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AUTONOMIA key questions indicators Source data

 CAPACITA' STRATEGICHE

Qual'è l'attuale impiego di incentivi legati alla performance?

Età media dei leader di progetto

Direzione stipendi

Quali meccanismi sono diffusi per incentivare i ricercatori junior nello sviluppo dei loro progetti?

Tasso di distribuzione dei bonus per le performances Ufficio ricerca Survey interna

 ATTRATTIVITA'

Quanto l'istituzione sa attrarre ricercatori qualificati, Phd e visiting? Tasso di assunzione di outsider Ufficio del personale Tasso di visiting ingresso rispetto a quelli in uscita Dipartimenti Indice di turnover

 PROFILO DI DIFFERENZIAZIONE

Qual' è il grado di specializzazione dell'istituzione nella formazione dei Phds?

Incidenza Phd sul totale dei ricercatori

Ufficio personale

Quali meccanismi si Tempo medio di Ufficio ricerca quali sono i gradi di

autonomia della politica di reclutamento del personale? Tasso di mobilità interna e verticale Sistema gestione personale FTE Quali i criteri di allocazione delle risorse nella struttura?

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impiegano nella selezione dei Phds e di altro personale di ricerca?

vacanza dal lavoro del phd per area

Tasso d'impiego dei Phd

nel settore ricerca per area

Dipartimenti

 TERRITORRIAL EMBEDDING

Quali sono i

meccanismi per favorire la mobilità del personale? Stanziamenti di spesa per la mobilità Direzione finanziaria Esistono supporti finanziari da parte degli attori locali per la formazione/assunzione del personale di ricerca?

Borse di ricerca da attori locali

Finanziamenti locali per la mobilità del personale di ricerca

Allo stesso modo possiamo traslare il focus sulle dimensioni trasversali, specificandole in funzione delle aree tematiche delineate. Considerando, a titolo d'esempio, la dimensione della "inclusione territoriale", sempre per la definizione di obiettivi e politiche della funzione ricerca, emergono i seguenti quesiti:

a) RISORSE FINANZIARIE: quali attori locali e nazionali sono strategici per il reperimento di risorse finanziarie? Quali privilegiano finanziamenti per dottorati, assunzione di giovani ricercatori? Quali finanziano nello specifico il TT?

b) RISORSE UMANE: quali iniziative interne favoriscono la mobilità dei ricercatori verso le organizzazioni del territorio? Quali meccanismi regionali permettono la formazione congiunta di studenti tra ateneo e imprese?

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c) OUTCOME ACCADEMICI: Quali sono le configurazioni primarie di cooperazione sviluppate dall'ateneo con gli attori locali nell'ambito della ricerca scientifica? Dove confluiscono i Phd al termine del dottorato? Quale tipologia di ricerche interessa maggiormente gli attori locali?

d)TERZA MISSIONE: con quali attori è più attiva la cooperazione nella ricerca applicata e nel TT? A quale livello geografico si innesta il maggior confronto nel dibattito politico, sociale e culturale? Quali servizi sono attivati per favorire il pubblico accesso alla conoscenza da parte delle comunità locali (biblioteche,musei,database...)?

e) GOVERNANCE: in che modo gli attori locali partecipano alle decisioni in termini di politiche di ricerca? quali risultano più influenti e quali necessità manifestano?

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4.1.2 LA STRUTTURA DEL WISSENSBILANZ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO AUSTRIACO

L'intervento normativo in parola ha modificato in modo significativo sia le modalità di assegnazione dei fondi pubblici sia il sistema di reporting delle università, inserendo nuovi strumenti e, soprattutto, focalizzando l'attenzione sulle risorse immateriali. Oltre al già citato report del capitale intellettuale, l'Austrian University Act52 ha introdotto anche il performance

agreement, un contratto tra università e ministero nell'ambito del quale sono definiti i servizi che il

singolo ateneo si impegna ad offrire e sulla cui base è assegnata una quota significativa dei fondi statali. Per quanto riguarda il report del capitale intellettuale, l'Austrian University Act stabilisce che ciascuna università deve pubblicare, entro il 30 aprile di ogni anno, un report contenente: 1. le attività, gli obiettivi sociali, gli obiettivi e le strategie specifici di ciascuna università; 2. il capitale intellettuale articolato in capitale umano, strutturale e relazionale;

3. i processi stabiliti nel performance agreement, inclusi gli output e gli impacts.

