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I determinanti della salute: una rete dinamica che impatta sullo stato di benessere/malessere

Capitolo 2 Buona salute e cattiva salute: dinamiche e variabili in gioco

2.1 I determinanti della salute: una rete dinamica che impatta sullo stato di benessere/malessere

benessere/malessere della persona

Partendo dalla concezione che l'essere umano deve essere considerato nella sua totalità bio-psichica-sociale in continuo interscambio con il proprio ambiente è implicito che non si possono trascurare gli innumerevoli e variegati fattori che da esso provengono e che in misura diversa influenzano e determinano lo stato di salute, di benessere o di malessere degli individui o di una popolazione. È un dato acquisito che a provocare una malattia non è mai una singola causa bensì l'interazione di numerosi elementi che combinandosi tra loro e influenzandosi a vicenda, possono originare una patologia provocando dei danni alla salute. Come si evince dall'immagine riportata di seguito, l'interconnessione e la continua interazione che si hanno tra i determinanti dà vita ad un processo dinamico che impatta sul sistema salute.

Figura 2.1 Esempio di interazione dinamica tra i vari determinanti di salute, modello di Evans e Stoddard (fonte: Cipolla 2004, pag. 189)

2016Nona conferenza globale sulla Promozione della salute, Dichiarazione di Shanghai, Consensus On Health

Cities. I Leader di tutto il mondo si sono impegnati a migliorare la salute pubblica attraverso l'informazione, la

prevenzione, e la promozione di nuove strategie in grado di offrire cure accessibili a tutti. L'obiettivo è insegnare ai cittadini il modo per mantenersi in buona salute, scoraggiare l'utilizzo di prodotti dannosi tramite la loro tassazione e creare città ecosostenibili.

Studiare la rete dei determinanti della salute, acquisire la consapevolezza della loro imprescindibilità dalla definizione di benessere o malessere di una Comunità, permette alla Sanità Pubblica non solo di conoscerli, ma anche di intervenire con appropriate modifiche per l'eliminazione o la riduzione di tutti gli eventuali elementi negativi. I determinanti di salute vengono raggruppati, solo per una semplificazione teorica, in diverse categorie, ognuna delle quali racchiude delle sottocategorie di fattori che possono essere individuali, socio-economici, ambientali, sociali o riguardanti gli stili di vita e l'accesso ai servizi.

La cultura, l'istruzione, il lavoro, il reddito e le reti relazionali sono tutti determinanti che influiscono fortemente sullo stile di vita di un soggetto e sul suo comportamento personale. Nello stile di vita rientrano tutte quelle “cattive” abitudini spesso adottate dai soggetti, che hanno un impatto fortemente dannoso sulla salute, tra queste il fumo, il consumo di alcool e le abitudini alimentari scorrette. Il fumo, ad esempio, rappresenta un fattore di rischio elevato per tutte le patologie respiratorie, cardiocircolatorie e per le neoplasie, l'OMS ha denunciato che il fumo, compreso quello passivo, è la seconda causa di morte nel mondo ma è anche la causa di morte in teoria più facilmente eliminabile. Secondo i dati diffusi dall'OMS, ogni sei secondi muore una persona a causa delle sigarette fumate, al pari delle morti causate dalle peggiori epidemie mai verificate a livello mondiale, e la stima per il prossimo futuro è di un miliardo di decessi. Solo in Italia, secondo un'indagine ISTAT del 2012, i decessi imputabili al fumo si aggirano tra i 70.000 e gli 80.000 all'anno in un'età compresa tra i 35 e i 65 anni. Dai dati forniti dall'Osservatorio fumo, alcool e droga, nel Rapporto fumo 2015, realizzato dalla Doxa per conto dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia i fumatori sono 10,9 milioni, dei quali il 25% sono maschi e il 18% sono femmine, con un consumo medio giornaliero di 13 sigarette.

Il consumo di alcool è in aumento sia a livello mondiale che europeo e, al pari delle sostanze stupefacenti, oltre all'impatto diretto che ha sulla salute di chi ne fa uso, comporta una serie di danni indiretti correlati al suo consumo, problemi sociali con un costo non indifferente per la comunità, basti pensare agli atti violenti che si compiono sotto l'effetto dell'alcool o di stupefacenti, al pericolo della guida in stato di ebrezza, ai problemi familiari o lavorativi, oltre all'esclusione sociale a cui sono sottoposti i soggetti alcolizzati o tossicodipendenti.

