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I. 1.4.2.3 La tomba di Victor e Marie Gamél: un monumento di rilievo storico culturale

I.1.4.3 Una stanza tutta per sé

Nel 1906, a seguito della morte del marito Victor, la nostra autrice risulta ancora abitare nella casa di Ceresvej 17, presumibilmente insieme alla nipote Ida Cecilie Ulrich Holten (1887-1975), di cui Marie era anche madrina.328 Tuttavia, in un certo momento del 1906/1907, Marie si trasferisce in una casa, presumibilmente un appartamento, al primo piano di Blytsvej 8, ancora nel quartiere di Frederiksberg.329

Un anno dopo, nel 1907/1908, risulta partita per una destinazione non precisata.330 Possiamo tuttavia azzardare delle ipotesi su questo allontanamento, sulla base di

328 Si veda Censimento 1906/1907 (Folketælling 1906/1907) in Rigsarkivet, https://www.sa.dk/ao- soegesider/da/billedviser?bsid=12595#12595,408188 (ultimo accesso 12.12.2019), pp. 20-21. Ida Cecilie Ulrich Holten, nipote dell’autrice, era amministratrice presso Berlitz, presumibilmente la

Berlitz School, scuola di lingue fondata in America nel 1878 con succursali in tutto il mondo: nel

1907 si incontrano in quella di Trieste, rispettivamente in qualità di insegnante e studente di lingua inglese, James Joyce e Italo Svevo: cfr. Richard Newbury, Svevo e Joyce, amici letterari, in «Il Piccolo», 23 febbraio 2017, URL http://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero/2017/02/23/news/svevo-e- joyce-amici-letterari-1.14928286?refresh_ce (ultimo accesso 16.01.2018).

329 Registro delle entrate Frederiksberg 1906/1907 (Frederiksbergs Skattebogen 1906/1907, Frederiksberg Stadsarkiv).

330 Registro delle entrate Frederiksberg 1907/1908 (Frederiksbergs Skattebogen 1907-1908), Frederiksberg Stadsarkiv, in cui Marie risulta “partita” (bortrejst). Poiché è probabile che nell’estate del 1908 Marie Gamél si sia trovata a Copenaghen, da cui sarebbe partita alla volta della Sicilia, presumibilmente a seguito del terremoto di Messina e Reggio Calabria: cfr. Marie Gamèl n. Holten,

Regali di Natale, cit., p. 2.

Figura 10. La casa di Blytsvej 8 a Frederiksberg, dove Marie visse nel periodo compreso tra il 1906 e il 1907© danskebilleder.dk

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alcuni realia a nostra disposizione.331 Nel 1908, l’autrice è a Ustrupgaard, luogo da cui scrive la lettera a Carl Martin Collin per raccomandargli un giovane studente tedesco; in questi anni non è dunque neppure da escludere una presenza dell’autrice in Germania.332

Neppure è da escludersi la presenza di Marie Gamél in Sicilia durante il terremoto di Messina e Reggio Calabria, avvenuto il 28 dicembre del 1908: infatti, in un appello a favore dell’invio di regali natalizi al popolo del Belgio invaso dalla Germania, lanciato dalla giornalista il 24 ottobre 1914 per mezzo delle colonne del «Berlingske Politiske og Avertissements-Tidende», ella ricorda “ la grande tragedia del terremoto che ridusse in macerie Messina uccidendo 80 mila persone e lasciando privi di tutto molti altri, che qui tutti si doveva aiutare: e ci fu qui uno sforzo tale che non si era mai visto nel mondo”.333 È anche altamente probabile, come la sua biografia dimostra, che Marie Gamél abbia prestato l’aiuto umanitario da lontano, seguendo l’esempio di molti altri Danesi.334

Nel 1908-1909, Marie è nuovamente in Danimarca, e prende in affitto una stanza ancora a Frederiksberg al n.1 di Segelckesvej.335

Il 25 settembre 1909, Marie parte per l’Italia.336

Nel marzo del 1910, Marie si trova a Taormina, da dove poi raggiunge Enna (all’epoca ‘Castrogiovanni’): se in riferimento alla seconda località non si sono reperite notizie relative all’albergo in cui alloggiò, in riferimento alla prima ella può aver scelto di soggiornare in alcune pensioni del posto, presumibilmente in quella più frequentata dalla

331 Il 3 luglio del 1908, una ragazza che lavorava a servizio, Jenny Elvira Christine Jensen, risulta trasferirsi in casa della “vedova Gamél” (Enkefrue Gamél): cfr. Registro della polizia (Politiets

Registerblad), fascicolo Jensen, Jenny Elvira Christine. Allo stato attuale non è possibile stabilire

con certezza se si tratti della nostra autrice o di Emma Johanne Emilie Hellerung, anche lei “vedova Gamél” in quanto moglie di Augustin Gamél, morto, si è detto, nel 1904: cfr. Jens Vestberg, voce

Augustin Gamél in DSD, cit., URL

http://denstoredanske.dk/Dansk_Biografisk_Leksikon/Handel_og_industri/Grosserer/Augustin_Gam %C3%A9l (ultimo accesso 16.01.2018).

