• Non ci sono risultati.

Capitolo 3 LE ELEZIONI EUROPEE 2019 IN ITALIA: LEADER, EUROSCETTICISMO,

3.1 Dati, metodologia e analisi

In che modo la narrazione euroscettica si relaziona con l’utilizzo, da parte dei leader politici italiani e dei principali quotidiani, dei nuovi media? Per rispondere a questa domanda, l’analisi empirica condotta prende in esame sia i più importanti leader politici italiani, con particolare attenzione alle posizioni vicine all’euroscetticismo, sia i principali quotidiani presenti in rete. Analizzando la loro timeline è possibile osservare lo spazio dedicato alle elezioni europee e alle tematiche comunitarie e stabilire, in base alle strategie adottate e al livello di engagement raggiunto, se la campagna elettorale italiana ha visto emergere una narrazione euroscettica e se questa ha ottenuto un feedback positivo rispetto a differenti tipi di cronache, tra cui ad esempio quelle incentrate su temi nazionali.

Lo studio prende in considerazione i cinque principali leader politici: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Luigi di Maio e Nicola Zingaretti. Il profilo politico dei leader selezionati è piuttosto eterogeneo, con posizioni che vanno dall’essere più o meno euroscettiche a altre neutrali o in appoggio all’Unione Europea. Anche i temi trattati sono diversi – immigrazione, lavoro, economia, benessere sociale etc. - con ogni esponente che dedica più o meno spazio a

100

ognuno di essi. Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Giorgia Meloni sono senza ombra di dubbio i leader di quei partiti che, seppur con posizione diverse, da sempre adottano posizioni euroscettiche (Dennison e Zerka 2019, 32) , mentre Silvio Berlusconi e ancor di più Nicola Zingaretti adottano posizioni e strategie più positive verso l’Unione Europea, sottolineando spesso l’importanza di farne parte e presentandosi come attori moderati e responsabili che rivendicano la loro appartenenza all’Europa e ai gruppi politici del Parlamento Europeo di cui da sempre i rispettivi partiti appartengono.

Per quanto riguarda la scelta dei quotidiani, sono stati presi in considerazione due diversi criteri: la tiratura/diffusione e la polarizzazione delle testate in esame. Selezionando i quotidiani in base a questi criteri, sono quindi presi in esame: Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Libero e Il Fatto Quotidiano. Riferendoci ai dati di agosto 2019, reperibili grazie alla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), il Corriere della Sera risulta il quotidiano sia con la maggior diffusione media (223.299 – Italia più Estero), sia con la maggior tiratura media (332.423). Seguono La Repubblica (diffusione media 173.882, tiratura media 286.505) e La Stampa (diffusione media 117.162, tiratura media185.714). Il Giornale, Libero e il Fatto Quotidiano sono stati selezionati in quanto media polarizzati, criterio che comprende tuttavia anche La Repubblica (Newman 2019, 47). Questo significa che, in altre parole, i quotidiani in questione registrano un valore superiore alla media di persone con atteggiamenti e ideologie populiste nel proprio pubblico. Mentre La Repubblica ad esempio è frequentata in particolar modo da utenti posizionati a sinistra, Il Giornale ottiene maggiori interazioni da un pubblico orientato a destra.

101

Figura 42: Polarizzazione dei media in Italia Fonte: Reuters Institute Digital Reports 2019, 47

L’analisi dei leader e dei quotidiani è stata condotta su Twitter che, pur non essendo la piattaforma più frequentata dagli italiani, risulta il social network più importante per la comunicazione politica, della strategia elettorale e del mondo dell’informazione. Questo grazie alle caratteristiche proprie del social, tra cui l’uso degli hashtag che permette agli users di strutturare i flussi comunicativi e orientare l’articolazione delle discussioni che si svolgono attorno a una specifica tematica (Cepernich 2014, 2-3). La ricerca prevede l’osservazione e lo studio dei tweet prodotti dai soggetti in questione nell’arco temporale della campagna elettorale stessa che va dal 26 Aprile 2019 al 26 Maggio 2019, giorno delle elezioni. Una volta estrapolati i dati necessari – in questo caso i tweet e i retweet di ogni soggetto – questi sono stati codificati seguendo diversi passaggi. Il primo step consiste nell’identificazione del contenuto prodotto e nella sua definizione, individuando se il tweet tratta effettivamente tematiche europee, indipendentemente da riferimenti diretti alle elezioni in corso, o meno. Per quanto riguarda i leader politici analizzati, la codifica “Europa Si/Europa No” è stata condotta manualmente, stabilendo se ogni tweet prodotto parlasse di Europa o meno. Discorso diverso per quanto riguarda i quotidiani selezionati: la grande mole di dati prodotta non consente una codifica manuale degli stessi. Si è quindi rivelata necessaria la costruzione di un “dizionario”, contenente parole chiave tramite le quali poter filtrare i tweet ottenendo in maniera automatica il risultato ricercato. Il dizionario elaborato conteneva le seguenti parole chiave:

