Capitolo 1 Malattia e salute: una lettura sociologica della loro evoluzione
1.8 Le dimensioni della salute e della malattia si ricompongono in un unico modello: il paradigma
il paradigma correlazionale
Da quanto sinteticamente esposto in precedenza si è sottolineato il contributo offerto dalla sociologia della salute al percorso evolutivo che ha interessato nel tempo il concetto di salute e di malattia attraverso i vari paradigmi, ognuno dei quali ha focalizzato la propria attenzione su determinati aspetti di questi due termini di così difficile definizione. Grazie al contributo dei tanti studiosi si è compreso che salute, malattia e istituzioni fanno parte di un unico sistema non scomponibile e che per poter comprendere la loro centralità nella vita di ogni essere umano devono essere letti nella loro accezione pluridimensionale e multidisciplinare.
Il paradigma correlazionale ha compiuto uno sforzo in questa direzione, senza ancorarsi a nessuna teoria in particolare ha saputo attingere alla parte migliore di ognuna ricomponendo in un'unica cornice le varie e numerose dimensioni della salute, della malattia, degli organi e delle istituzioni ad esse dedicate con la finalità di creare un sistema aperto al nuovo, ma capace anche di non chiudere con il passato.
In Italia questi aspetti furono messi in luce per la prima volta da Achille Ardigò il quale, presso l'Università di Bologna, formò un gruppo di lavoro i cui studi si focalizzarono su queste tematiche della salute basate su una concezione di salute flessibile, pluridimensionale, multidisciplinare e connessionista e che in seguito furono riprese da Giarelli e Cipolla.
Ardigò propose un modello in grado di individuare e analizzare le relazioni sociali che danno origine a fenomeni sociali importanti come quello della salute. Il quadrilatero ideato dall'autore è una matrice di concetti interconnessi tra loro che facilitano la comprensione di fenomeni sociali come la salute e la malattia, sia a livello individuale che collettivo, utilizzando un approccio multidimensionale.
Figura 1.3 Il quadrilatero di Ardigò (fonte: Ardigò 1997, pag. 97)
I quattro poli del quadrilatero sono rappresentati da:
• Natura esterna, come ambiente fisico, habitat naturale di esseri viventi e non viventi considerati come ambiente rispetto al sistema sociale.
• Sistema sociale, come il luogo di condivisione dei valori, delle credenze, del linguaggio e delle norme in cui si producono e riproducono le relazioni di una determinata popolazione.
• Persona, come soggetto che indica la doppia dimensione dell'essere umano, come descritta da Mead, formata da un io, attore cosciente e intenzionale capace di costruire le proprie relazioni primarie e di relazionarsi nel mondo della vita quotidiana, e da un Sé sociale, il me riflesso dagli altri, come il soggetto pensa possa essere percepito dagli altri significativi.
• Natura interna, come coesistenza tra mente e corpo, tra entità biologica e psico- somatica riunite nel corpo umano.
Ardigò dimostra come dalla interconnessione dinamica dei quattro poli si possano originare sei diverse connessioni esplicative, fondamentali per l'analisi della salute/malattia:
Connessione 1 tra natura esterna e natura interna, vede la natura esterna sia come fonte di malattie che di risorse per la sua cura, è il periodo in cui la medicina viene istituzionalizzata e interviene con i vari provvedimenti di igiene pubblica al fine di ridurre i rischi esterni e limitare il diffondersi delle malattie infettive.
Connessione 2 tra sistema sociale e natura esterna, riguarda l'organizzazione dei sistemi sanitari e le modalità con le quali riescono a fronteggiare le malattie provenienti
dall'ambiente e contemporaneamente ad utilizzare le risorse disponibili per le terapie adeguate.
Connessione 3 tra sistema sociale e natura interna, considera il sistema sociale fonte di effetti patogeni per le persone che trovano nelle strutture pubbliche i rimedi adatti. Si riconoscono le malattie sociali provocate dalle condizioni lavorative malsane e al limite della vivibilità nel periodo dell'industrializzazione e urbanizzazione. Questa connessione può essere attualizzata in considerazione del fatto che da qualche anno si stanno ripresentando malattie che erano state debellate e allo stesso tempo forme di diseguaglianze sociali dovute a condizioni di povertà sempre più frequenti nei Paesi ricchi.
Connessione 4 tra soggetto e natura interna, comporta il riappropriarsi della malattia da parte del soggetto che diventa attore principale della situazione di malattia che condivide e gestisce all'interno di reti relazionali della propria realtà quotidiana. Questa connessione vede il sorgere di gruppi di natura diversa, di auto-aiuto, auto-cura o di comunità terapeutiche formati da persone che condividono le stesse esperienze di vita e che insieme cercano di fronteggiare la situazione critica e sopperire alle carenze istituzionali.
