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Descrivere il mondo con le forme geometriche

3. Le forme di concettualizzazione dello spazio

3.2.2 Descrivere il mondo con le forme geometriche

Erodoto utilizza anche un'altra tecnica, oltre al principio di simmetria, per descrivere il mondo: l'uso delle forme geometriche. Nel paragrafo precedente abbiamo visto come lo storico elabori una griglia in cui inquadrare l' ο κουμένη ἰ e come sia possibile individuare dei meridiani e dei paralleli

ante litteram.

Le aree inserite fra questi punti di riferimento sono spesso descritte utilizzando dei quadrilateri. L'esempio più importante si può trovare nel quarto libro, al capitolo 101, in cui la Scizia è descritta come un quadrato:

176 MYRES 1896, 620-621. 177 JANNI, 1984, 16 nota 2. 178 Hdt., IV, 44.

Hdt., IV, 101: στι ν τ ς Σκυθικ ς ς Ἔ ὦ ῆ ῆ ὡ ἐούσης τετραγώνου, τ ν δύο μερέωνῶ κατηκόντων ς θάλασσαν, πάντ σον τό τε ς τ ν μεσόγαιαν φέρον κα τ παρ τ νἐ ῃ ἴ ἐ ὴ ὶ ὸ ὰ ὴ θάλασσαν· π γ ρ στρου π Βορυσθένεα δέκα μερέων δός, π Βορυσθένεόςἀ ὸ ὰ Ἴ ἐ ὶ ἡ ὁ ἀ ὸ τε π τ ν λίμνην τ ν Μαι τιν τερέων δέκα· κα τ π θαλάσσης ς μεσόγαιαν ςἐ ὶ ὴ ὴ ῆ ἑ ὶ ὸ ἀ ὸ ἐ ἐ το ς Μελαγχλαίνους το ς κατύπερθε Σκυθέων ο κημένους ε κοσι μερέων δός.ὺ ὺ ἰ ἴ ἡ ὁ Ἡ ὲ δ δ ς ὁ ὸ ἡ μερησίη ν διηκόσια στάδια συμβέβληταί μοι. Ο τω ν ἡ ἀ ὰ ὕ ἂ ε η τ ς Σκυθικ ςἴ ῆ ῆ τ πικάρσια τετρακισχιλίων σταδίων κα τ ρθια τ ς τ ν μεσόγαιαν φέρονταὰ ἐ ὶ ὰ ὄ ὰ ἐ ὴ τέρων τοσούτων σταδίων. μέν νυν γ α τη στ μέγαθος τοσαύτη. ἑ Ἡ ῆ ὕ ἐ ὶ

Dato dunque che la Scizia è simile a un quadrato con due lati che si estendono in mare, il lato che porta verso l'entroterra e quello sul mare sono assolutamente uguali. Ci sono infatti dieci giorni di cammino dall'Istro al Boristene e altri dieci dal Boristene alla Palude Meotide; dal mare verso l'entroterra fino ai Melancleni, che sono stanziati al di sopra degli Sciti, un cammino di venti giorni. Ho calcolato in duecento stadi la strada che si percorre in un giorno. Così la Scizia nei lati trasversali sarebbe lunga quattromila stadi e altrettanti stadi in quelli verticali che vanno verso l'interno. Tale è la grandezza di questa terra.

Secondo Erodoto, quindi, la Scizia sarebbe un quadrato avente il lato meridionale e quello orientale bagnati rispettivamente dal Ponto e dalla Palude Meotide: ogni lato sarebbe lungo quattromila stadi. Il lato occidentale del quadrato corrisponderebbe all'ultima parte del corso dell'Istro che, come già visto sopra, ha un andamento nord-sud; il lato settentrionale è l'unico a non essere definito da alcun elemento geografico concreto. Questa particolarità è spiegabile dal fatto che, poiché secondo Erodoto la regione è un quadrato, non è necessario definire anche il quarto lato visto che sono stati definiti gli altri tre. Inoltre lo stesso storico, al capitolo 17 del quarto libro, dichiara che a nord del popolo più a settentrione della Scizia, i Neuri, si estende l' ρεμίη, ἐ il deserto:

Hdt., IV, 17-20: π το Βορυσθενεϊτέων μπορίου (το το γ ρ τ ν παραθαλασσίωνἈ ὸ ῦ ἐ ῦ ὰ ῶ μεσαίτατόν στι πάσης τ ς Σκυθικ ς), π τούτου πρ τοι Καλλιπίδαι νέμονται όντεςἐ ῆ ῆ ἀ ὸ ῶ ἐ λληνοσκύθαι, π ρ δ τούτων λλο θνος ο λαζ νες καλέονται· ο τοι δ κα ο Ἑ ὑ ὲ ὲ ἄ ἔ ἳ Ἀ ῶ ὗ ὲ ὶ ἱ Καλλιπίδαι τ μ ν λλα κατ τα τ Σκύθ σι πασκέουσι, σ τον δ κα σπείρουσιὰ ὲ ἄ ὰ ὐ ὰ ῃ ἐ ῖ ὲ ὶ κα σιτέονται, κα κρόμμυα κα σκόροδα κα φακο ς κα κέγχρους. π ρ δὶ ὶ ὶ ὶ ὺ ὶ Ὑ ὲ ὲ λαζώνων ο κέουσι Σκύθαι ροτ ρες, ο ο κ π σιτήσι σπείρουσι [τ ν] σ τον λλ' Ἀ ἰ ἀ ῆ ἳ ὐ ἐ ὶ ὸ ῖ ἀ π πρήσι. Τούτων δ κατύπερθε ο κέουσι Νευροί· Νευρ ν δ τ πρ ς βορέην ἐ ὶ ὲ ἰ ῶ ὲ ὸ ὸ

νεμον ρημος νθρώπων, σον με ς δμεν. Τα τα μ ν παρ τ ν πανιν ποταμόν

ἄ ἔ ἀ ὅ ἡ ῖ ἴ ῦ ὲ ὰ ὸ Ὕ

στι θνεα πρ ς σπέρης το Βορυσθένεος.

ἐ ἔ ὸ ἑ ῦ

A partire dall'emporio dei Boristeniti, che è proprio al centro dei territori costieri di tutta la Scizia, a partire da questo emporio abitano per primi i Callippidi, che sono Sciti greci; al di sopra dei Callippidi c'è un altro popolo: si chiamano Alazoni. Quanto al resto gli Alazoni e i Callippidi vivono oltre gli Sciti; tuttavia seminano e mangiano grano, e inoltre cipolle, agli, lenticchie e miglio. Oltre gli Alazoni abitano gli Sciti aratori: essi non seminano il grano per nutrirsene ma per venderlo. Al di sopra di costoro abitano i Neuri e , per quanto ne so, dopo i Neuri in direzione del vento Borea la terra è priva d'uomini. Questi sono i popoli lungo il fiume Ipani, a occidente del Boristene.

Riassumendo, il Quadrato scitico è delimitato a sud dal Ponto Eusino, a est dalla Palude Meotide, ad ovest dall'ultima parte del corso dell'Istro e a nord dall'inizio dell' ρεμίη.ἐ

Come ultimo esempio, possiamo notare come la Terra stessa sia per Erodoto divisa in quattro quadranti. All'inizio del capitolo 42 del quarto libro, infatti, lo storico dichiara che Asia, Libia ed Europa non hanno le stesse dimensioni, ma quest'ultima si estende al di sopra delle altre due:

Hdt., IV, 42: Θωμάζω ν τ ν διουρισάντων κα διελόντων Λιβύην [τε] ὦ ῶ ὶ κα σίην καὶ Ἀ ὶ Ε ρώπην· ο γ ρ σμικρ τ διαφέροντα α τέων στί. Μήκεϊ μ ν γ ρ παρ'ὐ ὐ ὰ ὰ ὰ ὐ ἐ ὲ ὰ μφοτέρας παρήκει Ε ρώπη, ε ρεος δ πέρι ο δ συμβαλε ν ξίη φαίνεταί μοι

ἀ ἡ ὐ ὔ ὲ ὐ ὲ ῖ ἀ

ε ναι. ἶ

Mi meraviglio quindi di coloro che hanno separato e diviso la terra in Libia, Asia ed Europa: le differenze tra di esse non sono piccole. Infatti in lunghezza l'Europa si estende lungo le altre due, in larghezza poi non mi sembra neppure che possa essere paragonata.

Sulla base del passo sopracitato possiamo dedurre che la Terra potesse essere divisa in due quadranti meridionali: quello sudoccidentale corrispondente alla Libia e quello sudorientale, corrispondente all'Asia.

