• Non ci sono risultati.

L’assistenza sanitaria integrativa di origine contrat tuale: quali i settori produttivi coperti?

IL WELFARE SANITARIO OCCUPAZIONALE NELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Grafico 6 – Tasso di occupazione 50-59 anni e impatto malattie croniche

2. Assistenza sanitaria integrativa: definizione e quadro normativo di riferimento

2.1. L’assistenza sanitaria integrativa di origine contrat tuale: quali i settori produttivi coperti?

I contratti e gli accordi collettivi, sia nazionali sia aziendali, costituiscono una delle fonti istitutive dei fondi sanitari così come stabilito dall’art. 9 del d.lgs. n. 502/1992. Tuttavia, que- sta non è l’unica fonte attraverso la quale possono essere crea- te forme di assistenza sanitaria integrativa. Infatti, l’art. 9 del

d.lgs. n. 502/1992 segnala che i fondi sanitari possono essere istituiti anche da accordi tra lavoratori autonomi o fra liberi professionisti, promossi dai loro sindacati o da associazioni di rilievo almeno provinciale; da regolamenti di Regioni, enti ter- ritoriali ed enti locali; da deliberazioni assunte, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, da organizzazioni non lu- crative di cui all’art. 1, comma 16, operanti nei settori dell’assistenza socio-sanitaria o dell’assistenza sanitaria; da de- liberazioni assunte, nelle forme previste dai rispettivi ordina- menti, da società di mutuo soccorso riconosciute e, in ultimo, da atti assunti da altri soggetti pubblici e privati, a condizione che contengano l’esplicita assunzione dell’obbligo di non adot- tare strategie e comportamenti di selezione dei rischi o di di- scriminazione nei confronti di particolari gruppi di soggetti.

In generale, le forme di assistenza sanitaria integrativa istituite da contratti o accordi collettivi hanno natura collettiva e inve- stono il rapporto di lavoro, poiché ad esso è applicabile la fonte istitutiva. In questo ambito, le persone possono accedere a tali forme di assistenza integrativa in quanto lavoratori, ossia in virtù del loro rapporto di lavoro. Tuttavia, alcuni fondi sa- nitari, come Faschim o Mètasalute, coprono anche il nucleo familiare del lavoratore iscritto. In questo caso, per loro, l’assistenza sanitaria non ha origine contrattuale. In altri casi, si prevede la possibilità di far aderire i familiari ma il contri- buto rimane a carico del lavoratore, ad esempio fondo Aster e Sanilog. Quando l’assistenza sanitaria integrativa viene estesa al nucleo familiare del lavoratore perde la sua natura contrat- tuale e sebbene il fondo sanitario sia stato istituito da un con- tratto o accordo collettivo, non si rivolge soltanto ai lavoratori ai quali si applica il contratto o accordo collettivo ma anche a persone diverse.

Le forme di assistenza sanitaria integrativa possono avere an- che natura individuale, cioè totalmente al di fuori di un rap- porto di lavoro, quando il cittadino decide di rivolgersi diret- tamente a quelle create dalle altre fonti indicate nell’art. 9 del d.lgs. n. 502/1992 di origine extracontrattuale. In questo caso si tratterebbe della c.d. spesa out of pocket che i cittadini fanno a margine del SSN.

Dai dati relativi al 2015 disponibili all’Anagrafe dei fondi sani- tari integrativi del SSN istituito presso il Ministero della salute emerge come nell’anno 2015 il numero di fondi iscritti sia di 305, di cui 297 enti e casse ex art. 51, comma 2, lett. a, TUIR (ad esempio fondo Est, Fasi, San.Arti) e società di mutuo soc- corso, e solo 8 fondi sanitari integrativi del SSN istituiti ai sensi dell’art. 9 del d.lgs. n. 502/1992.

