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Marie Charlotte Vilhelmine Holten nasce nella contea di Bandholm (Bandholmgaard), nell’isola danese di Lollandia, il 10 settembre 1855, da Nicolai Holten (1815-1888) e Sophie Margrethe Ulrich (1820-1903).80 Il padre Nicolai, impiegato dal 1842 in qualità di agronomo forestale reale (skovrider) a Knuthenborg, la più grande contea di Danimarca, di proprietà dei conti Knuth, apparteneva alla nobile stirpe danese degli Holten, di origine tedesca (originariamente “von Holten”, vedi infra).

La madre, Margrethe, appartiene alla famiglia Ulrich-Wellendorf, originaria della Germania (precisamente dalla zona di Hannover): è figlia di Georg Christian Ulrich (1762-1835), dal 1801 al 1805 agronomo forestale reale del 2. Distretto di Copenaghen, dal 1805 al 1833 primo ispettore dell’Accademia di Sorø: egli era giunto dalla Germania in Danimarca con il gruppo di esperti selvicoltori provenienti dall’Hannover che intorno al 1800 diedero, in collaborazione coi vari ministeri, fondamentale contributo alla silvicoltura

79 Sulla figura dello skovrider e il peculiare significato che questa parola assume nella lingua danese, si veda infra, p. 59; sulla scomparsa della preposizione “von” (von Holten), si veda infra, p. 43. 80 Si desume questa notizia dal registro dei battesimi della diocesi di Østofte: si veda in particolare

Maribo Amt, Fuglse Herred, Østofte Sogn Hovedministerialbog [Østofte 606-Y Fødte M. 1845 9/1-

58 29/5 (Fødte) K. 1845 20/3 – 58 21/5; Konf. 1845-58 april; Viede 1845 7/2-58 9/7, Døde M. 1845 1/1-58 2/6; (Døde) K. 1845 19/1-58 31/12], in particolare 1845 FKVD-1858 FKVD, p. 121, n. 39, in cui si legge che la nostra autrice è stata battezzata in data 23 ottobre: questo documento è riportato in

AMO col titolo Registro principale. Battesimo (Hovedministerialbog). Il Registro pincipale

(Hovedministerialbog o Hovedbogen) era redatto dal parroco, secondo la legge danese dal 1814 documento di valore giuridico. Di contenuto identico ad esso era il Controregistro (Kontraministerialbog), redatto dal diacono: sebbene concepito quale copia del primo, accade spesso che esistano discrepanze tra i due libri, specie nella formulazione delle date, ragione per cui è d’obbligo una certa cautela nella consultazione di entrambi gli strumenti: cfr. Hurtige tips & tricks til

Det Nye Arkivalier online – Især om kirkebøger, pubblicato sul sito dell’Archivio Reale di

Danimarca, Statens Arkivet/Rigsarkivet, URL https://www.sa.dk/wp-content/uploads/2015/10/nyAO- kirkeboeger-hjaelp-2.pdf (ultimo accesso 04.06.2017), p. 8. Un caso di discrepanza tra i due registri sembra riguardare anche la data di battesimo della nostra autrice, che nel Kontraministerialbog appare di difficile lettura: chi scrive legge la data “22” o, più presumibilmente, “29”, dunque diversamente dal “23” indicato nel Hovedministerialbog corrispondente: cfr. Maribo Amt, Fuglse

Herred, Østofte Sogn Kontraministerialbog (Østofte, Kirkebog 1845-1858), 1845 FKVD-1858

FKVD, p. 121, n. 39: questo documento è riportato in AMO col nome Controregistro. Battesimo (Kontraministerialbog). Bandholm e Østofte avevano costituito sin dal Medioevo un unico distretto (sogn), ma nel 1874 anche Bandholm ebbe la sua chiesa, annessa a quella di Østofte: quando la nostra autrice nacque, Bandholm non aveva ancora una sua chiesa, e la giovane Marie fu pertanto battezzata nella chiesa madre di Østofte: cfr. pp.159-231 (Østofte-Bandholm Sogne), qui p. 161. I registri testé citati sono interamente digitalizzati sul sito dell’Archivio Reale di Copenaghen, rispettivamente, per il Registro principale battesimo, URL https://www.sa.dk/ao- soegesider/da/billedviser?epid=17223778#203704,38638928 (ultimo accesso 11.12.2019) e

