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IL PROGETTO QUALITATIVO: I DRIVER DELLA RELAZIONE

60 Fonte NS produzione

PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIO-CULTURALE E SCIENTIFICA

3) AREA TERZA MISSIONE/RAPPORTI CON ISTITUZIONI In questa area abbiamo una ulteriore suddivisione:

5.4.1 IL PROGETTO QUALITATIVO: I DRIVER DELLA RELAZIONE

L'obiettivo del sottogruppo in cui ho collaborato è stato quello di misurare l'aspetto relazionale che si è instaurato tra l'ateneo e gli stakeholders esterni: imprese private ed enti pubblici. Quindi, il nostro obiettivo è stato inizialmente quello di individuare un framework comune a queste 2 tipologie di relazioni, tenendo in considerazione le differenze che possono esserci tra una relazione con un soggetto privato e una relazione con un soggetto pubblico. Abbiamo utilizzato la realtà di Pisa per verificare il corretto funzionamento del nostro modello di valutazione della qualità della relazione. Inizialmente, l'Ateneo ci ha fornito dei dati relativi al nostro oggetto di studio, ossia tutte quelle relazioni intraprese dai vari dipartimenti con stakeholders esterni che prendono il nome di "attività c/terzi". Tale voce include le seguenti categorie di bilancio:

 Attività commerciale, ulteriormente suddivisa in :

-Entrate derivanti da ricerca commissionata (ex art 66), -Entrate derivanti da prestazioni a tariffario (ex. art 49),

-Entrate per attività didattica in c/terzi, seminari e convegni -Altre entrate derivanti da attività commerciale.

 Entrate finalizzate da attività convenzionate

 Trasferimenti correnti da altri soggetti

 Trasferimenti per investimenti da altri soggetti

Successivamente abbiamo selezionato le attività commerciali e abbiamo richiesto ai dipartimenti che hanno al 31/12/2013 un importo di ricavi, derivante da queste attività commerciali, pari o superiore a una soglia di significatività di 500.000 euro di indicare il valore dei progetti che alimentavano il totale ma soprattutto la natura di questi progetti, ossia:

-PROGETTO DI RICERCA

-PROGETTO PER LA DIDATTICA

-PROGETTO DI CONSULENZA O ATTIVITA' EXTRAMENIA

Nel primo caso, intendiamo quei progetti che sono caratterizzati da attività di ricerca come per esempio un'analisi ingegneristica svolta su richiesta di un partner industriale con un team scientifico di ingegneri universitari etc... Nei progetti per la didattica intendiamo tutte quelle attività di formazione svolte da soggetti accademici in aziende o in enti pubblici come attività di consulenza professionale e formativa rivolta al personale, etc... Infine con il termine progetti di consulenza intendiamo tutte quelle attività di supporto conoscitivo e professionale svolte generalmente dai professori verso stakeholders esterni, pubblici o privati. Ad esempio, potremmo avere all'interno di

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tale area la costruzione di un business plan, un'analisi delle performance oppure un'attività medico- sanitaria o veterinaria ecc...

STRUTTURE

PROGETTI 2013

FARMACIA

766.734,23

INFORMATICA

583.933,33

ING CIVILE

2.679.694,87

ING ENERGIA

1.067.342,73

ING INFORMAZIONE

1.348.820,24

SCIENZE VETERINARIE

1.207.449,19

DIPINT

2.908.236,40

CENTRO AVANZI

595.355,12

TOTALE STRUTTURE

11.157.566,11

PRIVATO

Attività

di

Ricerca

Attività

di

consulenza

Attività

di

formazione

Altro

Farmacia

45

6

0

0

Informatica

0

1

0

0

Ing Civile

82

3

4

Ing Energia

28

8

2

3

Ing

Informazione

30

0

0

0

Scienze

Veterinarie

8

21

0

4

Dipint

194

0

0

0

Centro Avanzi

4

0

0

24

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Il processo è caratterizzato dagli step seguenti:

-FASE 1: analisi della letteratura presente all'interno di banche dati elettroniche69 e in formati cartacei, studio approfondito e selezione delle informazioni utili ai nostri fini, individuazione e sviluppo di un modello teorico da applicare alla nostra ricerca.

-FASE 2: vari workshop per condividere le conoscenze acquisite e sviluppare sinergie tra competenze e ambiti diversi.

-FASE 3: costruzione di un framework di base capace di misurare il capitale relazionale delle università italiane. Sono stati sviluppati dei questionari da sottoporre rispettivamente ai

ricercatori coinvolti nei progetti di ricerca e ai referenti aziendali e istituzionali ad essi correlati. Il questionario è stato posto tramite intervista ad una azienda multinazionale e a due professori universitari con lo scopo di testare se i driver individuati per valutare

qualità/forza/potenzialità della relazione sono efficaci per l'effettiva misurazione della relazione in oggetto.