Il confine fra i due andrebbe posto in corrispondenza dell'ultima parte del corso del Nilo, che ha un andamento sud-nord Erodoto, nel capitolo 12 del secondo libro ci conferma che ad ovest del fiume comincia la Libia mentre ad est comincia l'Arabia, appartenente all'Asia:

Hdt., II, 12.2-3: πρ ς δ τ χώρ ο τε τ ραβί ὸ ὲ ῇ ῃ ὔ ῇ Ἀ ῃ προσούρ ούσ τ ν Α γυπτονῳ ἐ ῃ ὴ ἴ προσεικέλην ο τε τ Λιβύ , ο μ ν ο δ τ Συρί (τ ς γ ρ ραβίης τ παρὔ ῇ ῃ ὐ ὲ ὐ ὲ ῇ ῃ ῆ ὰ Ἀ ὰ ὰ θάλασσαν Σύριοι νέμονται), λλ μελάγγαιόν τε κα καταρρηγνυμένην στε ο σανἀ ὰ ὶ ὥ ἐ ῦ λύν τε κα πρόχυσιν ξ Α θιοπίης κατενηνειγμένην π το ποταμο · τ ν δ Λιβύην ἰ ὶ ἐ ἰ ὑ ὸ ῦ ῦ ὴ ὲ δμεν ρυθροτέρην τε γ ν κα ποψαμμοτέρην, τ ν δ ραβίην τε κα Συρίην ἴ ἐ ῆ ὶ ὑ ὴ ὲ Ἀ ὶ ργιλωδεστέρην τε κα πόπετρον ο σαν. ἀ ὶ ὑ ἐ ῦ

Inoltre il suolo dell'Egitto non assomiglia né a quello dell'Arabia, che pure è confinante, né a quello della Libia e neppure a quello della Siria (la parte costiera dell'Arabia è abitata dai Siri), ma è terra nera e friabile, poiché è costituita dal fango e dai detriti che il fiume ha trasportato dall'Etiopia; la Libia invece sappiamo che ha un suolo piuttosto rossiccio e sabbioso, mentre l'Arabia e la Siria piuttosto argilloso e pietroso.

La Valle del Nilo, nella visione erodotea, non appartiene geograficamente né alla Libia né all'Asia e, secondo Erodoto, rappresenta il confine geografico fra i due continenti.

A nord di Asia e Libia, abbiamo già ricordato, si estende l'Europa che ha una lunghezza uguale alla somma dei due continenti meridionali.

Lo storico non afferma mai esplicitamente che anche l'Europa possa essere divisa in due quadranti, ma a mio avviso è possibile ritenerlo. Come abbiamo già visto, la parte occidentale del continente è da lui ritenuta abitata, poiché dichiara che l'Istro taglia a metà il continente europeo e se ne conosce il corso poiché passa per zone abitate180. Inoltre, benché affermi di non conoscere i confini

occidentali del continente né se questo è circondato dall'acqua, lo storico dimostra, nel capitolo 115 del terzo libro, di avere avuto quantomeno delle vaghe informazioni su queste zone:

Hdt., III, 115: Α ται μέν νυν ν τε τ σί σχατιαί ε σι κα ν τ Λιβύ . Περ δὗ ἔ ῇ Ἀ ῃ ἐ ἰ ὶ ἐ ῇ ῃ ὶ ὲ τ ν ν τ Ε ρώπ τ ν πρ ς σπέρην σχατιέων χω μ ν ο κ τρεκέως λέγειν· ο τεῶ ἐ ῇ ὐ ῃ ῶ ὸ ἑ ἐ ἔ ὲ ὐ ἀ ὔ γ ρ γωγε νδέκομαι ριδανόν τινα καλέεσθαι πρ ς βαρβάρων ποταμ ν κδιδόνταὰ ἔ ἐ Ἠ ὸ ὸ ἐ ς θάλασσαν τ ν πρ ς βορέην νεμον, π' τεο τ λεκτρον φοιτ ν λόγος στί, ο τε ἐ ὴ ὸ ἄ ἀ ὅ ὸ ἤ ᾶ ἐ ὔ νήσους ο δα Κασσιτερίδας ούσας, κ τ ν κασσίτερος μ ν φοιτ . Το το μ ν γ ρἶ ἐ ἐ ῶ ὁ ἡ ῖ ᾷ ῦ ὲ ὰ ριδαν ς α τ κατηγορέει τ ο νομα ς στι λληνικ ν κα ο βάρβαρον, π ὁ Ἠ ὸ ὐ ὸ ὸ ὔ ὡ ἔ Ἑ ὸ ὶ ὐ ὑ ὸ ποιητέω δέ τινος ποιηθέν· το το δ ο δεν ς α τόπτεω γενομένου δύναμαι κο σαι,ῦ ὲ ὐ ὸ ὐ ἀ ῦ το το μελετ ν, κως θάλασσά στι τ πέκεινα τ ς Ε ρώπης. ξ σχάτης δ' ν τεῦ ῶ ὅ ἐ ὰ ἐ ῆ ὐ Ἐ ἐ ὦ ὅ κασσίτερος μ ν φοιτ κα τ λεκτρον.ἡ ῖ ᾷ ὶ ὸ ἤ