Controregistro. Battesimo https://www.sa.dk/ao-

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danese.81 Nel 1879, egli aveva sposato Margrethe Sophie Sparre (1772-1844), figlia adottiva del commerciante Rasmus Sparre poi adottata dal ricco uomo d’affari Niels Brock (1731- 1802), fondatore, tramite lascito allo Stato (300 mila corone), della celebre Scuola Reale e di Studi Commerciali Superiori di Copenaghen, nota col nome di De Brockske Handelskoler, ancora oggi esistente, in cui si insegnavano ai figli dei commercianti, futuri commercianti, materi quali la religione, l’ortografia, la matematica, nonché a parlare e scrivere in tedesco, inglese, e francese, e a redigere i registri commerciali.82 La stirpe dei von Holten, in seguito Holten (vedi infra), proveniva dalla città di Wilster, nello Schleswig-Holstein, città natale del capostipite, Johann von Holten (1689-1760). Egli, dopo un apprendistato come artigiano a Vienna, era giunto nel 1717 in Danimarca, divenendo capomastro al fianco di Nicolai Eigtved (1701-1754), architetto del primo Palazzo di Christiansborg e del Prinsens Palæ per il futuro Federico V, oltreché del primo edificio del Teatro Reale (Det Kongelige Teater) a Kongens Nytorv, poi abbattuto.83 Johann von Holten si sposò tre volte; dal primo

81 Ella è chiamata dalla nostra autrice “Mutter” (ted. ‘madre’): cfr. Marie Gamél født Holten, Dalla

riserva boschiva di Mårum, cit., p. 26. Sulla famiglia Ulrich-Wellendorf si veda Didier Gautier, Familien Ulrich. En tysk-dansk skovriderslægt Ulrich. Efterkommere af Georg Christian Ulrich,

URL http://www.gautier.dk/ulrich01.html (ultimo accesso 06.11.2017): verso il lavoro di Didier Gautier, scomparso nel 2012, l’autore del presente lavoro ha contratto, pur non avendolo conosciuto di persona, un ingente debito di gratitudine. Le notizie sono desunte, oltreché da Gautier, da Adolf Oppermann, voce Ulrich, Georg Christian, in DBL1, XVIII Bind (Ubbe-Wimpffen), Gyldendanske

Boghandel-Nordisk Forlag, Kjøbenhavn 1904, p. 72.

82 C. Salmonsen, voce Brock, Niels in DBL1, III. Bind (Brandt-Clavus), Gyldendanske Boghandels

Forlag (F. Hegel & Søn), Kjøbenhavn 1889, pp. 96-97. La scuola fu istituita nel 1888 con un suo lascito testamentario, intitolato De Brockske Handelsskoler; nel 1908 tali scuole assunsero il nome di

Niels Brocks Handelsskole. A tutt’oggi, la Niels Brock Copenhagen Business School rappresenta la

più grande scuola superiore di studi commerciali di Danimarca: cfr. Michael Blegvad, voce Niels

Brock in DSD, cit., URL

http://denstoredanske.dk/Erhverv,_karriere_og_ledelse/P%C3%A6dagogik_og_uddannelse/%C3%98 konomiske_uddannelser_og_eksportuddannelser/Niels_Brock_Copenhagen_Business_College (ultimo accesso 06.11.2017)

