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Del tutto a parte sono da considerarsi le numerose voci che vedono come inventore o autorevole utilizzatore Mussolini 40 , come ad es.

Neopurismo, parole d’autore, fascismo e (auto)censura nelle Parole Nuove di Bruno Migliorin

8. Del tutto a parte sono da considerarsi le numerose voci che vedono come inventore o autorevole utilizzatore Mussolini 40 , come ad es.

[1950] Bracaiolo. Chi sta sempre con le brache in mano, pronto a cedere. Voce foggiata da Mussolini nel 1942;

[1942] Monolìtico. Che consta di un sol blocco di pietra. Mussolini nel 1926 aveva chiamato

monolitico il fascismo;

[1942] Sifilizzare. In senso fig., l’adoperò Mussolini («quegli uomini sifilizzati dagli immortali principi dell’89»);

[1950] Stupidario. Raccolta di sciocchezze, di stupidità. Vocabolo coniato da Mussolini, e trasmesso alla stampa italiana dal Ministero della cultura popolare (con ordine di servizio del 15 marzo 1943) come titolo della rubrica «Stupidario nemico». V. SCIOCCHEZZAIO (App.).

A differenza di Panzini, Migliorini non dice di aver inserito questi vocaboli su                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

[1950] Repubblichino. Vocabolo adoperato spreg. dall’Alfieri in una lettera a Mario Bianchi del 15 aprile 1793 […]; esumato da Umberto Calosso a Radio Londra (fine del 1943) per indicare con dispregio gli aderenti alla Repubblica Sociale, e rapidamente diffusosi,

o Pivello («un esempio di pivo “ragazzo” si ha già nel Burchiello»), Poeticare («i lessici registrano un esempio di Francesco da Buti»), Sciocchezzaio («fu titolo del diario di G. Scalvini (1818-21), e poi di una rubrica nella rivista Lacerba»), Socialità («L’istinto sociale e le sue manifestazioni […]. Il lat. sociàlitas (nel senso di «società») si legge in Plinio il giovane»).

39

È uno dei rari casi in cui Migliorini si concede di usare la prima persona. Così accade anche per le vv.

Neopurismo e Fonosimbòlico («così ho tradotto (1927) il ted. lautsymbolisch, Lautsymbolik, e più d’uno mi

ha seguito»), mentre nulla dice nella v. Regista, sua fortunatissima coniazione (cfr. CASTELLANI,

Neopurismo e, cit., pp. 23-24, GHINASSI, Ricordo…, cit., p. 43 e BRUNO MIGLIORINI, Saggi sulla lingua del

Novecento, cit., pp. 251-57).

40

Sulle innovazioni linguistiche introdotte dal fascismo, cfr. Lingua contemporanea, cit., pp. 100-104, in particolare per Mussolini a p. 101: «le parole e le frasi di Mussolini, largamente echeggiate dalla stampa, rimangono in parte nell’uso: alcune col ricordo di chi le ha coniate o lanciate (e quindi per lo più ironizzate), altre volte semplicemente ripetute perché entrate nell’uso».

esplicita richiesta “dall’alto”41 (e quelli aggiunti nel 1950 sono stati sicuramente frutto di una scelta spontanea); tuttavia sporadicamente accenna a pressioni del regime sulla stampa, p.es. nelle vv.

[1950] Documentario della stupidità nemica. Rubrica imposta alla stampa nel dicembre 1942 (Mussolini, nel discorso del 2 dicembre 1942, aveva parlato di documentario della stupidità umana). Cfr. STUPIDARIO (App.);

[1950] Gravitazione politica dei popoli. Un ordine di servizio alla stampa italiana, nel febbraio 1943, prescriveva di dar rilievo a questa newtoniana frase di Mussolini.

Naturalmente, non è un caso che queste voci, e in particolare l’apprezzamento insolitamente sarcastico dell’aggettivo «newtoniano», compaiano solo in DM9- DM10. Gli enormi rivolgimenti del «fortunoso decennio»42 che termina nel 1950 spiegano (e… permettono) le modifiche apportate a tante voci più o meno politicamente connotate.

