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WELFARE AZIENDALE E OCCUPAZIONALE IN ITALIA

4. Classificazione funzionale

Avendo l’obiettivo di analizzare il welfare di livello aziendale

in una prospettiva di relazioni industriali e di scambio contrat- tuale tra lavoro e retribuzione, il passo successivo è guardare alle prestazioni di welfare in questa ottica e interrogarsi sulla funzione della erogazione di ogni tipologia di prestazione, in- dipendentemente se di fonte unilaterale o contrattuale (tabella 3).

Tabella 3 – I beneficiari delle prestazioni di welfare

Tipologia di prestazione Beneficiari

Lavoratore

in quanto tale Lavoratore inquanto per- sona

Famiglia del lavoratore Previdenza complementare

contributi versati per forme pensionistiche x Assistenza sanitaria

contributi a fondi e casse di assistenza sanita- ria integrativa (art. 51, comma 2, lett. a)

x (x)

servizi sanitari medicina preventiva e diagnostica

check up cure odontoiatriche o specialistiche terapie e riabilitazione (art. 51, comma 2, lett. f)

x x x

spese sanitarie

Assicurazioni

assicurazioni contro il rischio di

infortunio extra-professionale o morte x assicurazioni contro il rischio di

non autosufficienza o gravi patologie

(art. 51, comma 2, lett. f-quater)

x

Assistenza ai familiari e cura assistenza domiciliare

badanti case di riposo case di cura (art. 51, comma 2, lett. f e f-ter)

x

Educazione/istruzione

corsi extra-professionali (lingue, informatica, ecc.) (ex art. 51, comma 2, lett. f)

x x

rette scolastiche e tasse universitarie libri di testo

(art. 51, comma 2, lett. f o f-bis)

x x

borse di studio, contributi istruzione (spese per scuola materna, primarie,

secondarie; università e master) mensa scolastica, dopo- o pre-scuola,

gite scolastiche centri estivi e invernali, ludoteche, baby sitting (art. 51, comma 2, lett. f-bis)

x

permessi per istruzione x

Attività ricreative/tempo libero abbonamento o biglietti cinema, teatro, pale-

stra, piscina, TV satellitare, museo, eventi sportivi; abbonamento a quotidiani o riviste; biblioteche e ludoteche; degustazioni enoga- stronomiche; viaggi con finalità ricreative, cul- turali o culto (pellegrinaggi)

(art. 51, comma 2, lett. f)

Mensa e buoni pasto

mensa e buoni pasto

(art. 51, comma 3) x x

Trasporto collettivo

servizio trasporto collettivo

(art. 51, comma 2, lett. d e d-bis) x x x

Buoni acquisto

buono spesa, shopping card, convenzioni per acquisti, buono carburante

(art. 51, comma 3)

x x

Formazione dei dipendenti

formazione dei dipendenti

in ambito professionale x Flessibilità organizzativa/

conciliazione vita-lavoro

permessi e congedi di varia natura legati alla conciliazione vita-lavoro, flessibilità dell’orario in entrata e uscita, ban-

ca ore, lavoro agile

x

Fonte: elaborazione ADAPT

In questa prospettiva di analisi è possibile individuare presta- zioni che hanno una funzione sociale e/o redistributiva e con- cessiva e che sono rivolte alla persona del lavoratore e/o alla famiglia da altre prestazioni che hanno invece una funzione economica e produttiva nel senso che, da un lato, entrano nel- lo scambio tra lavoratore e datore e lo integrano e, dall’altro lato, incidono sul processo organizzativo/produttivo aziendale e pertanto necessariamente riguardano il lavoratore in quanto parte dello scambio (tabella 4).

Tabella 4 – Classificazione funzionale delle categorie di prestazioni

Funzione Categoria di misure Beneficiari

Redistributiva/

concessiva •• buoni acquistoattività ricreativa persona del lavoratore e famiglia Sociale • educazione e istruzione

• assistenza ai familiari e cura persona del lavoratore e famiglia Economica/

produttiva •• mensa e buono pastotrasporto collettivo • assicurazioni • assistenza sanitaria • previdenza complementare • formazione

• flessibilità organizzativa

lavoratore in quanto tale

Fonte: elaborazione ADAPT

Posto che indichiamo, come già anticipato nel capitolo che precede, con l’espressione welfare occupazionale l’insieme dei servizi e delle prestazioni che vengono erogate dalle aziende ai propri dipendenti semplicemente in virtù del contratto di lavo- ro che lega le une agli altri, individuiamo un ambito più circo- scritto, che identifichiamo come welfare aziendale in senso stret- to, a cui afferiscono le misure che incidono, ben oltre la sem- plice incentivazione fiscale, sull’assetto organizzativo e pro- duttivo di impresa. È questa, infatti, a nostro avviso la pro- spettiva per discernere da misure, prestazioni e servizi che ge- nerano valore per tutti gli attori in gioco rispetto a misure di carattere o natura puramente utilitaristica o temporanea, fun- zionali cioè alla semplice quanto meccanica riduzione del co- sto del lavoro, grazie alla normativa fiscale, senza tuttavia una prospettiva più ampia di ripensamento dello scambio lavoro contro retribuzione.

