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Il trattamento del lingueggio naturale: il progetto LE

I SISTEMI BASATI SULLA CONOSCENZA GIURIDICA

P., Information Retrieval Research, 1981.

3. I principali progotti dogli anni

3.2. Il trattamento del lingueggio naturale: il progetto LE

Il progetto LEX (Linguistik-und-Logik-basiertes

juristisches Expertsystem) fu avviato nel 1984, grazie ad

una collaborazione tra l'università di Tubinga e il centro di ricerca IBM di Heidelberg. Questo progetto si propone di effettuare ricerche, finalizzate allo sviluppo di sistemi informatici, nel campo dell'analisi del discorso, della rappresentazione della conoscenza, dei metodi deduttivi e della formalizzazione del diritto66. Come settore applicativo è stato scelto il diritto penale tedesco in materia di disciplina della circolazione stradale.

L'obiettivo principale del progetto LEX è la realizzazione di un sistema di consultazione (un sistema di analisi giuridica) destinato ad un utenza di tipo specialistico, dotata cioè di formazione giuridica. Il sistema dovrebbe aiutare il giurista a sviluppare la propria argomentazione relativa ad un caso determinato, rispondendo alle domande relative alla sussunzione di un caso nella previsione legislativa, la ricerca di casi analoghi, l'individuazione delle circostanze nelle quali è applicabile una certa legge e così via. Inoltre, sempre nell'ambito di LEX, è stato sviluppato anche un sistema per l'istruzione giuridica assistita da elaboratore69.

Le decisioni fondamentali nello sviluppo del progetto LEX, sono state le seguenti:

(a) Il dialogo tra l'utente e il sistema doveva svolgersi in linguaggio naturale. Risposte, domande e spiegazioni dovevano essere trattate non come enunciati isolati (come normalmente avviene nei sistemi automatici),

68Sul sistema LEX, si vedano i contributi compresi in due volumi collettanei, dedicati prevalentemente ad esso o a tematiche correlate ERDMANN U., FIEDLER H., HAFT F., TRAUNMÙLLER R. (cura di),

Computergestiitzte juristische Expertsysteme, Attempto Verlag, Tubingen,

1986, pp. 250; in BLAZER A. (a cura di), Natural Language and the

Computer. Scientific Symposiun on Syntax and Semantics for Text Processing and Man-Machine-Communication Held on Occasion of the 20th Anniversary of the Science Center Heidelberg of IBM Germany, Heidelberg, FRG, February 25, 1988, Proceedings, Springer, Berlin, 1988. Per una

considerazione degli aspetti linguistici ed informatici, cfr. GUENTHER F., LEHMANN H., SCÒNFELD W., A Theory for the Representation of Knowledge, in "IBM Journal of Research and Development", vol. 30, n. 1,

♦genuary, 1986, pp. 39-56. Per un'aggiornata- descrizione del progetto, cfr. LEHMANN H., The LEX-Project - Concepts and Results, in BLAZER A. (a cura di), Natural Language and the Computer, cit., pp. 112-146.

69Si era ritenuto che entrambe le funzioni potessero essere svolte dallo stesso sistema ma, nel corso dello sviluppo del progetto, ci si è resi conto che era necessario sviluppare due sistemi distinti.

ma tenendo conto del contesto del discorso (con una gestione dei riferimenti anaforici, delle ellissi e cosi via).

(b) Il linguaggio per la rappresentazione della conoscenza doveva avere la potenza e la solidità teorica della logica del primo ordine70.

Come formalismo per la rappresentazione della conoscenza fu scelta la teoria della rappresentazione del discorso

(Discourse Representation Theory-DRT)11, che sembrò lo strumento migliore per raggiungere i due obiettivi appena menzionati. La teoria della rappresentazione del discorso è un'estensione della logica predicativa (nel senso che consente di rappresentare anche eventi, stati e contesti temporali) particolarmente adatta a fungere da punto d'arrivo per l'analisi automatica di testi in linguaggio naturale. Nel progetto LEX si è definita una rappresentazione delle modalità deontiche nella teoria della rappresentazione del discorso72.

Il sistema LEX comprende un modulo per analizzare il linguaggio naturale, e, in particolare, per generare automaticamente strutture formali della teoria della rappresentazione del discorso a partire da un testo in linguaggio naturale. Il sistema dispone della rappresentazione formale della sintassi e della semantica di un ampio frammento della lingua tedesca, ed è in grado di trattare i riferimenti anaforici e le ellissi grazie ad una considerazione delle situazioni del discorso73.

Per quanto attiene al motore inferenziale, dopo un primo prototipo in PROLOG (che usava quindi la procedura di

inferenza della risoluzione74) si è preferito un diverso approccio, ispirato al metodo dei tableaux, che conduce alla

70LEHMANN H., The LEX-Project - Concepts and Resulta, cit. p. 112.

71Sulla teoria della rappresentazione del discorso, cfr. cap. 8 par.

2.2.

72LEHMANN H., ZOEPPRITZ M., Formale Behandlung der Begriffs 'Pflicht', in HOMMEL G., SCHINDLER S. (a cura di) Gl Jahrestagung 6.-10. Oktober

1986, II, 1986, pp. 392-405.

73Le risposte del sistema non dipendono cioè solo dall'enunciato immediatamente formulato dall'utente, ma da tutti gli enunciati formulati nell'interazione con il sistema, che influenzano l'interpretazione e l'enunciazione di ogni singolo enunciato da parte del sistema stesso. La complessità della problematica mi costringe a limitarmi a qualche breve cenno. Per una più ampia trattazione, cfr. LEHMANN H., The LEX-Project - Concepts and Results, cit.

74Sul funzionamento del motore inferenziale del PROLOG, cfr. cap. 7 par. 2.3.

dimostrazione mediante la generazione sistematica di contro- esempi75. In questo modo sarebbe possibile il trattamento dell'intera logica predicativa con un'efficienza soddisfacente Più esattamente, è stato sviluppato un algoritmo che consente di trattare in modo uniforme strutture della teoria della rappresentazione del discorso, formule logiche e clausole di Horn.

Il sistema include (come il guscio APES menzionato nel paragrafo precedente) la possibilità di interrogare l'utente su fatti non dimostrabili in base alle premesse di cui dispone. E' prevista, inoltre, una gestione del ragionamento per difetto (default)76.

Il progetto LEX si caratterizza rispetto alla gran parte dei progetti informatico-giuridici per l'ambizione degli obiettivi scientifici. Esso si propone di raggiungere risultati di valore generale (soprattutto nel campo del trattamento del linguaggio naturale) partendo dalle applicazioni giuridiche. Le questioni di estrema difficoltà affrontate nell'ambito di questo progetto, questioni per le quali mancano a tutt'oggi soluzioni soddisfacenti, ne fanno una ricerca di estremo interesse scientifico, ma forse lontana da prospettive applicative immediate. Recentemente le ricerche avviate nell'ambito del progetto LEX sono state riprese nel quadro di un più ampio progetto di ricerca sul trattamento informatico del linguaggio naturale, sempre presso il centro di ricerca IBM di Tubinga.