• Non ci sono risultati.

RAPPRESENTAZIONE E FORMALIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA GIURIDICA

7. Conoscenze profonde e superficial

McCarty ha introdotto nel dibattito informatico.giuridico la distinzione tra sistemi basati su

regole e sistemi basati su un modello concettuale del diritto. Usando un linguaggio non privo di connotazioni

valutative questo autore ha affermato che primi userebbero una rappresentazione superficiale, i secondi una rappresentazione profonda del diritto75. Secondo McCarty,

74Prendiamo in considerazione soprattutto i sistemi di analisi giuridica.

75Cfr. McCARTY T., Intelligent Legai Information Systems: Problems and

Prospects, cit., p. 266. Per chiarire questa contrapposizione, McCarty

ricorre ad un esempio tratto dalla medicina. Il sistema MYCIN è "un sistema superficiale basato su regole, poiché contiene centinaia di regole che collegano i sintomi a infezioni batteriche plausibili, ma non possiede una rappresentazione interna del meccanismo della malattia responsabile di questi sintomi". Invece il sistema CASNET/Glaucoma (cfr. WEISS S., KULIKOWSKI C., AMAREL S., SAFIR A., A Model-Based Method for

solo costruendo un modello concettuale profondo di determinati settori del diritto sarebbe stato possibile raggiungere i fondamentali obiettivi, pratici e teorici dell'informatica giuridica, cioè:

(a) la realizzazione di un sistema integrato di analisi/pianificazione/reperimento che si avvicini il più possibile al modo nel quale il giurista affronta realmente un problema giuridico e

(b) lo sviluppo di modelli dell'argomentazione giuridica in casi difficili (hard cases)16.

Recentemente,McCarty ha precisato come segue il concetto di modello concettuale profondo:"vi sono molte categorie del senso comune che stanno alla base della rappresentazione di un settore giuridico: spazio, tempo, massa, azione, permesso, obbligo, causa, scopo, intenzione, conoscenza, credenza e così via. L'idea è selezionare un piccolo insieme di queste categorie del senso comune, quelle che sono più appropriate per una particolare applicazione giuridica e quindi sviluppare un linguaggio per la rappresentazione della conoscenza che rispecchi fedelmente la struttura di questo insieme"77. McCarty continua osservando che un linguaggio per la rappresentazione della conoscenza giuridica deve possedere la capacità espressiva necessaria ad esprimere i concetti del senso comune, ma a ciascuna struttura sintattica devono essere associate una semantica e regole inferenza precisamente definite.

Pertanto, il criterio fondamentale per distinguere tra rappresentazioni superficiali e profonde del discorso giuridico, piuttosto che la distinzione tra regole e modelli concettuali78, sembra essere quello della profondità della formalizzazione e del trattamento logico. Ricordiamo infatti che un sistema automatico è in grado di "capire" un contesto, nella misura in cui questo sia riformulato in

11, pp. 145-172), è "un sistema profondo, o un sistema basato su un modello, poiché le sue diagnosi sono derivate da una rappresentazione dei diversi rapporti gerarchici, causali e temporali che esistono tra gli stati fisiologici associati al glaucoma".

76MCCARTY T., A Language for Legai Discourse. I Basic Features,

relazione presentata al congresso internazionale Arti f i d a i Intelligence and Legai Reasoning (Vancouver, giugno 1989), p. 1.

77MCCARTY T., A Language for Legai Discourse, cit. p. 1.

78Non mi sembra esatta la correlazione tra le due distinzione superficiale-profondo e regole-modello concettuale. Infatti le regole, e in particolare regole formulate nella logica predicativa (le clausole di Horn), sono una struttura sintattica di impiego estremamente generale, che pud essere usata anche per esprimere strutture concettuali

strutture formali manipolabili dal sistema. Quanto meno un contesto è formalizzato, tanto meno esso è "compreso" dal sistema e tanto più è superficiale il suo trattamento automatico.

Il massimo grado di superficialità è raggiunto dai sistemi che si limitano alla logica proposizionale. Nei sistemi di questo tipo (di solito si tratta di sistemi basati su regole) gli enunciati atomici non sono "capiti" dal sistema, che li considera come sequenze arbitrarie di caratteri alfabetici o numerici. La rappresentazione della conoscenza può essere approfondita nelle seguenti direzioni:

-Logica predicativa. Il sistema è in grado di analizzare gli enunciati in elementari in predicati ed argomenti e di "ragionare" sulla base di tale analisi79.

-Logiche deontiche, modali, epistemiche. Gli operatori deontici, modali, epistemici ecc. sono "capiti" dal sistema automatico, nel senso che non sono considerati come sequenze arbitrarie di caratteri, ma sono oggetto di speciali manipolazioni80.

-Rappresentazione della struttura concettuale del settore del diritto interessato. In questo caso il sistema è in grado di dedurre nuove informazioni sulla base di rapporti tra i concetti usati (di capire che l'affermazione che usa un concetto più generale copre anche il più specifico ecc.). Un ulteriore approfondimento si avrebbe quando il sistema, comprendesse anche un modello della realtà oggetto della normativa giuridica (rapporti causali, regole di esperienza, correlazioni tra i fenomeni disciplinati ecc.).

La maggior parte dei sistemi informatico-giuridici intelligenti sin qui realizzati sono basati su una rappresentazione superficiale della conoscenza: molti di essi si limitano alla logica proposizionale, alcuni giungono al livello della logica predicativa81, nessuno include un trattamento soddisfacente di logiche modali e deontiche, mentre sono rari i sistemi che includano la rappresentazione di rapporti concettuali82.

Un interessante tentativo di realizzare una rappresentazione profonda dei concetti giuridici è

79Cfr. cap. 7 par. 1.2.

80C f r . cap. 7 par. 1.3.

81Più spesso si tratta di un sottoinsieme della logica predicativa, in particolare, le clausole di Horn.

82Tra i tentativi più interessanti, ricordiamo il progetto LEX e il progetto TAXMAN. Quest'ultimo progetto non era però ispirato ad un approccio di tipo logico.

rappresentato dal Linguaggio per il discorso giuridico di McCarty, che però non ha ancora trovato un'implementazione informatica83

Sotto un diverso profilo possiamo distinguere tra sistemi che si limitano al ragionamento deduttivo, e sistemi che includono, oltre al ragionamento deduttivo anche la capacità di trattare il ragionamento induttivo e analogico, la capacità di apprendere dall'esperienza ecc.

E' estremamente difficile la valutazione dei sistemi informatico-giuridici sotto questo secondo profilo. Non è

stato sviluppato alcun sistema che applichi in modo soddisfacente metodi non deduttivi, e non vi è alcun sistema che unisca il rigore deduttivo all'uso di metodi non deduttivi. Sembra che i due aspetti - il trattamento logico del ragionamento deduttivo, e dello sviluppo di altri tipi di ragionamento del diritto - siano tanto complessi che nessun progetto è riuscito ad approfondire entrambi. Gli studiosi di ispirazione logica si sono soffermati sul primo, altri hanno preferito passare al secondo senza attendere la soluzione del primo. Speriamo che in futuro sarà possibile realizzare, unendo diverse esperienze, sistemi che uniscano al rigore del ragionamento logico, l'impiego usare inferenze non deduttive per collaborare con l'ingegnere della conoscenza nel completamento della base di conoscenza in relazione alle particolarità dei singoli casi84.

8. Il contributo della filosofia e della teoria del