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Panoramica sulle prestazioni sanitarie offerte dai fondi sanitari di origine contrattuale

IL WELFARE SANITARIO OCCUPAZIONALE NELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Grafico 6 – Tasso di occupazione 50-59 anni e impatto malattie croniche

3. I fondi sanitari contrattual

3.3. Panoramica sulle prestazioni sanitarie offerte dai fondi sanitari di origine contrattuale

La natura delle prestazioni sanitarie offerte dai fondi sanitari è uno dei criteri che consente di differenziare le due tipologie di fondi: fondi sanitari integrativi del SSN ai sensi dall’art. 9 del d.lgs. n. 502/1992 ed enti, casse e società di mutuo soccorso aventi esclusivamente natura assistenziale di cui all’art. 51, comma 2, lett. a, TUIR.

Lo scopo principale dei fondi sanitari integrativi del SSN ai sensi dall’art. 9 del d.lgs. n. 502/1992 è consentire ai lavorato- ri iscritti di accedere a trattamenti di assistenza sanitaria sup- plementari rispetto ai LEA garantiti dal SSN così come definiti nel d.P.C.M. 12 gennaio 2017, Definizione e aggiornamento dei li-

velli essenziali di assistenza, di cui all’art. 1, comma 7, del d.lgs.

n. 502/1992. Questi fondi sono nati allo scopo di offrire una copertura aggiuntiva rispetto a quella garantita dal sistema pubblico, intervenendo negli spazi non coperti dal SSN. Infat- ti, essi non possono offrire prestazioni volte a sostituire quelle già garantite dal SSN, ma devono appunto consentire l’accesso a prestazioni diverse da quelle che rientrano nei LEA. Oltre ad ampliare la gamma di prestazioni a disposizione dei destinata- ri, completando l’offerta pubblica, i fondi sanitari integrativi del SSN possono anche rimborsare la parte del costo della pre- stazione sanitaria erogata dal sistema pubblico che rimane a carico del lavoratore (rimborso del ticket sanitario). Invece, gli enti, casse e società di mutuo soccorso aventi esclusivamente natura assistenziale possono offrire prestazioni che non rien- trano nell’ambito di attuazione dei fondi sanitari integrativi del SSN e che possono essere anche sostitutive rispetto a quanto garantito dal SSN, in conformità a quanto previsto nel loro regolamento.

Da un’analisi delle prestazioni sanitarie offerte da 12 fondi sa- nitari – sia fondi sanitari integrativi del SSN ai sensi dall’art. 9

del d.lgs. n. 502/1992 sia enti, casse e società di mutuo soc- corso aventi esclusivamente natura assistenziale di cui all’art. 51, comma 2, lett. a, TUIR – di origine contrattuale (fondo Est, San.Arti, Sanilog, Fasiil, Fasg&P, Mètasalute, Sanimoda, Coopersalute, Fasa, Fasie, Aster, Faschim) emerge che esisto- no importanti differenze per quanto riguarda la tipologia di prestazioni sanitarie offerte dai singoli fondi ai loro iscritti. Tuttavia determinate prestazioni risultano comuni a tutti i fondi, come per esempio quelle rientranti nell’odontoiatria, nella fisioterapia e quelle legate alla maternità.

