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2. l'esperienza accumulata lavorando con l'IC Rating ha dimostrato che il management ha un

3.1.4 TECHNOLOGY BROKER

Annie Brooking38 apporta un pratico contributo alla misurazione del capitale intellettuale grazie a 3 modelli di misurazione che aiutano a calcolare il valore monetario dell'IC. Brooking definisce il capitale intellettuale come una combinazione di 4 componenti: mercato, capitale umano, proprietà intellettuale e infrastrutture. Gli asset di mercato rappresentano il potenziale che l'organizzazione è riuscita a trasmettere al mercato: il valore del brand, rapporto con i clienti, i canali di distribuzione, i contratti e gli accordi di franchising. Il capitale umano è rappresentato dalle esperienze collettive, dalla creatività, dalla capacità di problem solving, dalla leadership, dall'emperpowement e dalle abilità dei dipendenti dell'azienda. La proprietà intellettuale contiene tutte quelle protezioni legali su molte tipologie di asset e infrastrutture includendo anche il know-how, segreti di mercato, copyright, brevetti e vari diritti di design e marchi. Ultimo aspetto considerato è quello delle tecnologie: metodologie e processi disponibili per l'azienda e includono anche le varie metodologie per la gestione del rischio, metodologie di gestione della forza vendita, financial structure e

database contenenti informazioni sul mercato e sui clienti. Brooking inizia questo processo dalla redazione di 20 domande sulle quali è possibile sviluppare la

creazione di indicatori del capitale intellettuale. Per esempio, un campione di 5 domande utilizzate per la costruzione di indicatori IC sono le seguenti:

 Nella mia azienda tutti i dipendenti conoscono il loro lavoro e come contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi?

 Nell'azienda si valuta il ROI / spese di R&S?

 L'azienda riconosce il valore del suo brand?

 All'interno dell'impresa esiste un meccanismo di incentivazione per i dipendenti in grado di migliorare il business?

 L'azienda è consapevole del processo innovativo? incoraggia i dipendenti a far parte di esso? Ogni componente del modello di Brooking è poi esaminato attraverso una serie di specifici questionari. Ad esempio, per identificare il valore nascosto degli asset intangibili relativi al mercato, Brooking elenca 15 domande-audit legate al Brand, 14 legate ai clienti, 7 legate al nome, 5 legate al portafoglio ordini e 6 legate alle diverse collaborazioni dell'organizzazione. Lo stesso vale per le altre componenti del CI (intangibili relativi alla proprietà intellettuale, al capitale umano e all' infrastruttura). Mentre le risorse intangibili coperte da proprietà intellettuale vengono identificate con domande relative ai brevetti, copyright, design e sulle ricette segrete del mercato. Per quanto riguarda il capitale umano le domande analizzano l'educazione dei dipendenti, il rispetto della filosofia aziendale, livello di conoscenza e competenza, corsi di formazione ecc... Infine le infrastrutture sono valutate con domande relative alla cultura organizzativa, all'ITC, database, presenza di manager IT ecc... Le domande complessive sono 178 e riguardano tutte e 4 le componenti del capitale intellettuale.

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Rif. cfr 36

38Annie Brooking is an experienced executive and non-executive Director, CEO and leader of academic, research

teams, engineering teams and teams of marketers in high technology and software companies. A visionary, mentor to marketing professionals and creative analytic, with vast experience of business development, technology licensing working with both academics, business professionals and researchers.

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In questo schema, ne riportiamo alcune:

1. Quali e quanti sono i costi annuali sostenuti per la protezione del brand?

2. Come l'azienda traccia e identifica le opportunità di collaborazione con altre aziende? 3. I brevetti e le licenze possedute dall'azienda sono ottimamente esplicitate e formalizzate? 4. Quali copyright posseduti dall'impresa creano valore?

5. L'impresa ha un sistema di consulenza e avviso dei valori da seguire rivolta ai dipendenti? 6. La cultura organizzativa è rivolta al raggiungimento degli obiettivi comuni?

7. Qual' è l'indice di occupazione di soggetti laureti nell'azienda? 8. Quale uso viene fatto dell'e-mail, internet e nell'impresa?

Brooking propone 3 metodi per calcolare il valore monetario del capitale intellettuale: - il metodo del costo che si basa sul costo di riacquisto degli assets,

- l'approccio al mercato che utilizza dei metodo di comparazione,

- il metodo del reddito ossia si va a misurare l'incidenza del singolo asset alla creazione di redditività.

Il modello è pesantemente focalizzato verso l'esterno con l'obiettivo di dare un valore monetario agli asset intangibili utilizzando uno dei tre metodi sopra definiti. L'approccio di Brooking offre una serie di approcci per l'organizzazione per l'assegnazione di valore al CI, risulta molto efficace per l' identificazione dei punti di forza e di debolezza in termini di asset e consente la valutazione contemporanea di tutti gli asset intangibili. Lynn (1998) suggerisce che Brooking ha creato un IC Audit che di per sé rappresenta una risorsa intellettuale per l'organizzazione. La debolezza principale dello strumento sta nel salto notevole che deve essere fatto per passare dai risultati qualitativi del questionario ai valori monetari effettivi degli assets. Ne suo complesso, l'IC Audit è un approccio interessante per identificare il capitale intellettuale all'interno delle organizzazioni e il lavoro ha contribuito ad aumentare la consapevolezza circa l'importanza degli intangibili. Tuttavia, gli approcci di valutazione suggeriti necessitano di ulteriore affinamento.