332 Cfr. supra, pp. 107-108, n. 277.

333Marie Gamel n. Holten, Dibattito libero. Regali di Natale, cit., p. 2. Anche Marie Helms, figura di viaggiatrice e scrittrice simile e speculare a Marie Gamél, nel suo libro di viaggio Dalla Sicilia (Fra

Sicilien) ricorda con dovizia di particolari, quando “l’aiuto umanitario da parte dei gruppi di forestieri

presenti in Sicilia, soprattutto a Taormina, si fece “immediato e imponente”: cfr. La nuova Messina (Det ny Messina), in Marie Helms, Dalla Sicilia, cit., pp. 182-191. Su Marie Helms, cfr. ad esempio

supra, pp. 110-111; pp. 110-111, n. 286.

334 Il capitolo sull’impegno profuso dalla Danimarca a favore dell’Italia durante il terremoto di Messina e Reggio Calabria resta, nell’ambito della storia dei rapporti tra i due paesi, un desideratum degli studi.

335 Registro delle entrate a Frederiksberg 1908/1909 (Frederiksbergs Skattebogen 1908/1909), Frederiksberg Stadsarkiv.

336 Registro delle entrate a Frederiksberg 1909/1910 (Frederiksbergs Skattebogen 1909/1910), Frederiksberg Stadarkiv.

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colonia danese e gestita da due signore danesi, Augusta e Margherita Hansen, l’albergo Villa S. Pietro (vedi infra).337

In giugno Marie fa ritorno in Danimarca, presumibilmente per attendere alla pubblicazione del libro Tempi vecchi e nuovi (Gamle Tider og ny), il cui manoscritto viene inviato dall’autrice alla casa editrice Gyldendal il 28 dello stesso mese dall’indirizzo “Kontorchef Holten Falkonergaard 17”, dunque ancora nel quartiere di Frederiksberg.338

Ad agosto, Marie è presente nella località marina danese di Svinkløv, luogo in cui gli Holten, presumibilmente, possiedono una tenuta di famiglia e da cui ella scrive il bozzetto Quando l’erica fiorisce.339 Proprio in quegli anni, la casa di Ceresevej è frequentata da personalità d’eccezione, quali il pianista australiano Percy Grainger (1882-1961), che diviene amico e amante della nipote di Marie Gamél, la pianista Karen Emma Holten: una fotografia scattata a Svinkløv ritrae la pianista Karen Emma Holten insieme ai coniugi Grainger (Percy e Rose) in compagnia di una donna “sconosciuta”, la cui età, tuttavia, e i tratti somatici corrispondono a quelli della nostra autrice: è possibile, dunque, che quella fotografia raffiguri anche Marie Gamél?340

Nell’estate del 1911 ella è di nuovo in Danimarca, luogo in cui fa ritorno dopo il primo dei suoi viaggi sardi, presumibilmente allo scopo di completare la traduzione del

337 Giuseppe Restifo, Taormina da borgo a città turistica. Nascita e costruzione di un luogo turistico

nelle relazioni fra visitatori e nativi 1750-1950, Sicania, Messina 1996, specie pp. 203-209. Si veda

inoltre il riferimento all’albergo ‘pieno di Danesi’ che Marie Helms fa nel suo Dalla Sicilia nel racconto del terremoto del 1908, ove descrivendo la reazione degli ospiti di una “casa” (Huset), una volta accorsa sulla terrazzo, racconta di aver sentito parlare “Danese, ora con inflessione dello Jutland, ora con l’accento di Copenaghen” (Det var Dansk, der blev talk, snart jydsk-farvet, snart

med let københavnske Akcent), nonché di una domanda che subito dopo la prima scossa le aveva

rivolto una turista americana “Scapperete tutti in Danimarca?” (Are you all escaping for Denmark?): cfr. Marie Helms, Dalla Sicilia, cit., pp. 46-64, qui p. 48.