102

Una volta identificati i contenuti a sfondo europeo, è stata introdotta una tripla codifica. In primo luogo, per ogni tweet è stato individuato l’approccio e la strategia tenuta nei confronti dell’Unione Europea, classificando la posizione rilevata in favorevole, contraria o neutrale. Questa classificazione è avvenuta tramite una codifica manuale, in maniera tale da individuare la posizione assunta da ogni tweet pubblicato. Il secondo step consiste nel definire, sempre tramite una codifica di tipo manuale, le issues trattate per ogni contenuto. In altre parole, a ogni tweet è stata assegnata una issue definendo se questo trattasse una delle seguenti tematiche:

 Campagna elettorale: il contenuto del tweet tratta tematiche di partito, programma elettorale, eventi elettorali piuttosto che equilibri di coalizione;

 Economia e lavoro: il contenuto tratta di economia a livello comunitario e di lavoro, in riferimento a indici quali disoccupazione, precarietà etc.;

 Salute e benessere sociale: tweet che fanno riferimento a misure di welfare o trattano di tematiche riguardanti la salute dei cittadini, ambiente, inquinamento;

 Immigrazione: tutti i tweet che riguardano il tema dell’immigrazione, della ripartizione degli immigrati, del controllo delle frontiere e degli sbarchi;

 Norme e valori: il contenuto tratta di valori e norme importanti e da salvaguardare a livello europeo, rimarcando l’identità propria e quella del partito di appartenenza;  Istituzioni e burocrazia: tutti quei tweet che parlano, in maniera positiva o negativa,

delle istituzioni comunitarie, fanno riferimento diretto a iniziative e decisioni prese da tali istituzioni o trattano il tema dell’eccessiva burocrazia dell’Unione Europea;

 Altri leader o partiti: tutti i tweet che tirano in causa altri leader o partiti, nazionali o extra-nazionali;

DIZIONARIO PAROLE CHIAVE – ANALISI TWEET DEI QUOTIDIANI SELEZIONATI

Abascal Avucic Brexit Bolkestein Calenda Commissione Europea Conservatori Corbyn Corte

Europea EPP EU UE

Eur- Farage Johnson Juncker Le Pen Macron May Merkel Orban PPE PSOE Parlamento

Europeo Partito

Popolare Putin Sondaggi Sovranis- Unione Europea Vox Voto #elezionieuropee #europee #europee2019 #ParlamentoEuropeo -

103

 Personali/tempo libero: tweet che contengono informazioni o attività di carattere personale;

 Presenza sui media: raggruppa i tweet i cui si fa riferimento alla partecipazione a una trasmissione, a un evento, intervista etc., ma che comunque contengono informazioni di carattere europeo;

Il terzo livello di codifica, infine, cataloga i tweet in base al tipo di approccio con cui vengono affrontate queste issues. Come definito in letteratura (Ornebring 2013), spesso la narrazione riguardante le tematiche politiche europee parte da un punto di vista nazionale, da un evento accaduto all’interno del paese di appartenenza o da problematiche di livello “interno” dalle quali viene poi mossa una critica nei confronti delle istituzioni comunitarie. L’ultimo passaggio di questa codifica individua allora i tweet che trattano l’Europa e le issues sopra menzionate in termini nazionali, dividendoli dai tweet che hanno contenuti e tematiche prettamente comunitari.

La parte finale della ricerca consiste nell’analizzare l’engagement relativo ai tweet che hanno come argomento l’Europa e, in particolar modo, l’euroscetticismo. Mediante il test di Kruskal- Wallis, che permette di verificare la significatività della differenza nella tendenza centrale, sono state confrontate le mediane dei retweet dei diversi campioni presi in esame. Il primo confronto riguarda il campione “Europa Sì”, raccogliente tutti i tweet che hanno come oggetto le tematiche europee e le elezioni europee, e il campione “Europa No”, di cui fanno parte i tweet che affrontano tematiche nazionali e di altro tipo. Il secondo confronto riguarda invece le mediane delle tre posizioni rispetto alle istituzioni comunitarie con cui i tweet vengono classificati: “pro”, “contro” e “neutrale”. Il test citato, di tipo non parametrico, permette di confrontare i dati a disposizione senza avere una precisa ipotesi sulla distribuzione dei campioni, assumendo come ipotesi zero che i gruppi confrontati abbiano la stessa mediana. Dal test di Kruskal-Wallis verrà quindi estrapolato il valore p che, confrontato con il livello di significatività scelto per la ricerca (α = 0,01), confermerà o meno l’ipotesi zero: se p < α, le mediane confrontate sono statisticamente diverse, mentre se p > α l’ipotesi zero è verificata e non vi sono differenze statisticamente rilevanti tra le mediane dei campioni in esame. Il risultato offerto dal test di Kruskal-Wallis, costruito sulla mediana, sarà poi incrociato e confrontato con i dati statistici di ogni campione, in particolare con la media e la deviazione standard. Il confronto tra i dati dei campioni presi in esame consentirà un ulteriore ragionamento sul tasso di engagement, nel

104

tentativo di stabilire se l’Europa in primis e l’euroscetticismo in un secondo momento riscontrano maggiori interazioni rispetto alle altre tematiche e alle altre strategie narrative.

3.2 I leader politici italiani: l’euroscetticismo e le strategie di approccio alle