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Configurazioni

Nel documento UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 134-138)

6.5 Sistemi di codifica

6.5.1 Configurazioni

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corrispondenza tra materiale video e trascrizione è stata, invece, valutata e discussa da due giudici indipendenti, così come previsto dalle tecniche di post-production (Kreppner, 2008), tra i quali è stato ottenuto un accordo soddisfacente (K = 0.74-0.91).

Infine, la codifica, a partire dal testo scritto, è avvenuta da parte di due giudici indipendenti, il calcolo dell’accordo intercodificatore, rilevato attraverso il K di Cohen, risulta accettabile per tutte le categorie (K = 0.75-0.93).

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un secondo e annuisce poi ritorna sul gioco rivolta verso la madre che nel frattempo ha continuato a giocare ignorando l’intervento del padre”

Sono stati esclusi i comportamenti di durata inferiore ai 2 secondi quali:

 guardare l’orologio;

 distogliere lo sguardo dal gioco;

 sguardi di condivisione tra i membri impegnati nella configurazione e il membro periferico;

 risate rumorose di condivisione del membro periferico;

 toccare dei giochi presenti sul tavolo da parte del membro periferico;

e comportamenti quali:

 il membro periferico raccoglie dei giochi caduti dal tavolo,

 distrazioni fisiologiche (es. tossire, soffiarsi il naso, sistemarsi i vestiti),

 alzarsi dal tavolo per prendere un fazzoletto o togliersi la giacca e appoggiarla sul divano.

- il tipo di potenziale di cambiamento in termini di presenza/assenza di Partecipazione (sono tutti inclusi nell’interazione?), di Organizzazione (rispettano tutti il proprio ruolo?), di Attenzione Focale (prestano tutti attenzione all’attività di gioco?).

- chi compie il potenziale di cambiamento (padre, madre, bambino)

- i canali attraverso i quali il potenziale di cambiamento si esplica (verbale, espressivo, corporeo),

- la risposta al potenziale di cambiamento da parte di ognuno degli altri due membri:

• Caduta nel vuoto: il segnale non viene visto o viene deliberatamente ignorato, la configurazione non subisce modificazioni (esempio: “nel corso del gioco a due tra padre e bambino la madre sposta un gioco e lo posiziona vicino al bambino. Padre e bambino rimangono assorti nel loro gioco e non guardano la madre”)

• Assorbimento: il segnale viene accolto ma rimane la configurazione in atto (esempio: “nel corso del gioco a due tra madre e bambino, il padre rivolge una domanda al bambino che gli risponde e torna subito all’attività di gioco che stava svolgendo”)

• Amplificazione: questa risposta può essere di due tipi :

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- Amplificazione di tipo I: il segnale viene accolto e ampliato ma la configurazione in atto rimane (esempio: “mentre padre e bambina stanno giocando, la madre si inserisce e mostra alla bambina un nuovo gioco proponendole di utilizzare quello. La bambina lo prende ed inizia ad utilizzare il nuovo gioco proposto dalla madre nell’interazione con il padre, abbandonando quello effettuato fino a quel momento”)

- Amplificazione di tipo II: il segnale viene accolto e inizia la microtransizione ad un’altra configurazione (esempio: “nel corso del gioco a tre la madre guarda il padre poi si rivolge al bambino e dice ‘Adesso io e papà ci andiamo a sedere sul divano così tu giochi un po’ da solo’, il bambino annuisce e madre e padre si alzano e si dirigono verso il divano”)

La coordinazione tra i membri, ossia la modalità attraverso la quale ciascun membro della triade coordina i propri comportamenti (verbali, corporei ed espressivi) con quelli degli altri nel processo di cambiamento.

L’analisi della coordinazione è stata effettuata secondo i seguenti indici:

- Attenzione ai segnali da parte dei membri;

- Responsività ai segnali da parte dei membri;

- Riproposizione ed esplicitazione dei segnali da parte di membri;

- Contingenza tra le risposte (tempestività nell’attenzione e nella responsività).

ed è stata valutata complessivamente per ogni potenziale di cambiamento su una scala tipo Likert a 4 punti (tab. 6.2.).

