Domande I risultati corrispondono
3. La Social Network Analysis nella valutazione delle politiche social
3.7 Utilizzo dell’approccio di rete nella pratica valutativa: elementi di riflessione
77 sociali al fine di valutarne l’efficacia sulla base delle relazioni che si sono attivate tra i diversi attori che hanno collaborato alla realizzazione di un intervento. Ovviamente una valutazione fatta con tale prospettiva metodologica pone di fronte ad una serie di questioni, nonché di scelte nei metodi, nelle tecniche e nelle procedure di raccolta ed analisi dei dati da prendere in considerazione.
Per includere in un disegno valutativo l’approccio di rete, si deve tener conto di alcuni elementi chiave:
Chi sono gli attori coinvolti nel programma (che implica la definizione dei confini della rete). Una volta stabiliti gli obiettivi della valutazione che si vuole condurre, il primo passo consiste nel definire la popolazione di interesse. Nell’approccio di rete, l’unità di base non è costituita dal singolo attore, ma dai legami che intercorrono tra coppie di attori. La definizione di una rete non è un’operazione così semplice come potrebbe apparire. I confini della rete possono essere definiti sia a partire dall’insieme di soggetti su cui si vogliono rilevare le informazioni, sia guardando al tipo di legame che si sta rilevando. Nel primo caso il ricercatore può partire da un singolo attore, considerato come un individuo focale della rete, per ricostruire l’intero reticolo, a partire da quanto ego riferisce sulla relazione e sul tipo di legame con ogni alter (con un’ approccio di tipo snow-ball); oppure, se si ha a disposizione la lista degli attori da considerare a partire dai criteri legati agli obiettivi dell’indagine, il punto di partenza è rappresentato da reti complete, in cui tutti gli attori si esprimono sui legami esistenti con gli altri attori nella rete. Nel secondo caso, per definire i confini di una rete, il ricercatore può guardare alle reti informali, dette anche reti primarie, in cui i legami che uniscono gli attori sono di natura affettiva piuttosto che funzionale (relazioni di amicizia, parentela, vicinato) e alle reti formali, la cui formazione è legata ad una particolare funzione sociale che gli attori della rete devono svolgere.
Tipologia di dati da rilevare per descrivere le strutture di rete. I dati relazionali, che caratterizzano l’analisi delle reti sociali, forniscono una serie di informazioni sul tipo di relazione che lega due o più attori. In tal caso i dati attengono ai legami fra gli attori e si riferiscono “ai contatti, alle appartenenze e agli incontri di gruppo, che mettono in relazione un attore con l’altro e non possono quindi essere ridotti a proprietà degli stessi individui agenti” (Scott, 2002). Le connessioni misurate tra coppie di attori sono di vario tipo e possono riguardare attitudini, ruoli e transazioni (Barnes, 1972). L’interesse può essere rivolto allo studio dell’amicizia, del supporto sociale oppure al trasferimento di risorse materiali o immateriali o ancora alle interazioni fisiche e
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sociali tra attori. Oltre alle informazioni “strutturali” (Wasserman, Faust, 1994) sulle relazioni tra attori, la descrizione di una rete sociale può essere arricchita da informazioni sulle caratteristiche personali (attributi) del singolo attore. L’età, il genere, lo status socio-economico, la residenza, il grado di istruzione, ma anche le opinioni e le motivazioni sono tutte variabili che possono fornire spunti di approfondimento arricchiscono lo studio delle reti di relazioni.
Metodi da utilizzare per la raccolta dei dati. L’utilizzo dei diversi strumenti di raccolta dei dati, in un’ottica integrata, permette di ottenere informazioni sugli attori e sui legami tra gli attori, attraverso un approccio di tipo quali-quantitativo. Nell’approccio di rete tale integrazione significa “capitalizzare sulle differenze dei due approcci” (Cordaz, 2011), ossia massimizzare i vantaggi di cui ogni approccio è portatore, in un’ottica di compensazione delle carenze, in termini esplicativi, dell’una o dell’altra prospettiva.
Nello specifico, per la raccolta di dati relazionali si possono utilizzare dati di archivio o condurre indagi attraverso l’utilizzo di questionari, interviste o osservazioni partecipanti. I dati di archivio, usati per definire legami fra attori, sono spesso usati negli studi sulla diffusione della conoscenza, per esempio attraverso la ricostruzione della rete delle citazioni (chi cita chi) o della rete di co-autori (chi pubblica con chi) a partire da database di pubblicazioni scentifiche disponibili on line (ISI-WOS). Tali dati consentono a volte di rilevare relazioni nel tempo e di analizzarle con una prospettiva longitudinale. Il questionario è lo strumento di raccolta dei dati maggiormente utilizzato, dove le relazioni tra attori sono ricostruite a partire dalle risposte di ogni rispondente. Ad esempio, un attore può indicare chi, tra gli altri attori, considera un amico o a chi chiede consiglio o un aiuto. Le interviste aiutano a cogliere una serie di informazioni e di caratteristiche, legate al contesto e agli attori, non rilevabili, ad esempio, attraverso il questionario. L’osservazione partecipante è un metodo usato soprattutto in ricerche sul campo, relativamente a piccoli gruppi di persone che condividono interazioni face to face. In alcuni studi i ricercatori osservano un gruppo di persone per un certo periodo di tempo e condividono le loro impressioni sui legami che si attivano tra coppie di attori.
Tecniche di analisi dei dati. Una volta raccolti i dati relazionali e i dati attributo, mediante gli strumenti ritenuti più congrui alle finalità del progetto di ricerca, essi possono essere utilizzati ed interpretati seguendo diversi approcci. Il punto di partenza è sempre l’organizzazione dei dati in strutture matriciali. L’analisi delle reti sociali
79 permette di utilizzare una serie di misure ed indici statistici utili a descrivere la struttura di rete da diversi punti di vista e da diverse angolature. In base agli scopi prefissati si può essere interessati, quindi, a conoscere la struttura reticolare nel suo insieme, i diversi sottogruppi che compongono la rete e le caratteristiche che li distinguono, o la posizione che ogni singolo attore occupa nel reticolo. Tali prospettive di analisi si inseriscono negli approcci descritti nel paragrafo ed in Appendice A, da cui poter partire per studiare le reti. Da un lato l’utilizzo di informazioni rilevate sulle caratteristiche del singolo attore potranno, a livello di visualizzazione, evidenziare nel grafo eventuali differenze nei legami attivati, dall’altro lato il calcolo di misure di rete che tengono conto di tali informazioni consentiranno di individuare, per esempio, comportamenti omofili/eterofili rispetto ai gruppi di appartenenza o le potenzialità di concorrere alla costruzione di capitale sociale di ciascun attore.
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