• Non ci sono risultati.

Pianificazione per città a basse emissioni Sara Verones

4. Il caso di Trento

Lo scopo dello studio che si sta conducendo sul caso di Trento è l’analisi di alcune tra le più significative variabili che legano la domanda energetica alla città allo scopo di definire azioni, linee guida e procedure. Si intende procedere dall’analisi alle azioni, legando PEC, PRG e piani attuativi.

Alla base di questa prima elaborazione, qui presentata, vi è l’ipotesi che i consumi annui da fonti non rinnovabili (kWh/m2

anno) siano in funzione della densità del costruito (m3

/m2

). In letteratura non si parla direttamente di densità del costruito, ma più propriamente di densità di popolazione e di come questa sia in diretta relazione con il consumo soprattutto della mobilità. Il progetto di ricerca vuole esplorare gli effetti della texture urbana sui consumi energetici degli edifici, in particolare gli effetti della geometria urbana. Per fare questo si è scelto un caso studio, la città di Trento, localizzata nel nord Italia. Sono state individuate zone diverse, sia nel fondovalle, che nella collina cittadina. In questo intervento vengono presentati i primi risultati riguardanti due quartieri della città, Bolghera e San Giuseppe, entrambi nella zona sud, vicino al torrente Fersina

Tabella II: Dati percentuali sui consumi energetici in Italia nel 2007

QUARTIERE BOLGHERA SAN GIUSEPPE

Totale Media Totale Media

Superficie [m2

] 457146 349281

Abitanti 4016 4851

Volume edificato [m3

] 1272069 1128572,9

Superficie totale costruita [m2

] 424023 376190,9

Numero alloggi 1.995 2517

Superficie costruita a residenza [m2

alloggio / m2

suolo] 0,41 0,68

Densità abitanti [abitanti / ha] 85,8 164,5

Densità costruito [m3 / m2 ] 2,7 3,8 Superficie / abitanti 48,9 41,6 Persona / alloggio 2,1 1,9 % verde urbano 1,5 15,1

% superficie costruita per residenza 90,5 89,6

% superficie costruita per terziario 6,6 4,3

% superficie costruita per commercio 2,1 2,3

% superficie costruita per servizi 0,8 3,7

L’elaborazione dei dati del Censimento dell’anno 2001 del Comune di Trento, è stata effettuata per ogni sezione censuaria dei quartieri in esame. Le isole censuarie, corrispondono, a meno che per le aree suburbane, agli isolati, elemento di costruzione dell’immagine urbana. La tabella che segue rende conto di questi dati e dimostra i differenti approcci allo sviluppo della città negli anni del secondo dopoguerra sulla base della struttura degli isolati.

Pianificazione per città a basse emissioni

Tabella III: Dati percentuali sui consumi energetici in Italia nel 2007

QUARTIERE SAN GIUSEPPE BOLGHERA

Sezione censuaria 133 209 160

Superficie della sezione [m2]

6072 9691 4110

Abitanti nella sezione 190 118 17

Volume edificato nella sezione [m3

/ m2

] 35117 28369,6 7498,4

Superficie totale costruita nella sezione [m2

] 11706 9457 2499

Superficie alloggi nella sezione [m2]

8.938 5.101 929

Numero alloggi nella sezione 125 69 7

Superficie costruita per sezione [m2

alloggio / m2

suolo] 1,47 0,53 0,23

Densità abitanti [abitanti / m2

] 0,031 0,012 0,004

Densità costruito [m3 / m2]

5,7 2,93 1,82

Superficie costruita / abitanti 47 43,2 54,6

Persona / alloggio 1,5 1,7 2,4 Vetustà edifici [%] Prima del 1919 dal 1919 al 1945 20 dal 1946 al 1961 71 100 80 dal 1962 al 1971 29 dal 1972 al 1981 dal 1982 al 1991 Dopo il 1991

Superfici alloggi per classi [%] < 30 30 - 39 2 1 40 - 49 3 5 50 - 59 13 14 60 - 79 45 27 80 - 99 17 44 19 100 - 119 17 6 120 - 149 2 3 150 o + 81

