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4. LA RICERCA SOCIALE: L'ESPERIENZA DELLA CASA D

4.3. La Casa di Reclusione di Massa

Prima di procedere con la presentazione del mio lavoro di ricerca è doveroso, allo scopo di rendere più semplice e lineare la comprensione dei principali aspetti che contraddistinguono il contesto analizzato, fornire alcune informazioni generali circa la struttura del carcere di Massa.

L'istituto penitenziario risale al 1930 con un’articolazione urbanistica a corpo unico, suddivisa al suo interno in padiglioni, in spazi comuni e spazi aperti, cortili e con installazione di impianti sportivi.

Si tratta di una Casa di Reclusione di II livello destinata ad ospitare detenuti con eterogenei programmi penitenziari, in prevalenza detenuti definitivi condannati a pene medio lunghe.

Dopo diversi anni caratterizzati da alcune criticità, tra le quali, quelle più stringenti sono state la carenza di personale, lo scandalo appalti che ha coinvolto anche l'ex direttore e la necessità di manutenzione della struttura, sono stati approntati massicci interventi di ristrutturazione, infatti nel 2015 è stata riaperta anche la Sezione B dell'istituto e da Giugno 2016 due nuovi educatori sono entrati in servizio presso l'ufficio dell'area trattamentale.

La struttura è composta da un ampio complesso che si divide in diversi spazi: l'ingresso dove si trovano la direzione, gli uffici amministrativi; da un piccolo cortile interno si accede a diverse aree che si articolano come dei bracci lungo un corridoio centrale, il primo blocco che si incontra entrando è quello degli uffici della polizia penitenziaria e della caserma agenti; il secondo blocco è costituito dalle sezioni A (a sinistra) e M (a destra), continuando lungo il corridoio si incontra il braccio della sezione C ( a destra) e la sezione B ( a sinistra); infine in fondo al corridoio si trova l’infermeria, circondata da un’area verde che fa da passeggio; infine c’è il blocco dei capannoni adibiti alle lavorazioni e, dietro a

questi, il campo sportivo.147

La popolazione detenuta è ripartita in 5 reparti detentivi tutti appartenenti al circuito di Media Sicurezza:

• La sezione A, attualmente occupata da 10 unità prevalentemente da detenuti a cui è stata concessa la misura alternativa, ovvero i semiliberi e quelli in art. 21 OP, questa sezione è stata ricavata dalla ristrutturazione del vecchio reparto ex isolamento per anni rimasto chiuso. La sezione è composta da 12 celle, 2 da 2 posti letto (due letti singoli) e le altre da 3 (ciascuna con un letto singolo e uno a castello di due piani), ma tutte di metratura uguale. Dal punto di vista degli spazi comuni in questa sezione vi sono: la sala colloqui con i familiari; il laboratorio pittura dove si realizzano opere nell’ambito del progetto “Emozioni e colori” con i volontari dell’Accademia di Carrara; la sala studio per gli studenti universitari; la sala hobby.

• La sezione B, da poco riaperta è stata adibita a sezione penale destinata cioè alla reclusione dei soggetti con pene definitive lunghe, i quali hanno già avviato un positivo percorso trattamentale, anche attraverso lo strumento risocializzante del lavoro, una buona parte degli stessi è assegnato in modo stabile alle varie lavorazioni interne all'istituto con metodo a turnazione; al piano terra con la ristrutturazione sono stati realizzati i nuovi ambulatori, al primo piano ci sono le celle (tutte da 2) e al secondo piano il refettorio comune con cucinino e bagno e altre celle da 2.

• La sezione C, inizialmente sezione giudiziaria, dopo il 2015 con l'apertura della sezione B anch'essa ospita detenuti con pene definitive, i detenuti per cella sono 2 o 3. Le celle delle sezioni penali sono più ampie, ma comunque in tutti i reparti sono garantiti i 3 mq calpestabili a persona. Inoltre è presente una sala musica, chiusa solo il giovedì pomeriggio, e la sala socialità.

147 Cfr, Associazione Antigone Osservatorio sulle condizioni di detenzione, http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/toscana/57-casa-di-reclusione-di- massa.

• La sezione M, è la sezione giudiziaria ospita sia detenuti in attesa di giudizio che definitivi con pene medio-basse, è composta da 12 celle, tutte

da tre. Inoltre vi sono: quattro aule scolastiche, ognuna dotata di un pc,

donati dall’IIS E. Barsanti di Massa; una sala hobby in cui i detenuti fanno attività di pittura, bricolage e lavori creativi; la sala colloqui con gli educatori e gli psicologi trattamentali; la barberia, e al primo piano una saletta comune per la socialità.