Più precisamente, ai fini del presente Rapporto e nella pro- spettiva di analisi prescelta, tipica del metodo delle relazioni industriali, rimangono pertanto nell’ambito del welfare occupa-

zionale le prestazioni destinate alla persona del lavoratore e/o

sociale, comunque “passive” o “neutrali” nell’ambito del rap- porto di lavoro, della organizzazione del lavoro e della parte- cipazione dei lavoratori. Ricondurremo invece nel sottoinsie- me del welfare aziendale le misure che hanno una funzione eco- nomica, non solo perché integrano lo scambio contrattuale, ma anche perché incidono (o possono incidere, se usate e gestire consapevolmente) attivamente sullo scambio tra lavoratore e datore di lavoro, sul fare impresa, sulla organizzazione, sulla produttività, sulla sua qualità della prestazione lavorativa, sulla fidelizzazione del lavoratore. Di questo pare consapevole lo stesso legislatore che, nella normativa fiscale di incentivazio- ne, prevede misure di maggior peso con riferimento ai percorsi di welfare riconducibili alla contrattazione di produttività ov- vero a modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione e/o organizzazione dell’impresa. Nello specifico, consentendo al lavoratore la possibilità di sostituire, tutto o in parte, le somme erogate a titolo di premio di risultato o di partecipa- zione agli utili di impresa con prestazioni di cui ai commi 2, 3 e 4 dell’art. 51 TUIR (c.d. welfarizzazione del premio di risul- tato), il legislatore ha superato i tradizionali criteri di infungi- bilità tra retribuzione monetaria e prestazioni di “welfare”, at- tribuendovi esplicitamente una funzione economica, appunto per il fatto di avere previsto la possibilità di sostituzione del premio di risultato, che costituisce indubbiamente un elemento della retribuzione, con prestazioni di welfare.

Per compiere la classificazione funzionale rispetto alle catego- rie del welfare occupazionale e del welfare aziendale è oppor- tuno individuare un riferimento normativo che, ancora una volta, è possibile rintracciare nella Costituzione. A tal fine ri- sulta utile la suddivisione, già richiamata, della prima parte della stessa dove sono individuati il titolo II relativo ai Rappor-

ti etico-sociali (tutela della famiglia, della salute, dell’istruzione

ed educazione) e il titolo III rubricato Rapporti economici.

Utilizzando tale riferimento, unitamente alla idea della funzio- ne redistributiva-concessiva e sociale, da un lato, ed economi- ca-produttivistica, dall’altro lato, possiamo considerare allora come welfare aziendale in senso stretto e tecnico quelle presta- zioni riconducibili agli ambiti catalogati nei rapporti economi-

ci e tali da incidere sul processo organizzativo/produttivo aziendale, da distinguersi dalle prestazioni relative ad ambiti che la stessa Costituzione individua come Rapporti etico-sociali (tutela della famiglia, della salute, dell’istruzione ed educazio- ne), oltre a quelli che sono erogati con una funzione redistri- butiva-concessiva.

Tabella 5 – Criteri di misurazione della distanza o vicinanza di una data prestazio- ne dai concetti di welfare occupazionale e aziendale

W E L F A R E O C C U P A Z I O N A L E

NON riconducibili né al titolo II Cost. (Rapporti etico-sociali), né al ti- tolo III Cost. (Rapporti economici)

Funzione redistributiva- concessiva

buoni acquisto attività ricreative

Riconducibili al titolo II Cost.:

Rapporti etico-sociali Funzione sociale

assistenza familiari e cura educazione/istruzione

Welfare aziendale

in senso stretto Riconducibili al titolo III Cost.:Rapporti economici Funzione (anche) produttiva e di organizzazione del lavoro in impresa

mensa e buono pasto trasporto collettivo assicurazioni assistenza sanitaria previdenza complementare formazione flessibilità organizzativa

Fonte: elaborazione ADAPT

Applicando tali criteri alle categorie di prestazioni oggetto di

questo Rapporto, esse si possono classificare come sviluppato

5. Parametri e criteri pratici di misurazione delle inizia-

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