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confronto tra indice R e segmento dimensionale

P G

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determinare un indicatore unico di Struttura (o di Dipartimento/Sottostruttura) è necessario individuare un metodo per comporre linearmente gli indicatori di Area. Ciò anche alla luce del fatto che ogni GEV ha declinato i criteri generali di valutazione in modo specifico, al fine di tenere in conto le caratteristiche culturali della propria disciplina. Per la natura stessa del problema, osservazioni più tecniche e metodologiche si fondono necessariamente con valutazioni di indirizzo politico generale che esulano dal compito dell'ANVUR e rimangono pienamente in capo al MIUR,

in particolare nel momento in cui vi si facesse riferimento per la ripartizione di risorse finanziarie. Gli indicatori del Bando VQR sono definiti come rapporti tra una grandezza riferita a un'Area e a

una struttura e il valore della stessa grandezza nell' Area. In virtù di tale definizione, le dimensioni relative delle Aree, misurate in termini di numero dei soggetti valutati o di numero di prodotti conferiti, non influenzano i valori degli indicatori, e devono quindi entrare nella metodologia di calcolo dei pesi delle Aree. La struttura generale dei pesi qui proposta consiste nel prodotto normalizzato di un coefficiente che quantifichi il "costo" relativo della Ricerca nell'Area e del numero di soggetti valutati (o del numero di prodotti conferiti) nell'Area. Tale costo si ottiene mediando per ogni Area, e può essere determinato applicando 4 metodi diversi:83

 1° METODO: consiste nell' attribuire lo stesso costo a tutte le Aree. Ciò equivale a far coincidere i pesi W con la frazione di prodotti conferiti nell'Area, pesando quindi le Aree in termini di numerosità di ricercatori non completamente inattivi. Quindi il numero di prodotti conferiti può essere sostituito dal numero dei soggetti valutati. Questo metodo sottende un ipotesi di completa omogeneità delle Aree in termini di costo.

 2° METODO: il metodo considera come obiettivo qualitativo la ripartizione di fondi sulla base di un criterio premiale e si basa sull'ipotesi che sia obiettivo del decisore porre una forte attenzione sul tema dell'attrazione di risorse in un contesto internazionale d'eccellenza e fortemente competitivo.

 3° METODO: nel terzo metodo i costi sono calcolati grazie alla media dei finanziamenti PRIN ottenuti dalle Aree. Un'alternativa, qui utilizzata, consiste nell' utilizzare le percentuali di finanziamento PRIN direttamente come pesi.

4° METODO: la loro determinazione è ispirata al metodo della Gran Bretagna nel RAE

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Con questi pesi si determina così un unico indicatore di struttura che contiene tutti gli indicatori IRAS, tale indicatore finale prende il nome IFRS. L'utilizzo di questi 4 metodi non porta a risultati significativamente diversi ma essi, per tutte e 4 le metodologie di calcolo, assumono valori molto simili.

L'obiettivo di questo lavoro non è quello di valutare la qualità della Ricerca utilizzando i precedenti indicatori; lo scopo è quello di analizzare il capitale Relazionale dell'Università considerando lo sviluppo della Terza Missione. Dopo aver analizzato questi indicatori forniti dall'ANVUR, abbiamo

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osservato il totale del "conto terzi" per Ateneo; come potevamo immaginare tale voce ha una diversa intensità tra gli Atenei situati più al Nord rispetto a quelli situati al Meridione. Si prende tale voce perché certamente rispecchia una fetta maggioritaria delle relazioni formalizzate tra l'Ateneo e gli stakeholders esterni (imprese private e enti pubblici); inoltre, sarebbe molto interessante riuscire a suddividere il finanziamento tra quello proveniente da un ente pubblico e quello che deriva dal mondo industriale. Certamente è molto importante lo studio e la comprensione delle motivazioni che hanno portato allo sviluppo di una relazione e alla sua stabilità, per questo l'altro gruppo di lavoro ha svolto un'analisi più qualitativa, basata sullo studio delle dimensioni che controllano e compongono una relazione. Successivamente ho costruito una tabella capace di riflettere sì la qualità della Ricerca ma tenendo sempre presente il rapporto con il territorio che ha sicuramente le basi nella Terza Missione.

L'oggetto dell'analisi è l'Area disciplinare 13 ossia scienze statistiche ed economiche di quasi tutti gli Atenei italiani statali e non statali.84 Si prende in considerazione in questa tabella:

 LA POSIZIONE GEOGRAFICA degli Atenei

 La DIMENSIONE STRUTTURALE definita dall'ANVUR85

 L'AREA DISCIPLINARE di riferimento

 L'INDICE DELLA QUALITA' R*86

 INDICATORI IRAS 1, 2,...,7

 TOTALE CONTO TERZI

 TOTALE STRUTTURATI

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Ho tolto le università telematiche e alcuni Atenei che hanno dei dati non rilevanti per la nostra analisi.