Tabella 6.2. Livelli della coordinazione nelle configurazioni Livelli del costrutto

teorico

Descrizione 4. Coordinazione

molto buona la contingenza tra le risposte è complementare: sono presenti attenzione, responsività e riproposizione dei segnali da parte di tutti i membri.

3. Coordinazione buona

la contingenza tra le risposte è complementare ma circoscritta ad alcuni membri: attenzione, responsività e riproposizione dei segnali sono presenti ma soltanto in alcuni membri

2. Coordinazione scarsa

la contingenza tra le risposte è parziale: attenzione, responsività e riproposizione sono presenti solo a tratti e/o da parte di alcuni membri.

1. Coordinazione

insufficiente la contingenza nelle risposte è assente: attenzione, responsività e riproposizione dei segnali degli altri risultano nulle.

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- la sintonizzazione affettiva descritta come il processo attraverso il quale ciascun membro esprime le emozioni e le condivide con gli altri, sia durante i potenziali di cambiamento, sia durante i momenti di stabilità.

L’analisi della sintonizzazione affettiva è stata effettuata secondo i seguenti indici:

- Tipologia delle emozioni espresse dalla triade (emozioni positive, negative, neutre);

- Coerenza dei canali attraverso cui vengono espresse (coerenza/incoerenza);

- Condivisione delle emozioni da parte dei membri (presenza/assenza).

ed è stata valutata complessivamente nei due differenti momenti descritti su una scala tipo Likert a 4 punti (tab. 6.3.).

Tabella 6.3. Livelli della sintonizzazione affettiva nelle configurazioni Livelli del costrutto

teorico

Descrizione 4. Sintonizzazione

affettiva molto buona presenza di emozioni positive, coerenza dei canali attraverso cui vengono espresse,condivisione delle emozioni da parte di tutti i membri.

3. Sintonizzazione

affettiva buona presenza di emozioni prevalentemente positive o alcune neutre, coerenza dei canali con cui vengono espresse, condivisione delle emozioni non sempre da parte di tutti i membri.

2. Sintonizzazione

affettiva scarsa presenza di emozioni prevalentemente neutre o alcune negative, coerenza dei canali con cui vengono espresse, condivisione non da parte di tutti e tre i membri e in modo incostante.

1.Sintonizzazione

affettiva insufficiente prevalenza di emozioni negative e assenza di emozioni positive, incoerenza dei canali attraverso i quali vengono espresse, mancanza di condivisione emotiva tra i membri

Infine è stato codificato il grado di coordinazione della triade rispetto all’ accordo sull’inizio del gioco. Nello specifico, nella consegna veniva chiesto ai partecipanti di decidere quale dei due genitori avrebbe iniziato a giocare per primo con il bambino.

Anche in questo caso, l’analisi della coordinazione, valutata complessivamente durante la fase iniziale su una scala tipo Likert a 4 punti (tab. 6. 4.), è avvenuta in base ai seguenti indici:

- Attenzione ai segnali da parte dei membri;

- Responsività ai segnali da parte dei membri;

- Riproposizione ed esplicitazione dei segnali da parte di membri;

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- Contingenza tra le risposte (tempestività nell’attenzione e nella responsività).

Tabella 6.3. Livelli del grado di accordo

Livelli Descrizione

4.Coordinazione

molto buona Attenzione, responsività e riproposizione dei segnali degli altri sono presenti per tutti i membri o soltanto tra i genitori e il bambino li segue e si mostra d’accordo.

3. Coordinazione

buona Attenzione, responsività e riproposizione dei segnali sono promossi da un genitore o da un genitore e il bambino e gli altri membri seguono quasi subito il processo iniziato.

2. Coordinazione

scarsa Attenzione, responsività e riproposizione dei segnali sono presenti solo a tratti o da parte di un solo membro. Si registrano tempi diversi e difficoltà nell’accordo o rifiuto, la coordinazione si interrompe o non è spontanea.

1.Coordinazione insufficiente

Attenzione, responsività e riproposizione dei segnali degli altri risultano scarse-nulle. Si osserva direttività o caoticità e mancanza del raggiungimento di un accordo negoziato.

Nel documento UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 134-138)