Il 25 ottobre 1997, Gente Veneta pubblicò un articolo in cui si afferma che il progetto di sistema museale della Soprintendenza di Venezia Venezia, dal Museo alla Città (1992) non era decollato del tutto.85 Il primo novembre 1997 il Gazzettino di Venezia rese nota una lettera di
risposta a quell'articolo firmata “Collaboratori dell'Associazione Sant'Apollonia di Venezia”. La lettera fu pubblicata con il titolo Chiese veneziane: ecco cosa si è fatto per l'apertura. Ne vengono riportati qui di seguito alcuni brani salienti. Nella lettera l'Associazione Sant'Apollonia (A.s.A) rivendica una sorta di primogenitura nell'aver svolto, prima di Chorus, un'attività a favore della valorizzazione e della trasmissione del messaggio contenuto nelle opere d'arte delle chiese cittadine nell'ambito del progetto Venezia, dal Museo alla Città, nato nel 1994 da una
collaborazione fra Curia Patriarcale e Sovrintendenza ai Beni artistici e Storici di Venezia [che] garantiva (per la prima volta) l'apertura [al pubblico], ad ingresso gratuito, di 12 chiese con un servizio di guardiania e di accoglienza garantito dall'Associazione Santa Apollonia, grazie ai
fondi statali. Nella lettera si autodefiniscono un'associazione religiosa e culturale, senza fini di
lucro e informano che il servizio di guardiania e accoglienza dei visitatori esiste tuttora e garantisce l'apertura al pubblico, in orario differenziato dalle funzioni liturgiche, nelle seguenti chiese: S. Trovaso, S. Sebastiano, Chiesa dei Carmini, S. Pantalon, S. Giovanni in Bragora,
81 Osservatore Romano, Dalla “Biblia Pauperum” un messaggio..., 7 novembre 1997 82 http://it.wikipedia.org/wiki/L'Osservatore_Romano
83 Espressione già utilizzata dalla Soprintendenza di Venezia nell'aprile 1992, vedi nota 52 84 Gente Veneta, Ecce Biblia Pauperum, 24 ottobre 1997
85 v. paragrafo 4.4. Progetto di museo diffuso e di una nuova gestione museale sperimentale, curato a partire dal
1993 dalla sovrintendente per i Beni Artisti e Storici di Venezia, Giovanna Nepi Scirè e finanziato dalla legge 145/92, realizzato in parecchie chiese veneziane, collegate per motivi storico.artistici alle Gallerie dell'Accademia
http://www.istitutoveneto.it/flex/FixedPages/Common/accademici_scr.php/L/IT/IDS/232
Madonna dell'Orto, Gesuati, Redentore. Tre di queste chiese risultano fra le tredici che, in
seguito, sarebbero state affidate alla gestione di Chorus nell'ambito del progetto Biblia
Pauperum, e cioè: San Sebastiano, Madonna dell'Orto, SS. Redentore.
Una scheda di presentazione delle attività svolte dall'Associazione Santa Apollonia conferma che si trattava di una associazione religiosa e senza fini di lucro, costituitasi il 23 maggio 1994 a
Venezia per collaborare con la Curia di Venezia alla tutela e alla valorizzazione dei Beni Culturali del Patriarcato mirando alla salvaguardia del patrimonio storico artistico della Chiesa Veneziana e soprattutto alla sua piena valorizzazione per ragioni culturali e pastorali.86 Il
Consiglio Direttivo era formato dai rappresentanti della Curia Veneziana e si avvaleva della collaborazione di un centinaio di simpatizzanti non soci (...) principalmente studenti universitari
o neolaureati. Il presidente era don Gianmatteo Caputo.87 Dalla scheda si apprende che la
prima iniziativa di questa Associazione, a cui la Regione Veneto aveva conferito la personalità giuridica di diritto privato il 2 agosto 1994, era stata la collaborazione al progetto di sistema museale Venezia: dal museo alla città, che fu avviato dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia di concerto con il Patriarcato e, come già sottolineato, con fondi statali. Dal giugno 1994 l'Associazione ha fornito il personale di accoglienza nelle dodici chiese del sistema
dopo un corso di preparazione e formazione adeguato alle finalità del progetto e realizzato con la Soprintendenza e con docenti indicati dallo Studium Cattolico Veneziano, garantendo l'apertura quotidiana delle 12 chiese per 2/3 ore al giorno, fornendo un servizio che valorizzasse dal punto di vista biblico, iconografico e storico-artistico tutti i tesori in esse custoditi e provvedendo all'aggiornamento dei collaboratori e al loro compenso (secondo le norme vigenti) e alla assicurazione per l'attività svolta.
In un articolo di Gente Veneta del marzo 2001,88 l'Associazione Sant'Apollonia viene citata in
relazione al servizio di apertura della Chiesa di San Salvador e ne viene pubblicata una breve scheda dalla quale si ricava che l'allora presidente era ancora don Gianmatteo Caputo e che l'associazione contribuiva a tener aperte ancora cinque chiese (dato 2001).89 Queste:
San Salvador 10:00-12:00 / 15:00-18:00 5 ore/giorno con pausa pranzo
San Pantalon 16:00-18:00 2 ore/giorno
S.ta Maria del Carmelo (Carmini) 14:30-17:00 2,5 ore/giorno
S. Trovaso 15:00-18:00 3 ore/giorno
S. Giovanni Battista (Bragora) 15:30-17:30 2 ore/giorno
L'ingresso alle cinque chiese era gratuito. Risulta che gli operatori di Sant' Apollonia (un numero
86 La scheda, rinvenuta dall'autrice presso l'Archivio IRE di Venezia, è datata 1997 e titola “Associazione
sant'Apollonia – Finalità-Membri-Attività”
87 Responsabile scientifico del progetto “Beweb”, vedi paragrafo 4.2 88 Gente Veneta, Biglietto sì o no?, 10 marzo 2001
89 Queste chiese attualmente gestiscono in proprio, in modo indipendente, l'apertura e l'accesso ai propri luoghi. Non
appartengono al circuito Chorus.