83 Si desumono queste notizie da Johann von Holtens efterslægt, URL http://www.vonholten.dk/johann-von-holten.html (ultimo accesso 26.12.2017). La Società per gli

studi genealogici holteniani (Slægtsamfundet Holten) fu istituita il 29 giugno del 1910 a Copenaghen

per iniziativa dei discendenti di Johann von Holten, allo scopo di rinsaldare i vincoli famigliari e promuovere gli studi storici e genealogici sulla stirpe; del suo comitato direttivo fece parte dal 1931 anche la nostra autrice: cfr. anno 1936 in Slægtsamfundet Holten. Oversigt over udflugter og

udemøder gennem årene, URL www.gautier.dk/udflugt.doc (ultimo accesso 06.11.2017: il

documento è privo di numerazione di pagina, il nome dell’autrice compare al foglio n. 2); inoltre,

Slægtsamfundet Holten, URL http://www.vonholten.dk/ (ultimo accesso 06.11.2017). Theodor

Hauch-Fausbøll riferisce di una famiglia von Holten presente ad Amburgo nel XVII secolo in cui ricorrono nomi propri presenti nei rami più antichi di quella danese: se si considera che al suo arrivo in Danimarca nel 1720 Johann von Holten dichiarò di provenire da Holsten, è lecito presumere con Hauch-Fausbøll che si trattasse della stessa famiglia, benché manchino allo stato attuale prove certe: cfr. Th. Hauch Fausbøll, von Holten (Den yngre danske Slægt) in Slægtshaandbogen. Tillæg til

Personalhistoriske Samlinger I, Kjøbenhavn Thieles Bogtrykkeri 1910, pp. 412-414, qui pp. 412-

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matrimonio ebbe un unico figlio, di cui si persero le tracce quando questi lasciò la Danimarca; dei tre figli nati dalle seconde nozze con Dorthe Kirstine Jensdatter Sahl (1708- 1748), solo il secondogenito Johannes (1741-1816), farmacista e ispettore doganale a Elsinore, ebbe figli: sua moglie era Anna Margrethe Abildgaard (1747-1826), sorella di uno dei più celebri pittori danesi legati all’Italia, Nicolai Abraham Abildgaard (1743-1809).84 Dalla loro unione nacquero dieci figli, di cui alcuni morti precocemente; tra i sei figli superstiti, 4 maschi e 2 femmine, vi sono Johan (Hans) Severin von Holten (1770-1805), bibliotecario del principe ereditario Federico (VI) e insegnante di scienze naturali del futuro Re Cristiano VIII; Nicolai Abraham von Holten (1775-1850), uno degli uomini più ricchi della Guldalder danese, mecenate e protettore di artisti, e l’agente di cambio Mathias von Holten (1783-1867), di nostro particolare interesse perché nonno paterno di Marie Gamél Holten.85 Sua moglie era Anna Sophie Nicoline Kramer (1783-1843), figlia del giudice

discendenti del capitano di nave Reinholdt Jacob Isebrandt van Holten, presumibilmente olandese, il quale morì a Elsinore nel 1685: tra i suoi discendenti figura un ciambellano (kammerjunker) Holger von Holten, il quale restò in Danimarca, mentre altri si trovano nelle Americhe: cfr. Den ældre

Holten-slægt, URL http://www.vonholten.dk/den-danske-familie-holten.html (ultimo accesso

06.11.2017). Sull’attenzione letteraria di Marie Gamél Holten per gli animali, si veda infra, p. 387, n. 1138. Sulla figura di Nicolaj Eigtved si veda Mette Smed, voce Niels Eigtved in DSD, cit., URL http://denstoredanske.dk/Kunst_og_kultur/Arkitektur/Norden/Niels_Eigtved (ultimo accesso 06.11.2017).

84 Johann von Holtens efterslægt, cit., URL http://www.vonholten.dk/johann-von-holten.html, (ultimo accesso 06.11.2017). Sulla figura del pittore Nicolai Abraham Abildgaard, centrale nella storia dei rapporti culturali tra Italia e Danimarca, si veda almeno Julius Lange, voce Abildgaard,

Nicolai Abraham, in DBL1, I Bind (Aaberg-Beaumelle), Gyldendanske Boghandel Forlag

(Hegel&Søn), Kjøbenhanv 1887, pp. 38-48.