8.1.

Innanzi tutto, alcune voci costituite da citazioni di Mussolini vengono espunte in toto (e infatti nell’edizione critica compaiono in Supplemento 3)43:

[1942] Cartagine moderna. L’Inghilterra (disc. Mussolini,18 novembre 1940);

[1942] Marcia su Mosca. «Oggi non ci sarebbe la marcia su Mosca, marcia che sarà infallibilmente vittoriosa, se venti anni prima non ci fosse stata la Marcia su Roma» (Mussolini, giugno 1941);

[1942] Roma doma. Motto mussoliniano. Ricorda i versi del Pascoli «Al re Umberto» […].

In secondo luogo, buona parte dei richiami ai discorsi di Mussolini vengono eliminati (il che fa sorgere qualche dubbio sulla spontaneità dell’inserimento di tali voci o attestazioni), p.es. la citazione che concludeva la v. Monolìtico in DM8: «il Fascismo ha vinto perché ha sempre stroncato sul nascere le tendenze, le correnti e anche le semplici differenziazioni: il suo blocco è monolitico» (Mussolini, 1926)» o, sempre in

DM8, i passi citati alla fine delle vv. Beghinità («adesione bigotta a una fede religiosa o

politica: “le siepi anguste della beghinità sovversiva, dove si biascicano meccanicamente le formule corrispondenti alle preci delle religioni professate” (Mussolini, Popolo

d’Italia, 15 nov. 1914)»), Blanquista («partigiano di L.-A. Blanqui, agitatore politico

francese […] di tendenze social-comuniste. “Cosa potevo diventare, se non un socialista,                                                                                                                

41

«Mi arrivano ogni tanto avvisi, dove, per indiretta via, il Capo del Governo si interessava perchè questa o quella nuova parola fosse accolta nel Dizionario Moderno. Questi neologismi sono controsegnati da (M.)» (DM7, Dichiarazioni, p. XIII); cfr. SERGIO RAFFAELLI, Neologismi del Duce. Panzini, il Dizionario Moderno e Mussolini, in Studi di storia della lingua italiana offerti a Ghino Ghinassi, Firenze, Le Lettere, 2001, pp. 413-33.

42 Avvertenza, in DM9, p. 764. 43

Forse per ragioni parzialmente diverse, cioè semplicemente perché non più di attualità, vengono in DM9 cassate molte voci dell’AO.I., da Balanca o balanka a Comunità Imperiale di Roma, da Scioa a Tolò, tolò!. In DM9 viene cancellato anche un riferimento elogiativo a Marinetti (v. Caffeina d’Europa, «titolo dato da un giornalista entusiasta al dinamico Marinetti»), forse perché esaltatore del fascismo, forse perché ormai appartenente al passato; invece, i verbi marinettiani Ridicolizzare e Velocizzare, citati in DM8 con esempi di Marinetti, non sono più citati probabilmente perché dati per acquisiti.

o blanquista?” (Mussolini, Colloqui)»), Deflazionare («fig., ridurre a più modeste proporzioni. “Bisogna deflazionare Praga” (Mussolini, lettera a Runciman, 15 sett. 1938)»), Diseducare («“… coprire o addolcire la verità… equivarrebbe a diseducare e umiliare il popolo. Non lo farò mai” (Mussolini, disc. 18 nov. 1940)»), Etnìa («“quando l’etnia non va d’accordo con la geografia, è l’etnia che deve muoversi” (Mussolini, discorso 10 giugno 1941)»), Funzionarizzare («mettere alla dipendenza d’impiegati, di funzionari dello Stato: “il Regime fascista non intende statizzare o, peggio, funzionarizzare l’intera economia della Nazione” (Mussolini, disc. 23 marzo 1936)»; l’intera voce è da DM9 assorbita s.v. Funzionarismo), Gràfico («“grafici d’Italia, custodi e trasmettitori dell’antica gloria” (Mussolini, 1929)»), Medagliettato («spreg. Chi ha la medaglietta di deputato: “la tribù medagliettata”, “la gente medagliettata” (Mussolini)»),