• Il reparto infermeria, che è attrezzato specificatamente per la fisiokineterapia e per il trattamento di patologie AIDS correlate di lieve entità, ospita in media tra i 15/17 detenuti, a fronte di una capienza di 13 unità. Questo reparto è destinato anche a detenuti alla prima esperienza detentiva per evitare l'impatto traumatico dell'inserimento negli ordinari reparti detentivi, oltre che quei soggetti più problematici che non possono essere associati per ragioni di opportunità o incompatibilità penitenziaria.148

Tutte le celle sono riscaldate con termosifoni e hanno il bagno separato da pareti e porta. Nelle sezioni A, M e C le docce sono in ciascun bagno e la media di detenuti per doccia è 3; solo nella sezione infermeria le docce sono in comune, indicativamente per una decina di persone, in base alle presenze. Ogni sezione ha il suo passeggio. Quello meglio organizzato e più carino è quello della sezione C, dove si può giocare anche a tennis o a calcio tennis. Le aree verdi per i colloqui sono due: quella per i reparti “aperti”, accessibile ogni qualvolta ci sono i colloqui. Da questa si accede anche alla ludoteca del Telefono Azzurro per i colloqui con i figli minori, aperta solo il sabato, anche d’inverno.

L’area verde del reparto infermeria, invece, è aperta tutti i giorni. Alcuni detenuti si occupano della sua manutenzione e pulizia. Vi sono poi le serre, finanziate dal Provveditorato con disposizione n. 85.1 del 3/4/2015. Il progetto

148 Le informazioni raccolte provengono in larga parte dall’analisi sull’edificio effettuata dall’Associazione Antigone.

http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/toscana/57-casa-di-reclusione-di- massa.

prevede che alcuni detenuti ci lavorino tutti i giorni per 4 ore durante il periodo invernale e per 4 ore e mezza durante quello estivo. Si coltivano frutta, verdura, pomodori, erbe aromatiche, ecc. In fondo al complesso vi è un campo sportivo di dimensioni regolamentari, al quale si può accedere il mercoledì e la domenica, anche in caso di maltempo, per le partite; il venerdì mattina si tiene anche un corso di calcetto.

Per quanto riguarda gli spazi comuni interni innanzitutto l'istituto è provvisto di un grande sala polivalente, dove si tengono la maggior parte delle attività trattamentali e i laboratori: tra questi il laboratorio di cinema, di teatro classico, di fotografia emozionale, il corso di yoga, quelli di OGAP e ACAT e la preghiera musulmana.

Lungo il corridoio che porta alle sezioni B e C si trovano la cucina, una sola comune a tutti i detenuti, la palestra e la biblioteca. La palestra è aperta tutti i giorni esclusi i festivi settimanali e infrasettimanali, La biblioteca è collegata a quella comunale, è molto ben fornita, anche di libri in lingua, ed è aperta ad orari stabiliti per ciascuna sezione. Nella biblioteca si tengono anche gli incontri della redazione giornalistica, nell’ambito della quale i detenuti realizzano, coordinati da alcune insegnanti e dal Gruppo Volontari Carcere, la rivista trimestrale “Il Ponte”; alcuni detenuti si occupano per 4 ore alla settimana della catalogazione dei libri.

Vi è poi la cappella, dove si svolge anche la catechesi settimanale, presso l’ufficio del cappellano (presente in istituto 4 giorni a settimana) si può anche usufruire dei sevizi di patronato.

In termini di sovraffollamento si può sostenere che: stando alle statistiche pubblicate dal Ministero della Giustizia, relative ai recenti dati del 31 Dicembre 2016, la popolazione detenuta, tutta maschile, attualmente conta circa 197 detenuti per una capienza regolamentare di 170 unità149. Rispetto alle informazioni raccolte

dall'Associazione Antigone nel 2015, dove i detenuti erano circa 178, l'istituto di

149 Cfr, Ministero della Giustizia, https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14_1.page? facetNode_1=0_2&facetNode_2=0_2_10&facetNode_3=0_2_10_3&contentId=SST1303911& previsiousPage=mg_1_14 .

I posti sono calcolati sulla base del criterio di 9 mq per singolo detenuto + 5 mq per gli altri, lo stesso per cui in Italia viene concessa l’abitabilità alle abitazioni, più favorevole rispetto ai 6 mq + 4 stabiliti dal CPT + servizi sanitari. Il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato.