Per lunghi anni avere di che sfamarsi è stata la più grande preoccupazione degli esseri umani, pensiero diffuso era che per migliorare la qualità della vita bastasse innalzare il

tenore di vita, cosa che si è verificata in tutti i paesi industrializzati. Con il trascorrere del tempo si è costatato però che la buona salute non segue il benessere materiale, in quanto all'aumentare della ricchezza aumenta l'incidenza dei disturbi di ansia, di depressione e di tutti gli altri legati alla cattiva alimentazione e alla vita sedentaria. I comportamenti alimentari scorretti che caratterizzano i Paesi più ricchi sono la causa, insieme ad una vita sedentaria, della diffusione dell'obesità, un problema che interessa non solo adulti ma sempre più anche bambini e adolescenti. Attualmente, per la maggior parte degli abitanti dei Paesi ricchi, le difficoltà non sono legate alla soddisfazione dei bisogni primari, come la ricerca del cibo e dell’acqua potabile che non rappresentano più una priorità, ma sta prendendo campo il tema di una alimentazione consapevole e salutare che induce tante persone a voler mangiare meno; al contempo nei Paesi poveri la speranza di vita continua ad essere bassa e la mortalità alta, i bambini ancora muoiono per la mancanza di vaccini e di un’alimentazione sufficiente e adeguata, quindi avere i mezzi per soddisfare le necessità primarie per vivere è tuttora fonte di preoccupazione. Per questi Paesi raggiungere il benessere economico per migliorare le condizioni di vita rimane ancora obiettivo prioritario (Wilkinson, Picket 2009). Esiste una stretta relazione di dipendenza tra salute e condizioni socio-economiche, nel senso che la condizione socio-economica è un determinante per lo stato di salute che a sua volta è un elemento importante per lo sviluppo socio-economico. La povertà è associata ad un'alta mortalità infantile, ad un alto rischio di contrarre malattie e di morire prematuramente, inoltre il basso livello di istruzione che caratterizza le persone disagiate determina una scarsa attenzione verso l'adozione di comportamenti e stili di vita dannosi per la salute. Le persone che si trovano in condizioni economiche e sociali disagiate corrono un rischio maggiore di contrarre malattie e hanno meno possibilità di accedere ai servizi e alle cure del caso. Nella condizione di svantaggio rientrano svariati aspetti della vita sia economici, dovuti alla mancanza di un lavoro, sia di capitale sociale, inteso come l'insieme di tutte quelle risorse messe a disposizione dalla rete di relazioni in cui una persona è inserita e della quale ognuno dovrebbe poter usufruire e allo stesso tempo mettere a disposizione degli altri (Salvini 2007). Appartenere ad una rete permette di arricchire il proprio bagaglio relazionale, comunicativo e valoriale, la persona si sente parte di un tutto, capita, sostenuta, stimata, apprezzata e automaticamente si rafforza nella sua personalità con evidenti benefici sulla salute. La coesione sociale creata da una rete diventa un potente deterrente per l'esclusione sociale e per l'isolamento, le relazioni instaurate apportano benefici personali che si

ripercuotono esternamente e di cui gode tutta la collettività. Generalmente gli svantaggi tendono a ripresentarsi negli stessi gruppi, le conseguenze negative di queste situazioni si accumulano nel corso della vita, quindi tanto più a lungo le persone vivono in condizioni precarie tanto più sarà difficile riuscire a raggiungere un tenore di vita accettabile e godere buona salute (Marmot 2006)21.

Tutto il sistema ambiente è un considerevole determinante per lo stato di salute, esso è in continua interazione con l'uomo, infatti l'ambiente fisico è una parte di questo sistema ed è anche il luogo dove gli individui vivono la propria vita e di conseguenza usufruiscono di tutto ciò che offre sia di positivo che di negativo. È conoscenza diffusa che la causa di tante patologie serie, quali tumori, problemi respiratori, sordità e altri ancora, siano danni imputabili ai fattori ambientali; l'inquinamento acustico, così come quello dell'aria e dell'acqua, la continua esposizione a campi magnetici e radiazioni, unitamente all'insalubrità delle città sottopongono gli esseri viventi ad un continuo stato di allerta e di rischio.