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Tipologie di famiglie a rischio

Domande I risultati corrispondono

MATRICE BINARIA MATRICE PESATA

5.6 Gli utenti finali dei progetti Iris e Grisù: le famiglie a rischio di esclusione sociale

5.6.2 Tipologie di famiglie a rischio

Una prima analisi descrittiva delle variabili in esame evidenzia un'età media delle madri pari a 28 anni. La percentuale di madri minorenni rappresenta l’8,13% dell’intera popolazione, di cui il 40.00% risulta avere due figli.

Le famiglie abitano per la maggior parte dei casi (66.67%) in comuni molto grandi, con oltre 20.000 abitanti. Seguono le famiglie (21.13%) che abitano in comuni tra i 10.000 e i 20.000 abitanti, ed infine quelle insediate in piccoli comuni (11.38%), al di sotto di 10.000 abitanti. In riferimento agli indicatori di rischio sociale, il 97.56% dei casi totalizza un numero di indicatori superiori a tre. Alcuni indicatori più di altri, inoltre, caratterizzano le 123 famiglie. La precarietà lavorativa, ad esempio, è una condizione che interessa la maggior parte dei nuclei familari a rischio. Nell’84.55% dei casi una o entrambe le figure genitoriali attengono alla condizione di disoccupato o con un lavoro saltuario e di questi il 25.00% risulta monoparentale. Oltre la difficoltà economica dovuta alla mancanza di un lavoro stabile, altri due indicatori concorrono all’identificazione del rischio: “Famiglia già seguita dai servizi sociali” (79.67%) e “Abitazione precaria” (60.13%). L’alta percentuale che si registra per il primo dei due indicatori rappresenta una conferma del numero elevato di segnalazioni avvenute da parte degli assistenti sociali dei comuni e delle U.O.M.I. (tabella 5.22).

Ente inviante N° segnalazioni (%)

Assistenti sociali 0.75

ASL 0.12

Caritas 0.09

Centro Famiglia 0.02

Associazioni 0.02

Tabella 5.22 Segnalazione di nuclei familiari a

rischio per ente che individua tale situazione (valori %).

Le variabili appena descritte sono state analizzate attraverso l’ACM, ad eccezione della variabile “numero totale di indicatori”. Tra le variabili individuate, gli indicatori di rischio sociale e la variabile censimento, che è indicativa della presa in carico della famiglia, vengono utilizzate come “attive” nell’analisi. Figurano, invece, come variabili “illustrative” le restanti caratteristiche, che descrivono principalmente il profilo socio-demografico delle famiglie.

Sul primo fattore della mappa fattoriale (figura 5.14), che rappresenta il 17.52% della variabilità totale del fenomeno in esame, è possibile individuare le modalità più strettamente legate alle cure sanitarie durante la gravidanza (N° controlli < di 3; Ecografie < di 2) e

169 all’istruzione materna mentre, sul secondo asse, che spiega il 14.28% della variabilità totale, le modalità che contribuiscono maggiormente alla spiegazione degli assi sono quelle relative ai problemi con la giustizia (genitore detenuto) e all’appartenenza territoriale (genitore extracomunitario).

La contrapposizione delle modalità sugli assi fattoriali evidenzia, nel quadrante in alto a destra, le famiglie di cui uno o più componenti, italiani, hanno avuto problemi con la giustizia, già segnalati dai servizi sociali, presi in carico nei progetti e con un’istruzione della madre superiore alla scuola elementare. Nel quadrante in basso a sinistra, al contrario, troviamo le famiglie che non sono state prese in carico dal programma, che non presentano problemi legati alla detenzione e/o alla tossicodipendenza e con donne con un livello di istruzione basso. Il quadrante in basso a destra è rappresentato dalle famiglie con un’abitazione precaria ed un’occupazione poco stabile. Si tratta di nuclei in cui le donne sono attente alle cure sanitarie, attraverso controlli ed ecografie, durante il periodo della gravidanza. Nell’ultimo quadrante in alto a sinistra al contrario, troviamo le famiglie con una maggiore stabilità economica ma una scarsa propensione ad effettuare controlli ed ecografie.