Al di là del dettato normativo, è da porre in evidenza che alla base del report del capitale intellettuale delle università austriache vi è il modello di misurazione sviluppato ed utilizzato dall' Austrian Reserch Center (ARC), un istituto di ricerca di base ed applicata, a capitale sia pubblico che privato. È, pertanto, sul modello dell'ARC che sarà inizialmente focalizzata la nostra attenzione. Il modello in esame ha come obiettivo la misurazione del capitale intellettuale e la determinazione del suo impatto sulle attività e sugli output dell'organizzazione. Gli elementi immateriali sono considerati input del processo di produzione di conoscenza posto in essere dal centro di ricerca. Da tale processo originano dei risultati prevalentemente intangibili (es.: pubblicazioni in riviste scientifiche, brevetti depositati, ecc.) che concorrono, in un processo circolare, a rafforzare le risorse immateriali impiegate. Nel modello, la distinzione tra risorse immateriali e attività non è esplicitamente considerata e le dimensioni di analisi del concetto di capitale intellettuale sono principalmente rappresentate delle risorse immateriali rilevanti. Con riferimento a queste ultime

52 In Austria, l'istruzione superiore è fornita da 22 università pubbliche e 12 private (Universität e Privatuniversität) e dalle Fachhochschulen e Akademien (istituti di formazione degli insegnanti). La legge Università 2002 ha ridefinito il rapporto tra le università e lo Stato. Le università rimangono istituzioni dello Stato e lo Stato continua a finanziarle. Le università sono completamente autonome per gestire i propri affari interni e formulare i loro statuti. La legge sulle università ha introdotto la cosiddetta 'piena capacità giuridica' e ha sostituito la legge di bilancio delle autorità federali con elementi di diritto commerciale, mettendo le premesse per la creazione di «imprese universitarie che sono in grado di accedere a nuove fonti di finanziamento oltre alle fonti del bilancio federale.

La legge prevede l'istituzione di un Consiglio dell'Università (Universitätsrat) ed ogni istituzione comprende figure di spicco della vita pubblica e del settore privato. L'Assemblea elegge il rettore dell'Università.

Nel 1999, la legge di accreditamento dell'Università è stata emanata, consente agli istituti privati di ottenere l'accreditamento come università privata da parte dell'Agenzia per la garanzia della qualità e l'accreditamento . L'organo di stato più alto per il settore universitario è il ministero federale della Scienza e della

Ricerca(Bundesministerium für Wissenschaft und Forschung, BMWF). Le province federali non hanno competenze dirette per questioni universitarie. Il Ministero assume una funzione di controllo solo in affari legali e continua ad essere responsabile della pianificazione strategica e della ricerca.

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sono identificati gli indicatori che ne rappresentano lo stock o la sua variazione del periodo considerato. A titolo esemplificativo, si consideri il numero di ricercatori e la quota di donne nel personale di ricerca (capitale umano), il numero di progetti europei approvati su quelli presentati (capitale strutturale), il numero di nuovi progetti finanziati dall'U.E., il numero di ricercatori internazionali, il numero di soggetti con tesi o dissertazioni di dottorato svolte presso l'ARC (capitale relazionale). Nel modello, oltre ad indicatori del capitale intellettuale, figurano anche indicatori relativi ai processi chiave posti in essere dall'azienda e ai risultati correlati. I processi chiave sono assimilati alle diverse tipologie di attività di ricerca del centro e, nello specifico, sono riconducibili alla ricerca indipendente e alla ricerca per contratto. Si parla, quindi, di processi chiave ma non nell'accezione dottrinale del termine che identifica i processi nell'insieme delle attività, collegate tra loro da un logica cliente-fornitore, volte ad ottenere un output di valore per il cliente. Qui il riferimento è alle principali aree di attività del centro di ricerca nel cui ambito figurano numerosi processi diversi. Con riferimento alle due aree sono individuati degli indicatori

di processo, come ad esempio il numero di nuovi contratti di ricerca stipulati, il fatturato derivante

