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Area dipendenze patologiche

Nel documento deliberazione n. 62 (pagine 127-131)

VII R ETE SOCIO - SANITARIA

VII.6 Integrazione Sociale e Sanitaria: Interventi di Settore

VII.6.5 Area dipendenze patologiche

Caratteristiche del fenomeno delle dipendenze patologiche e dei comportamenti d’abuso Negli ultimi anni l’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope ha assunto proporzioni sempre più vaste, interessando ampi strati di fasce di popolazione, in particolare quella giovanile, in considerazione della forte diffusione sul mercato illecito di nuove e vecchie sostanze (quali eroina, cocaina, sostanze sintetiche).

Le ricerche e gli studi epidemiologici effettuati nel settore evidenziano altresì, oltre al notevole abbassamento dell’età del consumo, rituali e abitudini assuntive “nuove” rispetto a quelle tradizionali, facendo emergere il fenomeno della “poliassunzione”, cioè l’uso contemporaneo o alternato di più sostanze associato in moltissimi casi ad alcool e farmaci, dell’uso o abuso senza dipendenza, dell’insorgenza di altre forme di dipendenza patologica non correlata all’uso di sostanze quali il gioco d’azzardo, la dipendenza da internet o videogiochi.

In sintesi le caratteristiche assunte dal fenomeno delle dipendenze patologiche e dei comportamenti d’abuso negli ultimi anni si possono così descrivere :

- uso/consumo/abuso di sostanze psicotrope sia illegali che legali;

- passaggio da prevalente consumo di eroina a policonsumo;

- diminuzione dell’età media dei soggetti consumatori;

- notevole prevalenza di patologie psichiatriche tra i consumatori, soprattutto tra gli utenti dei Servizi (quali c.d. dual diagnosis);

- rapido e costante aumento di consumatori di cocaina e psicostimolanti;

- aumento dell’abuso di alcolici anche accompagnati dal consumo di altre sostanze;

- scarsa consapevolezza della pericolosità dell’uso di sostanze psicotrope, specie tra i più giovani;

- aumento della differenza tra numero di consumatori di sostanze e numero di utenti dei Servizi;

- consumo percepito come normale accesso ad un mercato e non come comportamento patologico o illegale.

Queste diverse modalità e abitudini di consumo determinano la necessità di individuare strategie che partano dalla consapevolezza dell’ampiezza e della complessità del fenomeno ed affrontino le problematiche ad esso collegate in modo rapido ed efficace in termini di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di uso, abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti e psicotrope, legali e illegali, e da “dipendenza senza droga”.

La strategia della Regione Marche

La DGR 747/2004 prevede, valendosi del modello Dipartimentale, di mettere in rete in un territorio tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nel settore della Tossicodipendenza, tentando di passare da un modello che si proponeva di realizzare trattamenti tra loro integrati ad uno che si propone l’integrazione di soggetti produttori di servizi, le loro specifiche offerte all’interno appunto del Dipartimento.

L’articolazione del sistema definisce le seguenti aree di intervento, per le quali è prevista anche la possibile configurazione in Unità Operative:

- Prevenzione;

- Cura e Riabilitazione;

- Inclusione sociale;

- Interventi in contesti specifici (Area penale, amministrativa e giudiziaria - Area alcoologia e tabagismo - Area comorbilità psichiatrica - Area genitorialità).

Questo sistema è di fatto stato avviato all’inizio del 2006, con la costituzione di 5 Dipartimenti Zonali e di 4 Dipartimenti Sovrazonali, ed è tuttora in piena fase di implementazione/spe-rimentazione.

Attuazione DGR 747/04 Criticità

Mancata attuazione di obiettivi previsti dal DGR 747/04 nel primo periodo di attuazione.

Obiettivo

Applicazione e verifica della DGR 747/04 per le parti non attuate, in modo tale da consentire al governo regionale di disporre di elementi di valutazione adeguati alla fine del periodo di sperimentazione previsto.