85 Johann von Holtens efterslægt, cit., URL http://www.vonholten.dk/johann-von-holten.html (ultimo accesso 06.11.2017). A ciascuno dei 6 figli di Johannes von Holten corrisponde una linea (ramo) della famiglia; in ordine cronologico, quello dei discendenti di Mathias von Holten, comprendente cioè la nostra autrice, è la Linea V: cfr. ibid., URL http://www.vonholten.dk/johann-von-holten.html (ultimo accesso 06.11.2017). Sul sito dello Slægtsamfundet Holten è possibile visualizzare le 6 tavole genealogiche complete: in particolare, per la Linea V di nostro interesse, si veda il documento dal titolo Linie V- Efterkommere af Mathias von Holten), URL http://www.vonholten.dk/uploads/1/2/5/1/12516002/linie_v.pdf (ultimo accesso 06.11.2017, d’ora in avanti citata come Linea V); per la nostra autrice in particolare ibid., p. 17. Accanto a Mathias von Holten, ottavo figlio di Johannes von Holten e Anne Margrethe Abildgaard, sopravvivono 5 figli, qui di seguito citati in ordine di nascita: lo zoologo Johan (Hans) Severin von Holten (1770-1805), marito di Juliane Marie Wittendorf (1770-1838), da cui discende la Linea 1; Ane Margaretha von Holten (1773-1858), la quale sposa il grossista e console generale Georg Ludwig Becker (1759- 1835), da cui discende la Linea II; Nicolai Abraham von Holten (1775-1850), marito di Johanne (Hanne) Catharine Kirstine Mangor (1778-1869), Direttore dell’Ufficio Doganale dell’Øresund e Consigliere Segreto del Re, da cui discende la Linea III; Peter Joachim Diedrich von Holten (1779- 1843), proprietario di un mulino e marito di Nicoline (Nina) Ericha Munch (1782-1843), da cui discende la Linea IV; Ane Pauline von Holten (1785-1855), moglie di Johan Georg Ludvig Manthey (1769-1842), proprietario della tenuta di Falkensteen in Selandia e consigliere di stato, da cui discende la Linea VI: cfr. Johann von Holtens efterslægt, cit., URL http://www.vonholten.dk/johann- von-holten.html (ultimo accesso 06.11.2017). Le notizie relative a Johan (Hans) Severin Holten e a Nicolai Abraham von Holten sono desunte da Gerda Moth Greve, Mårum gamle skovridergård og

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ecclesiastico di Amager Erik Christopher Kramer (1742-1821) e di Louise Klagenberg (1751-1843): ella era “molto amata dai nipoti e dalle nipoti, che spesso venivano a farle visita nella casa che sorgeva sulla Ny Kongensgade”, a Copenaghen.86 Il padre di Erik Kramer, il trisnonno, dunque, di Marie Gamél, era Hans Christopher Kramer (morto dopo il 1762), segretario del fabbro di corte e ciambellano Frederik Christian von Plessen e marito di Sophie Kaas (1701-1746), della nobile famiglia jutlandese dei Kaas, famiglia della più antica nobiltà danese (uradel), che connette la famiglia Holten alle più illustri casate reali europee e a sovrani e principi medievali.87 Infine, la bisnonna paterna, Louise Klagenberg, era figlia del consigliere di stato e delegato alla Rentekammeret Valentin Nicolai Klagenberg (1709-1782): egli, sposato con Anna Holst (1722-1794), ebbe 5 figli, tre maschi e due femmine: la prima era la bisnonna paterna della nostra autrice, Louise, mentre la seconda, Marie, sposata Mangor, era suocera di Anne Marie Bang (1781-1865), la scrittrice nota come Madam Mangor e autrice di uno dei libri di cucina più amati di Danimarca, il Libro di

cucina economica (Kogebog for smaa Husholdninger), meglio noto come Il libro di cucina di Madame Mangor (Madam Mangors Kogebog).88

livet som det var dengang, in «Holbo Historier. Nyt om gammelt fra Gribskovkommune Holbo

