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Il disegno della ricerca e i metodi di analisi dei dat

Domande I risultati corrispondono

PROGETTI FINANZIATI E AMBIT

5. L’utilizzo dell’analisi di rete nella valutazione dei progetti Iris e Grisù dell’Ambito territoriale S

5.3 Il disegno della ricerca e i metodi di analisi dei dat

Nella definizione del disegno della ricerca, la scelta nelle tecniche di rilevazione delle informazioni è stata caratterizzata dalla combinazione di approcci sia qualitativi che quantitativi (schema 5.2). Si tratta di un’analisi condotta a partire dall’idea che l’unione e l’integrazione di metodi differenti, e la ricerca della migliore combinazione di metodi, prospettive, fonti e strumenti, permette di potenziare l’affidabilità del dato, il rigore dell’indagine e la capacità esplicativa rispetto al fenomeno studiato (Cordaz, 2011). L’obiettivo di tale approccio è, infatti, quello di conservare i punti di forza e minimizzare i punti di debolezza dei singoli metodi.

La raccolta dei dati50 per ricostruire le caratteristiche degli attori sopra menzionati è stata condotta, in primo luogo, consultando archivi amministrativi (analisi desk), messi a disposizione dall’Ambito S1 e predisponendo, in una fase successiva, un’indagine51..

L’analisi desk relativa ai partner e ai tutor ha riguardato la consultazione dei verbali rispetto alle riunioni a cui hanno partecipato gli enti coinvolti nella rete di partenariato, in fase di costruzione e implementazione degli interventi, e alle supervisioni indette dal coordinatore per verificare l’andamento delle azioni di tutoraggio presso le famiglie prese in carico. Per quanto riguarda le famiglie, invece, si è fatto riferimento alla banca dati52 contenente le caratteristiche socio-demografiche e le informazioni relative agli indicatori di rischio sociale.

L’indagine ha previsto, da un lato la somministrazione di un questionario (Zammuner, 1998) ai partner e ai tutor coinvolti nei due progetti per la rilevazione delle informazioni relative alle

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Si ringraziano per l’aiuto fornito nella raccolta dei dati utili all’analisi alcune laureate nel corso di laurea Magistrale in Sociologia e politiche per il territorio dell'Università di Salerno.

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L’indagine è stata effettuata nel periodo marzo-luglio 2011

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I dati contenuti nell’archivio delle famiglie a rischio, aggiornati al mese di maggio 2011, sono stati forniti dal coordinatore dei progetti Iris e Grisù.

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caratteristiche degli attori, ai loro atteggiamenti, alle loro opinioni e ai loro comportamenti, nonchè ai contatti, ai vincoli e ai collegamenti che mettono in relazione i diversi enti e dall’altro lato la conduzione di tre focus group (Krueger, 1994) che hanno consentito di arricchire il profilo dei tutor, con una descrizione qualitativa della loro esperienza. In ultimo, i vissuti delle famiglie prese in carico nel programma sono stati ricostruiti a partire dal racconto di alcuni assistenti sociali, dei comuni e delle U.O.M.I. attraverso un’intervista semistrutturata (Zammuner, 1998).

Schema 5.2 Disegno della ricerca: analisi desk e indagini condotte per rilevare le caratteristiche

individuali e relazionali degli attori coinvolti nei progetti dell’Ambito S1.

