LINEE GUIDA PER UN PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ PER COINVOLGERE LE PMI SUI PROBLEMI DELLA SICUREZZA
11. APPLICAZIONE DEI CRITERI TECNICI
E’ stato possibile applicare il criterio di classificazione tecnica andando a raccogliere informa-zioni dal data base INAIL. Il risultato ha dimostra una fortissima distribuzione paretiana con questo criterio classificativo.
Si osservano le polizze e si può affermare che: in tariffa i grandi gruppi 4, 7, 8 e 9 hanno un peso inferiore al 1% (sul gruppo 8 e 9 sono necessari approfondimenti). Il gruppo 0 pesa oltre il 47%, segue il gruppo 3 con 24% e il gruppo 6 con il 16 %. I gruppi 1, 2 e 5 sono dal 3.6% al 3%.
All’interno dei vari gruppi esiste una fortissima concentrazioni di polizze su poche voci di tarif-fa; unica eccezione riguarda il grande gruppo 6 ove in effetti esiste una situazione un po’ più distribuita.
A conferma di quanto detto si osserva che nel gruppo 0 il 40% delle sue polizze è sulla voce 0722 (ufficio). Le altre voci rilevanti sono: 0111, 0112, 0211, 0212, 0311, 0411 e 0721 con una
% che va dal 13% al 3,5%. Le altre voci pesano 27.6% e hanno % irrisorie. Da quanto detto si capisce che la 0722 deve comunque essere presa in considerazione visto che vale il 20% di tutte le polizze.
Per il gruppo 1 il 42% delle polizze è nella voce 1444 (panifici).
Nel gruppo 2 le voci dominanti sono 2197, 2231 e 2233 con un loro peso totale del 61% sul gruppo.
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Il gruppo 5 ha il 55% nelle voci 5212 e 5213; la 5214 ha il 19% e il 26% restante è sparso sulle restanti voci.
Nel gruppo 6 c’è una notevole distribuzione infatti le voci 6211 e 6212 pesano il 10%, la 6321 pesa 8.8% e la 6221 pesa il 6.2%; poi le voci: 6215, 6223, 6279, 6561 e altre il peso è intorno al 3%. Le voci più grosse non raggiungono il 50% di peso totale.
L’elaborazione simulata è stata riferita al solo criterio classificativo tecnico e non al criterio del costo della sicurezza e al criterio del rapporto costo/benefici in quando il Data Base INAIL, che contiene le informazioni sui Premi pagati dalle aziende, non consentiva l’accesso esplorativo su queste variabili per manutenzioni e implementazioni sul sistema. Tali accessi saranno con-sentiti successivamente.
IL SOSTEGNO DELL’INAIL ALLE AZIENDE: DALL’ASSICURAZIONE ALLA PREVENZIONE. IL RUOLO DELLA CONTARP
12. CONCLUSIONI
L’individuazione del target ci permette di conoscere le principali caratteristiche dei destinata-ri, il grado di coinvolgimento, l’interesse suscitato, tutti quegli aspetti valoriali e comporta-mentali collegati alla problematica affrontata. Questione molto importante per conoscere le ditte che aderiscono all’iniziativa, le scelte e le priorità che l’Istituto intende perseguire, le modalità di intervento, le risorse da destinare al progetto, i criteri e i contributi disponibili per finanziare i piani di lavoro, la selezione delle domande. L’altro aspetto rilevante è quello di for-nire una formazione costante e periodica dei soggetti coinvolti.
Il progetto potrebbe realizzarsi nell’ambito di iniziative già esistenti (c.d. finanziamento alle impre-se) e conosciute, modificando i criteri di accesso e le caratteristiche di erogazione del servizio.
Il progetto potrebbe rappresentare un momento di partecipazione di strutture ed Enti esterni interessati all’iniziativa e quindi frutto di una collaborazione di più soggetti. Non sfugge ad una analisi attenta e lungimirante come sia importante, al fine di una prevenzione primaria, la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali nel periodo lungo, modificando i com-portamenti a rischio per la popolazione lavorativa.
Ulteriori elementi di valutazione potrebbero essere forniti da uno screening sulla forza lavoro al fine di una prevenzione secondaria o di riduzione degli effetti collaterali.
In questo contesto l’Istituto sarà chiamato a svolgere un proprio ruolo di attore attivo ed inno-vativo proponendosi quale soggetto di riferimento nel modello di welfare e offrendo alle impre-se nuovi impre-servizi nel campo della prevenzione e della tutela della salute. E’ però necessario che i progetti siano mirati e partecipati e in grado di coinvolgere le imprese, le associazioni di cate-goria, Enti e soggetti diversi per le loro peculiarità e competenze.
