Minime sono le deroghe al criterio di riprodurre i testi con fedeltà: si è rimediato a pochi refusi evidenti. In pochissimi casi si è ritoccata la punteggiatura, soprattutto quando era possibile basarsi su quella più perspicua delle edizioni 8-9.
Si segue l’uso modernamente più diffuso per le virgolette che racchiudono le citazioni: Migliorini (come Panzini) lasciava sempre uno spazio fra la parola e le virgolette, T lo elimina; il punto fermo viene sempre posto dopo le virgolette, non prima9. Sono state corrette senza avvertire volta per volta le rare sviste evidenti di un’edizione (dandosi spesso la forma corretta in edizioni precedenti o successive). L’errore è solitamente presente nelle edizioni 8-9; in tali casi, non si è giudicato necessario registrare la variante erronea in apparato, come in questi esempi:
[1950] Capitolino. Del Campidoglio; dell’amministrazione comunale di Roma. Anche sostantivato: i
capitolini «i dipendenti comunali di Roma»,
in 9 manca (probabilmente errore materiale) il segmento «di Roma»;
[1942] *Catgut. […] Per sostituire il termine inglese, furono fatte varie proposte: la migliore ci sembra
minugio,
il passo «Per sostituire il termine inglese» era in 9 «Per sostituire al termine inglese», in 8 «Per sostituirlo». Invece, non sono stati corretti rarissimi errori d’autore a vario titolo non privi di interesse, che quindi figurano in T o in apparato: ad es. la grafia «sù» nelle voci Make-up e
[1963] Bongo. […] Rullo di legno su cui si sostiene in bilico una tavola: c’è un gioco, che è anche un esercizio ginnastico, di mantenervisi sù in equilibrio […];
l’errato riferimento mitologico nella v.
[1950] Niobismo. Term. psicopatol. La tendenza a piangere sempre sulle proprie sventure. Dal nome di Niobe, cui Apollo uccise i sette maschi e Latona le sette femmine. Anche, complesso di Niobe,
l’assassina delle figlie di Niobe era stata la dea Diana, non Latona, che era la madre di Diana e Apollo, da Niobe imprudentemente insultata;
il dato inizialmente sbagliato nella v.
[1942] *Koh-i-nûr. (In grafia inglese, Koh-i-noor). Pers., «montagna di luce». Nome di un famoso diamante di 108 carati.
[8] *Koh-i-nûr.
9
Non è stato possibile rimediare ad una certa ambiguità nell’uso delle virgolette, che vengono usate per le spiegazioni delle voci, sia per le citazioni sia, come si vede ad es. per
Altoparlante. Anche, in generale, come «mezzo di diffusione di idee»: «il linguaggio che viene usato dagli altoparlanti
108 carati.] 106 carati. 8-9>T.
Parole-lemma e asterischi
Sono riportate in apparato le variazioni riguardanti gli asterischi che precedono le parole-lemma, indicando che si tratta di forestierismi (*), dialettismi (**) o parole di gergo (***).
A meno che non si tratti manifestamente di errori, se una parola passa da una categoria all’altra (e ciò accade prevalentemente per i primi due gruppi)10, gli asterischi vengono trascritti assieme al segmento di variante delimitato a destra dalla parentesi quadra, ad es.:
[1942] Non-o. V. NON OCCUPATO (App.). [8] Non-o.
Non-o.] *Non-o. 8>9=T;
[1942] *Telemark. Term. sci. Fermata rapida, con un giro parziale su sé stessi. Dal nome di una provincia norvegese […].
[8] *Telemark.
*Telemark.] ØTelemark. 8-9>T;
[1942] **Patta, pattina, pattinetta. Voce regionale (Liguria, Lomb., Emilia): la presa per il ferro da stiro, i tegami, ecc.
[8] **Patta, pattina, pattinetta.
**Patta] ØPatta 8>9=T;
[1942] **Pignolata. Nome di diversi dolci calabresi e siciliani […]. [8] **Pignolata.
**Pignolata.] ØPignolata. 8>9=T;
[1942] **Trapananti. Si chiamavano così (spec. a Milano) quelli che s’insinuavano attraverso i confini del dazio consumo, introducendo in città merci di contrabbando.
[8] **Trapananti.
**Trapananti.] ØTrapananti. 8>9=T.
Come si vede dagli ultimi quattro esempi, se una parola è marcata dagli asterischi in T ma non lo è in una o due edizioni precedenti, ciò in apparato è indicato dal simbolo Ø in esponente prima della parola-lemma nella variante. Al contrario, se (come per la v. Non-
o) la voce in T non presenta esponenti, non è necessario evidenziare la variante col
simbolo Ø.