338 Registro dei Manoscritti Gyldendal 28 giugno 1910 (Manuskript) conservato presso l’Archivio

Storico della Casa Editrice Gyldendal (Gyldendals Historisk Arkiv), allo stato attuale non ancora

inventariato: il documento è contenuto in AMO col titolo Registro dei Manoscritti Gyldendal/Tempi

vecchi e nuovi. Sul libro Tempi vecchi e nuovi (Gamle tider og ny), mai pubblicato, ci soffermiamo

più diffusamente pp. 223ss. Negli anni compresi tra il 1910 e il 1914 Marie Gamél scompare dai

Registri delle entrate di Frederiksberg, presumibilmente perché impegnata nei suoi primi lunghi

soggiorni italiani e nei due viaggi sardi (vedi infra). In questo tempo, ella vive in Danimarca ‘ospite’ ora del fratello Niels Brock Ulrich, nella Falkonergaard 17, ora della cognata Wullf e dei nipoti nella casa di Ceresvej 17.

339 Marie Gamél, Quando l’erica fiorisce, cit. L’articolo reca la dicitura “Svinkløv, in agosto” (Svinkløv i August).

340 Cfr. Percy Aldridge Grainger, The Farthest North of Humanness, Letters of Percy Grainger 1901-

1914, Edited by Kay Dreyfus, 1985, pp. 345 e ss. Molte delle lettere scritte da Grainger alla moglie

Rose nel 1911 recano l’indirizzo “Ceresvej 17”. Un’operazione di ‘ricognizione fotografica’ simile a quella effettuata da chi scrive in riferimento a Marie Gamél Holten è stata eseguita da Reiner Stach, autore di Questo è Kafka. Traduzione di Silvia Dimarco, Roberto Cazzola, Adelphi, («La collana dei casi»), Milano, 2. ed. 2016: si ringrazia la dott.ssa Martina Morabito per la preziosa segnalazione bibliografica.

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romanzo deleddiano Dopo il divorzio, inviato alla casa editrice Gyldendal (con l’indicazione di rispedire il manoscritto in “Ceresvej 17”).341

Osservando ancora il Registro degli Iscritti al Circolo Scandinavo per il 1911, che ha restituito tracce di Marie Gamél, si assiste a un fatto curioso: ella sembra sbagliare l’indicazione del proprio domicilio romano, probabilmente avendo prima istintivamente inserito quello precedente, per cui dopo aver depennato il vecchio indirizzo, “Via Porta Pinciana 32 III Pensione Pinciana”, aggiunge sopra l’indicazione del domicilio attuale, appunto “Casa Block”. La Pensione Pinciana era una pensione storica di Roma, ubicata in cima a via Veneto e non lontana dalla sede del Consolato di Danimarca (il cui indirizzo era via di Porta Pinciana 36); Casa Block, si è detto, rappresentava invece una sorta di enclave scandinava nella capitale, ed era luogo amato per la sua ubicazione contigua a Trinità di Monti.342 Prima di alloggiare alla Pensione Pinciana, la nostra autrice doveva aver soggiornato in un pensione di via XX Settembre, come si evince da una lettera (attualmente di datazione incerta) inviata da Marie Gamél nella primavera presumibilmente dello stesso anno al giornalista sardo Ranieri Ugo, amico di Grazia Deledda e sua principale figura di riferimento in Sardegna.343

Nella primavera del 1912, Marie raggiunge, verosimilmente per la seconda volta, la Sardegna da Roma; se la datazione del 1912 da noi proposta è corretta, nel maggio

341 Si veda Grazia Deledda, Efter Skilsmissen, cit., e Marie Gamel n. Holten, L’Isola Sconosciuta, cit. Sulla datazione dei viaggi sardi compiuti dall’autrice, considerata l’assenza di realia che li comprovino direttamente e la disponibilità di realia che li comprovano indirettamente, è necessaria prudenza: cfr. infra, pp. 186ss. Si veda inoltre il Registro dei Manoscritti Gyldendal 5 luglio 1911, in

Archivio Storico Casa Editrice Gyldendal (riportato in AMO col titolo Registro Manoscritti Gyldendal/Deledda, Efter Skilsmissen); Registro delle Iscrizioni al Circolo Scandinavo 3 ottobre 1911, cit.

342 La Pensione Pinciana sorgeva in realtà in Via Veneto 146; per il Consolato di Danimarca a Roma si veda Almanacco Italiano. Piccola enciclopedia popolare della vita pratica e annuario diplomatico

amministrativo e statistico 1917, Bemporad, Firenze 1917, p. 298.