Azione

Monitoraggio attività dei DDP, degli effetti dell’atto di riordino, verifica dell’efficacia, verifica delle criticità e individuazione delle possibili soluzioni con particolare riferimento a:

- integrazione socio-sanitaria: il modello organizzativo delineato colloca a pari dignità i servizi pubblici e del terzo settore, la sanità e il sociale;

- rete integrata dei servizi: la costruzione di percorsi di prevenzione, di terapia, di riabilitazione e di reinserimento possono valersi del reale pieno coinvolgimento di ogni soggetto di un territorio, coniugando le diversità culturali e operative;

- complessità del sistema curante: varietà di offerta, rigore scientifico e programmi personalizzati caratterizzano il sistema complesso delle dipendenze patologiche che soltanto all’interno di un sistema integrato e coordinato possono trasformarsi in trattamenti efficaci.

Omogeneità nei percorsi di cura e nei trattamenti Criticità

Disparità di approcci, presa in carico e trattamenti tra i diversi Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche non adeguatamente giustificati da corrette e condivise motivazioni di carattere terapeutico.

Obiettivo

Nell’ambito delle Dipendenza Patologiche garantire la continuità dell’assistenza sul territorio regionale attraverso l’omogeneità nei percorsi di cura e nei trattamenti.

Azione

Applicare l’indicazione della DGR 747/04 rispetto alla definizione di procedure comuni e alla individuazione percorsi assistenziali standard, protocolli diagnostici, certificativi e terapeutici unitari per tutto il territorio regionale.

Rete dei servizi

Criticità

Permanente autoreferenzialità dei servizi, pubblici e del privato sociale, anche dopo l’approvazione della DGR 747/04.

Obiettivo

Garantire flessibilità e integrazione della rete dei servizi per le Dipendenze Patologiche nella logica del Dipartimento pubblico integrato e del “bacino” regionale di riferimento.

Azione

- Individuazione dei requisiti minimi standard per la riqualificazione e rideterminazione dell'offerta residenziale e semiresidenziale e dei servizi innovativi (quali unità di strada, inserimenti lavorativi)

- Programmazione formazione comune integrata di operatori di servizi pubblici e privati.

Flussi informativi standard Criticità

Conoscenza non adeguata e incompleta del fenomeno complessivo delle Dipendenze Patologiche, nonché degli effettivi costi, delle attività e dei risultati dei servizi erogati.

Obiettivo

Implementazione di un sistema regionale omogeneo e standardizzato dei flussi informativi relativi alle Dipendenze Patologiche.

Azione

- Adeguare flussi informativi omogenei secondo indicazioni ministeriali e secondo standard nazionali ed europei approvati (cfr. DGR 1588/05 è stato approvato il protocollo standard SESIT (Standard Europei Sistemi Informativi Tossicodipendenze) a fini epidemiologici, programmatori, gestionali.

- Formazione degli operatori sugli standard citati e incentivazioni ai Servizi per il sostegno alla raccolta dei dati.

- Analisi dei dati, ai fini di una lettura esauriente del fenomeno, di una puntuale individuazione dei bisogni emergenti, di una verifica dei risultati e dei costi, di un eventuale riorientamento della programmazione.

Epidemiologia dei comportamenti d’abuso Criticità

Carenza delle conoscenze sull’epidemiologia dei comportamenti d’abuso.

Obiettivo

Migliorare le conoscenze sull’epidemiologia dei comportamenti d’abuso e sistematizzare procedure e azioni.

Azione

Qualificazione delle informazioni prodotte dai Dipartimenti riguardanti: a) dati sull’utenza e Servizi per le tossicodipendenze; b) dati sull’utenza e Servizi per l’alcooldipendenza; c) dati sulle Strutture terapeutiche residenziali e loro attività.

Nel documento deliberazione n. 62 (pagine 127-131)