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REGIONE PUGLIA: ANALISI DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE (D.LGS. 38/2000) NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
I. Menditti*, N. Papapietro*
* INAIL - Direzione Regionale Puglia - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
RIASSUNTO
Il comparto delle costruzioni ha il primato delle morti per infortunio e quello delle malattie professionali riconosciute. In Puglia operano nel settore in questione 76.800 addetti, di cui 24.000 sono autonomi, 46.500 sono dipendenti da imprese al di sotto del limite dei 30 addet-ti e 6.300 operano in imprese di dimensioni superiorei.
Per quanto riguarda il rischio complessivo di infortunio, il dato medio nazionale per il settore delle costruzioni è pari a 70,90 infortuni/1000 addetti a tempo pieno mentre per la Puglia è pari a 75,65. In questo contesto va ad inserirsi l’iniziativa degli incentivi alle imprese - ISI 1 e ISI 2 - dell’INAIL per la prevenzione. Vengono qui presentati, pertanto, i dati relativi alle domande di finanziamento pervenute nella regione Puglia.
Nell’ambito del finanziamento alle aziende dei programmi di Formazione ed Informazione (ISI 1), il numero delle aziende del settore che è stato ammesso a tale tipo di finanziamento ha rappresentato il 16,8% del totale sul territorio regionale.
Di altro tenore è la situazione legata ai finanziamenti relativi ai programmi di adeguamento (ISI 2). In questo caso, solo il 3,7% delle domande pervenute e solo il 3,1% delle domande ammesse al finanziamento riguardano il settore in esame.
E’ evidente, per quanto esposto, che il settore delle costruzioni è stato abbastanza attento ai progetti di Formazione ed Informazione ai lavoratorim mentre non ha mostrato interesse per i programmi di adeguamento.
Si analizza il fenomeno e si tenta di fornire una chiave di lettura delle motivazioni che hanno contribuito a tale scenario nel territorio pugliese.
SUMMARY
The construction sector has the supremacy of the number of workers dead for accidents and of recognized professional diseases. In Apulia 76,800 workers operate in this field. As regards the total risk of accident, national mean value for constructions sector is equal to 70,90 acci-dents/1000 full time workers, while for the Apulian Region it is equal to 75,65. In this contesxt it’s inserted the initiative of the inducements Inail to enterprises - ISI 1 and ISI 2 - for the prevention.
Data regarding the requests of financing in the Apulian region are here presented and discussed.
The number of the enterprises admitted to the financing for the programs of Formation and Information (ISI 1) is the 16,8% of the total on the regional territory while only the 3,7% of financings requested concerns the Adaptation programs (ISI 2).
It’s obvious that the constructions sector has been enough careful to the plans of Formation and Information to the workers, while it has no shown interest for the Adaptation programs.
The phenomenon is analyzed and we try to supply a key of reading of the motivations.
L’edilizia è uno dei settori produttivi più a rischio per la salute dei lavoratori. Il comparto delle costruzioni ha, infatti, il primato delle morti per infortunio e quello delle malattie professionali riconosciute che, a partire dal 1998, ha superato anche il settore metalmec-canico. In Italia le imprese del settore delle costruzioni sono circa 670.000 di cui mezzo milione sono artigiane; 169.000 delle non artigiane hanno una dimensione aziendale infe-riore ai 30 addetti.
In Puglia, su un totale di 31.500 imprese, solo circa 120 sono sopra al limite dei 30 addet-ti. Nel settore in questione operano 76.800 addetti, di cui 24.000 sono autonomi, 46.500 sono dipendenti da imprese al di sotto del limite dei 30 addetti e 6.300 operano in impre-se di dimensioni superiori.
Per quanto riguarda il rischio complessivo di infortunio, il dato medio nazionale per il settore delle costruzioni è pari a 70,90 infortuni/1000 addetti a tempo pieno mentre per la Puglia è pari a 75,65. Il rischio è fortemente correlato con la dimensione dell’impresa: da 59.56 infor-tuni/1000 addetti a tempo pieno delle imprese artigiane più grandi si giunge al massimo di 112.54/1000 delle piccolissime imprese artigiane.
Una nota della FILLEA1-CGIL riguardante gli infortuni mortali avvenuti nel settore delle costru-zioni nell’anno 2004, indica che in quell’anno le vittime nei cantieri edili italiani sono state 231. In Puglia si sono verificati 15 casi, di cui 1 ha riguardato un lavoratore straniero. Rispetto al 2003 si è verificato un aumento del 50%.