dai progetti di ricerca commissionati da clienti, la percentuale delle spese per la ricerca indipendente, ecc. Nel modello ARC la misurazione del capitale intellettuale è effettuata considerando il complessivo processo di produzione della conoscenza. Da questo punto di vista il modello è definito come un process-oriented model poiché combina la strategia, i knowledge goals e il capitale intellettuale con le attività di ricerca e i correlati risultati. Il modello consente di acquisire la consapevolezza dell'influenza esercitata dagli input intangibili sui processi e sugli output, pur nella consapevolezza dei lag temporali esistenti tra l'impiego delle risorse immateriali e il conseguimento dei risultati. Sintetizzando, quindi, la scomposizione del concetto di capitale intellettuale è effettuata considerando i knowledge goals e le categorie di capitale intellettuale. Il modello è, inoltre, process-oriented in quanto considera non solo il capitale intellettuale ma anche

le attività chiave e i risultati, principalmente intangibili, conseguiti dall'organizzazione. Il contenuto del report in termini sia di struttura che di indicatori è, tuttavia, disciplinato da un

regolamento ministeriale. Oggetto del contratto, che ha valenza triennale, è la descrizione dell' offerta didattica, dei progetti di ricerca, delle risorse umane, delle collaborazioni esterne e dei finanziamenti che l'università si impegna a gestire. Il rendiconto della conoscenza, non è altro che uno strumento di verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi enunciati nel contratto di performance, dettagliandoli per livelli (discipline, dipartimenti, organi centrali) e secondo il costrutto del capitale intellettuale, assumendo una logica causale che collega gli input, espressi proprio dalle risorse intangibili, ai processi (didattica, ricerca, terza missione) e agli output misurati dal sistema degli indicatori. Per quanto riguarda la struttura, nel report delle università devono essere specificati in forma narrativa la mission, la strategia perseguita e tutte quelle informazioni che consentono di delineare un quadro il più completo ed esaustivo possibile delle caratteristiche aziendali. Nel regolamento sono, inoltre, specificati gli indicatori obbligatori che tutte le università devono calcolare. Tali indicatori sono relativi al capitale intellettuale, ai processi chiave e ai

risultati.

Con riferimento al capitale intellettuale, gli indicatori sono articolati nelle tre categorie tradizionali. Per quanto riguarda i processi chiave si fa riferimento alle attività tipiche delle università, ossia alla didattica e alla ricerca e con riferimento ad esse sono individuati degli indicatori ad hoc. Per le due attività sono, infine, determinati degli indicatori di output e di outcome. Alla fine è previsto una

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sorta di riassunto nell'ambito del quale sono indicate anche le possibili prospettive future. Gli indicatori obbligatori devono essere calcolati e pubblicati da tutte le università poiché si tratta di

aspetti ritenuti particolarmente critici per le aziende considerate e su di essi il Ministero reputa opportuno che le singole università focalizzino l'attenzione e gli sforzi manageriali. È evidente, inoltre, il tentativo da parte del governo austriaco di garantire la comparabilità tra le diverse università pubbliche. Ovviamente, i confronti possono essere correttamente realizzati dai diversi stakeholders (Ministero, studenti, altre università, ecc.) solo considerando gli obiettivi della singola università e, quindi, le sue specificità. È questo il motivo per il quale ciascuna università, nei report destinati all'esterno, deve fornire informazioni esaustive sulla strategia perseguita e sulle caratteristiche organizzative ed operative che la connotano. Inoltre, accanto al set obbligatorio, può individuare ulteriori indicatori in grado di misurare dimensioni di analisi rilevanti ai fini del perseguimento della specifica strategia adottata. Informazioni aggiuntive sono ovviamente producibili nell'ambito dei report destinati all'interno.

L'Austria è il primo paese che ha sancito l'obbligo di pubblicare un report del capitale intellettuale per le università. Dall'esperienza austriaca possono essere tratti validi insegnamenti e spunti di riflessione tra i quali, in particolare, la previsione di dimensioni di analisi e indicatori comuni a tutti gli atenei accanto a dimensioni di analisi e indicatori specifici di ciascuna realtà.53

53Cfr: Leitner L., Struttura del WISSEMBILANZ: adattamento da University act, 2010

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