imprecisato) venivano retribuiti in regime di collaborazione coordinata e continuativa.90 Non era
invece gratuito (e non lo è mai stato, almeno fino ad oggi) l'ingresso alla Basilica di Santa Maria Assunta di Torcello e al rispettivo campanile, edifici anch'essi gestiti, all'epoca, dalla medesima associazione. ll Gazzettino fa risalire l'introduzione del ticket d'ingresso alla Basilica di Torcello al 1994, quando l'Associazione Sant'Apollonia riaprì alle visite alcuni luoghi tenuti forzatamente chiusi perché non più fruiti al culto, come appunto la Basilica e il campanile di Torcello, l'Oratorio dei Crociferi, la sala della musica all'Ospedaletto, i musei del duomo di Caorle e quello diocesano di Venezia.91 In realtà, l'inizio della bigliettazione della chiesa di Torcello risulta
essere precedente: risalirebbe infatti addirittura agli anni Quaranta del Novecento.92
L'Associazione Sant'Apollonia non esiste più. Non è chiaro quando sia cessata definitivamente la sua attività, in quanto – dall'anno 2003 (circa) in poi – essa sembra fondersi e confondersi con quella della società Imago Srl, a sua volta recentemente confluita nella SIB-Imago Srl,93 che
appare inserita nelle pagine del sito del Patriarcato di Venezia, alla sezione Beni Culturali e Turismo.94 La SIB-Imago Srl, grazie ad una convenzione stipulata con la Provincia di Venezia, è
l'attuale ente gestore della Chiesa e del Campanile di Torcello, nonché del Museo Provinciale presente sulla stessa isola.95
Fino a qualche mese fa, alcune pagine di presentazione dell'Associazione Sant'Apollonia erano ancora visibili anche all'interno di un sito della Provincia di Venezia.96 Vi si apprendeva che
l'Associazione aveva sede presso la Curia Patriarcale di Venezia, disponeva di una segreteria ed era in possesso di Partita IVA per tutte le attività di tipo commerciale che essa svolge, i cui
ricavi sono destinati per statuto alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale del Patriarcato di Venezia. Fra le attività elencate, oltre alla partecipazione al progetto della
Soprintendenza Venezia, Dal Museo alla Città, vi erano: l'organizzazione di cicli di visite guidate e servizi di accompagnamento per pellegrini, turisti e scuole; la collaborazione alla realizzazione di un corso di formazione per "Addetti alla Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali" gestito dall'Irecoop di Padova (1996); i servizi di accoglienza e guardiania nella Scuola Grande dei Carmini (dal 1997 al 1999); l'organizzazione del “Corso per Accompagnatori Pastorali” su incarico della Curia Patriarcale di Venezia, in vista del Giubileo; e naturalmente la gestione del servizio di apertura di alcuni luoghi d'arte (sacri e non) – alcuni a pagamento, altri gratuiti – come evidenziato nella tabella seguente.
90 Gente Veneta, Biglietto sì o no?, 10 marzo 2001
91 Il Gazzettino, Ticket: in laguna poi a Verona, 26 ottobre 2002
92 Fonti verbali raccolte dagli abitanti dell'isola. Nessuna fonte documentaria certa.
93 S.I.B.: Società Iniziative Benefiche. Si trova inserita sotto la categoria “Chiesa Cattolica – Uffici Ecclesiastici
Venezia” e nel settore “Religione e Spiritualità Venezia” - v. http://indice.reteimprese.it/societa-iniziative-benefiche- s-i-b-srl-venezia_489843
94 Vedi http://www.veneziaupt.org/pls/veneziaupt/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=90 95 http://www.provincia.venezia.it/sites/default/files/albo_pretorio/969905.merge.pdf
96 http://assap.provincia.venezia.it/index3.htm
ASSOCIAZIONE SANT'APOLLONIA - GESTIONI Servizio di apertura gratuita
(a fasce orarie ridotte)
Servizio di apertura a pagamento (orario regolare)
A Venezia:
- Chiesa di San Bortolomio - Chiesa di San Salvador - Chiesa di San Barnaba - Chiesa di San Pantalon - Chiesa di S. Maria del Carmelo - Chiesa di San Trovaso
- Chiesa di San Giovanni in Bragora
A Torcello
- Basilica di Santa Maria Assunta
- Campanile della basilica di S.M. Assunta
- Museo provinciale di Torcello (convenzione con la Provincia per una bigliettazione cumulativa dei siti sull'isola, di cui attualmente è titolare la società SIB- Imago Srl)
A Venezia
- il Museo Diocesano
- i monumenti dell'IRE (Ist. Ricov. Educ.): Scala Contarini del Bovolo, Oratorio dei Crociferi, la Chiesa dell'Ospedaletto (e Sala della Musica) – (convenzione con l'IRE)
- Dal 1997 al 1999 ha garantito i servizi di accoglienza e guardiania nella Scuola Grande dei Carmini, che custodisce i tesori del Tiepolo.
- dal 1998 al 2001 circa97 ha garantito l'apertura al
pubblico della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
A Caorle
- il museo del Duomo di Caorle