IV. I NUOVI ENTRANTI NEL MERCATO DEI SERVIZI DI PAGAMENTO
3. Valutazione qualitativa dei benefici e dei rischi in seguito all’introduzione del
A seguito dell’introduzione del FinTech nel sistema finanziario tradizionale sono sopraggiunti dei benefici e dei rischi per la stabilità finanziaria. Tra i vantaggi si include la possibilità di avere una maggiore diversificazione, efficienza, e trasparenza nella fornitura del servizio finanziario, e allo stesso tempo la possibilità di avere disponibilità del servizio in ogni momento. I rischi che emergono includono quelli comuni alle attività finanziarie, come la leva finanziaria, la maturità della trasformazione e il disallineamento della liquidità, i rischi operativi, come le vulnerabilità informatiche, nonché la scarsa governance e il controllo dei processi.
L’introduzione delle società focalizzate sull’attività tecnologica e digitale, FinTech e BigTech, nel settore dei servizi finanziari offre molti benefici potenziali. Tra questi è inclusa la riduzione dei costi
246 Financial Stability Board (FSB), (2019), BigTech in finance Market developments and potential financial stability
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da sostenere per i servizi finanziari da parte degli utenti (sia a livello retail che istituzionale), grazie alla migliore efficienza dei sistemi. Inoltre, si può raggiungere una migliore allocazione del capitale. Dal punto di vista dell’innovazione, l’ingresso nel mercato di questi nuovi player può generare una spinta positiva, soprattutto da parte delle BigTech, che oltre ad avere un’ampia conoscenza della tecnologia, possiedono una profonda conoscenza anche del consumatore. Infine, grazie ai minori costi del servizio e alla disintermediazione, l’introduzione della tecnologia ha fornito un impulso positivo verso un accesso più ampio ai servizi finanziari, anche a clienti che in precedenza non potevano accedere. Inoltre, il prodotto offerto risulta personalizzabile e conveniente.
Tra i vantaggi sono inclusi la riduzione dei costi di fornitura, flessibilità, scalabilità, standardizzazione e sicurezza.
L'espansione delle imprese BigTech nei servizi finanziari suggerisce che potenziali rischi per la stabilità finanziaria potrebbero emergere da una serie di settori: gli effetti di una maggiore competizione sulla redditività dei modelli di business degli incumbent; collegamenti operativi tra le imprese BigTech e gli istituti finanziari; rischi associati all'espansione del BigTech nell'accantonamento del credito; e problemi derivanti dalla portata delle aziende BigTech e dal potenziale comportamento anticoncorrenziale.
L’aumento della concorrenza nel settore dei servizi finanziari influisce sulla reddittività degli istituti finanziari tradizionali. Le autorità devono valutare l’operato dei concorrenti, ma non possono proteggere gli istituti finanziari dalla concorrenza. Un esempio chiave in alcuni Paesi è la concorrenza per prodotti simili ai depositi. Ad esempio, quando il valore dei prodotti per la memorizzazione dei pagamenti (mobile wallet) diviene rilevante, un pool di fondi relativamente ampio e potenzialmente mobile potrebbe essere controllato all’esterno del sistema bancario. In Cina si è riscontrato questo fenomeno, ed ha provocato l’aumento dei costi dei fondi. Inoltre, la maggiore mobilità del pool di fondi rispetto ai depositi bancari contribuisce a ridurre la stabilità dei finanziamenti bancari. Difatti, nella misura in cui i fondi rimangono al di fuori del sistema bancario, si riduce anche la trasparenza dei collegamenti e dei rischi nel sistema finanziario.
Anche nel caso in cui i nuovi player operino solo come interfaccia emerge il rischio in cui: la fedeltà dei clienti può essere indebolita quando interagiscono con le aziende BigTech che avviano servizi finanziari forniti da altre istituzioni. Le aziende BigTech, infatti, possono anche utilizzare iniziative bancarie aperte per sviluppare servizi di aggregazione o di avvio dei pagamenti.
Ciò potrebbe aumentare la concorrenza nei servizi finanziari e avvantaggiare i consumatori, in quanto aumenterebbe la trasparenza del mercato. Tuttavia, potrebbe anche ridurre la "conformità" dei depositi bancari, avere implicazioni per il costo di finanziamento e la stabilità delle banche in
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carica. Quindi questo cambiamento ha delle implicazioni per gli incumbent che possono essere positive, come ad esempio la più rapida adozione della tecnologia, o negative, come la capacità delle banche di generare capitale internamente attraverso la contrazione dei profitti. Inoltre, potrebbe anche determinare un’erronea determinazione del rischio (ad esempio nel caso di definizione di tassi di interesse bassi e successiva elargizione di prestiti). A contribuire è il fatto che le stime suggeriscono che le aree in cui le aziende BigTech cercano di interfacciarsi con i clienti bancari tendono ad essere le aree più redditizie delle operazioni bancarie, il che significa che questo è il settore in cui l'ingresso delle aziende BigTech potrebbe avere l'effetto più significativo sulla redditività delle banche.
Le partnership delle imprese BigTech con le banche in carica potrebbero potenzialmente creare nuovi legami operativi/finanziari e dipendenze. La portata di questi collegamenti può aumentare la complessità del sistema finanziario e fornire nuovi canali per la propagazione dei rischi. A sua volta, ciò potrebbe accentuare il rischio di contagio da un fallimento operativo o da uno shock finanziario– ad esempio se un'impresa BigTech che ha collaborato con un istituto finanziario ha sperimentato un fallimento operativo o finanziario che ha impedito ai suoi clienti di accedere ai servizi degli istituti finanziari. I collegamenti tra le istituzioni finanziarie e BigTech sono sempre più intensi, a causa della condivisione dei servizi di cloud. Ciò dà luogo ad una dipendenza significativa, che può comportare preoccupazione in tema di concentrazione da parte dell’antitrust, soprattutto nel caso in cui i servizi non possano essere elargiti da altri fornitori.
Anche dal punto di vista degli investimenti l’alleanza può provocare dei problemi, dato che nel caso di perdita di fiducia nei confronti dell’ente che fornisce il servizio, si riscontrerebbero ripercussioni anche per i finanziamenti interbancari. Il grado di rischio associato a queste interconnessioni non è chiaro. A differenza delle piccole aziende FinTech, le aziende BigTech hanno in genere stabilito strutture di governance e funzioni di gestione del rischio, con una forte attenzione alla resilienza. Detto questo, le aziende BigTech potrebbero non avere esperienza e competenza nell'operare all'interno del settore finanziario e avere difficoltà ad adattare la loro cultura della gestione del rischio ai rigorosi requisiti nel settore dei servizi finanziari.
Una rapida espansione dell’elargizione di credito da parte delle società BigTech renderebbe più importanti i rischi precedentemente individuati in relazione al prestito FinTech. In particolare, l’esecuzione di nuove forme di valutazione del credito non è ancora stata testata per un intero ciclo finanziario. Inoltre, non è ancora chiara la gestione del credito da parte delle BigTech in caso di crisi. In questo caso l’elargizione di crediti viene effettuata esclusivamente sulla base di dati, e non
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sulle relazioni, quindi in caso di recessione non è chiaro come opererebbe il sistema di analisi dei dati.
Nella misura in cui le imprese BigTech sono, o potrebbero in futuro diventare, fornitori diretti di servizi finanziari, potrebbero raggiungere una scala e una concentrazione tale che il loro fallimento potrebbe causare un’interruzione diffusa ad altre parti del sistema finanziario o dell'economia in modo più ampio.
Figura 30: Valutazione qualitativa dei benefici e dei rischi in seguito all’introduzione del FinTech247