COMAC (Centre d’Organisation du Mouvement de l’AstroloAstrolo-gie Con-ditionaliste), UNIVERS-SITE, AGAPE’ (Association Générale des Astrologues Psycho-Professionnels Européens), FDAF (Fédération des Astrologues Francophones) e la vi-vace Associazione Basca, guidata da Maria Jesus Azkue.

Il tentativo di migliorare l’interscambio e di favorire le relazioni fra i vari stu-diosi di astrologia continua; speriamo che nel tempo questa cooperazione possa dare altri frutti...

10-13 LUGLIO – SIVIGLIA: XIX CONGRESSO IBERICO

Per tradizione i congressi iberici di astrologia riuniscono insieme lo spirito inquieto, che caratterizza tutte le comunità intellettuali del nostro tempo, con il calore uma-no e la forte carica di solidarietà, propri del sud del Mediterraneo. Il loro scopo è di esporre le ultime ricerche e, mancando in Spagna un’unica associazione, di funzio-nare da punto di incontro fra i vari gruppi. Lo sforzo è sempre quello di creare una nuova immagine della nostra disciplina e di far si che essa venga accettata dalla comunità sociale. In questo processo di riconoscimento spesso si cerca di coinvol-gere enti pubblici e non a caso l’organizzatore della manifestazione, Juan Rodríguez Yánez, aveva scelto come sede congressuale la “Casa de la Provincia”, riuscendo ad ottenere l’appoggio del comune di Siviglia, in una splendida cornice a due passi dalla Cattedrale e dalla torre della Giralda, emblemi della città

Visto il calore che, in estate, caratterizza la città spagnola, i ritmi congressuali seguivano la discesa del sole; la siesta pomeridiana si prolungava ad oltranza, men-tre incontri e conferenze si tenevano in mattinata e nel tardo pomeriggio per finire con lunghe discussioni notturne.

A parte i vari studiosi spagnoli, come Jesús Navarro, Tito Maciá, José Luis De Pablos, Juan Estadella, Sergio Rivillo, Rafael Gil Brand, Carmen De Hita, Francesc Ca-stellano, ospiti abituali di queste manifestazioni, sono intervenuti fra gli altri lo stu-dioso americano di origine argentina Luis Kaplún, che ha presentato una interes-sante relazione di astrologia vedica, e un simpatico e folto gruppo di studiosi vene-zuelani, in rappresentanza del Centro Encuentros Astrológicos di quel paese, guidati dal loro Presidente Enrico Mariani.

Fra i lavori presentati vanno segnalati quelli particolarmente innovativi di Fré-deric Suau, che sarà anche l’organizzatore del prossimo congresso iberico, e di Félix Esquitino. Il primo sulle particolari relazioni esistenti fra eclissi ed eventi della carta personale, il seconda sugli antichi metodi di previsione del tempo, nati nell’antico Egitto e trasmessi oralmente fino ad arrivare in Spagna.

Come ho scritto in precedenza desidero terminare questa rassegna di manife-stazioni, citando altri due importanti congressi, svoltisi oltreoceano.

18-24 LUGLIO – ORLANDO, FLORIDA: U. A. C. 2002

Dall’accattivante titolo “The Mystery of Space and Time”, la United Astrology Con-ference è stata certamente la manifestazione astrologica più grande dell’anno, rac-cogliendo circa 120 relatori in una contemporanea su ben dodici sale per oltre un migliaio di partecipanti. Dodici erano anche le sezioni della manifestazione, ognuna collegata ad uno specifico argomento, come ad esempio le tecniche astrologiche, le basi della carta astrale, l’astrologia mondiale, i sistemi orientali, la storia, etc., e per ogni sezione venivano proposte conferenze di diverso livello per principianti o esperti, in modo tale da soddisfare tutte le esigenze. Come si vede, i numeri sfog-giati dal “congressone” americano, organizzato ad Orlando in Florida, stravincono

alla grande ogni confronto, anche se non è detto che quantità sia sempre sinonimo di qualità. E’ la sesta volta, dal lontano 1986 a San Diego, che tre delle principali as-sociazioni statunitensi, l’AFAN (Association For Astrological Networking), l’ISAR

(In-ternational Society Astrological Research) e il NGCR (National Council for Geoco-smic Research), uniscono le proprie forze per dare vita a questa imponente

manife-stazione, che così si è arricchita in ogni occasione di sempre nuove iniziative; è vero che alcune sono anche molto commerciali, ma tenendo conto dei numeri espressi e dei costi sostenuti dall’organizzazione, forse non è possibile fare altrimenti.

D’altra parte il merito, e non è poco, di questa iniziativa è quello di riunire pra-ticamente tutti i rappresentanti di spicco di lingua anglosassone (canadesi, inglesi, americani), come Robert Blaschke, Nick Campion, J. Lee Lehman, Tad Mann, Ray-mond Merriman, Bill Meridian, Alan Oken, Glenn Perry, Bruce Scofield, Bill Tierney, Angel Thompson, Robert Schmidt, Robert Zoller. Certo il resto dell’Europa, che non parla inglese, o si sottomette a questo idioma e a questa filosofia, come hanno fat-to Elisabeth Teissier e lo sparufat-to gruppo di relafat-tori tedeschi, o viene praticamente esclusa, non esistendo possibilità di traduzioni simultanee di alcun genere; ma tutto ciò fa un po’ parte della filosofia del nostro mondo; si verifica anche in altri settori e non solo in quello astrologico!

8-11 AGOSTO – GUADALAJARA: C.I.M.A. 2002

Per finire un raggio di sole inatteso, che si diffonde su un’area quasi vergine all’a-strologia. Mi riferisco al primo Congresso Internazionale Messicano, che si è tenuto a Guadalajara, e che ha visto circa duecento partecipanti, un vero record per un paese nel quale l’astrologia è ancora in fase di espansione.

La presenza di Stephen Arroyo ha dato lustro alla manifestazione ed ha certa-mente facilitato l’afflusso dei partecipanti, ma non mancavano altri nomi dell’a-strologia statunitense, come Gloria Star, Jim Feil, Carol Tebbs, Zipporah Dobyns, Mark & Maritha Pottenger, Noel Tyl, Alan Oken, questi ultimi conosciuti anche dal grande pubblico italiano. Fra gli ospiti stranieri anche Vicente Cassanya, in assoluto uno dei migliori studiosi internazionali, apprezzato soprattutto per i suoi originali lavori in astrologia mondiale, oltre a rappresentanti venezuelani, salvadoregni e guatemaltechi, ad indicare come l’astrologia non abbia proprio frontiere.

Completavano il cast dei relatori anche numerosi astrologi messicani, come Martha Guzman, Jorge Inguanzo, Juan Francisco Carrillo, che hanno così avuto oc-casione per la prima volta di confrontarsi con i loro colleghi stranieri. Il merito di aver creato questa occasione va a Emilio Perez Limon e a Margarita Laura Gomez De Perez, due intraprendenti coniugi messicani, medici e astrologi al tempo stesso, che praticamente dal nulla hanno dato vita alla manifestazione.

In prospettiva futura, anche l’autunno si annuncia intenso, essendo program-mati da tempo per la fine di novembre in Svizzera a Zurigo un simposio di alto li-vello e in India il IX congresso internazionale di astrologia vedica. Per quanto ci sarà possibile, cercheremo di informare al meglio i soci sulle prossime manifestazioni.

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 178-184)