Infortuni mortali - Settore Costruzioni- Gennaio/Dicembre 2003/2004
Regioni N casi N casi % su Variaz. % di cui % su di cui % su Variaz. % totale stranieri totale stranieri totale
2003 2004 2004 su 2003 2003 2004 2004 su 2003
VALLE D’AOSTA 3 1 0,43% -66,67%
PIEMONTE 10 22 9,52% 120,00% 1 3,13% 10 26,32% 900,00%
LIGURIA 10 11 4,76% 10,00% 1 3,13% 4 10,53% 300,00%
LOMBARDIA 39 34 14,72% -12,82% 9 28,13% 8 21,05% -11,11%
TRENTINO 2 4 1,73% 100,00%
ALTO ADIGE 4 3 1,30% -25,00% 1 3,13%
FRIULI VENEZIA GIULIA 3 4 1,73% 33,33% 1 3,13% 2 5,26% 100,00%
VENETO 24 12 5,19% -50,00% 3 9,38% 1 2,63% -66,67%
EMILIA ROMAGNA 13 17 7,36% 30,77% 2 6,25% 3 7,89% 50,00%
TOSCANA 23 14 6,06% -39,13% 6 18,75% 1 2,63% -83,33%
MARCHE 4 9 3,90% 125,00% 2 6,25%
UMBRIA 3 8 3,46% 166,67% 3 7,89%
LAZIO 16 11 4,76% -31,25% 3 9,38% 4 10,53% 33,33%
CAMPANIA 8 13 5,63% 62,50% 1 3,13%
ABRUZZO 11 12 5,19% 9,09%
MOLISE 1 2 0,87% 100,00%
PUGLIA 10 15 6,49% 50,00% 1 3,13%
BASILICATA 3 3 1,30% 0,00%
CALABRIA 10 9 3,90% -10,00% 1 2,63%
SICILIA 11 18 7,79% 63,64%
SARDEGNA 7 9 3,90% 28,57% 1 3,13% 1 2,63% 0,00%
TOTALE 215 231 100,00% 7,44% 32 100,00% 38 100,00% 18,75%
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1 FILLEA - Federazione Italiana Lavoratori del Legnom dell’Edilizia e delle Industrie Affini - “Infortuni mortali nel settore delle costruzioni: 231 le vittime nel 2004”.
IL SOSTEGNO DELL’INAIL ALLE AZIENDE: DALL’ASSICURAZIONE ALLA PREVENZIONE. IL RUOLO DELLA CONTARP
Nella stessa nota si evidenzia come la maggior parte delle vittime ha un’età compresa tra 26 e 35 anni. Tra le violazioni, il dato più allarmante riguarda la mancata esecuzione degli accerta-menti sanitari per i dipendenti e la mancata formazione dei dipendenti stessi.
I dati statistici presentati fotografano ovviamente il lavoro ufficiale e non tengono conto del fatto che è diffusa la consuetudine di concedere lavori in subappalto, di lavorare a cottimo e che i lavoratori incidentati sono spesso irregolari e quindi non registrati né dall’anagrafe delle Casse Edili né da quella dell’Inail. Spesso questi ultimi sono di origine extracomunitaria e senza una adeguata formazione sulla sicurezza. Va inoltre evidenziato che il costo degli infortuni nel settore delle costruzioni si aggira intorno ai 5 milioni di euro, l’8% del PIL.
I programmi di attuazione del D.Lgs. n. 38/2000, art. 23 (Programmi e progetti in mate-ria di sicurezza ed igiene del lavoro)
In questo contesto si inserisce l’azione che l’INAIL ha intrapreso, a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 38/2000, per favorire nelle aziende la diffusione della cultura della sicurezza e della pre-venzione, attraverso una serie di programmi di finanziamento alle stesse. Tre sono state le linee seguite:
• finanziamento alle imprese per la Formazione ed Informazione ai lavoratori (cd. ISI 1)
• finanziamento per la realizzazione di prodotti multimediali per la diffusione della cultura della sicurezza
• finanziamento (in conto interessi e/o in conto capitale) ai programmi di adeguamento a norme di sicurezza o miglioramento ulteriore delle stesse condizioni già a norma (cd. ISI 2).
Al momento, possono essere così riassunte le cifre in gioco, con un particolare riguardo alla situazione del settore delle costruzioni della regione Puglia.