Non vengono riportate le differenze riguardanti il segno : che, anteposto al lemma, indica che «la voce è stata già inclusa nel Dizionario moderno, e che la trattazione in
Appendice è solo complementare» (dall’Avvertenza, in 10 a pag. XXIII): esso viene
10
Le voci che oscillano fra uno o due asterischi / senza asterischi sono quasi sempre termini dialettali o regionali (cfr. vv. Pignolata, Prodina, Sfrido, Slappare, Sprecarsi, etc.), oppure nomi propri stranieri o loro derivati, come Telemark o Domei.
introdotto solo da 9 (quindi l’indicazione è assente in tutte le voci di 8); eventuali dimenticanze o inserzioni errate sono stati corretti senza avvertire.
Sono corretti senza avvertire gli sporadici errori riguardanti la posizione degli asterischi; p.es., il lemma Baby in 10 è preceduto dall’indicazione *: (che – si rammenta – segnala una parola straniera già lemmatizzata nel testo panziniano), anziché, come sempre :* 11.
Ordine alfabetico
È corretta senza avvertire la successione alfabetica delle voci; eventuali correzioni apportate all’ordine alfabetico nelle edizioni 9 e 10 non sono segnalate in apparato.
Seguendo il criterio prevalentemente adottato da Migliorini (come già da Panzini), i lemmi costituiti da più parole sono ordinati esclusivamente in base a criteri alfabetici, senza attribuire valore allo spazio fra una parola e l’altra12. Ad es. la successione delle voci Collettivo, Collettore, Collettivo (Nome) è in T corretta Collettivo,
Collettivo (Nome), Collettore; l’inizio della lettera D (voci D (Sistema), D (Zuppa), Dachau) è in T corretto spostando la v. D (Sistema) dopo Drusiana e prima di Dubbio, e
la v. D (Zuppa) alla fine della lettera, dopo Duvetine. In 10, a pag. 886 si leggono nell’ordine le voci Fòrmica («Nome commerciale di laminato plastico»), Formichesco,
Formulazione, Formulismo, Fòrmica («Nome registrato di laminato plastico.»); le voci
vengono ricollocate nel giusto ordine e l’inizio del segmento risulta il seguente: [1963] Fòrmica [1]. Sost. masch. Nome commerciale di laminato plastico.
[1963] Fòrmica [2]. Sost. masch. Nome registrato di laminato plastico.
Non essendoci elementi per privilegiare l’una o l’altra versione della v. Fòrmica, sono state registrate entrambe, pur trattandosi evidentemente di un’unica voce erroneamente replicata in due schede13.
Si segnala che molti termini che rispetto alla parte panziniana costituiscono solo un doppione sono da Migliorini eliminati in 9 e in 10, e qui registrati nel Supplemento 3, cfr. ad es. vv. Mega, Scuponare, U.N.P.A. (solo in 8), Suocera e nuora (in 8-9, in 9 con l’interpretamentum «V. la voce nel Dizionario (dopo la parola SUGO)» – perché non eliminare direttamente la voce?). Invece la v. Semàforo (solo in 9, con l’interpretamentum «si legga, nel testo: Apparecchio che fa le segnalazioni policrome,
11
In certi casi il mantenimento del segno : richiede un minimo di intepretazione, come per la v. Stilisti («Setta religiosa della Chiesa ortodossa che si attiene al calendario giuliano (v. VECCHIO STILE)»), che è considerata «complementare» alla v. panziniana Stilista con parola-lemma al sing. e diversa accezione («scrittore che tiene sommo conto degli effetti dello stile»).
12
Sull’ordinamente alfabetico, che «è un ordinamento comodo, giacché vi abbiamo fatto l’abitudine, ma del tutto estrinseco», cfr. lo stesso Migliorini, alle pp. 23-24 di Che cos’è un vocabolario, Firenze, Le Monnier, 19613, da cui proviene anche la prima citazione, a p. 4).
13
Curiosamente, nella sua monografia sui dizionari Migliorini dà come inevitabili le dimenticanze dovuti alla perdita delle schede («lavorando con migliaia di schede una ventata ne può portar via una….»; BRUNO MIGLIORINI, Che cos’è un vocabolario, cit. p. 77), mentre non contempla l’errore contrario.
ecc.») funge da correzione dell’antecedente panziniano, aggiungendosi all’errata corrige di 10 (pp. 761-62).
Rimandi
Un errore relativamente frequente riguarda i rimandi ad altre voci, che si limitano all’indicazione della voce (in maiuscoletto) se essa rientra nella parte panziniana14, mentre sono accompagnati dall’indicazione «App.» se fanno riferimento ad una voce compresa nell’Appendice stessa.
Sono state corrette senza avvertire le frequenti dimenticanze dall’indicazione «App.» (soprattutto in 8, cfr. le vv. Aerogoniòmetro, Amina, Antigene, Aragno, etc.; a volte l’indicazione è dimenticata in tutte e tre le edizioni, cfr. p.es. le vv. Attacco o
Sfilatino), indicazione che viceversa è stata cassata nei casi in cui era inserita
erroneamente, ad es. nella v. Fonòla (che rimanda alla v. Phonola, questa sì presente nella parte panziniana)15.