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Caratteristiche strutturali e strumenti di rilevazione dei dat

Domande I risultati corrispondono

PROGETTI FINANZIATI E AMBIT

5. L’utilizzo dell’analisi di rete nella valutazione dei progetti Iris e Grisù dell’Ambito territoriale S

5.4 Il partenariato: profilo e dinamiche relazionali attivate nei progetti Iris e Grisù

5.4.1 Caratteristiche strutturali e strumenti di rilevazione dei dat

Come emerso dalla lettura dei progetti finanziati nell’ambito del Programma regionale, il partenariato attivato nei progetti Iris e Grisù si caratterizza da un lato per la partecipazione di un numero elevato di enti (23 partner compreso l’Ambito S1 e l’Asl come partner obbligatorio), dall’altro per la rilevante presenza di enti operanti nel settore del privato sociale (57%). In tale contesto, una descrizione dei tratti che caratterizzano il partenariato, nelle diverse fasi di costruzione e attuazione degli interventi previsti, consente di far emergere sia le proprietà strutturali e il funzionamento della rete, sia le caratteristiche e il ruolo che ogni singolo ente occupa in tale reticolo. In generale, gli obiettivi che l’analisi persegue sono così sintetizzati:

 valutare se il partenariato si è costituito coma una vera e propria rete;  analizzare la struttura della rete costituitasi nei progetti;

 valutare se il partenariato è uno strumento utile come modalità operativa per la riuscita e la sostenibilità futura di interventi di politica sociale.

A partire da tali obiettivi, l’analisi di seguito presentata cerca di fornire una risposta ad una serie di interrogativi:

 la dimensione della rete di partenariato (in termini di numero di attori coinvolti) può avere degli effetti sul grado di coinvolgimento degli attori e quindi sulla realizzazione degli interventi?

111  un partenariato che coinvolge attori che hanno già avuto precedenti esperienze di

collaborazione può favorire il consolidamento della rete?

 la scelta delle modalità di coordinamento degli attori nel partenariato, più informale (in cui la rete si autoregola e si autogestisce) o di tipo gerarchico (in cui esiste un coordinatore che stabilisce le azioni da perseguire e gestisce il flusso informativo) che effetti produce in termini di funzionamento della rete?

 la presenza di un finanziamento pubblico per la promozione di interventi nel sociale in che misura può incidere sulla partecipazione dei singoli enti alla rete?

L’attenzione è stata, pertanto, rivolta da un lato all’individuazione delle caratteristiche che contraddistinguono il profilo di ciascun ente, a partire dalle motivazioni che lo hanno spinto ad aderire al progetto e alle precedenti collaborazioni attivate con gli altri partner, dall’altro lato ad indagare il grado di partecipazione alle riunioni indette dal coordinatore e a ricostruire tutti i legami che attengono alla collaborazione e alla comunicazione tra gli attori, al di là di quanto strettamente previsto da protocolli e procedure standardizzate all’interno dei progetti.

Le informazioni sono state raccolte sia attraverso la consultazione dei verbali delle riunioni organizzative del 2008 e delle U.V.M. indette da gennaio 2009 a maggio 2011 per la valutazione delle famiglie segnalate a cui potevano partecipare i 23 partner, sia attraverso un’indagine condotta mediante la somministrazione di un questionario ai referenti dei progetti di ciascun ente per rilevare le caratteristiche di ogni singolo attore ed approfondire i tipi di legami attivati al di là della partecipazione alle riunioni indette dal coordinatore.

Il questionario55 è stato suddiviso principalmente in quattro sezioni (Schema 5.3): la prima sezione presenta informazioni sull’esperienza maturata dal referente dei progetti nel proprio ente; la seconda e terza sezione riportano domande volte a far emergere il ruolo che ogni partner ha rivestito nelle diverse fasi di definizione delle procedure ed attuazione dei progetti; nell’ultima sezione, invece, si vuole rilevare la percezione che ogni soggetto ha della rete attivata grazie al partenariato e della sua sostenibilità futura. Nello specifico:

 la sezione A del questionario contiene domande relative alle attività svolte dall’ente nell’ultimo triennio, con riferimento ai progetti cui ha partecipato come partner e a quelli che ha presentato in qualità di coordinatore. Attraverso tali domande si vuole scoprire se e che tipo di esperienza ha acquisito l’ente negli ultimi anni in partenariati, con particolare attenzione anche all’area “Responsabilità familiari e diritti dei minori”;

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Per una visione completa delle domande inserite nel questionario ai referenti degli enti del partenariato si rimanda all’Appendice C.

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 la sezione B è volta, invece, ad identificare le modalità attraverso le quali l’ente è venuto a conoscenza del bando regionale e le motivazioni che lo hanno spinto ad aderire ai progetti presentati dall’Ambito S1. Inoltre, le domande sono tese a conoscere il ruolo che il partner ha svolto in fase di costruzione dell’idea progettuale per comprendere se è stata attivata una collaborazione con l’Ambito S1 prima ancora dell’effettiva partecipazione agli incontri indetti dal coordinatore;

 la sezione C contiene una serie di domande rivolte ai partner che hanno rivestito un ruolo attivo nella rete di partenariato nella fase operativa di attuazione degli interventi previsti nei progetti. L’obiettivo è ricostruire il ruolo svolto da ciascun partner all’interno dei diversi obiettivi perseguiti dai due progetti, le competenze e le risorse umane e le strutture rese disponibili, nonché la modalità con cui è avvenuta la comunicazione tra gli attori. Si vuole, inoltre, far emergere il giudizio dei singoli enti sulle difficoltà ed il funzionamento della rete attivata con il partenariato in termini di efficacia ed efficienza della comunicazione, di attitudine a collaborare, di apporto di competenze e di disponibilità a stabilire future collaborazioni tra gli attori coinvolti. Un’attenzione particolare, quindi, è rivolta alla dimensione relazionale attraverso la ricostruzione delle forme di collaborazione che vanno oltre le riunioni convocate dal coordinatore, evidenziando la presenza di legami attivati tra i partner in progetti precedenti e i rapporti di fiducia che si sono stabiliti tra i soggetti grazie alla condivisione di obiettivi comuni;

 la sezione D attiene alle motivazioni che spingono i referenti a collaborare in futuro con gli altri enti, nonchè a suggerimenti e proposte per migliorare e rafforzare gli interventi e le misure contro il rischio di esclusione.

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Schema 5.3 Struttura del questionario rivolto ai referenti dei partner dei progetti Iris e Grisù.

Il questionario è stato inviato ai 23 enti tramite e-mail nel mese di giugno 2011, previo contatto telefonico, in cui è stato fissato un appuntamento con il referente dei progetti di ciascun ente per la successiva somministrazione effettuata, con la presenza di un intervistatore, nel mese di luglio 2011, presso gli uffici dell’Ambito S1. La possibilità di prendere visione del questionario ha permesso ai referenti di ogni singolo ente di recuperare tutte le informazioni necessarie per la compilazione della scheda.

Il 70% dei partner ha partecipato all’indagine fornendo una risposta alle domande delle sezioni A, B e D del questionario, mentre solo per metà dei rispondenti è stato possibile fornire i dettagli alle domande della sezione C in quanto direttamente coinvolti nella fase di implementazione degli interventi attraverso sia l’erogazione di servizi presso le loro strutture, sia il coinvolgimento di risorse umane. Per i 7 partner che non hanno aderito all’indagine non è stato possibile individuare un referente da intervistare.

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