• Non ci sono risultati.

4. Le dimensioni di analisi

4.3 Dimensione 3: Fruibilità

La terza dimensione concerne la fruibilità del servizio ovvero l'ampiezza e la flessibilità dell'orario di apertura giornaliera dei servizi di custodia.

Per quanto riguarda l‟ampiezza, alcune Nazioni si distinguono per i lunghi orari di apertura effettuati dai servizi per la prima infanzia (superiori alle undici ore al giorno) (Danimarca, Svezia, Olanda e Francia); un'ampia copertura viene anche fornita in Italia, Germania Finlandia e Belgio. Solo in un numero limitato di nazioni (Austria, Portogallo e Spagna) il servizio pubblico è di durata inferiore alle otto ore che tradizionalmente connotano la giornata lavorativa (De Henau, Meulders O‟Dorchai 2008). Secondo alcuni studi, esiste una relazione positiva tra sviluppo cognitivo del bambino e frequenza del servizio (Cerea 2012, Loeb Bassok Rumberger 2007). Tuttavia, altre ricerche hanno evidenziato outcome

contraddittori rispetto all‟ampiezza della fascia oraria; se secondo alcuni (Loeb Bassok Rumberger 2007) all'aumentare delle ore di frequenza corrisponde un incremento della “longevità” degli effetti positivi, secondo altri un numero maggiore di ore comporta maggiori probabilità di sviluppare comportamenti aggressivi e conflittuali (Ahnert e Lamb 2003). Le indicazioni fornite da Unicef (2008) sembrano mostrare un maggiore grado di accordo con quest‟ultimo orientamento, dato che un orario di permanenza lungo all‟interno delle strutture di cura è considerato inadeguato per i bambini che hanno meno di 1 anno.

L'ampiezza dell'orario è in grado di condizionare anche la partecipazione femminile al mercato del lavoro; ampi orari di apertura del servizio, infatti, sono positivamente correlati con un incremento dell'occupazione lavoro (Del Boca e Vuri 2006). La partecipazione delle madri al mercato del lavoro, tuttavia, è positivamente correlata anche alla seconda componente della dimensione di analisi, ovvero la flessibilità dell‟orario. Aperture dei servizi flessibili, che consentano -anche solo occasionalmente- ingressi o uscite posticipate sono necessarie all'interno di un contesto di profonda ridefinizione dei tempi di lavoro, sempre più atipici ed intermittenti, come illustrato all'interno del Capitolo 2. Da questo punto di vista, la flessibilità dell'orario è una componente della dimensione i cui impatti sono altrettanto importanti per il genitore che può usufruire del servizio che per il bambino accudito.

Rispetto a questa dimensione, i quattro modelli mostrano il seguente orientamento.

Modello 1 - Approccio della condivisione e dell’equità di genere

Questo modello sostiene una maggiore condivisione dei carichi di cura e non una defamilizzazione totale. L‟attività di cura è riconosciuta anche come valenza positiva che deve essere adeguatamente condivisa per cui non sono necessari servizi di cura che sostituiscano del tutto l‟impegno famigliare; il modello è pertanto favorevole ad orari flessibili ma non eccessivamente estesi.

Modello 2 - Approccio occupazionale

La dimensione della fruibilità è centrale ai fini del perseguimento degli obiettivi posti dal secondo idealtipo. Un orario lungo e flessibile è importante al fine di sostenere la permanenza (anche giornaliera) delle donne nel lavoro, e diviene sempre più centrale in conseguenza del diffondersi dei contratti atipici, fenomeno che interessa in maggior misura le giovani donne.

Modello 3 - Approccio della tutela dei bambini

Obiettivo primario del terzo idealtipo è la tutela dell'interesse del minore e non il solo incentivo alla partecipazione del mercato del lavoro delle madri.

Alcuni studi, infatti, hanno mostrato che un numero elevato di ore trascorse in una struttura per l'infanzia può avere effetti negativi su bambini in tenera età; un orario di permanenza lungo è considerato da studi pedagogici inadeguato per bambini di età inferiore all'anno (Unicef 2008). Non è pertanto consigliabile la presenza di servizi atti a coprire fasce orarie molto lunghe.

Modello 4 - Approccio del sostegno alla cura famigliare

Il quarto idealtipo si dichiara contrario ad una defamilizzazione spinta del lavoro di cura; conseguentemente orari d'apertura lunghi non sono giudicati positivamente.

Indicatore di riferimento

Per misurare la dimensione della fruibilità si è scelto di costruire un indice ad hoc dato dal valore congiunto di tre indicatori: numero dei giorni d'apertura, numero di ore massimo di apertura e flessibilità oraria del servizio.

Per quanto concerne il primo indicatore è stata costruita una tabella per l'attribuzione dei punteggi (Tabella 7). Il punteggio più elevato viene attribuito nei casi in cui si ha un‟apertura sette giorni su sette, mentre il punteggio più basso è dato ai casi in cui il servizio è fornito per meno di quattro giorni la settimana. Si è deciso di strutturare la scala in modo tale da valorizzare i casi in cui il servizio viene erogato anche durante il weekend o i festivi.

Tabella 7– Indicatore Giorni di apertura Meno di 4 giorni la settimana 0,5 punti

4 giorni la settimana 1 punto

5 giorni la settimana (Lun/Ven) 2 punti

6 giorni la settimana 4 punti

7 giorni la settimana 5 punti

Min 0,5 – Max 5

Per quanto concerne il secondo indicatore (Tabella 8), il punteggio più elevato si è attribuito ai casi in cui l'orario d'apertura è uguale o superiore alle 11 ore mentre il punteggio più basso è stato attribuito ai casi in cui l'orario d'apertura è inferiore alle 4 ore, tempistica in genere garantita solo da alcuni particolari tipi di servizi finalizzati alla custodia temporanea.

Tabella 8–Indicatore “Ore di apertura”

Meno di 4 ore 0,5 punti

4 -6 ore 1 punto

7-8 ore 2 punti

9 -10 ore 3 punti

11 ore o più 5 punti

Min 0,5 – Max 5

Il terzo indicatore, infine, si propone di valutare la flessibilità oraria offerta dal servizio (Tabella 9). L'indicatore è stato costruito in modo da attribuire dei punti ai servizi che mostrano flessibilità o in entrata o in uscita di almeno un'ora.

Tabella 9 – Indicatore “Flessibilità oraria” Flessibilità in entrata (Min 1 h) 2 Punti

Flessibilità in uscita (Min 1 h) 2 Punti Totale modulabilità del servizio 5 Punti

Min 0 – Max 5

Il punteggio finale da attribuire a ogni singolo servizio è dato dalla somma lineare dei punteggi attribuiti dai tre indicatori. Un servizio sarà considerato fully in in corrispondenza di un punteggio pari a 15 (Tabella 10); il lower breakpoint è fissato a 1 mentre il cross over point corrisponde a 6, punteggio che corrisponde ad un servizio “stadard” che garantisce una copertura per otto ore al giorno, nei giorni lavorativi e con un minimo di flessibilità o in entrata o in uscita.

Tabella 10– Corrispondenza tra valori rilevati dall’indicatore e fuzzy score Valore di riferimento Punteggio attribuibile

Fully In 15 1

Mostly but not fully in 10,5 -14,5 0,75 – 0,99

More or less in 6,5 – 10 0,51 – 0,74

Cross over 6 0,50

More or less out 3,5 - 5,5 0,025 – 0,49 Mostly but not fully out 1,5 -3 0,01 -0,24

Fully Out 1 0

Tabella 11– Orientamento dei modelli Modello 1 - Modello 2 + Modello 3 - Modello 4 -