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DA VALENCIA: TERZO PREMIO MONDIALE DI INVESTIGAZIONE ASTROLOGICA

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 196-199)

2) I lavori originali vanno inviati in cinque copie cartacee e in esemplari separati, in formato a4, numerati e scritti a doppio spazio su una sola facciata, correttamen-te impaginati, oltre che in un dischetto concorrettamen-tenencorrettamen-te la ricerca presentata, in for-mato WORD o TXT, con eventuali grafici o figure incluse o a parte.

3) Su ogni copia del lavoro deve figurare il nome dell’autore, in modo da permetter-ne l’identificaziopermetter-ne, solamente sul frontespizio del lavoro presentato.

4) Sulla prima pagina, dovranno essere riportati il motto, il nome, il cognome e la nazionalità dell’autore, il numero di passaporto o di carta di identità, l’indirizzo o altro recapito postale, il telefono e l’E-mail.

LUOGO DI PRESENTAZIONE

III Edizione del premio Mondiale di Investigazione Astrologica

c/o Gracentro S.A. - Plaza de la Santa Cruz, 9 - 46003 Valencia (Spagna). TERMINE DI PRESENTAZIONE

Il termine ultimo per la presentazione dei lavori scadrà irrevocabilmente il 30 settem-bre 2003.

PREMI

Gran Premio Mondiale di Investigazione Astrologica “Gracentro”.

Alla miglior opera di ricerca.

Gran Premio Mondiale di Investigazione Astrologica “Gracentro”.

Alla miglior opera inedita.

Gran Premio Mondiale di Investigazione Astrologica “Gracentro”.

Premio Speciale “Mercé Tamarit”

Alla figura astrologica di maggior rilievo in campo internazionale, come riconosci-mento del suo impegno e dei suoi contri-buti in favore della ricerca e della crescita della cultura astrologica.

REGOLAMENTO

1) Possono concorrere Astrologi o Astrolo-ghe, di qualsiasi nazionalità con un la-voro a tema libero. Verranno tenute in considerazione soprattutto la novità della ricerca presentata, la creatività e

l’importanza che nel mondo astrologico rivestirà il lavoro per l’avanzamento delle conoscenze.

2) Per poter concorrere ai premi, i lavori presentati dovranno possedere requisiti di originalità (in relazione a questioni concettuali, tecniche, storiche o di qualsiasi altro genere) e basi metodologiche (chiarezza dei presupposti, documentazione bibliografica delle fonti, etc.).

3) Il termine ultimo di presentazione dei lavori scadrà il 30 settembre 2003.

4) Il Premio potrà essere frazionato in via eccezionale tra due opere (ex-aequo) co-sì come essere dichiarato non aggiudicato o andato deserto, se la Giuria consi-dererà che nessuno dei lavori presentati possegga i requisiti per meritarlo. In questo caso la Giuria potrà concedere fino a due menzioni speciali a titolo di ri-conoscimento.

5) La Giuria sarà composta da:

– Presidente: Il Presidente di Gracentro.

– Componenti: Ricercatori Internazionali di fama riconosciuta.

– Segretario: un Membro di Gracentro, ente organizzatore del premio, con di-ritto di parola, ma senza didi-ritto di voto.

6) Le designazioni della Giuria saranno rese pubbliche una volta scaduto il termine di presentazione delle opere.

7) Il Premio si assegnerà in una riunione pubblica organizzata a tal fine da Gracen-tro nella notte fra il 6 e il 7 dicembre, sempre se le circostanze lo permetteranno e non capiteranno eventi che obblighino a scegliere un’altra data.