85 Dimensione che viene calcolata a seconda dei prodotti attesi. Strutture grandi > 150 prodotti attesi, medio-piccole <150 prodotti attesi.

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L'indicatore R esprime il voto medio di una struttura (es:area 13 dell'Università Bocconi di Milano) rispetto alla media nazionale. Se il valore è maggiore di 1 la Struttura ha una qualità sopra la media di area, mentre se il valore è inferiore a 1 la Struttura ha una qualità inferiore.

Rij = vij/nij/Nst,Vij/Nj = Iij/Vj/Nj

Nst: Numero totale di Strutture nell'Area

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L'analisi si rivolge all'Area disciplinare 13, ma analogamente potrebbe essere effettuato ad altre Aree disciplinari. Sicuramente ci aspettiamo che l'Aree mediche, veterinarie e ingegneristiche hanno un valore del "conto Terzi" superiore rispetto alle Aree umanistiche e anche all'Area economica che noi abbiamo analizzato. Le motivazioni sono semplici: in quelle Aree è presente una molteplicità di contratti che hanno diversi oggetti e soprattutto una più ampia gamma di stakeholders: ad esempio, osservando l'Università di Pisa molto importante sarà la voce c/terzi dell' Area medica (Area 6) dato che c'è una forte collaborazione con il Distretto Ospedaliero Pisano. Molto importanti sono i progetti di ricerca che vengono finanziati dal Distretto Ospedaliero all' Ateneo Pisano e viceversa per lo svolgimento di progetti di ricerca finalizzati ad una continua innovazione in campo medico.

Altre Aree interessanti dell'Università di Pisa sono l'Area 8 e l'Area 9, quelle ingegneristiche,anche senza entrare nello specifico delle classificazioni che la compongono, si può affermare che l' impatto che hanno sul territorio è molto elevato. Influiranno tutti quei progetti di ricerca che sono finanziati da aziende appartenenti al mondo industriale e provenienti anche dai più svariati settori merceologici per lo sviluppo di metodologie sempre più innovative in campo ingegneristico. Influiranno nella voce c/terzi anche le importanti attività consulenziali e/o extra moenia svolte dai referenti accademici dell'Aree ingegneristiche, progetti che non coinvolgono solo le imprese o gli enti pubblici che sono situati nella nostra Regione; ma, molte di queste attività di collaborazione

travalicano i confini nazionali ed internazionali. Certamente è molto interessante osservare la crescita del numero di spin-off negli anni, indicatore

importante per capire e valutare il processo di attuazione della ricerca nel territorio; allo stesso modo è importante osservare anche il numero di brevetti o di licenze che sono stati formalizzati per capire i possibili riflessi del conto Terzi. Ad esempio, nel settennio 2004- 2010 sono state accreditate ben 531 imprese spin-off, producendo un fattorato di oltre 200 milioni di euro.

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Ritornando allo studio inerente l'Area 13 si può osservare il grafico che segue87: come un valore pari a 1 dell'indice R sta a significare che tale Area ha ricevuto un giudizio pari alla media nazionale mentre i valori superiori ad 1 indicano una Qualità della Ricerca superiore rispetto alla media nazionale. Dobbiamo considerare che tale indicatore è influenzato anche dal numero di ambiti scientifico-disciplinari che sono all'interno della voce "Area 13" per questo ad esempio IMT di Lucca ha un valore così elevato, perchè oggetto della valutazione sono solo poche discipline, quindi il loro giudizio ha una maggiore influenza sul totale e soprattutto ci sono meno ambiti sottoposti a valutazione.

Un aspetto interessante da osservare è la LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA di questi Atenei. Come possiamo osservare, la linea rossa e la linea blu che rappresentano rispettivamente il Centro e il Nord Italia sono posizionate sopra rispetto alla linea verde che invece rappresenta il Sud Italia. Se prendiamo come principale rifermento la riga 1 che indica la media nazionale, si evince come le Aree 13 delle strutture del Nord e del centro Italia abbiano dei valori vicini e in grande maggioranza superiori alla media. Dall'analisi sembra emergere che i valori R, rappresentativi della

87 Per la costruzione di questo grafico a dispersione ho preso in considerazione la variabile R e la localizzazione geografica dei vari Atenei tra Nord, Centro e Sud; come variabile nell'asse delle ascisse ho inserito semplicemente dei numeri dall'1 al 30 per distanziare i vari risultati ed avere così una rappresentazione distesa.

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 Indice R