PROGETTI FORMAZIONE/INFORMAZIONE
Regione Domande pervenute Regione Domande pervenute
Valle d’Aosta 18 Marche 238
Piemonte 583 Lazio 300
Lombardia 891 Abruzzo 138
Trentino Alto Adige 47 Molise 49
Bolzano 78 Campania 481
Veneto 892 Puglia 263
Friuli V. G. 167 Basilicata 89
Liguria 193 Calabria 241
Emilia Romagna 632 Sicilia 346
Toscana 435 Sardegna 162
Umbria 97 Totale regioni 6340
Grafico 1: Infortuni mortali lavoratori delle Costruzioni - Cause - Anni 2003/2004
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PROGRAMMI DI ADEGUAMENTO-Fase di approvazione
Regione domande ammesse inail non ammesse non ammesse importo contributo
pervenute banche inail banche finanziabile inail
Piemonte 964 645 77 242 57.020.131 10.526.943
Valle d’Aosta 18 11 2 5 704.987 130.153
Lombardia 1010 706 74 230 63.573.655 11.736.844
Trentino 27 17 4 6 1.247.295 230.273
Veneto 607 420 55 132 39.999.048 7.384.548
Friuli 168 125 6 37 11.278.131 2.082.147
Liguria 151 72 34 45 5.397.290 996.436
Emilia Romagna 1000 697 108 195 58.485.385 10.797.457
Toscana 907 624 142 141 50.560.712 9.334.417
Umbria 247 180 13 54 17.541.876 3.238.547
Marche 476 312 29 135 26.934.125 4.972.526
Lazio 422 179 45 198 16.433.302 3.033.883
Abruzzo 152 90 16 46 7.684.867 1.418.765
Molise 88 20 15 53 1.693.047 312.566
Campania 226 97 28 101 9.415.878 1.738.340
Puglia 219 130 23 66 10.210.456 1.885.032
Basilicata 80 48 3 29 4.525.745 835.534
Calabria 73 33 9 31 2.855.129 527.108
Sicilia 185 86 28 71 6.290.138 1.161.272
Sardegna 86 48 5 33 3.533.301 652.311
Bolzano 40 19 0 21 2.141.932 395.440
Totale 7146 4559 716 1871 397.526.430 73.390.542
PROGRAMMI DI ADEGUAMENTO-Numero lavoratori beneficiari riportati per assi
Regioni Tot. Lav. Tot. Ben. Ben. Ben. Ben. Ben. Ben.
A. 1 A. 2 A. 3 A. 4 A. 5
Abruzzo 3.104 2.471 911 1.417 3 965 715
Basilicata 1.141 706 562 407 26 507 258
Bolzano 972 803 352 507 70 110 352
Calabria 1.851 825 213 373 121 385 207
Campania 5.402 3.972 1.246 2.103 183 1.665 915
Emilia Romagna 21.505 15.193 4.561 8.573 224 6.116 1.663
Friuli Venezia Giulia 3.410 2.306 720 1.105 33 841 269
Lazio 8.067 6.809 1.986 3.453 612 2.538 1.845
Liguria 2.436 1.768 598 1.073 80 904 157
Lombardia 22.638 15.731 4.708 8.483 715 6.068 1.888
Marche 8.419 5.589 1.898 2.894 83 2.015 491
Molise 1.333 1.224 389 521 196 369 275
Totali 147.504 106.956 31.253 60.245 4.090 41.070 19.290
Progetti in materia di sicurezza ed igiene del lavoro (art. 23, D.Lgs. 38/2000) relativi al comparto delle costruzioni - ISI 1 e ISI 2
Volendo eseguire un’analisi più dettagliata della situazione che si è delineata con l’emanazio-ne del bando relativo ai finanziamenti in questiol’emanazio-ne, possono esporsi i seguenti dati:
• tenuto presente che il 18.4% delle aziende pugliesi è rappresentato da ditte del settore delle costruzioni è stato verificato che:
nel corso del finanziamento alle aziende relativo ai progetti per favorire l’applicazione degli articoli 21 e 22 del D.Lgs. 626/94, il numero delle aziende del settore che è stato ammesso a tale tipo di finanziamento(ISI 1- Formazione ed Informazione), ha rappre-sentato il 16.8% del totale sul territorio regionale
tale dato appare notevolmente diverso da quanto rilevato su tutto il territorio nazionale, dove le domande ammesse per lo stesso settore hanno rappresentato il 9% del totale.
