CAPITOLO 3 UNA RICERCA SUI MINORI STRANIERI NON
3.2 Il sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in
3.3.2 La casa di accoglienza Nostos: un appartamento per l’autonomia
La Casa di accoglienza Nostos nasce nel 2016 su iniziativa della cooperativa sociale
Odissea, che dal 2007 opera sul territorio della Provincia di Lucca.
La cooperativa Odissea è frutto della condivisione di idee progettuali volte a offrire servizi alla comunità migrante come: sportelli immigranti, progetti SPRAR, orienta- mento legale per richiedenti asilo, orientamento e inserimento lavorativo, corsi di ita- liano per migranti, case di accoglienza per donne, attività scolastiche ed accoglienza MSNARA casi di accoglienza.
In particolare, nel 2011, Odissea è stato il primo soggetto gestore della Provincia di Lucca ad accogliere migranti giunti con la c.d. Emergenza Nord-Africa.
Oggi la cooperativa collabora attivamente con le Prefetture dei Comuni limitrofi e con le Istituzioni locali. A tal proposito, il Dott. Bonetti, coordinatore del progetto casa Nostos ed educatore, ha più volte ribadito la sinergia tra le azioni messe in cam- po dal Comune di Capannori, le società sportive della zona, dai Servizi sociali, e le iniziative della cooperativa.
«Il ragazzo deve essere e sentirsi parte di questa comunità, deve entrare in contatto con usi, costumi e persone che possono arricchire la sua esperienza. Ha bisogno di sentirsi meno estraneo di quanto già si senta, per questo non rientra nel nostro mo- dus operandi sviluppare azioni di volontariato fini a se stesse. Ogni iniziativa deve godere di sussidiarietà e sostenibilità».
La cooperativa ha un’équipe interna composta di educatore, psicologa, antropologa, mediatori culturali, esperto della legislazione del settore immigrazione e un’équipe “etnopsi” esterna, attivata su indicazione della psicologa della sede.
Casa Nostos si sviluppa in un ambiente cittadino poco caotico, costruito “a misura
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dei solchi scavati dai ragazzi per l’orto della Casa, ci sono i copertoni usurati tra- sformati in fioriere e le biciclette dei ragazzi.
Durante la mia visita alla struttura, sita nel Comune di Capannori, ho avuto modo di conoscere l’intera équipe: persone con un percorso formativo ed un bagaglio di espe- rienza idonei alle attività che svolgono. Ho riscontrato che nessuno di loro si chiude in rigidi schemi dettati dal proprio titolo e dalla propria competenza professionale, anzi, nella prospettiva del best interest per i minori, tutti si adoperano nelle forme e nei modi più idonei al raggiungimento di questo traguardo.
La cooperativa si occupa dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dal 2016 di MSNARA, in collaborazione con il Comune di Firenze e di Capannori, attraverso la casa di accoglienza SPRAR Nostos e della casa Telemaco (CAS): en- trambe inserite nel progetto appartamenti per l’autonomia. Queste due realtà testimo- niano due livelli diversi di accoglienza: casa Telemaco è un CAS, quindi un primo livello per il quale la Legge Zampa indica un periodo di residenza non superiore ai trenta giorni, mentre casa Nostos rientra nel circuito di seconda accoglienza (sistema SPRAR).
È utile chiarire questa distinzione sin da subito affinché si possano comprendere ap- pieno le criticità che saranno affrontate nei paragrafi successivi.
Da sottolineare, all’attenzione del lettore che dei 12 posti disponibili nelle due strut- ture, ne sono utilizzati 10, di cui 8 per MSNARA e 2 per MSNA.
La maggior parte dei MSNARA accolti proviene da: Gambia221, Eritrea222, Bangla- desh223, Guinea Conakry224, mentre gli altri due ragazzi sono MSNA provenienti dall’Albania.
221 Il Gambia è tuttora una delle nazioni più povere al mondo. Nelle elezioni politiche del 2 dicembre 2016 – ritenute un inutile esercizio di parvenza democratica- la coalizione guidata da Adama Barrow, un imprenditore formatosi in Inghilterra e tornato in Gambia per dedicarsi alla politica, ha sconfitto l’avversario Yahya Jammeh, uno dei dittatori più longevi della storia. La debole democrazia fatica a decollare. Il passato ha prodotto una situazione al collasso e lasciato il Paese sull’orlo del baratro. 222 L’Eritrea è 182º Paese su 187 secondo Human Development Index, con la metà dei suoi 5.140.000 abitanti al di sotto della soglia di sussistenza e un servizio militare obbligatorio per uomini e donne di età compresa tra i 18 e 50 anni, è nota per le misure estreme e dittatoriali del Presidente e Primo Mini- stro Isaias Afewerki, in carica dal 1993.
223 Sebbene il Bangladesh stia registrando un tasso di crescita annuo pari al 6%, resta tra i Paesi più sottosviluppati. Tra i principali motivi del sottosviluppo in cui versa questo Paese va annoverata la sua esposizione ai disastri naturali. Il 75% del territorio è low-lying: si trova, cioè, a meno di 20 metri sul livello del mare. Questo fattore espone il Bangladesh a inondazioni che ne fanno un’area di potenziale emigrazione forzata.
224 Le precarie condizioni economiche del paese si riflettono sul livello di vita degli abitanti. Il 40% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e senza i servizi base. L’aspettativa di vita è molto bassa e il tasso di diffusione dell’HIV raggiunge livelli preoccupanti, sen-
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In queste realtà i minori sono seguiti da quell’équipe multidisciplinare, di cui ho ac- cennato precedentemente, e svolgono attività come la regolarizzazione dei documenti e la preparazione alla Commissione territoriale - essendo la maggior parte richiedenti protezione internazionale - l’accoglienza dei nuovi ragazzi in struttura, la cura degli aspetti sanitari, la frequenza di corsi di lingua italiana, attività di volontariato, corsi di formazione ecc. Tutte rientrano a pieno titolo in quello che rappresenta il P.E.I. (Progetto educativo individualizzato).