8) Gracentro si riserva il diritto di pubblicare una prima edizione dell’opera vincitri-ce con una tiratura massima di 1000 esemplari; con l’aggiudicazione del premio è implicita da parte dell’Autore la cessione dei diritti per questa prima edizione. 9) Se per qualsiasi motivo trascorrerà più di un anno dalla data dell’assegnazione

del premio senza che l’opera venga stampata, l’Autore avrà piena libertà di pub-blicarla a suo piacimento, purchè sulla copertina dell’opera venga indicato che è ”vincitrice del Gran Premio Mondiale Di Investigazione Astrologica”, e al suo in-terno siano riportate le caratteristiche del Premio e che è stato organizzato da Gracentro - Valencia (Spagna).

10) Su proposta della Giuria e previo accordo con gli autori, potranno anche essere pubblicate quelle opere presentate che Gracentro ritenga meritevoli.

11) Le opere non premiate dovranno essere ritirate dal suo autore o da persona le-galmente autorizzata, entro il termine massimo di due mesi dalla data di aggiudicazione del premio, presso la sede di Gracentro Plaza de la Santa Cruz, 9 -46003 Valencia (Spagna), previa la presentazione di un documento di identità. 12) Il fatto di partecipare a questa competizione implica l’attenersi alle regole

sue-sposte e la loro totale accettazione.

Tutte le norme e le situazioni che dovessero verificarsi non previste nel presente re-golamento saranno risolte dalla Giuria quando si riunirà; la sue decisioni saranno inappellabili.

L.A. 129-920

Si è svolto dal 16 al 18 giugno scorso, nella splendida cornice di Rambures (a sud di Abbeville, ai confini tra Piccardia e Normandia), un evento astrologico importante, rappresentato dalla riunione di storici e medioevalisti sul tema: “L’Astrologia ieri ed oggi”.

L’obiettivo di questa riunione, organizzata da un medioevalista germanista professore all’Università di Rouen (Jean-Marc Pastré) e da un medioevalista astrolo-go professore all’Università di Valenciennes (Charles Ridoux) era di permettere uno scambio di qualità e soprattutto senza intenti polemici, considerando il fatto astro-logico come una realtà la cui pratica può essere oggetto di studio come qualsiasi altra attività spirituale.

Ha partecipato, infatti, un pubblico attento e numeroso e c’è stato un fruttuo-so scambio di idee sia da parte di medioevalisti sia di astrologi.

Sin dall’inizio si è parlato della distinzione tra astrologia ed astronomia nel Medio Evo. In quel periodo, infatti, non esisteva il termine “astrologo” nella lingua francese, mentre, nel periodo latino, gli astrologi venivano designati col termine di matematici. Già nel VII secolo, Isidoro di Siviglia, che rappresenta una delle più grandi fonti della cultura del Medio Evo, distingue una “astronomia naturale”, lecita ed una “astronomia superstiziosa”, illecita. Carmen Mira (dell’Università di Rouen), cita qualche opera letteraria in lingua romanza in cui appaiono personaggi o de-scrizioni in relazione con l’astrologia. Ricordiamo, in particolare, la descrizione del mantello dell’incoronazione di Erec nel primo romanzo di Christian de Troyes, “Erec e Enide”, del quale sono tessute le arti liberali, sintesi della conoscenza medioevale. Nel romanzo di Teb, è il carro di Anfiarao ad offrire un quadro analogo. Si possono ancora citare tre donne in rapporto con la magia o la profezia: la Sibilla Cumana nel Romanzo di Enea (una riscrittura medioevale dell’Eneide di Virgilio), Medea nel Ro-manzo di Troia e la Pulzella dalle Bianche Mani nel Bell’Inconnu di Renaud de Beaujeu. Pare che nelle opere letterarie della fine del XII secolo, non venga fatta di-stinzione tra astronomia ed astrologia e non venga espressa alcuna condanna all’e-sercizio di questa pratica. Jean Maurice (dell’Università di Rouen) ricorda il famoso episodio di Merlin di Robert de Boron riguardante la disfatta degli astrologi di fron-te alla scienza profetica di Merlino. Se gli astrologi sono ricordati come la crema

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 196-199)