Herred», Årbog 2009, cit., pp. 97-107, qui p. 102: l’etnologa danese ricostruisce la vita della riserva intorno al 1860 a partire dallo scritto holteniano Dalla riserva boschiva di Mårum (Fra Maarum

Skovridergaard): cfr. Gerda Moth Greve, Hvad arkivet gemte, ibid., p. 92: l’articolo di Moth Greve è

seguito da Marie Gamél født Holten, cfr. Fra Maarum Skovridergaard. “Børn” betød altid samtlige

Husets Beboere, Moder med, af Marie Gamél, født Holten, ibid., pp. 93-96; a p. 93 è in un riquadro

collocato in limine all’articolo holteniano, Moth Greve presenta ai lettori lo scritto, da lei “fortunosamente” ritrovato nell’Archivio Locale di Helsinge-Gilleleje (Helsinge-Gilleleje

Lokalarkiv): cfr. Moth Greve, Hvad arkivet gemte! cit., p. 92. Sullo scritto holteniano, come pure

sulla ricostruzione etnografica di Moth Greve avremo modo di tornare più diffusamente a breve, quando tratteremo della fanciullezza dell’autrice: cfr. in particolare infra, pp. 59ss.

86 Carl Henrik Holten, Nogle optegnelser om familien Kramer, in «Meddelelser fra Slægtsamfundet Holten», nr. 15, ottobre 1951, pp. 1-5. La citazione è tratta da Odd Steenberg, La famiglia del Primo

Consigliere Nicolai Holten (Forstråd Nicolai Holtens Slægt), Det Kongelige Bibliotek, København

1985, p. 6.

87 Sulla figura di Hans Christopher Kramer, si veda Carl Henrik Holten, Nogle optegnelser om

familien Kramer, cit., p. 4; sui legami della famiglia Kaas con alcune stirpi reali, cfr. Odd Steenberg, Forstråd Nicolai Holtens Slægt, cit., p. 1.

88 La Rentekameret era una istituzione del Regno preposta allo svolgimento di funzioni amministrative attinenti al campo economico. La famosa autrice di libri di cucina era moglie di Valentin Nicolai Mangor (1770-1812), figlio di Marie Klagenberg, sorella della bisnonna della nostra autrice, Louise: cfr. Carl Henrik Holten, Nogle optegnelser om familien Kramer, cit., p. 4. e Kenth Kjeldgård Nielsen, Inga Dahlagård, voce Anne Marie Mangor in DSD, cit., URL http://denstoredanske.dk/Dansk_Biografisk_Leksikon/Kunst_og_kultur/Litteratur/Forfatter/Anne_M arie_Mangor (ultimo accesso 06.11.2017). Si veda inoltre Ane Marie Mangor, Kogebog for smaa

Husholdninger, indeholdende Anviisning til forskjellige Retters og Kagers tillavning, med angiven Vægt og Maal, Thieles Bogtrykkeri, Kjøbenhavn 1837. Durante il 1864, anno della Seconda Guerra

dello Schleswig, la Mangor fu autrice di vari libri di cucina tra cui uno destinato ai soldati danesi al fronte: Kogebog for Soldaten i Felten, Thieles Bogtrykkeri, Kjøbenhavn 1864. I suoi libri, accanto ad altre autrici di libri di cucina, svolsero un ruolo importante nella storia della cultura, in particolare nel