Considerando che i fondi sanitari presi in considerazione sono di origine contrattuale e nascono pertanto nell’ambito del rap- porto di lavoro, è comprensibile che una parte importante del- le prestazioni sanitarie che offrono siano collegate ai bisogni di assistenza sanitaria del lavoratore in quanto tale, in partico- lare si fa riferimento agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali. Da questo punto di vista, una delle prestazioni più comuni sono i trattamenti fisioterapici a seguito di infor- tunio sul lavoro, garantiti ad esempio da Sanilog, Coopersalu- te, Fasa e San.Arti. Il fondo San.Arti prevede dei requisiti ag- giuntivi e il lavoratore avrà diritto a questa prestazione sanita- ria soltanto nel caso in cui l’infortunio determini un’invalidità permanente superiore al 50% come conseguenza diretta dell’infortunio o di patologia temporaneamente invalidante (ic- tus, sclerosi multipla, paralisi, trapianto di cuore, fegato, pol- mone, rene, midollo spinale o pancreas, fibrosi cistica, ische- mia delle arterie vertebrali). Il fondo San.Arti rimborsa anche le spese sanitarie e/o l’erogazione di servizi di assistenza, co- me ad esempio badanti e infermieri, fino a un massimo di 7.000 euro, qualunque sia la struttura sanitaria scelta, sempre che l’infortunio o le gravi patologie siano riconducibili al pe- riodo di validità del contratto di assicurazione, ovvero non devono essere preesistenti. Un’altra prestazione abbastanza comune tra i fondi analizzati è il ricovero in istituto di cura per grande intervento chirurgico a seguito di malattia o infor- tunio, come previsto dai fondi Sanilog, Aster e Coopersalute. Alcuni dei fondi sanitari contrattuali analizzati offrono presta- zioni specialistiche che possono essere considerate un segnale

di particolare attenzione e sensibilità verso il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione legato anche all’aumento delle malattie croniche tra la popolazione econo- micamente attiva.

La sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi di screening, fanno parte dei LEA (art. 2, comma 1, lett. f, d.P.C.M. 12 gen- naio 2017). Diversi fondi offrono prestazioni aggiuntive ri- spetto a tali iniziative del SSN, consistenti per esempio nell’abbassamento dell’età dei destinatari delle campagne di prevenzione dell’insorgenza di malattie croniche.

Le prestazioni più frequenti sono rappresentate dalla preven- zione oncologica, come nel caso del fondo Est, che garantisce azioni rivolte agli uomini di età superiore ai 45 anni una volta ogni due anni. Il limite di età viene abbassato a 35 anni per le donne. Il fondo Fasg&P e il fondo Faschim prevedono una volta l’anno: l’analisi del PSA (antigene prostatico specifico) per gli uomini e mammografia e pap test per le donne. Il fon- do Mètasalute ha creato proprio un “pacchetto donna”, con prestazioni per la prevenzione del tumore al seno, e un “pac- chetto uomo”, per la prevenzione del cancro alla prostata. Sa- nimoda mette a disposizione un pacchetto di prevenzione se- nologica per le donne a partire dai 40 anni di età. Il fondo Aster offre prevenzione delle patologie oncologiche prostati- che per uomini di età superiore a 45 anni una volta l’anno e prevenzione delle patologie oncologiche genitali femminili e mammarie per donne di età superiore a 40 anni una volta l’anno. Il fondo Sanilog garantisce azioni di prevenzione che consistono in una ecografia addominale per gli uomini e donne con più di 30 anni, e in una visita urologica e senologica ri- spettivamente per gli uomini e le donne con più di 45 anni. Risultano, d’altro canto, anche prestazioni rivolte alla preven- zione cardiovascolare come nel caso del fondo Fasiil rivolta agli assistiti/e di età superiore a 45 anni con prestazioni svolte ogni due anni. Questo tipo di azioni vengono garantite anche dal fondo Aster e dal fondo Faschim, che offre una visita car-

diologica per gli uomini e le donne con età superiore ai 50 an- ni.

Altri fondi come Sanimoda e Faschim garantiscono prestazioni preventive anche di altra tipologia. Ad esempio, Sanimoda of- fre anche un “pacchetto posturale” che include una visita spe- cialistica ortopedica e un ciclo di ginnastica e riabilitazione posturale; un “pacchetto dermatologico” e un “pacchetto pre- venzione patologie dell’apparato digerente”. Faschim invece offre anche una prevenzione di tipo oculistico.

Una particolarità si può notare in riferimento al fondo San.Arti, che va oltre la prevenzione e si focalizza anche sui bisogni della popolazione lavorativa con malattie croniche, ga- rantendo una serie di prestazioni rivolte a queste persone co- me il “servizio monitor salute” per chi ha compiuto 50 anni e ha una malattia cronica come diabete, ipertensione o bronco- pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), che consiste in un servizio gratuito di monitoraggio a distanza dei valori clinici, c.d. telemonitoraggio della cronicità.

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