Lynn sostiene che Brooking abbia creato un sistema di misurazione del capitale intellettuale che esso stesso rappresenta un asset intellettuale per l'organizzazione. Tuttavia, il suo strumento e i suoi concetti base sono serviti alle imprese per identificare, valutare e gestire il capitale intellettuale nella sua impresa. Il punto di debolezza in questo modello è la costruzione degli indicatori IC basata su risultati qualitativi derivanti dal questionario e che siano in grado di misurare in termini monetari gli asset immateriali. In altre parole, è molto difficile costruire degli indicatori economico- finanziario partendo da dati puramente descrittivi e qualitativi come sono verificabili nelle risposte di un questionario. Infatti, il modello del costo non considera il valore che viene apportato dal sostenimento di quello specifico costo (es. costo di formazione mi crea valore in termini innovativi, di creatività ecc...); quindi se elimino il costo non tengo conto della creazione di valore che mi apportava all'organizzazione. Il modello comparativo sul mercato soffre di una mancanza di efficienza basata dal fatto che molti assets immateriali non hanno un prezzo definito. Infine, il modello reddituale soffre della soggettività della stima e delle incertezze inerenti al modello di cash flow. Quasi tutte le risposte del questionario possono essere trasformate in termini quantitativi

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attraverso una scala Likert: a esempio possiamo assegnare un punteggio pari a 1 quando siamo in forte disaccordo mentre si assegnerà un punteggio pari a 7 quando ci sarà una forte concordanza. Il risultato aiuterà a ricercare una descrizione quantitativa del valore degli asset immateriali.

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

- tale modello del CI esso stesso rappresenta un asset intellettuale per l'organizzazione

-può essere convertito in valore numerico grazie alla scala Likert, la quale può aiutare l'organizzazione ad assegnare un valore quantitativo alle domande qualitative.

-si deve considerare il margine di errore che può esserci tra il risultati derivanti dal questionario e la trasformazione in valori monetari

-soffre della mancanza di efficienza del mercato -prezzi di molti elementi intangibili non stabiliti nel mercato

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3.1.4 IL SISTEMA DI MISURAZIONE DEL CAPITALE INTELLETTUALE:

L'INTELLECTUAL CAPITAL ACCOUNTING SYSTEM.39

Le finalità che si vogliono raggiungere attraverso questo sistema sono 2: ottenere un efficacie descrizione del capitale intellettuale e suggerire le logiche di interpretazione degli indicatori per facilitare l'individuazione di possibili corsi di azione. Il modello esplicita sia gli "oggetti" immateriali sui quali si può intervenire (dipendenti, clienti e stakolders, processi o tecnologie), sia le tre possibili tipologie di attività immateriali che possono essere compiute sugli elementi immateriali anzidetti. Le logiche di interpretazione possono essere sia di tipo verticale sia di tipo orizzontale.

EFFECTS ACTIVITIES RESOURCES

DIPENDENTI 

STAKEHOLDERS    

PROCESS    

TECNOLOGIES    

Leggendo in direzione verticale, gli indicatori della colonna riferita al portfolio management consentono di monitorare le attività poste in essere per rafforzare il proprio portafoglio risorse, permettendo di verificare se l'azienda si è dotata del mix più appropriato. Essi esprimono lo stock delle risorse in termini di entità, complessità. Gli indicatori che si riferiscono alle attività di sviluppo e miglioramento rappresentano le azioni intraprese per far crescere, in termini qualitativi e quantitativi le risorse. Infine gli indicatori che esprimono gli effetti permettono di comprendere le conseguenze che possono avere le azioni di gestione del portafoglio e quelle di miglioramento. Riguardo a questi ultimi indicatori, viene precisato che il modello appena esposto non è di tipo

39 Cfr: J. Mouritsen, H. T. Larsen, P. N. Buck, M. R. Johansen, Reading an Intellectual Capital Statement: Describing and

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input-output in quanto gli elementi del capitale intellettuale interagiscono tra di loro in vario modo, dando origine ad alcuni effetti che possono essere spiegati solamente attraverso gruppi di indicatori. Si parla a proposito di "netwok effects" che possono essere spiegati e compresi solo attraverso molteplici indicatori variamente correlati e combinati.

Allo stesso modo, si può avere una lettura in senso orizzontale e, quindi gli indicatori chiariscono ed esprimono le strategie adottate con riferimento alle specifiche risorse immateriali. Ad esempio, le affermazioni sui dipendenti possono essere espresse attraverso indicatori di risorse (es. composizione della forza lavoro articolata per titoli di studio); di attività di miglioramento (es. investimenti in attività di formazione) e di effetto (es. soddisfazione dei dipendenti).

Il sistema di accounting proposto, si focalizza sulle transazioni e fornisce informazioni sia sugli stock (risorse) sia sui flussi (attività).E' essenziale sottolineare che, nel modello danese, gli indicatori hanno un senso solo se interpretati alla luce della strategia di knowledge management e delle iniziative che contribuiscono a "mobilizzare". Infine, per completezza, vengono anche precisati i requisiti fondamentali che dovrebbero presentare gli indicatori. E' importante che siano rilevanti, credibili, ed affidabili, quindi, la loro scelta non deve dipendere dal fatto che facciano già parte del sistema informativo aziendale.

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3.1.5 IL MODELLO DI GESTIONE E REPORTING PREPOSTO DALL'OECD: IL MERITUM