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Come si è visto, dunque, i von Holten appartenevano alla cerchia di persone più vicina ai sovrani assoluti danesi, prima Federico VI (1808-1839) e poi Cristiano VIII (1839- 1848), e rappresentavano “la nuova borghesia del mondo degli uomini d’affari e della finanza”, legata a sovrani che potevano rapidamente elargire beni e gradi quanto altrettanto rapidamente ritirarli.89 Essi, come suggerisce l’etnologa danese Gerda Moth Greve, che si è occupata della famiglia (in senso stretto) di Marie Gamél in relazione al bosco di Grib (vedi

infra), scelsero di rinunciare al von tedesco presumibilmente a seguito del tormentato

dibattito, acuitosi già sotto la reggenza del governatore tedesco Struensee, relativo alla presenza di tedeschi nei posti di spicco, culminato il 15 gennaio 1776 con la promulgazione da parte di Cristiano VII (1766-1808) della “Legge sul diritto di cittadinanza per i pubblici ufficiali” (Forordring om indfødsret for embedsmænd, 15. Januar 1776), che sanciva che i posti pubblici venissero assegnati unicamente a persone nate all’interno del Regno di Danimarca.90 La situazione aveva raggiunto il punto più critico nel 1789-1790, quando nel Regno, e principalmente a Copenaghen, erano scoppiati i moti di disordine noti come “risse tedesche” (Tyskerfejder), reazione della popolazione danese alla crescente presenza di tedeschi nell’amministrazione del Regno e nella vita culturale, nonché alla sempre maggiore distanza all’interno della società tra una cerchia di tedeschi di raffinata cultura, padroni dei salotti letterari più esclusivi della città, e i clubs borghesi di Copenaghen, legati alla finanza e al commercio, che aspiravano a ottenere un riconoscimento morale da parte del sovrano.91

processo di formazione di una precisa identità e di una coscienza borghese autenticamente danesi: Carol Gold, Danish Cook books. Domesticity & National Identity 1616-1901, University of Washington Press, Seattle/MuseumTusculanum Press, University of Copenhagen, 2007, pp. 90-91. Nel 1910, anno di inizio dell’attività letteraria della nostra autrice, il Kogebog for smaa

Husholdninger raggiunse la quarantesima edizione, ristampato in un unico volume con la sua

continuazione nota come Fortsættelse af Kogebog for smaa Huusholdninger, indeholdende

Anviisning til at tillave forskjellige Retter, Kager, Compotter og Salater m.m. efterangiven Vægt og Maal, Thieles Bogtrykkerie, Kjøbenhavn 1837. L’autrice di libri di cucina è citata dalla nostra autrice

nella sua impressione di viaggio dalla località danese di Svinkløv, dove gli Holten possedevano una tenuta: cfr. Marie Gamél, Quando l’erica fiorisce, cit., p. 1: per un’analisi di questo scritto, si veda

infra, pp. 342ss.; sul ‘circolo’ di Svinkløv, cfr. infra, pp. 238ss.

89 Gerda Moth Greve, Mårum gamle skovridergård og livet som det var dengang, cit., p. 103.

90 Ibid., p. 103; si veda inoltre Forordning om indfødsret for embedsmænd, 15. januar 1776, in

danmarkshistoriendk Aarhus Universitet, URL http://danmarkshistorien.dk/leksikon-og- kilder/vis/materiale/forordning-om-indfoedsret-for-embedsmaend-15-januar-1776/ (ultimo accesso 06.11.2017); il documento originale, è visibile all’URL http://danmarkshistorien.dk/fileadmin/filer/Billeder/Scanninger_af_kilder/Forordning_om_indfoedsr et_for_embedsmaend_15.01.1776/Forordning_om_indfoedsret_for_embedsmaend_15.01.1776.pdf (ultimo acesso 06.11.2017).

91 La frustrazione della borghesia danese sfociò inoltre in una rissa letteraria riguardante la traduzione tedesca del libretto danese scritto da Jens Baggesen per l’operetta Holger Danske, per cui si richiedeva ai tedeschi del Regno di “divenire danesi nella lingua e nella cultura”: cfr. Ole Feldbæk, voce Tyskerfejden in DSD, cit., URL

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Durante e prima il 1864, anno della Seconda Guerra dello Schleswig, il sentimento antitedesco in Danimarca si era acuito, ed è presumibile ipotizzare che la famiglia von Holten abbia rinunciato al von proprio in questo periodo. Sull’effetto che la perdita dello Schleswig provocò sulla famiglia dell’autrice non si possono che azzardare ipotesi, nel tentativo di immaginare se tale perdita sia stata sentita come una mutilazione o come un arricchimento, quale parte cioè complementare della propria anima in virtù delle origini tedesche e del legame con la Germania, specialmente per via materna.