Mussoliniano («di Mussolini, dell’età di Mussolini. «Camerati, i nuovi Codici sono stati

detti mussoliniani. Io accetto tale definizione nel senso che essi sono i Codici della rivoluzione delle Camicie nere» (Mussolini, discorso 6 maggio 1942)»)44, Suffragismo («gli usi e gli abusi connessi con le elezioni politiche: “trent’anni di cattiva politica amministrativa e di pessimo suffragismo” (Mussolini, 1925)»), Temperatura («fig.: “Sono venuto tra voi per guardarvi fermamente negli occhi, sentire la vostra

temperatura” (disc. Mussolini, 23 febbraio 1941)»), Ulìsside («agg., ulissìdico: “con un

trucco di autentico stile ulissidico” (Mussolini, disc. 10 giugno 1941)»)45.

8.2.

In altri casi, i riferimenti alle parole di Mussolini vengono solo ridotti, come per la v. Vinceremo!:

[1942] Vinceremo! [1950] Motto di propaganda, nella seconda guerra mondiale. [1942] Da un discorso di Mussolini (10 giugno 1941): «Io credo, fermamente credo, che in questa immane battaglia fra l’oro e il sangue, l’Iddio giusto che vive nell’anima dei popoli giovani, ha scelto: vinceremo!».

[8] Vinceremo!

Motto…1941): «Io credo] «Io credo 8>9=T

vinceremo!».] vinceremo!». (Mussolini, 10 giugno 1941). E, già nella prima guerra mondiale: «Vinceremo

perchè il popolo vuol vincere questa sua guerra» (Mussolini, Popolo d’Italia, 17 maggio 1915); «Vogliamo, dobbiamo vincere e vinceremo» (id., ib., 2 novembre 1917). 8>9=T;

oppure Mussolini continua ad essere nominato, ma con toni meno enfatici; in particolare, più volte il titolo «Duce» è sostituito dal cognome, come per le vv.

                                                                                                                44

Quella sopra riportata è la redazione della v. Mussoliniano in DM8; da DM9 è modificata come segue: «di Mussolini. Talvolta adoperato semplicemente come sinonimo di fascista, fascistico, talvolta con più preciso riferimento alla personalità di M. (e anche, spesso, con implicito giudizio di lode o di biasimo). Durante il fascismo, fu coniato anche mussolineo (Roma mussolinea); dopo il fascismo mussolìnico («di mussolinica memoria»)». Sempre da DM9 compare la v. Mussolinismo, «quello che, nel fascismo, era dovuto all’iniziativa o al prestigio personale di Mussolini».

45 Una citazione “mussoliniana”, cioè pronunciata da Marinetti a proposito di Mussolini, è esclusa dalla v.

Immensificare, verbo da DM9 spiegato «rendere immenso: vocabolo futurista (Marinetti, 1942)» e in DM8

chiosato unicamente con la citazione «“la nostra marciante civiltà rivoluzionaria, che vuole con virilità guerriera e genio vivificatore, dinamizzare e immensificare la vittoriosa italianità guidata da Benito Mussolini” (Marinetti, 8 aprile 1942)».

[1942] Colli fatali. Allusione al discorso di Mussolini del 9 maggio 1936, che parlava del ritorno dell’impero «sui colli fatali di Roma». Cfr. Carducci, […].

[8] Colli fatali.

Allusione al discorso…Roma». Cfr. Carducci] Il Duce proclamò il ritorno dell’Impero «sui colli fatali di Roma» nello storico discorso del 9 maggio 1936. Cfr. Carducci 8>9=T

(cfr. anche vv. Abissino, Corsivo e Palchetto); oppure l’ingombrante aggettivo “mussoliniano” è rimpiazzato dal genitivo, come per

[1942] Lectura Ducis. Corso di letture commentate degli scritti di Mussolini, istituito a Milano (1940) [1950] secondo il modello nientemeno che della Lectura Dantis.

