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Il gran numero di bills in materia di GE food labeling presentati a livello statale fece sì che anche la politica di Washington, dopo decenni di sostanziale disinteresse, iniziasse a occuparsi dell’etichettatura degli alimenti contenenti ingredienti bioingegnerizzati.

Se il primo disegno di legge federale finalizzato ad arginare tale ondata regolamentatrice, denominato Food Labeling Modernization Act,270 venne introdotto alla House già nel 2013, arenandosi immediatamente, fu solamente in seguito all’approvazione dell’Act 120 del Vermont271 che iniziarono ad essere presentati in rapida successione al Congresso numerosi ddl volti a rendere nulle, attraverso l’istituto della federal

preemption, le norme statali in materia di etichettatura obbligatoria degli

alimenti biotecnologici.272

In un breve arco temporale, diverse bozze furono esaminate dal parlamento e talvolta avanzarono significativamente nell’iter legislativo, senza tuttavia riuscire a tagliare il traguardo finale: nel 2015 venne depositata una versione aggiornata del Food Labeling Modernization

270

H.R.3147 - 113th Congress (2013-2014): Food Labeling Modernization Act of 2013.

271

Per l’efficacia dell’Act 120, come già visto, era stabilita una data certa, a differenza di quanto previsto dalle riforme di Connecticut e Maine, bloccate entrambe, almeno inizialmente, da clausole “grilletto”.

272

Vedasi, ad esempio: Norris H. Trenton et al., “Vt. GMO Law Deadline Looms For Food Cos. And Congress”, Law 360, 15 marzo 2016, che, illustrando le dinamiche dei lavori parlamentari sul Biotechnology Food Labeling Uniformity Act, rende bene l’idea dell’attività frenetica del Congresso sulla questione del GE food labeling nei mesi immediatamente antecedenti il 1 luglio 2016.

99 Act,273 e, nello stesso anno, fu introdotto il Safe and Accurate Food Labeling Act (SAFLA),274 forse la più nota fra le proposte non approvate; infine, nel 2016, fu la volta del Biotechnology Food Labeling Uniformity Act.275 Questi bills, pur caratterizzati da notevoli differenze, erano accomunati, oltre che dalla presenza di esplicite disposizioni relative alla

preemption delle leggi statali, dal fatto di essere improntati al principio

della disclosure volontaria, cioè dalla mancanza di un obbligo di identificare i prodotti geneticamente modificati attraverso una didascalia o un simbolo in etichetta.

Il netto sbilanciamento in favore degli interessi dei grandi gruppi del comparto agroalimentare e lo stridente contrasto con la volontà della vasta maggioranza dei consumatori statunitensi276 fecero sì che ciascuno di tali progetti di legge venisse soprannominato dalle associazioni favorevoli al labeling e da alcuni media come “Dark Act”, dove D.A.R.K. è un acronimo che sta per Denying Americans the Right to Know. Attorno a queste bozze, fortemente osteggiate dall’opinione pubblica, non si coagulò mai un consenso parlamentare sufficiente a garantire la loro approvazione.

Ma la direzione del vento, a Washington, mutò rapidamente. Intorno al 1° luglio 2016, data in cui l’Act 120 del Vermont divenne efficace, alcune aziende decisero di adeguarsi alle sue prescrizioni,277 rendendo sempre più concreto il rischio per le maggiori imprese del settore alimentare di subire

273 S.2301 - 114th Congress (2015-2016): Food Labeling Modernization Act of 2015. 274

H.R.1599 - 114th Congress (2015-2016): Safe and Accurate Food Labeling Act of 2015.

275

S.2621 - 114th Congress (2015-2016): Biotechnology Food Labeling Uniformity Act.

276

Un sondaggio condotto nel 2012 dalla Mellman Group Inc., rileva che la quasi totalità dei consumatori statunitensi è favorevole all’etichettatura obbligatoria degli alimenti GE. Vedasi: The Mellman Group Inc., “Voters Overwhelmingly Support A Labeling Requirement For GE Foods”, 22 marzo 2012. Il sondaggio può essere consultato su: http://www.justlabelit.org/wp-content/uploads/2012/01/Mellman-Survey-Results.pdf

277

La Mars Inc., ad esempio, introdusse una apposita dicitura sulla confezione dei prodotti contenenti OGM nel marzo 2016. Vedasi, in proposito: Annie Gasparro, “Mars to add GMO labels to products”, The Wall Street Journal, 21 marzo 2016.

100 le conseguenze di un effetto a catena sull’intera filiera della distribuzione. In questo contesto, i senatori Pat Roberts e Debbie Stabenow278 riuscirono in pochi giorni ad approntare una proposta di legge che, pur incontrando il vivissimo favore della Grocery Manufacturers Association,279 poteva essere presentata all’opinione pubblica come una soluzione di compromesso in quanto improntata a una maggior apertura nei confronti della domanda di trasparenza dei consumatori rispetto alle precedenti bozze di “DARK act”. L’operazione dei due parlamentari consistette nel modificare completamente un bill più volte impantanatosi al Congresso280 – originariamente riguardante fondi da destinare alla ricerca marina, poi svuotato e riscritto in modo che servisse a ridurre gli stanziamenti pubblici in favore dell’organizzazione Planned Parenthood – trasformandolo in un disegno di legge federale in materia di etichettatura degli alimenti bioingegnerizzati.