Per formulare alcune ipotesi ci baseremo sulla produzione letteraria dell’autrice, la quale restituisce i frammenti di un amore inestinguibile e di un legame con la terra tedesca e con la sua lingua, o con almeno uno dei suoi dialetti: dal Plattdeutsch dei libri di Fritz Reuter, il cui studio lo skovrider Nicolai Holten imponeva ai propri figli, fino alla cultura letteraria del Romanticismo tedesco che impregna, soprattutto nella fase iniziale della sua attività letteraria, la scrittura di viaggio holteniana; infine, le terre in cui Marie Gamél viaggia con più assiduità dopo l’Italia, l’Austria e il Tirolo, luogo in cui soprattutto i Gamél sembrano aver goduto di grande fama ai primordi del Novecento, nell’epoca cioè in cui Marie Gamél Holten frequenta la zona insieme al marito Victor.92

La madre dell’autrice è l’unica femmina di 5 figli: per parte materna la nostra autrice ha dunque 4 zii maschi, dei quali il primogenito Georg Alexander Ulrich (1831-1884), sposato con una donna islandese, Doris Kemp (1836-1909), avrà 10 figli. Tra i numerosi cugini di primo grado dell’autrice, se si considerano i futuri impegni e l’interesse dell’autrice per alcuni temi letterari, riteniamo degni di menzione in questa sede almeno il generalmaggiore Niels Brock Ulrich (1860-1926), Direttore del Ministero della Guerra, e la capo infermiera Mine Elisabeth Ulrich (detta “Mine”, 1869-1923); inoltre, l’autrice sembra portare il nome di una zia acquisita, Vilhelmine Marie Simmelhag (1839-1875), sposata con Joachim Ludvig Ulrich (1833-1914).93

Il padre Nicolai Holten ha tre fratelli, rispettivamente Hans Christopher Holten (1813-1885), il ciambellano (Kammerherre) Peter Holten (1816-1897), e, infine, il professore di fisica Carl Valentin Holten (1818-1890), rispetto alla società copenaghense del tempo certamente la figura più in vista, e quella che per un legame speciale con il fratello

http://denstoredanske.dk/Danmarks_geografi_og_historie/Danmarks_historie/Danmark_1536- 1849/Tyskerfejden (ultimo accesso 06.11.2017).

92 Sulla presenza della coppia a Merano, si veda infra p. 121; p. 121, n. 317.

93 Gli zii materni sono, in ordine di nascita, Hans Christian Ulrich (1822-1905); Georg Alexander Ulrich (1831-1884); Joachim Ludvig Ulrich (1833-1914); Carl Julius Ulrich (1835-1913): cfr. supra, p. 39; p. 40, n. 81.

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maggiore, lascerà nella nipote, la nostra futura autrice, il ricordo più nitido.94 Tra i cugini di primo grado di parte paterna si ricordano in modo particolare il politico Hans Sophus Carl Holten (1850-1928) e il consigliere di stato Carl Christopher Holten (1854-1930), figli entrambi del Maggiore dei Livjægerkorpset Hans Christopher Holten.95

Dal matrimonio dello skovrider Nicolai Holten e Sophie Margrethe Ulrich nascono 7 figli: la nostra autrice è la terz’ultima. La primogenita è Sophie Louise (1844- 1926), la quale non deve essere confusa con la più celebre Sophie Holten (1858-1930), futura pittrice di fama e amica di Johannes Jørgensen, consanguinea della nostra autrice perché i due nonni erano fratelli: Sophie sposerà l’agronomo forestale (skovrider) Frederik