[8] Lectura Ducis.

scritti di Mussolini…(1940)] scritti mussoliniani (Milano, 1940). 8>9=T.

8.3.

Vi sono anche riferimenti a Mussolini e al fascismo che non vengono modificati (o addirittura vengono aggiunti)46, come i ricordi di certe trovate verbali mussoliniane p.es. nelle vv.

[1942] Abissino. Adoperato come insulto, durante la guerra italo-etiopica. Mussolini chiamò abissini ad

honorem quelli che aiutarono il negus (luglio 1935);

[1942] Demoplutocrazìa. Regime apparentemente democratico e di fatto plutocratico: «le cosiddette grandi demoplutocrazie» (Mussolini, discorso di Aprilia, 4 luglio 1938);

[1942] Inflazionare. […] Anche fig.: «le nazionalità con le quali a Versaglia fu inflazionata la repubblica di Benes» (Mussolini, lettera a Runciman, 15 sett. 1938) […];

[1942] Ondìvago. Vagante sulle onde malferme. Aggettivo composto di tipo classico, adoperato in senso spreg. da Mussolini: «troppi ondivaghi filosofanti avevano dissertato sulle Corporazioni» (1937);

[1942] Ottantanovardo, ottantanovesco. Der., riferiti spreg. ai principi dell’Ottantanove (v. OTTANTANOVE). Il primo agg. fu coniato da Mussolini;

[1942] Pressapochìsmo o pressappochismo. Visitando l’Istituto Giovanni Treccani, che aveva allora pubblicato l’ottavo volume dell’Enciclopedia Italiana (10 genn. 1931), Mussolini disse alla Direzione e ai redattori riuniti: «lo sono nemico delpressapochismo, di tutto ciò che è oscillante e crepuscolare». [1950] E, nel consiglio dei ministri del 10 agosto 1940, esclamò: «Il pressapochismo! ecco il malanno!». Naturalmente la parola fu anche ritorta contro il fascismo («la serietà scientifica e didattica vietata dal

pressapochismo di memoria fascista», Calamandrei, disc. 15 sett. 1944) […];

[1942] Primogènito. Il Fascio primogenito (o il Primogenito) era il Fascio di Milano, primo fondato da Mussolini (23 marzo 1919);

[1942] Retrogradismo. Tendenza di chi è retrogrado, contrario al progresso. «Combatteremo il retrogradismo tecnico e spirituale», Mussolini, Popolo d’Italia, 24 marzo 1919 […].

                                                                                                               

46 Oltre alle vv. Bracaiolo e Stupidario (cfr. supra) sono inserite in DM9 altre voci relative a Mussolini, come Cordiàliter («avverbio che nella latinità del tardo medioevo significava “cordialmente”. Mussolini l’adoperò in qualche dedica») e Imberlicuccare, «voce onomatopeica, di qualche dial. sett., per stordire,

ammaliare: «[con gli occhi, Mussolini] imberlicuccò ambasciatori, politici e giornalisti di tutto il mondo

Continuano ad essere rammentati anche certi scritti di Mussolini, p.es. nelle vv. Corsivo («al tempo del fascismo, erano molto noti i corsivi del Popolo d’Italia, spesso redatti da Mussolini») e Palchetto («brano […] pubblicato in una o due colonne e incorniciato per dargli particolare rilievo (p.es., al tempo del fascismo, passi di discorsi di Mussolini)»).

8.4.