-FASE 4: compilazione del questionario, pubblicazione online70 e richiesta di completamento verso soggetti determinati, entro un arco temporale di 15 giorni. Il passo successivo è la raccolta delle risposte derivanti dalla compilazione dei questionari; segue una analisi dei dati. -FASE 5: Costruzione di un modello di base impostato sulla continuazione di quello danese:

RISORSE; ATTIVITA' e RISULTATI cercando di inserire le principali variabili che caratterizzano una relazione tra università e istituzioni.

69 Banche dati online garantite dalla Biblioteca d'economia, le principali sono EBSCO ed EMERALD. 70

Rif. www.surveymonkey.it/ec. unipi

PUBBLICO

Attività di Ricerca

Attività

di

consulenza

Attività

di

formazione

Altro

Farmacia

1(promiscua)

2

0

0

Informatica

18

0

4

0

Ing Civile

14

0

0

0

Ing Energia

2

3

0

2

Ing Informazione 5

0

1

0

Scienze

Veterinarie

9

4

0

0

Dipint

2

0

0

0

Centro Avanzi

5

3

0

0

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-FASE 6: Integrazione tra i lavori svolti dagli altri sottogruppi con la formazione di un report finale

I sottogruppi di lavoro di cui faccio parte hanno suddiviso le due diverse realtà che sono oggetto della nostra macro-area di studio: la collaborazione con un'impresa privata e la collaborazione con un ente pubblico (non considerando che un ente pubblico potrebbe essere un'altra università statale poiché tale relazione è analizzata dal gruppo di ricerca che osserva l'area della seconda mission istituzionale dell'università).

LA VALUTAZIONE DEL CAPITALE RELAZIONALE NEL RAPPORTO UNIVERSITA' - IMPRESE

I membri di questo gruppo possiedono un'alta specializzazione in marketing management e gestione delle imprese. Tali conoscenze hanno comportato la scelta di analizzare la qualità della relazione tra università e impresa. Con tale termine intendiamo un'analisi della relazione in un' ottica di efficacia e di efficienza. In generale come efficacia intendiamo l'analisi di tutte quelle dimensioni che comportano la miglior collaborazione in termini di soddisfazione tra Ateneo e mondo privato, mentre l'efficienza si riferisce maggiormente alle dinamiche economiche da cui scaturisce la relazione.

1) Nella prima fase abbiamo analizzato la letteratura esistente. Da questa analisi sono stati individuati alcuni modelli teorici di interesse che opportunamente adattati saranno utilizzati per la predisposizione del modello teorico. Tale modello prende in considerazione 3 aspetti della relazione:

RISORSE: quali risorse immateriali sono alla base della relazione? ATTIVITA': come sono state impiegate le risorse?

RISULTATI: quali obiettivi sono stati raggiunti?

2) La seconda fase si esplicita nella individuazione dei driver di valore della relazione e per ogni driver si ha una scelta di specifici indicatori qualitativi o quantitativi. Tali indicatori permetteranno di acquisire dati necessari per la valutazione della reputazione/ immagine che la relazione contribuisce a creare, il livello di soddisfazione degli attori coinvolti nella relazione (evidenziando anche i fattori di insoddisfazione e/o parziale soddisfazione), la stabilità/intensità della relazione e

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le potenzialità di sviluppo della stessa. Inoltre sono individuati indicatori d'efficienza relativi alla

dimensione economica della relazione.

3) Nella fase successiva si è predisposto un questionario da somministrare ai referenti accademici dei progetti conclusi tra università e imprese. Nel questionario sono presenti domande prevalentemente a risposta chiusa o multipla. La compilazione del questionario ha il duplice scopo di procedere con una prima applicazione del modello ed, allo stesso modo, di acquisire nuovi input per, eventualmente, modificare o arricchire il modello stesso.

4) Parallelamente, la quarta fase, si è basata sulla predisposizione di un questionario da somministrare ai referenti aziendali dei progetti conclusi tra università e imprese. Per quanto concerne questo ambito di lavoro, in letteratura non esistono ad oggi nessun contributo di interesse in questo ambito. Quindi per garantire un certo grado di attendibilità al nostro lavoro, è sembrato opportuno procedere inizialmente con 2-3 interviste in profondità a referenti aziendali al fine di approfondire con i soggetti interessati la tematica di studio ovvero la relazione sotto una visione aziendale, più pratica.

Conseguentemente, abbiamo rivalutato il questionario e lo abbiamo inviato ai referenti aziendali di quei dipartimenti che avevamo selezionato come i più significati in termini di rapporti c/terzi. Il processo è avvenuto richiedendo agli uffici amministrativi di Ateneo di inviare una e-mail ai soggetti da noi individuati con il link specifico per la compilazione del questionario.

5) Raccolta delle informazioni derivanti dalle risposte ai questionari e analisi di esse. Inserimento delle variabili chiave della relazione all' interno del modello RISORSE; ATTIVITA' e RISULTATI. Successivamente si rivolgerà la nostra attenzione alla costruzione del modello generale.

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Nello schema sottostante riportiamo il questionario rivolto ai partner industriali privati, dove si analizzano tutte le tematica elencate nel nostro processo d'analisi.