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Definizione del modello dell’open banking

VI. LA DEFINIZIONE DI UN ECOSISTEMA PER MIGLIORARE LE

3. Gli impatti dell’open innovation nel mercato bancario e finanziario

3.5 Definizione del modello dell’open banking

Secondo Giorgino (2019) tale modello è sintetizzabile in cinque assunti:

i. Anticipare le esigenze dei clienti. Grazie alla raccolta di dati, al data sharing e alla conseguente analisi, il processo di definizione dei bisogni del cliente diviene più approfondito e immediato. In questo modo gli attori hanno la facoltà di assumere un atteggiamento proattivo, proponendo il servizio prima che l’utente ne abbia bisogno. Ad esempio, Amazon che ha creato Amazon On, che consente di effettuare pagamenti esclusivamente attraverso il palmo della mano.

In questo modo è possibile definire una profilazione dinamica dei clienti, per valorizzare l’offerta che diventa one-to-one.

ii. Creare ecosistemi di servizi. Gli incumbent instaurano collaborazioni e partnership con operatori terzi al fine di definire prodotti e servizi innovativi in un’ottica di ecosistema, il quale «si realizza nel momento in cui un insieme di player, tradizionali e non, appartenenti al settore finanziario o provenienti da altri settori, dà vita a nuovi

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modelli aperti di business e di servizio328». A tal fine è opportuno strutturare un network collaborativo per migliorare il processo di condivisione dell’informazione. È ad oggi un fenomeno in crescita, tanto che l’82%329 degli operatori tradizionali si aspetta di aumentare il numero di partner nei prossimi 3/5 anni. Le piattaforme, oltre ai prodotti e servizi finanziari, consentono di includere anche prodotti da diversi settori: telecomunicazioni, media, intrattenimento, utilities), al fine di migliorare la performance di utilizzo all’utente.

iii. Nuovi modelli di business per l’ecosistema. Come definito nei capitoli precedenti, si è assistito ad una disruption del modello di business del sistema bancario tradizionale e all’elaborazione di nuovi modelli per ottenere redditività. Alcuni esempi possono essere: l’esposizione a terze parti di API Pay-per-Use, la creazione di marketplace per sviluppatori offrendo sandbox gratuiti e ambienti di sviluppo a pagamento in una logica

freemium, la monetizzazione dei dati della clientela raccolti da fonti e canali diversi e

offerti in modo aggregato, l’advertising e il revenue sharing su asset e servizi co-creati assieme a operatori esterni. Si ipotizza che quanto definito costituirà uno standard di mercato in futuro.

iv. Customer & service life cycle. Il customer journey si è completamente modificato a seguito dell’introduzione del web, e, come negli altri settori, ha fornito ai clienti la possibilità di dare un parere riguardo al servizio ricevuto. La definizione di questi

feedback è una leva per monitorare il servizio offerto. In questo modo è possibile

valorizzare un’esperienza digitale che genera un contatto con i clienti attraverso diversi

touch-point.

v. Cultura aziendale: mentalità e comportamenti. La cultura aziendale è un punto rilevante al fine di valorizzare l’innovazione. Quindi con lo scopo che si diffonda l’open

banking è opportuno un conseguente rinnovo aziendale, che porti gli operatori del

settore a cambiare ottica verso il rinnovamento e la sperimentazione. Si deve valorizzare l’integrazione all’interno della propria organizzazione di un completo mix di competenze, anche acquisendole da altre industrie, per creare quella contaminazione di esperienze e background che è la base per un terreno fertile per la generazione di idee. Questo procedimento risulta estremamente complesso, e le banche europee devono ancora procedere al cambiamento.

328 Giorgino M., (2019), La via italiana al Fintech, EGEA, Milano 329 PwC, (2017), Global FinTech Report

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Questo modello collaborativo provocherà un incremento dei ricavi, anche grazie al settore dei pagamenti. Le banche, soprattutto all’estero, hanno iniziato a dirigersi verso l’open banking, ad esempio nel 2018 BBVA si è accordata con Fintonic, per offrire prestiti personali attraverso la piattaforma Fintonic loan platform. Le banche italiane, invece, si stanno affacciando all’open banking con più cautela, focalizzandosi su applicazioni come l’aggregatore di conti corrente.

Il passaggio successivo riguarda l’orientamento degli incumbent verso l’Open X, ovvero un approccio ad una piattaforma aperta in cui i partecipanti di ogni dimensione che operano in differenti settori collaborano insieme. In questo modo le banche divengono inventive, «prepared to adopt specialized roles

in the new, open ecosystem – with collaborative support from qualified FinTech partners330».

Nonostante la presenza di sinergie tra banche e FinTech, in realtà la maggior parte delle partnership non ha ancora dato frutti. Gli incumbent e le FinTech dovrebbero superare gli ostacoli che scaturiscono dalla relazione così da poter ottenere un ROI positivo.

Difatti, vi sono dei requisiti di maturità indispensabili per determinare un rapporto efficace. Quindi, un forte orientamento ai risultati aziendali aiuta l’ecosistema a passare da open innovation ad applicazione dell’innovazione con la conseguente industrializzazione.

L’intento dell’Open X è per l’appunto quello di «leapfrogs the compliance-based approach of open banking

and moves to a seamless eXchange of data and resources empowered by an eXpedited product innovation cycle that

continuously improves customer eXperience331». Al fine di raggiungere il successo, gli attori devono fare

leva sui propri core business e scegliere il posizionamento in un determinato Open X acquisendo un ruolo specifico nell’ecosistema. Un esempio può essere BBVA, che ha valorizzato i propri punti di forza, stabilendo una collaborazione con Uber. Infatti, sfruttando l’interfaccia dell’app di Uber, BBVA ha offerto conti correnti bancari digitali e altri servizi agli utenti della nota compagnia di

sharing mobility. Inoltre, è collegato al co-branded (Mastercard) International Driver Partner Debit Card, e

per la prima volta opera in un’applicazione di terze parti. In un altro ecosistema BBVA svolge il ruolo di aggregatore finanziario, e offre l’accesso ai clienti a prodotti che hanno con altri fornitori di servizi. Attraverso questa integrazione, la banca fornisce ai clienti un’analisi per arricchire il loro coinvolgimento.