Connessione 5 tra soggetto e sistema sociale, definisce la relazione che l'individuo crea con il sistema sociale dal momento iniziale in cui percepisce il malessere, sino alla consapevolezza della malattia. Questo è un percorso molto significativo poiché a seconda dei condizionamenti esercitati dal sistema sociale nel quale subentrano variabili culturali, di genere, di età, economiche e diverse altre, il soggetto prenderà le sue decisioni in merito alle modalità di cura da adottare che possono essere dirette a cure mediche istituzionalizzate o a medicine alternative.
Connessione 6 tra soggetto e natura esterna, descrive l'influenza che possono avere l'ambiente, l'ecologia sull'individuo o sul piccolo gruppo.
Per l'autore sono importanti le relazioni e le interazioni dinamiche che si creano tra le interconnessioni e le molteplici dimensioni che entrano nel processo della salute influenzandosi a vicenda, la bidirezionalità delle connessioni rappresenta la complessità dei fenomeni della realtà sociale che segue una causalità circolare.
Il limite riscontrato nel modello di Ardigò è quello di aver analizzato il sistema salute scollegato dal sistema sociale e di non aver esplicitato le interconnessioni tra questo e tutte le altre variabili, aspetto approfondito successivamente da Costantino Cipolla. Egli partendo dalle connessioni individuate nel quadrilatero di Ardigò elabora un modello
connessionista nel cui centro inserisce il sistema sanitario, precedentemente non considerato, scorporandolo dal sistema sociale che diventa una parte del sistema sanitario che inoltre ingloba tutto ciò che riguarda la salute e la malattia. Nel modello vengono evidenziate le connessioni significative tra sistema sanitario e sistema di salute, i quali insieme a tutti gli altri elementi già evidenziati da Ardigò, producono e intervengono sia nella salute che nella malattia.
Figura 1.4 Sistema di salute e sistema sanitario: un modello connessionista (fonte: Giarelli 2004, pag. 109)
Come si evince dalla figura riportata ogni polo stabilisce una relazione diretta con il sistema salute, a loro volta le relazioni possono congiungere indirettamente e trasversalmente gli stessi poli tra di loro.
Connessione 1, tra sistema sanitario e natura esterna, evidenzia il rapporto tra l'ambiente esterno e la salute degli individui, le risorse disponibili e il loro utilizzo. Osservando il progressivo degrado ambientale e il conseguente impatto che ha sulla salute della popolazione con l'insorgenza e la diffusione di tante malattie, emerge tutta l'importanza rivestita dal sistema sanitario come responsabile della salute delle persone e dell'ambiente, e come organizzatore di tutte le misure preventive che mette in atto per salvaguardarli entrambi.
Connessione 2, tra sistema sanitario e sistema sociale, riguarda i rapporti tra il primo con tutti gli altri sottosistemi: sociale, politico, economico e culturale. I sistemi sanitari
si differenziano a seconda della società in cui si costituiscono e, dalla loro tipologia17, discendono le modalità di cura.
Connessione 3, tra sistema sanitario e soggetto, riguarda l'esperienza personale della malattia, la consapevolezza che l'individuo acquisisce della propria condizione e il rapporto che riesce a instaurare con il contesto sanitario che lo vede non più subordinato, ma attore partecipe e coinvolto nella sua malattia.
Connessione 4, tra sistema sanitario e natura interna, riguarda il rapporto tra il sistema sanitario e la rimozione delle cause patogene che provocano la malattia. Il sistema sanitario deve essere in grado di intervenire con misure idonee per tutelare il benessere individuale e collettivo e deve formulare risposte per soddisfare le numerose e sempre nuove esigenze delle società contemporanee. È necessario, da parte del sistema sanitario, un approccio consapevole del fatto che nel contesto della malattia e della salute intervengono numerose variabili; basta pensare a come si sia allungata la vita media della popolazione e la conseguenza che ne è derivata in termini di aumento di malattie croniche che richiedono cure protratte nel tempo, all'insorgere e al diffondersi di malattie nuove, e al riacutizzarsi di altre.
In questo percorso fatto all'intero della sociologia della salute e dei suoi paradigmi è emersa la complessità che ha caratterizzato e che tuttora caratterizza i concetti di salute e di malattia, due aspetti importanti della vita quotidiana di ogni individuo, dipendenti l'uno dall'altro e che si completano nel sistema sanitario. Nell’osservare la loro evoluzione nel tempo si è visto come il loro significato si sia modificato all’interno dei vari contesti socio-culturali e come il continuo emergere di nuove variabili vada ad inserirsi e a modificare l’intero sistema e i sottosistemi del mondo salute/malattia, in un continuo e dinamico processo.
17 Cipolla individua quattro tipi di sistema sanitario: particolaristico delle società elementari nel quale la relazione sanitaria è diretta e personale; universalistico delle società complesse in cui la relazione tra medico e paziente è asimmetrica e professionale; monistico che vede il prevalere di una sola medicina ufficializzata; pluralistico che pur ufficializzando una sola medicina contempla altre modalità alternative.