Massa vede oggi una situazione di sovraffollamento consistente, che rispecchia la situazione attuale del sistema penitenziario italiano.

Questa struttura ospita un buon numero di detenuti stranieri: le nazionalità più presenti nell'istituto sono Albanesi, Romeni e provenienti dall’area del Maghreb, la popolazione straniera, come si evince dai dati raccolti dal Ministero della Giustizia, conta 75 unità, ossia circa il 40% della popolazione detenuta. 150

Il carcere al suo interno è provvisto anche del reparto lavorazioni interne dove i detenuti svolgono quotidianamente, attraverso un sistema a turnazione, le loro mansioni lavorative:

• Le lavorazioni di tessitoria, sartoria e lanificio vedono impiegati 50 detenuti dipendenti DAP. La fabbrica fornisce lenzuola, coperte ed asciugamani a tutti gli istituti penitenziari d’Italia; inoltre una volta a settimana i detenuti hanno la possibilità di imparare a cucire delle borse, grazie all'aiuto di una volontaria sarta, le quali poi possono essere acquistate;

• L’officina fabbri dove i detenuti si occupano della riparazione di macchinette per caffè a cialde. Vi sono impiegati 5 detenuti in convenzione con una cooperativa sociale;

• Il servizio di lavanderia e stireria, presso il quale lavorano 4 detenuti, dipendenti dell’amministrazione, che servono anche la CC di Pisa.

Per quanto riguarda le mansioni ordinarie vi sono l'addetto alla spesa, il cuoco e aiuto cuoco, portavitto, gli addetti alla MOF, l'addetto al servizio barberia, l'addetto al magazzino detenuti, l'addetto alle pulizie, lo scrivano ed infine è presente l'orto dove i detenuti coltivano piante e ortaggi. Anche queste attività vengono stabilite attraverso un sistema a turnazione, che tiene conto dell'anzianità e della disoccupazione e delle graduatorie di selezione previste dalla legge.

Il carcere di Massa può senz’altro essere considerato un modello dal punto di vista delle condizioni di detenzione generali e delle attività alle quali i detenuti si possono dedicare.

I punti di forza di questo istituto sono il percorso trattamentale, che avviene anche attraverso lo strumento risocializzante del lavoro, grazie alla presenza delle lavorazioni interne, e il regime penitenziario “aperto”, che fa sì che i detenuti possano trascorrere oltre 8 ore fuori delle celle. Il 60% della popolazione detenuta lavora, e alcuni svolgono anche lavori di pubblica utilità in città.

I corsi di formazione professionale, i laboratori e le attività di svago sono numerosi: il corso di pittura, la scrittura creativa, il laboratorio di fotografa e quello di teatro, il laboratorio di informativa (progetto TRIO), il laboratorio di giornalismo, musica e molto altro. Tutte queste attività sono tenute da dei volontari che quotidianamente entrano nell'istituto e aiutano i detenuti a svolgere al meglio i loro compiti in un'ottica di risocializzazione e di reinserimento. Questo significa che nelle ore di apertura delle celle i detenuti hanno concretamente qualcosa da fare, occupando, quindi, in modo positivo la giornata.

Inoltre sono molte le associazioni di volontariato, cooperative sociali e aziende che lavoro e collaborano attivamente con il carcere: tra queste vi sono il WWF, associazione che promuove, all'interno del parco dove essa ha sede, lavori di pubblica utilità; la società ASMIU, che gestisce i servizi di igiene urbana per il Comune di Massa, e di gestione della raccolta differenziata; il Telefono Azzurro, che opera da molti anni con l'istituto, nel progetto ludoteca “Bambini e Carceri: genitorialità e affettività in carcere”, grazie a questo progetto e alla referente territoriale Maria Giovanna Guerra, che ho avuto modo di conoscere e con la quale ho piacevolmente lavorato ad alcune iniziative, i bambini possono, all'interno di uno spazio caratterizzato da un clima giocoso e conviviale, passare del tempo con il proprio padre; queste sono solo alcune della varie attività che vi sono nel carcere.

Come si può vedere sono molte le iniziative e i progetti che il carcere di Massa ha con il territorio, è proprio questo, uno degli aspetti che successivamente verrà trattato in questo lavoro di tesi, attraverso la ricerca e le interviste che ho sottoposto ad alcuni detenuti e ad alcune associazioni esterne.