Le informazioni rilevate sono state trattate con due principali tecniche statistiche di analisi dei dati che hanno consentito di pervenire, da un lato ad un profilo degli attori coinvolti attraverso una sintesi delle caratteristiche individuali osservate, dall’altro alla ricostruzione delle relazioni attivate. Per l’individuazione delle caratteristiche che contraddistinguono i tutor e le famiglie sono state utilizzate due tecniche che rientrano nell’Analisi Multidimensionale dei Dati (Lebart et al., 1995): l’Analisi delle Corrispondenze Multiple e la

109 Classificazione Automatica53. Con l’ACM è stato possibile individuare le dimensioni soggiacenti la struttura dei dati, mediante un processo di sintesi delle informazioni originarie, la definizione di un numero ridotto di nuove variabili (fattori) ed una loro esplicativa e semplificata rappresentazione grafica (mappa fattoriale); mentre la CA ha permesso di classificare unità statistiche eterogenee in più sottoinsiemi o gruppi omogenei e mutuamente esaustivi, in base ad un insieme di variabili. Le unità statistiche vengono, in altri termini, suddivise in un certo numero di gruppi a seconda del loro livello di "somiglianza", valutata a partire dai valori che una serie di variabili selezionate assumono in ciascuna unità.

Per analizzare, invece, le strutture relazionali definite per i diversi attori coinvolti nei progetti, ci si è avvalsi dei concetti teorici e degli strumenti analitici propri dell’Analisi delle Reti Sociali (Wasserman, Faust, 1994). In particolare, per l’analisi della rete di partenariato e dei legami attivati dai tutor sono state calcolate alcune misure statistiche che descrivono la rete a livello di singolo attore e a livello di intera struttura reticolare (vedi schema 3.1 p. 72), Attraverso alcuni indici di centralità (centrality measures) è stato possibile determinare la presenza di attori che rivestono un ruolo centrale all’interno della rete, per esempio considerando la capacità di un’attore di attivare il maggior numero di legami diretti con gli altri attori (degree centrality). A livello di rete, la densità è una prima misura di coesione in quanto descrive il livello generale dei legami fra gli attori in una determinata rete, mentre la centralizzazione consente di descrivere la struttura globale della rete in termini di coesione ed integrazione a partire dall’esistenza o meno di un attore o di un insieme di attori intorno a cui la rete è organizzata.

Inoltre, attraverso alcune misure di rete, è stato possibile studiare le posizioni che occupano i tutor all’interno della rete di legami tra essi attivati, a partire dal concetto di capitale sociale. Da tale prospettiva è possibile rilevare, da un lato gli effetti della posizione strutturale degli attori e le caratteristiche delle relazioni sociali con riferimento ai meccanismi di funzionamento del capitale sociale (buchi strutturali, mediazione, cooperazione) e dall’altro lato i diversi tipi di legami (amicizia, conflitto, fiducia), le loro misure e i problemi relativi alla precisione delle informazioni nelle reti egocentrate, l’omofilia in relazione al processo di selezione ed i suoi effetti sulla diversità nella disponibilità di risorse delle reti personali54.

Per l’individuazione di strutture all’interno della rete, i principali approcci utilizzati sono

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Le tecniche dell’ACM e della CA non sono state utilizzate per delineare il profilo degli enti che costituiscono il partenariato, visto il numero ridotto di partner che risultano attivi in fase di implementazione degli interventi previsti dai progetti Iris e Grisù. Per l’individuazione delle caratteristiche che contraddistinguono i tutor è stato utilizzato il software SPAD.

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Per lo studio delle strutture di relazioni nelle reti egocentrate ed il loro funzionamento è stato utilizzato il software UCINET sviluppato da Freeman, Everett e Borgatti 2002.

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l’approccio posizionale e l’approccio relazionale (Burt, 1978). L’approccio posizionale si concentra sull’insieme delle relazioni di ogni singolo attore con gli altri attori e li aggrea in base a strutture relazionali simili (per esempio partendo dal concetto di equivalenza strutturale, Structural equivalence). Il legame da e verso ego viene considerato principalmente a partire dalla posizione che questi assume nel sistema di relazioni considerato. L’approccio relazionale, invece, si focalizza sulle relazioni fra gli attori e li aggrega in sottogruppi (per esempio cliques) altamente connessi all’interno del reticolo nel suo complesso (Sub set detection).

5.4 Il partenariato: profilo e dinamiche relazionali attivate nei progetti Iris

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