La modifica più macroscopica riguarda in DM9 l’inserimento di parecchie parole o parti di voci che non sarebbe stato possibile includere nel 1942, a partire da molti dei soprannomi di Mussolini:

[1950] Innominato. L’Innominato: era uno dei modi con cui gli antifascisti designavano Mussolini; [1950] Napoleonitàl. Uno dei soprannomi di Mussolini47;

[1950] Padron di casa. Scherz., il baco delle frutta. || Uno dei soprannomi di Mussolini; [1950] Petaccióne. Uno dei soprannomi di Mussolini48;

[1950] Provolone. Uno dei soprannomi di Mussolini (datogli per la somiglianza della grossa testa calva con un formaggio provolone);

[1942] **Puzzóne. Sost. masch., roman. Poco di buono. || [1950] Negli ultimi anni del fascismo, si adoperava popol., di nascosto, per indicare Mussolini. || [1942] Der., puzzonata, cosa fatta male;

[1963] Sfondatore dell’Impero. Soprannome amaramente scherzoso dato a Mussolini, parodiando quello di Fondatore dell’Impero che gli era stato dato dopo la conquista dell’Etiopia,

[1950] Bagnasciuga. Nel discorso del 24 giugno 1943 (pubblicato solo il 6 luglio, quattro giorni prima dello sbarco alleato in Sicilia), Mussolini aveva detto: «bisogna che non appena il nemico tenterà di sbarcare sia congelato su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga, la linea della sabbia, dove l’acqua finisce e comincia la terra» (dove, come ha fatto osservare Monelli, egli faceva falsa mostra di competenza […]). La frase non fu dimenticata dopo che lo sbarco l’ebbe smentita così clamorosamente: si parlò di discorso del bagnasciuga e ne fu tratto il soprannome di Bagnasciuga per Mussolini49,

cfr. anche la designazione sarcastica ricordata nella v.

[1950] Baffino. A Firenze e altrove, soprannome scherzoso-spregiativo di Hitler (dal 1939 circa). Talvolta opposto a Baffone (= Stalin). E qualcuno più antifascista parlava sottovoce di Baffino - Baffone -

Buffone (Hitler, Stalin, Mussolini).

                                                                                                                47

Il riferimento all’autarchia è meglio comprensibile alla luce, p. es., della v. – pure da DM9 – Tòpital o

topitàl: «storiella che circolava nel 1943, per satireggiare gli innumerevoli surrogati autarchici (e le

condizioni ineguali dei due membri dell’“Asse”): la guerra sarebbe finita quando in Germania si fossero ridotti a mangiar topi, e in Italia topital». Per inciso, si osserva che, come per il DM panziniano, diverse voci (p.es. Affricato, Gardénal, Gerrymander e Se la va, la va) paiono inserite essenzialmente per il gusto di raccontare una «storiella» divertente.

48

Dal cognome di Claretta Petacci deriva anche la v. Petaccino: «poco dopo l’arresto delle sorelle Petacci, durante i 45 giorni, si chiamava così a Firenze la moneta da venti centesimi di conio recente, che riproduceva il profilo dell’amante di Mussolini».

49

Il «famigerato discorso» è ricordato anche per un uso speciale del verbo Concentrare: «chiudere in campo di concentramento. Nel famigerato discorso del “bagnasciuga” Mussolini (24 giugno 1943) annunziò che parecchi stranieri erano stati “concentrati”».

Sono piuttosto caustiche (anche se va puntualizzato che, diluiti fra dodicimila voci, questi lemmi fanno un effetto diverso rispetto questo raggruppamento tematico) anche altre voci inserite in DM9:

[1950] Balconìstico. È stato adoperato con ironico riferimento ai discorsi di Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia.

[1950] *César de carnaval (Un). Un Cesare da carnevale. Motto adoperato per definire Mussolini da Paul Boncour, alla conferenza di Locarno.

[1950] Foro Mussolini. Insieme di piazze, di stadi e di edifici destinati allo sport, a Roma. Dopo la caduta del fascismo, ribattezzato Foro Italico. || Nel 1944, si chiamò scherzosamente così il foro a cui bisognava arrivare stringendo la cinghia dei calzoni, per penuria di cibo.

[1950] Salmone. L’interpretazione macabro-scherzosa (grossa salma) non è rara, anche se di gusto assai mediocre: si chiamò industria del salmone lo sfruttamento turistico della salma di Costanzo Ciano a cura del Fascio di Livorno (1939-43), trafugamento del «salmone» l’esumazione notturna della salma di Mussolini (1946)50.

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