343 Su questa lettera e su questa figura avremo modo di ritornare infra, come pure sulla datazione incerta dei due viaggi sardi compiuti da Marie Gamél, che chi scrive, in un contributo cui ci permettiamo di rinviare, aveva ai primordi della presente ricerca collocato rispettivamente nella primavera del 1911 e 1912 sulla base di ritrovate lettere di Marie Gamél a Ranieri Ugo, tutte prive di datazione per quanto riguarda l’anno (mancano i corrispettivi involucri): cfr. Sara Severini, “Ella

viene alla dolce festa dell’affetto per la nostra terra”. I viaggi sardi di Marie Gamél alla luce della corrispondenza con Ranieri Ugo (con alcune noterelle deleddiane), in «Archivio Storico Sardo»

XLIX, Cagliari 2004, pp. 547-581: ma si veda infra, p. 193, dove tale proposta di datazione è rimessa in discussione sulla base delle recenti acquisizioni della ricerca: a questa persistente indeterminatezza cronologica si deve la ridondanza di avverbi di dubbio nei passaggi relativi ai viaggi e alle lettere inviate da Gamél a Ugo. Il testo della lettera, di cui non è stato possibile riprodurre l’originale, è riportato in extenso infra, p. 193.

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di quell’anno la viaggiatrice raggiunge, da Roma, la Sardegna, per poi fare ritorno a Firenze e a Roma.344

L’11 settembre del 1912 Marie è nuovamente in Danimarca, ospite presso la cognata Wulff nella casa di Ceresvej 17, dove attende alla pubblicazione del libro di viaggio sardo, L’Isola Sconosciuta, il cui manoscritto viene spedito alla casa editrice Gyldendal.345

Due mesi dopo, la presenza di Marie è nuovamente attestata a Roma, dove all’inizio di dicembre si iscrive al Circolo Scandinavo.346

Non sappiamo per quanto tempo ella si sia trattenuta a Roma, e se vi abbia trascorso le festività natalizie: quel che è certo è che l’autrice ricompare in Danimarca non prima della seconda metà di febbraio, come indurrebbe a pensare un suo articolo giornalistico dal titolo Primavera e oche selvatiche. Lettera al Nationaltidende, scritto da “Roma, in febbraio” (Rom Februar).347

Infatti, se si considera che la lettera al «Nationaltidende» scritta da Roma è pubblicata il 17 febbraio 1913, allora appare probabile che ella abbia trascorso a Roma la prima parte del 1913; in caso contrario, considerando la testimonianza contenuta nel registro della casa editrice, indubitabile data la natura di scritto burocratico, nonché i tempi di percorrenza necessari a raggiungere Roma dalla Danimarca in treno (vedi infra), è pure lecito pensare che il tempo indicato da Marie nella “Lettera al Nationaltidende” sia un tempo letterario, e che dunque ella si riferisca a un altro febbraio, diverso da quello di pubblicazione: questo fatto, dunque, non ci autorizza a escludere la sua presenza storica a Copenaghen nello stesso momento della pubblicazione dello scritto.348

344 Sulla datazione dei viaggi sardi, cfr. Sara Severini, “Ella viene alla dolce festa dell’affetto per la

nostra terra”…, cit. Si veda inoltre infra, pp. 186ss.

345 Registro dei Manoscritti Gyldendal 11 settembre 1912, in Archivo Storico Casa Editrice

Gyldendal (riportato in AMO col titolo Registro dei Manoscritti Gyldendal/L’Isola Sconosciuta).

Gyldendal rifiuta il manoscritto, che viene pubblicato un anno dopo dalla casa editrice Frimodt di Copenaghen.

346 Cfr. Registro delle Iscizioni al Circolo Scandinavo 3 dicembre 1912, in ASCSR (riportato in AMO col titolo ASCSR/Registro delle Iscrizioni al Circolo Scandinavo 3 dicembre 1912). La presenza di Marie Gamél a Copenaghen nel dicembre del 1912 è anche confermata dal Registro della

corrispondenza in entrata e in uscita tra Marie Gamél e la Delegazione di Danimarca a Roma e tra la Delegazione di Danimarca e altri Enti concernente Marie Gamél, contenuta in Fascicolo 35

Signora Marie Gamél (35 Fr. Marie Gamél) in Archivio Storico della Rappresentanza Diplomatica

Danese a Roma (RA-2- 0459 1872 Rom Diplomatiske Repræsentation), custodito presso il Rigsarkivet di Copenaghen, d’ora in avanti citato come ASRDDR: il registro è stilato dal Segretario

della Legazione Oldenburg, cui sono indirizzate anche alcune lettere o cartoline postali di Marie Gamél conservate all’interno dello stesso dossier.