Queste sono le regioni estreme dell'Asia e della Libia. Delle estreme regioni occidentali 180 Hdt., II, 34.

dell'Europa non posso invece parlare con sicurezza: personalmente non ritengo credibile che dei barbari chiamino Eridano un fiume che sfocerebbe nel mare settentrionale, dal quale si dice che provenga l'ambra; e non so nulla dell'esistenza delle Isole Cassiteridi, da cui ci verrebbe lo stagno. Da un lato infatti il nome stesso Eridano si rivela come un nome greco e non barbaro, coniato da qualche poeta; dall'altro, nonostante tutto il mio impegno, non sono mai riuscito a sentir affermare da un testimone oculare che esista un mare al di là dell'Europa. In ogni caso lo stagno e l'ambra ci arrivano da un estremo confine del mondo.

Per quanto riguarda la parte orientale del continente lo storico non riferisce nulla, se non che essa è una grande pianura:

Hdt., I, 204.1: Τ μ ν δ πρ ς σπέρην τ ς ὰ ὲ ὴ ὸ ἑ ῆ θαλάσσης ταύτης τ ς Κασπίηςῆ καλεομένης Καύκασις πέργει, τ δ πρ ς ὁ ἀ ὰ ὲ ὸ ἠῶ τε κα λιον νατέλλοντα πεδίονὶ ἥ ἀ κδέκεται πλ θος πειρον ς ποψιν. Το ν δ πεδίου <τούτου> το μεγάλου ο κ ἐ ῆ ἄ ἐ ἄ ῦ ὦ ὴ ῦ ὐ λαχίστην μο ραν μετέχουσι ο Μασσαγέται, π' ο ς Κ ρος σχε προθυμίην ἐ ῖ ἱ ἐ ὓ ὁ ῦ ἔ στρατεύσασθαι.

A occidente dunque il mare chiamato Caspio è delimitato dal Caucaso, mentre verso oriente e il levar del sole si estende una pianura immensa a perdita d'occhio. Di questa grande pianura una parte non piccola è occupata dai Massageti, contro i quali Ciro era ansioso di marciare.

A mio avviso questo passo permette di individuare due quadranti settentrionali, così come abbiamo individuato due quadranti meridionali divisi dal Nilo.

Il quadrante nordoccidentale comprende la parte abitata dell'Europa, dalle sorgenti dell'Istro verso oriente, mentre il quadrante nordorientale è costituito dall'enorme pianura occupata in parte dai Massageti. Il passo sopracitato permette di individuare un confine fra questi due quadranti, costituito dal mar Caspio e dalla catena del Caucaso.

Erodoto, in conclusione, utilizza dei quadrilateri per descrivere la Terra in due occasioni: per quanto riguarda il Quadrato scitico e per la forma stessa del mondo, diviso a sud in Libia e Asia con il Nilo come confine, e a nord fra l'Europa occidentale abitata ed Europa orientale (quasi) disabitata, delimitate dalla catena del Caucaso e dal Mar Caspio.

adottata da Erodoto: la catalogia.

3.3 La catalogia

Dopo aver analizzato le prime due forme di concettualizzazione dello spazio, l'analogia e la geometria, ci occuperemo ora della terza modalità: la catalogia.

Essa consiste in un'elencazione vera e propria: l'esempio più chiaro è sicuramente costituito dalla descrizione della Strada del Re, in cui Aristagora elenca a Cleomene i popoli che si incontrano lungo la via tra Sardi e Susa181. È una modalità di scrittura prettamente descrittiva: non porta avanti

nessun racconto né successione di avvenimenti ma serve a fare il punto in determinate situazioni. Infatti può essere impiegata dal punto di vista genealogico, per riportare liste di sovrani; oppure quantitativo per riportare dei contingenti militari o elenchi di popoli.