I lavori sulla nuova versione del bill S764 – che pur conservava la denominazione “A bill to reauthorize and amend the National Sea Grant

College Program Act, and for other purposes” – iniziarono il 29 giugno e

vennero sottoposti al contingentamento dei tempi, cosicché il ddl venne

278

Gruppi ambientalisti e di consumatori contestano ai due senatori i finanziamenti ricevuti dall’agribusiness e dal settore biotech, come dimostra una protesta inscenata dalla Organic Consumer Association il 6 luglio 2016 al Senato - Cfr. Lidia Wheeler, “Group drops $2,000 on Senate floor to protest GMO bill”, The Hill, 6 luglio 2016 – o articoli di giornali afferenti a quell’area di opinione, come: Chris Morran, “President Signs Law That Overturns Vermont GMO Labeling Rules, Replaces Them With Barcodes.”, Consumerist, 29 luglio 2016.

279

Pamela G. Bailey (presidentessa e CEO della GMA), lettera di supporto della Grocery Manufacturers Association al ddl S764, 23 giugno 2016: “We thank Senators Roberts and

Stabenow for their hard work and leadership to find the solution that can give consumers more information about genetically engineered ingredients and prevent different state labeling laws. It is critically important that Congress approve this legislation as soon as possible because Vermont’s mandatory labeling law is already having negative impacts.”.

Consultabile a quest’indirizzo: http://www.gmaonline.org/news-events/newsroom/gma- praises-bipartisan-agreement-on-national-food-labeling-legislation/

280 S.764 - 114th Congress (2015-2016): A bill to reauthorize and amend the National Sea

Grant College Program Act, and for other purposes. Per un dettagliato resoconto dell’iter

legislative di questo ddl, è possibile consultare l’indirizzo

101 approvato senza discussione il 7 luglio dalla Camera e il 14 luglio dal Senato; la fretta del Congresso fu tale che, ad esempio, non fu possibile introdurre nessuno degli aggiustamenti tecnici suggeriti dalla Food and Drug Administration alla commissione agricoltura del Senato.281 Infine, il 29 luglio, a quattro settimane dall’entrata in funzione dell’Act 120 del Vermont, la legge federale Public Law 114-216282 venne firmata dal presidente degli Stati Uniti.

Il giorno lavorativo successivo alla promulgazione, 1° agosto 2016, ciascun governatore dei 50 Stati ricevette dal Ministero dell’Agricoltura una

“preemption letter”283 in cui si rimarcava come la preemption esplicitamente prevista dalla riforma federale provocasse l’immediata nullità degli obblighi di trasparenza imposti a livello statale sull’etichetta dei cibi o dei semi bioingegnerizzati. Ciascuno Stato, inoltre, venne sollecitato a tenere conto della nuova disciplina prima di intraprendere in futuro qualsiasi azione o iniziativa relativa alla segnalazione degli alimenti geneticamente modificati visto che, una volta emanato dall’USDA il nuovo

disclosure standard, “the Act allows your state to adopt standards identical to the national bioengineered food disclosure standard”.284

281

FDA, “FDA/HHS Technical Assistance on Senate Agriculture Committee draft legislation to establish a national disclosure standard for bioengineered foods

(EDW16734)”, 27 giugno 2016. Consultabile all’indirizzo

http://4bgr3aepis44c9bxt1ulxsyq.wpengine.netdna-cdn.com/wp-

content/uploads/2016/06/FDA-HHS-TA-on-Senate-GE-compromise-bill.pdf

282 Public Law 114-216 del 29 luglio 2016 (S.764-A bill to reauthorize and amend the

National Sea Grant College Program Act, and for other purposes. 114th Congress), 130 United States Statutes at Large 838.

[codificata nello U.S. Code al Titolo 7, Capitolo 38, Sottocapitolo V, Sezioni 1639; 1639a; 1639b (il grosso della legge è costituito da questa nuova sezionetitolata “Establishment of national bioengineered food disclosure standard”); 1639c, 1639i,1639j. E in U.S. Code titolo 7, sezione 6524].

283 Riferisce l’episodio delle lettere indirizzate ai governatori dei 50 Stati dallo U.S.

Department of Agriculture: Robin Kundis Craig, “Labeling genetically-engineered foods: an update from one of the front lines of federalism”, p.41, 2017 (si tenga presente che l’articolo contiene diversi refusi: in particolare, utilizza erroneamente l’acronimo SAFLA nel parlare della Public Law 114-216).

284

Il testo di ciascuna delle lettere può essere consultato sul sito dell’ USDA. U.S.

102 Per avere un’idea dell’orientamento effettivo della riforma, basti pensare che, mentre i precetti in tema di preemption divennero immediatamente efficaci con la sua entrata in vigore, l’implementazione delle altre prescrizioni richiede invece un intervento normativo che dovrà essere effettuato dal Ministero dell’Agricoltura entro il 29 luglio 2018.285