347 Marie Gamel, Primavera e oche selvatiche. Lettera al Nationaltidende, in «Nationaltidende» 17 febbraio 1913, n. 13, 227. anno, p. 1; ma si vedano le considerazioni infra, p. 349.

348 Poteva cioè trattarsi di un appunto, un’annotazione o impressione colti in un viaggio o durante un soggiorno romano precedente, specie se si ricordi che nel marzo del 1910 ella aveva raggiunto la

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La presenza di Marie a Copenaghen (Frederiksberg) è già attestata il 22 febbraio 1913, quando da Ceresvej 17 invia alla casa editrice Gyldendal il manoscritto della traduzione danese delle Noterelle di Giuseppe Cesare Abba; nel frattempo, ella doveva aver preso accordi con la casa editrice di Johan Frimodt (nato nel 1859) per la pubblicazione de

L’Isola Sconosciuta, rifiutato un anno prima dalla stessa Gyldendal.349 I primi di agosto del 1913, il manoscritto della traduzione da Abba viene rinviato alla casa editrice, forse per una modifica richiesta dalla stessa: l’indirizzo è ancora una volta “Dronning Olgas Vej 30”, nuovamente presso il fratello Niels Broch Ulrich Holten.350

Sicilia, visitando Taormina ed Enna (Castrogiovanni). Questo scritto, dunque, poteva essere stato riesumato in un tempo e un luogo qualunque, e inviato ‘in febbraio’ al «Nationaltidende». In questo caso, dunque, la cronologia letteraria e quella storica non sembrano coincidere.

349 Registro dei Manoscritti Gyldendal, in Gyldendal Historisk Arkiv, 22 febbraio 1913: non si riporta l’indirizzo della traduttrice, leggendosi accanto “Tradotto da Marie Gamél” (Overs. af Marie Gamél): probabilmente, a seguito della fruttuosa collaborazione in merito alla traduzione del romanzo deleddiano Dopo il Divorzio (Efter Skilsmissen, 1912), ella doveva essere persona già nota alla casa editrice. Si veda inoltre Giuseppe Cesare Abba. Under Vaaben. Dagbogsoptegnelser af en Garibaldis

Tusind, cit. Per la casa editrice Frimodt, oggi non più esistente, si veda la voce J. Frimodt Boghandel

in Boghandlere i Danmark, URL

http://www.boghandlereidanmark.dk/index.php?id=967&beskrivelsesnummer=148&p_mode=beskri velse&cHash=fc519f8af0e04236d6fcd586ecfe0d23 (ultimo accesso 18.01.2018) e voce Frimodt,

Johan ibid., URL

http://www.boghandlereidanmark.dk/index.php?id=967&medarbejdernummer=318&p_mode=medar bejder&cHash=b21fb654cc4ddda644b1b3fdf7580f56. Allo stato attuale non si sono reperiti documenti che attestino il rapporto tra la casa editrice Frimodt e la nostra autrice, né si è rintracciato un archivio in relazione alla suddetta casa editrice.

350 Registro dei Manoscritti Gyldendal 8 agosto 1913, in Archivio Storico Gyldendal (riportato in

AMO come Registro dei Manoscritti Gyldendal/Abba, Fra Quarto til Volturno). Si veda inoltre, a

conferma di questo dato, il Registro delle entrate a Frederiksberg 1914/1915 (Frederiksberg lokale

Skattebogen), in Frederiksberg Stadarkiv.

Figura 11. La casa di Dronning Olgas Vej 30 a Frederiksberg, di proprietà del fratello di Marie, luogo in cui l’autrice visse prima del 1914 © danskebilleder.dk

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Durante l’estate, Marie trascorre un periodo di ferie in Occitania, presumibilmente per assistere ad almeno una delle storiche corride nell’arena di Nîmes, descritte nell’articolo Corrida. Combattimento coi tori a Nîmes, uno tra i pochi all’interno del corpus holteniano a non riferirsi né alla Danimarca né all’Italia.351

Dopo aver trascorso l’estate viaggiando e ‘appoggiandosi’ alla casa del fratello, Marie affitta, per qualche mese, la vecchia casa di Gammel Kongevej 130.352

Figura 12. La casa di Gammel Kongevej 130, dove Marie visse tra il 1914 1915 © danskebilleder.dk

Presumibilmente dopo Natale, Marie ritorna in Italia: il 30 gennaio del 1914 la troviamo tra i pochi partecipanti ad una riunione che si tiene al Circolo Scandinavo, cui è

351 Cfr. Marie Gamel, Corrida. Combattimento coi tori a Nîmes, cit.; per i legami di questo scritto con lo scrittore danese Johannes V. Jensen, si veda infra, pp. 387-388ss. L’altro articolo a tematica non danese né italiana, ancora scritto dalla Francia, è Primavera americana a Parigi, cit.