Tuttavia, non tutti questi fondi sanitari sono stati istituiti at- traverso accordi o contratti collettivi, molti di loro hanno in- fatti origine anche extracontrattuale. Pertanto, sebbene l’assistenza sanitaria integrativa di origine contrattuale rappre- senti una via importante per integrare le prestazioni sanitarie offerte dal SSN, non è l’unica.

Dal 1992 il numero di contratti e accordi collettivi che hanno previsto forme di assistenza sanitaria integrativa è aumentato in modo esponenziale. Ciò sembra denotare una crescente consapevolezza tra le parti sociali circa l’importanza di soddi- sfare i bisogni di salute della popolazione lavorativa. In molti casi, le parti promuovono il dialogo sociale in materia di assi- stenza sanitaria integrativa con l’intenzione di riempire il vuo- to che si stava creando di fronte all’indebolimento delle pre- stazioni sanitarie garantite dal SSN. Così, le parti sociali si so- no attribuite il ruolo di sopperire ai deficit dello Stato in ter- mini di prestazioni sanitarie e il dialogo sociale nell’ambito della protezione sanitaria integrativa degli individui e delle lo- ro famiglie è aumentato, portando queste misure ad un ruolo spesso centrale all’interno della contrattazione collettiva. In questo senso, la maggior parte degli statuti e regolamenti dei fondi sanitari istituiti dai contratti o accordi collettivi segnala- no che il fondo ha lo scopo di garantire, ai propri iscritti, trat- tamenti di assistenza sanitaria integrativa del SSN.

L’assistenza sanitaria integrativa è allo stesso tempo uno dei principali bisogni dei lavoratori più anziani e pertanto acquisi- sce un ruolo fondamentale nell’attuale contesto demografico, caratterizzato da una popolazione aziendale sempre più anzia- ne e con più problemi di salute. Per ciò, anche se al momento della loro costituzione non sembra che i fondi sanitari venga-

no considerati dalle parti sociali come uno strumento per far fronte ai cambiamenti demografici, visto che non si trovano riferimenti ad essi all’interno degli statuti e dei regolamenti, possono avere un ruolo chiave per promuovere la salute dei lavoratori più anziani e con malattie croniche. Tuttavia, è an- che vero che i cambiamenti demografici rischiano di incidere, oltre che sulla sostenibilità del SSN, anche sulla sostenibilità delle forme di assistenza sanitaria integrativa, soprattutto in quei settori produttivi con una popolazione lavorativa più an- ziana.

Ad oggi, i principali settori produttivi contano una o più for- me di assistenza sanitaria integrativa. La tabella 9 presenta le principali forme di assistenza sanitaria integrativa esistenti nei diversi settori produttivi.

Come emerge dalla tabella, in alcuni casi, uno stesso fondo sa- nitario viene utilizzato da settori affini, come nel caso del fondo sanitario Altea che opera sia nel settore produttivo del legno che dell’edilizia. Tuttavia, la regola generale è che ogni settore produttivo abbia il proprio fondo sanitario di riferi- mento.

Infine, ci sono anche fondi sanitari specifici per i diversi gruppi di attività che caratterizzano lo stesso settore produtti- vo come nel caso del settore terziario, distribuzione e servizi, dove esistono fondi sanitari specifici come Asim per le impre- se esercenti servizi di pulizia, servizi integrati/multiservizi o Fasda per i dipendenti dei servizi ambientali, tra gli altri.

Tabella 9 – Le principali forme di assistenza sanitaria integrativa nei diversi settori produttivi

Agricoltura FIA – Fondo sanitario impiegati agricoli

FIDA – Fondo sanitario integrativo di categoria per i di-

pendenti delle associazioni allevatori

Alimentare FONSAP – Fondo sanitario integrativo per i lavoratori

della panificazione e attività affini

FASA – Fondo assistenza sanitaria integrativa alimentaristi Artigianato SAN.ARTI – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i

lavoratori dell’artigianato

Chimico farmaceutico FASCHIM – Fondo nazionale di assistenza sanitaria inte-

grativa per i lavoratori dell’industria chimica, chimico- farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lu- brificanti e GPL, minerario e coibenti