IL SOSTEGNO DELL’INAIL ALLE AZIENDE: DALL’ASSICURAZIONE ALLA PREVENZIONE. IL RUOLO DELLA CONTARP
Grafico 2: Incidenza delle aziende del settore costruzioni in Puglia
Grafico 3: ISI 1 - Formazione ed informazione
Grafico 4: Ripartizione domande ISI 1
La situazione cambia notevolmente nella successiva tranche dei finanziamenti (Programmi di adeguamento), infatti:
per l’intero territorio nazionale l’incidenza percentuale delle imprese del settore costruzio-ni si attesta al 6% del totale;
in Puglia le domande presentate dalle aziende del settore subisce un’ulteriore diminuzione portandosi ad appena il 3.7% del totale regionale. Questo 3.7%, poi, si riduce al 3.1% per le domande ammesse al finanziamento.
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Grafico 5: Programmi di adeguamento
Grafico 6: ISI 2 - Programmi di adeguamento conto interessi
Grafico 7: ISI 2 - Programmi di adeguamento
Analisi dei dati
Dai dati sopra esposti, possono trarsi le relative conclusioni.
⇒ISI 1:
• Le aziende del settore delle costruzioni operanti nel territorio della regione Puglia che hanno ottenuto i finanziamenti relativi a questa parte del programma, rappresentano il 16.8% del totale regionale. Ciò dimostra un’attenzione al problema della Formazione ed Informazione. Inoltre, tale dato, non tiene conto di quei corsi di formazione attivati da ditte terze per conto di aziende di dimensioni minori (ad esempio, corsi attivati da associazioni di categoria, ecc.).
• Tale percentuale è al di sopra della tendenza nazionale dove le aziende dello stesso settore hanno rappresentato solo il 9% dei finanziamenti ottenuti.
⇒ISI 2:
• Di altro tenore è la situazione legata ai finanziamenti relativi ai programmi di adeguamen-to. In questa occasione, solo il 3.7% delle domande pervenute e solo il 3.1% delle doman-de ammesse al finanziamento provengono dal settore in esame.
• Anche in relazione all’incidenza nazionale il dato si inverte: nel totale nazionale, infatti, le aziende del settore che hanno presentato domanda di finanziamento rappresentano il 6%
del totale a fronte del 3.7% pugliese.
A questo punto si impone una riflessione: quali sono i motivi per cui in Italia in genere, ma in Puglia in particolare, le domande relative ai programmi di adeguamento provenienti dal setto-re delle costruzioni rappsetto-resentano una porzione così limitata? E perché lo stesso ha invece risposto in modo - tutto sommato - positivo al bando relativo ai programmi di Formazione ed Informazione ai lavoratori?
Molteplici possono essere le chiavi di lettura di tale situazione. Proviamo ad analizzarne le pos-sibili cause.
L’art. 4, ultimo comma del Regolamento di attuazione del D.Lgs. 38/2000, prevedeva che pos-sono essere ammesse ai finanziamenti le imprese in possesso della regolarità contributiva.
Potrebbe essere stato questo uno dei motivi per cui molte imprese (non perfettamente in rego-la soprattutto nel settore pugliese delle costruzioni) potrebbero aver rinunciato. Al contrario tale requisito non era richiesto per i programmi di formazione ai quali, pertanto, avrebbero potuto aderire le stesse imprese.
D’altra parte, molte imprese del settore delle costruzioni hanno un ciclo di lavoro piuttosto ele-mentare se paragonato, ad esempio, ai cicli produttivi di industrie manifatturiere. Ciò rende del tutto improbabile che un’azienda del tipo in esame possa ricorrere ad un finanziamento previ-sto negli Assi 22, 33e 44semplicemente perché essi riguardano aspetti produttivi che mal si adattano alle effettive condizioni di lavoro di un’impresa di costruzioni che spesso non è dota-ta di un vero e proprio impianto produttivo come, ad esempio, una linea di produzione (Asse 2) o un ambiente di lavoro, e di un suo lay-out, la cui modifica potrebbe apportare migliora-menti sugli standard di sicurezza (Asse 4).
IL SOSTEGNO DELL’INAIL ALLE AZIENDE: DALL’ASSICURAZIONE ALLA PREVENZIONE. IL RUOLO DELLA CONTARP
2 Asse 2 :modifica e reingegnerizzazione di impianti e processi finalizzati alla riduzione della esposizione dei lavoratori ad agenti chimici, fisici e biologici.
3 Asse 3 :modifica o reingegnerizzazione di macchine ed apparecchi finalizzate alla eliminazione o riduzione dell’impiego di sostanze pericolose.
4 Asse 4 :ristrutturazioni o modifiche rilevanti degli ambienti di lavoro conseguenti alla riorganizzazione dei lay-out che abbiano uno specifico impatto diretto e sostanziale sulla sicurezza.