A livello di sezione censuaria l’analisi delle relazioni tra struttura urbana e consumi reali di gas metano è stata condotta a seguito di un dovuto approfondimento limitato ai casi presentati. Il problema dell’affidabilità e della mancanza di dati del Servizio Statistica del Comune di Trento e della società erogatrice di gas metano in Trentino, la Dolomiti Energia s.p.a., è stato affrontato, in primo luogo, calcolando l’errore dovuto alla media sulle classi di superfici in cui i dati censuari erano aggregati, e poi verificando l’effettiva e completa metanizzazione delle vie in esame. Per il primo punto inoltre, sono stati ricercati i dati puntuali sulle superfici calpestabili per ogni abitazione censite nel 2001. Si è riscontrato un errore intorno al 10-15%, di cui si dovrà tener conto per il prosieguo della ricerca.

In base alla normativa tecnica italiana, UNI TS 11300, la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede due tipi principali di valutazione. La valutazione in fase di esercizio, che considera i principali vettori energetici e il loro uso (gasolio, gas metano ed energia elettrica), e la valutazione energetica di calcolo che prevede il metodo della Direttiva europea EPBD. Allo scopo di verificare la relazione tra le variabili in esame si è scelto di valutare la fase di esercizio attraverso i dati del catasto degli impianti termici, in possesso del Comune di Trento secondo la normativa italiana in materia. Come in tabella 3, i dati per le sezioni censuarie mostrano cospicue differenze tra i due modelli insediativi prima descritti.

Tabella IV: Dati percentuali sui consumi energetici in Italia nel 2007 SEZIONE

CENSUARIA

Consumo di gas metano [kWh/anno]

Densità del costruito [m3/m2]

Consumo di gas metano /superficie costruita [kWh/m2 anno] Bolghera - 160 205707 1,82 83 San Giuseppe - 209 666885 2,93 70.5 San Giuseppe - 133 1180038 5,7 100.8

Pianificazione per città a basse emissioni

Se consideriamo l’influenza della struttura spaziale sui bisogni energetici di una serie di attività, come i trasporti, Newman e Kenworthy nel 1989 hanno dimostrato su un campione di 32 città nel mondo, che esiste una funzione che lega il consumo energetico da trasporto e la densità urbana, in termini di popolazione. La ricerca di un’analoga relazione tra densità del costruito e consumi degli edifici, non può probabilmente essere svolta limitandosi a queste due variabili ma piuttosto considerando anche la classe energetica degli edifici, la tipologia di impianto di riscaldamento, il microclima e gli apporti solari passivi

La complessità dell’argomento, si pensi alle relazioni fra consumo energetico degli edifici e struttura spaziale teorizzate da Owen (1986), richiede un tipo di approccio differente, distante da quelli relativi alla fisica tecnica degli edifici ma più propriamente indicato per capire le dipendenze tra energia e città.

5. Conclusioni

Il primo principio della dichiarazione sull’ambiente e lo sviluppo di Rio del 1992 afferma che “gli esseri umani sono al centro delle preoccupazioni relative allo sviluppo sostenibile. Essi hanno diritto ad una vita sana e produttiva in armonia con la natura” (UNCED, 1992, 3). “In nessun luogo [questo] è così vero come nelle città. Il suo ambiente è costruito da persone, adatto ai loro bisogni. Non è un luogo per la flora e la fauna, eccetto per piccioni, parchi ed animali domestici.” (Roberts et al., 2009)

E’ quindi nella città, intesa come concentrazione di persone, di attività e di consumo delle risorse naturali, (suolo, acqua ed energia), la sfida dello sviluppo sostenibile, ma ancor più quello dell’efficienza, risparmio e produzione decentrata di energia. Per fare ciò è necessario pensare alla riqualificazione di interi comparti attraverso l’uso della pianificazione attuativa, studiando azioni misurabili, basate sulla conoscenza delle relazioni tra morfologia urbana e domanda energetica.