La classificazione delle famiglie ha permesso di aggregarle in gruppi in base alle variabili considerate. Il dendrogramma (figura 5.15) e la proiezione dei gruppi individuati sulla mappa fattoriale in figura 5.14 permettono di descrivere i quattro profili predominanti delle famiglie (tabella 5.23):

Famiglia segnalata ai servizi sociali. Costituisce circa il 21.95% dell’intera popolazione e si compone di donne con un età inferiore ai 20 anni, che hanno più di un figlio e con un grado medio basso di istruzione scolastica. Ciò che caratterizza fortemente questo primo gruppo è la presenza di genitori italiani (96.30%) a cui si associa una condizione di rischio già conclamato, che si deduce dalla pregressa segnalazione ai servizi sociali (96.30%) probabilmente per problemi di detenzione o tossicodipendenza che coinvolgono uno o entrambi i genitori;

Donna attenta alla salute. Questo gruppo (43.09%) è formato principalmente da famiglie che abitano in comuni piccoli o medio-piccoli e, nello specifico, da donne con un livello di istruzione superiore alla scuola elementare. Si registra in tale gruppo un’alta percentuale di controlli (100.00%) ed ecografie (98.11%) effettuate nel periodo della gravidanza;

Famiglie extracomunitarie. Le famiglie inserite in questo gruppo (21.14%) sembrano non essere particolarmente a rischio di esclusione sociale se si guarda ad indicatori come essere un genitore detenuto o ex-detenuto (100.00%) e genitore tossicodipendente

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o alcolista (100.00%). Probabilmente si tratta di un disagio legato principalmente a difficoltà linguistiche (i progetti vedono, infatti, la presenza di mediatori di lingua araba). Tutte le donne in queste famiglie registrano un numero di controlli inferiori a tre;

Famiglie che vivono nei grandi comuni. Il 13.82% dei casi costituisce l’ultimo gruppo. Si tratta di famiglie che abitano nei grandi comuni, in cui le madri presentano un basso livello di istruzione, da cui può dipendere la scarsa sensibilità di fare controlli nel periodo della gravidanza (88.24%).

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Figura 5.15 Albero gerarchico (dendrogramma) ottenuto dalla CA e partizione

dell’albero in quattro gruppi omogenei di famiglie.

--- PERCENTAGES --- CHARACTERISTIC GRP/CAT CAT/GRP GLOBAL CATEGORIES OF VARIABLES

--- 21.95 Cluste1/4 60.71 62.96 22.76 Detenuto GENITORE DETENUTO (o ex) 42.86 77.78 39.84 Abitazione stabile ABITAZIONE PRECARIA 54.55 44.44 17.89 Tossicodipendente GENITORE TOSSICODIP/ALCOLISTA 29.89 96.30 70.73 Comunitario GENITORE EXTRACOMUNITARIO 37.78 62.96 36.59 In programma CENSIMENTO 47.37 33.33 15.45 Occupato ENTRAMBI GENITORI DISOCCUPATI 26.53 96.30 79.67 Segnalata FAMIGLIA GIA'SEGNALATA --- 43.09 Cluster 2/4 62.16 86.79 60.16 AbitazPrecaria ABITAZIONE PRECARIA 52.48 100.00 82.11 Controlli>3 CONTROLLI<3 55.17 90.57 70.73 Comunitario GENITORE EXTRACOMUNITARIO 52.04 96.23 79.67 Segnalata FAMIGLIA GIA' SEGNALATA 56.92 69.81 52.85 Più di un figlio NUMERO FIGLI 48.15 98.11 87.80 Ecografie>2 ECOGRAFIE<2 47.71 98.11 88.62 >5°Elementare ISTRUZIONE 53.73 67.92 54.47 Più di 3 componenti NUMERO COMPONENTI NUCLEO FAM. --- 21.14 Cluster 3/4 66.67 92.31 29.27 Extracomunitario GENITORE EXTRACOMUNITARIO . 60.00 57.69 20.33 No Segnalata FAMIGLIA GIA' SEGNALATA 27.37 100.00 77.24 Nessuna detenzione GENITORE DETENUTO (o ex) 25.74 100.00 82.11 Nessuna tossicodip GENITORE TOSSICODIP/ALCOLISTA 25.74 100.00 82.11 Controlli<3 CONTROLLI<3 --- 13.82 Cluster 4/4 68.18 88.24 17.89 Controlli<3 CONTROLLI<3 73.33 64.71 12.20 Ecografie<2 ECOGRAFIE<2 61.54 47.06 10.5 <5°Elementare ISTRUZIONE 28.57 82.35 39.84 Abitazione stabile ABITAZIONE PRECARIA 19.51 94.12 66.67 più di 20.000 ab COMUNE RESIDENZA

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Tabella 3.23 Descrizione dei quattro gruppi di famiglie individuati con la CA rispetto alle variabili

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