Credito CASDIC – Cassa nazionale di assistenza sanitaria per il

personale dipendente del settore del credito

Edilizia ALTEA – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i

lavoratori del settore legno industria e dei settori industriali dei materiali da costruzione

Elettrici FASG&P – Fondo di assistenza per i lavoratori

dell’industria della gomma, cavi elettrici e affini e delle ma- terie plastiche

Energia e petrolio FASIE – Fondo assistenza sanitaria integrativa al servizio

sanitario nazionale per i lavoratori dell’industria settore energia

Gomma-plastica FASG&P – Fondo di assistenza per i lavoratori

dell’industria della gomma, cavi elettrici e affini e delle ma- terie plastiche

Grafica FONDO SALUTE SEMPRE – Fondo di assistenza sani-

taria integrativa per il personale dipendente delle aziende grafiche ed affini e delle aziende editoriali anche multime- diali e per le aziende esercenti l’industria della carta e carto- ne, della cellulosa, pasta legno, fibra vulcanizzata e presfibra e per le aziende cartotecniche e trasformatrici della carta

Legno ALTEA – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i

lavoratori del settore legno industria e dei settori industriali dei materiali da costruzione

Metalmeccanico MÈTASALUTE – Fondo sanitario lavoratori metalmec-

canici

Somministrazione EBITEMP – Ente bilaterale nazionale per il lavoro tem-

poraneo

Studi professionali CADIPROF – Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i

lavoratori degli studi professionali

Telecomunicazioni FONDO TLC – Fondo di assistenza sanitaria integrativa Terziario, distribuzione

e servizi FONDO EST – Ente di assistenza sanitaria integrativa del commercio, del turismo, dei servizi e dei settori affini

FONDO ASTER – Ente di assistenza sanitaria integrativa

per i dipendenti delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi

COOPERSALUTE – Fondo di assistenza sanitaria inte-

grativa per i dipendenti da imprese della distribuzione coo- perativa

ASIM – Fondo di assistenza sanitaria integrativa del settore

delle imprese esercenti servizi di pulizia, servizi integra- ti/multiservizi

FASIV – Fondo assistenza sanitaria integrativa vigilanza FASDA – Fondo integrativo di assistenza sanitaria per i

dipendenti dei servizi ambientali

Tessile SANIMODA – Fondo di assistenza sanitaria integrativa

per i lavoratori dell’industria della moda

FASIIL – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i la-

voratori dei servizi tessili e medici affini

Trasporto SANILOG – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i

dipendenti del settore logistica, trasporto merci e spedizio- ne

Turismo FONDO EST – Ente di assistenza sanitaria integrativa del

commercio, del turismo, dei servizi e dei settori affini

FONDO ASTER – Ente di assistenza sanitaria integrativa

per i dipendenti delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi

FAST – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i di-

pendenti da aziende del settore turismo

FONTUR – Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i

dipendenti delle aziende associate ad AICA e Federturismo

Si rileva, poi, che all’interno di uno stesso gruppo di attività possono esistere diversi fondi sanitari in funzione delle parti firmatarie dei CCNL che li istituiscono o prevedono. È il caso del settore del turismo, dove esistono ben quattro fondi sani- tari diversi (fondo Est, fondo Aster, Fast e Fontur). Questo pone particolari problemi in un mercato del lavoro caratteriz- zato da transizioni occupazionali tra aziende dello stesso set- tore, come è frequente nel settore del turismo, ma anche tra settori diversi. In particolare l’avere ogni fondo regole di fun- zionamento e di accesso diverse può comportare un pregiudi- zio per il lavoratore dal punto di vista dell’accesso alle presta- zioni di assistenza sanitaria integrativa e dei contributi che lui stesso ha versato al fondo, nel caso in cui una quota del con- tributo rimanga a suo carico.

Documenti correlati