La ricerca presentata mostra come la densità del costruito, rimanendo uno dei parametri principali, non spiega, almeno nella sua interezza, il consumo degli edifici in aree urbane. Il problema è infatti di tipo multivariabile, con una forte interazione tra le varie caratterizzazioni. E’ perciò necessario approfondire la conoscenza degli effetti della geometria urbana sui consumi energetici prendendo in considerazione la luce solare, l’illuminazione naturale sulle facciate degli edifici ed il microclima urbano e quindi studiando il rapporto superficie-volume, l’orientamento delle facciate e la distanza tra gli edifici.

Il progetto di ricerca è finalizzato ad indirizzare ed a valutare l’efficacia dei differenti interventi di riqualificazione di parti di città esistente (conservazione edilizia, conservazione urbana, trasformazione urbana e formazione di spazi pubblici urbani) in modo tale da ottenere un alto livello di sostenibilità energetica degli agglomerati urbani. Questo tipo di procedura necessita un’interpretazione delle pratiche di pianificazione differente da quella fino ad ora seguita dagli enti amministrativi locali. La risoluzione delle problematiche energetiche all’interno di specifici piani di settore limita gli ambiti di intervento e non permette di realizzare azioni efficaci e perseguire obiettivi energetico/ambientali significativi. E’ auspicabile quindi una maggiore integrazione fra piani, in particolare fra i Piani Territoriali di Coordinamento, i Piani Regolatori ed i Piani Energetici.

Bibliografia

Libri

Agenzia europea dell’ambiente, (2008), Rapporto sullo stato dell’ambiente Ingersoll R., (2004), Sprawltown, Melteni Editore

IPCC First Assessment Report, Houghton J.T., Jenkins G.J., Ephraums J.J. , (1990), Scientific Assessment of

Climate change – Report of Working Group I, Cambridge University Press, UK

Martin L., March L., (1972), Urban Space and Structures, Cambridge University Press

Meadows D.H., Meadows D.L., Randers J., Behrens III W.W., (1972), The limits to growth, Universe Books Newman P., Kenworthy J. , (1989), Cities and automobile dependence, Gower Technical, Aldershot

Owens S. , (1986), Energy, Planning and Urban Form, Pion Ltd., London Provincia di Bologna, (2004), Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Provincia di Grosseto, (1999), Piano Territoriale di Coordinamento

Provincia di Modena, Area programmazione e Pianificazione Territoriale in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, Servizio politiche energetiche, (marzo 2006), PRODEM: studio di nuovi strumenti

regolamentari degli enti locali atti ad agevolare l’applicazione di sistemi per il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili

Roberts P., Ravetz J., George C., (2009), Environment and the city, Routledge, Londra e New York EEA Report No 10/2006, Urban sprawl in Europe – The ignored challenge

Comune di Modena, Settore Ambiente, (marzo 2007), Piano Energetico Comunale

Pianificazione per città a basse emissioni

Articoli

Corboz A. , (1985), Il territorio come palinsesto. Casabella, n. 516

Givoni B. , (1989), Urban design in different climates. World Metereological Organisation WMO/TD No.346 Ratti C., Baker N., Steemers K., (2005), Energy consumption and urban texture. Energy and Buildings, 37, 762- 776

Steadman J.P., (1979), Energy and patterns of land use, in: D. Watson, Energy Conservation trough building

stock, transport and energy model of a medium sized city. Report to the EPSRC

Steemers K. , (2003), Energy and the city:density, buildings and transport. Energy and Buildings, 35, 3-14

Pianificazione ed energia: un approccio basato sull’analisi delle interazioni tra morfologia insediativa e comportamento energetico degli insediamenti.

Atti della XIII Conferenza Società Italiana degli Urbanisti

Città e crisi globale: clima, sviluppo e convivenza

Roma, 25-27 febbraio 2010

Planum - The European Journal of Planning on-line

ISSN 1723-0993

Pianificazione ed energia: un approccio basato sull’analisi