352 Da qui scrive all’amico sardo Ranieri Ugo per ringraziarlo di una recensione positiva al libro

L’Isola Sconosciuta di recente pubblicata su «L’Unione Sarda», il più importante quotidiano sardo.

Si veda Prof. A. Rubek, Un nuovo libro sulla Sardegna, in La Vita in Provincia, «L’Unione Sarda» 28-29 novembre 1913 (privo di numerazione di pagina), riportato integralmente infra, pp. 199-200 (già in Sara Severini, “Ella viene alla dolce festa dell’affetto per la nostra terra”..., cit., pp. 576- 577): “Prof. Arnaldo Rubek” era lo pseudonimo con cui Ranieri Ugo firmava i suoi interventi culturali su «L’Unione Sarda». Cfr. inoltre Registro delle entrate a Frederiksberg 1914/1915, cit.

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presente, oltre alla già citata Marie Helms, lo storico dell’arte norvegese Lorenzt Dietrichson.353

Nel febbraio del 1914, Marie è nuovamente a Copenaghen, e ancora per breve tempo nella casa di Gamle Kongevej 130, da dove scrive all’amico Ranieri Ugo; di lì a breve si trasferirà al numero 176 della stessa strada, stavolta affittando la stanza in un albergo, il

Missionshotel Frydenlund.354

Figura 13. Il Missionshotellet Frydenlund in Gammel Kongevej 176 a Frederiksberg, dove Marie Gamél visse tra il 1915 e il 1916 © danskebilleder.dk

Dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Marie si trattiene in Danimarca, ancora presso l’Hotel Frydenlund, per il tempo di circa un anno, fino a quando, nel febbraio 1915, riparte per l’Italia: quando, il 28 febbraio, viene istituito a Copenaghen il comitato danese della Nordiske Kvinders Fredsaktion, cui partecipa almeno una persona ‘vicina’ alla

353 Cfr. Verbale della Riunione del 30 gennaio 1914, in ASCSR, cit. Su Lorentz Dietrichson cfr. ad es.

supra, p. 112; p. 112, n. 294. Per la sua recensione a L’Isola Sconosciuta, cfr. infra, pp. 231ss.

354 Si veda V. Marie Gamél, Lettera a Ranieri Ugo, 4 febbraio, Copenaghen, anno non precisato, in

Collezione Privata Sig.ra Paola Ugo (già in Sara Severini, “Ella viene alla dolce festa dell’affetto per la nostra terra”…, cit., pp. 547-581, p. 579), riportata in extenso infra, p. 201. Per l’Hotel

Frydenlund, abbattuto nel 1905 e poi completamente rinnovato, si vedano le immagini contenute in

Danskebilleder.dk historisk arkiv, URL http://www.frederiksbergbilleder.dk/db/#1516311549430_5

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Holten, la moglie del console Glückstadt, ella non è presente, presumibilmente perché partita.355

Nell’aprile del 1915, a un mese dall’entrata in guerra dell’Italia, Marie si trova a Roma, da dove firma per una nuova rivista, il settimanale copenaghense «Illustreret Tidende», un articolo sul ritrovamento dell’Afrodite di Cirene (Afrodite fra Cirene): in questo periodo ella risiede, insieme a Sofie Cappelen, in “via Gregoriana” 12.356

La primavera del 1915 si rivela intensa per gli spostamenti: per questo periodo una fonte è data da un Registro della corrispondenza in entrata e in uscita tra Marie Gamél

e la Delegazione di Danimarca a Roma, o tra la Delegazione di Danimarca e altri enti

concernente M. Gamél, redatto dal Segretario della Legazione di Danimarca a Roma, Oldenburg, conservato nel fascicolo “Signora M. Gamél” (Fru M. Gamél) all’interno dell’Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri Danese, presso l’Archivio Reale di Copenaghen (Rigsarkivet).357

Tale corrispondenza concerne per lo più le richieste, da parte dell’autrice, di