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bevatì-de.Eccoviunaltrocaso,che disputi la maggio--ranzT*colprimo.Lostessopuòdirsideglialtri popoli,e le relazionianchede'moderniviaggiatori ilcorapruovano;Noiabbialonotatopiùvolte, che questi diversi rapporti di persone,diclimi,di tempi,dicostumi,non furono certamenteil sog-getto delirimeditaziónidelnostròAutore.Neil*

Sua storianonsolo,maio tutte le altre sue opere*

specialmentenellesue IstituzioniCanoniche, gran-deggiasemprequel pregiudizio*chetutto èbaono ciò,che è antico,enulla èbuono,senonè vec-chio.SenzaleprostrazioniCanonicheTnonpuò', secondoluijripararsi loscandaloarrecato peccan-do*non puòfarsiunprocesso amodo»sènza gli antichiConcili<senzaiNota}-dìcifra,senza' le vecchieforinole;notipuòanomortificarsi,te nonpranzaperappuntofinitoilVespero;iFrati non possonoesserbuoni,senonlavorano fino al-la sera;e simili precisioni,che avea radicate fino nelle ossa •LaFede, ripetiamo,èsempre una;ladisciplina varia;può,edee anzisovente necessariamentevariare,e quella,cheapprovala Chiesa,sempreè,comeoradiremo,lamigliore, eilsistema de'tempivihaunevidente influenza.

Non,

chel'unicacausade'malimorali.nonsia sempreI'Unlanamalica;ma perchèdiverseesser ponnonell'uomoleinclinazioniadesercitarla.

Pnàdirsiall'incontro,e nelladovuta proporzio-nelostesso dellevirtù,chevariene'varjtempi piùsingolarmentecampeggiano,edalcune. tule

CO

NotisiilCaplS.P.i.I-Ist.JurEccl. , specialmente alrtum.9. ;*

$8

DISSERTAZIONE

II.

diresti caratteristichediuntalsecolo,più ched'i unaltro;conformandosianch' esso alle varie cìr-cattànf,che gliuomini render possono più-Aspo-Iti,e inchinevoli apraticarle.Non occorre, che

;o«ìaquianoverarnegliesempj,tutte lestorie Ilesonolaprova.Ellaè cosa lodevolissimalo ze-larecontroidisordini, de'tempinostri,ilporgli netdovutodiscredito,ilfarne rilevare le funestis-sime conseguenze,è materiacertamantenon man-carnea'nostri giorni,siccome nonèmai mancata allaverace,Cristianaeloquenzade' Santi Padridi tuttiisecoli.Ma nonbisognaneppurenelbuono starnegli eccessi.Audir moltissimi (persone an-chedabene,e d* intenzioni rettissime ),ovedei vecchjtempi,ede'lorofaecianmenzione, sem-bra, cheespressioninontrovino a esaltar quegli, adeprimerquesti,comelorsembrache meritino. Ah!dov' èandatofudiretesclamare )ilprimitivo fervore,lafede,lacarità degliantichi?Allora nonera giàcomeoggidì.Oggièspentalacarità, ti è perduta la fedeQ lo che serigorosamentes' in-tenda,èuna bencattivaespressions )ilvizio in-onda,nonvièpiùun palmodinetto.Ah!una voltanonfu cosi!Allora.••voinontroverete aleun'uomovecchio,chenondica altrettantodei didellasua giovinezza

(0

Insommaintutte questeimmaginazioniviè delpoetico, vi e qual-che immaginedelsecolodiSaturrto,e diRea,e di quella aurea primiera età:

Qu<e vindice nmf fa, t Sponte sua,site lege,fiderà,rectumque colibttt. Pana,metusqtte aberant, nec verba mtnantia fine

CO

Tttàil nostroVìem:Discipl.Pop.Usi9* 2 -Cap.i.

DTS.SERTAZIONEIli %9 Aereligabantur,nec supplex turba timebat Judt'cis ora sui•,seà erantunejudice tufi. ,M Tauro- è vecchioilpregiudizio di richiamare gli an-tichitempi!Figuratevisevorrà deporsi, perche, siasiquicombattuto.Ilmalestanelfondo

dell'uo-mo

(diceaunantico savio

CO

) viti*, malignitatis human*,reteràsemper in laude,pnesentia in fastì-diosunt.Eppurenelfattonotato curiosa,cosa.

Egli è bel leggere que'dottiuomini,che la teolo-giade'costumitrattarsoglionoconabbondanzadi erudizione de' Santi Padri.Pigliatene adesempioil PadreBesombes,odaltri,ovedialcun peccato rag-gionardebbisi,voi glivedrete tosto a riprender*

lo,esaggiamente,conleparole de*Padri antichi ,

e de' vetustiConcili.Chevuolmaidir ciò? Do-rrern dir forse,chequiviiConcilijedi.Padri profetarono,echecontroivizjinveirono,,che, esserdoveano dappoi, nonche allora vì fossero?

Culpa»quar» pennatempore prior;emendati,quam.

peccare,poste* ius est;diceaprofondamentealsuo solito Cornelio Tacito(z).Dicasiquantosenvuole.

Ma

nonperciò cesserodiripetere allepersonedì buon senso,espregiudicateamantidelvero,che bisognaconchiuderedjbuonafede,cheanchegli uominide*primi secoli eranoappuntocomequegli de'nostri,gente,che avea peccato inAdamo,e bisognosa era,quantonoi,dellagrazia diDio.

A

giusto rigor d1idee,noinon abbiamodi che deside-rare altritempi,che que' brevissimi della primiti-vaoriginaleinnocenza;poichéalloradiverso ve-ramenteerailmoralsistema delmondo.Dopoil

CO

AuctorDialog.de Oratoribui

tlttni.tf-CO

Annal.Lib.i%.num.lQ.

Diaiiizcd ùyGoogle

P o

DISSERTAZIONE

II.

fataimorsodelpomovietato,la naturacorrottahi sempreprodottiilagrimevoli effetti«noi.La con-cupiscenza èin tutti gli-uomini(diceFleurj mede-limo)

CO»

e nonmancadiprodurreisuoi funesti tfe'ti,seellanon é raffrenata dalla ragione , ajutatd dalla grazia.Eciòdee tenerciinun continuo ti-moresu di noi stessi,cheveggiaino dallaSperien-zadituttiitempi)e risappi»!» dallaFede,che Dio nonlascerà già di punirci,perchè molti siano iviziosi;e ciòpoichéDiononha bisogno dell' uo»

ino,nèdellenostre virtù.LaGhiro presente, comequella de' primi secoli,-èlaSposadifetta di GesùCristo>ed eglinonhapromessodiessereoo leiper seicent* anni.ConviendistinguereC 'I granDottoreAgostino(t))idue stati della Chiesa 9 quello dellavica presente',óveessaimescolata di cat-tivi,e di buoni,e'quello della -vitafutura (non del-lapassata)oveellasaràsenza alcuna mescolanza di male,ed oveifigli suoi non•saran più soggetti al pec-cato,ed alla morte.Noi siamofigliin (Special mo-dodella ChiesadelsecoloXVIII-,e i questa dob-biamoavereunaspecialeaffezionejConsoliamoci pure,che adessoancora,efino allaconsumazione de' secoli,lericchezze della d ivinabontà conser-veranno-certamente1*elettonUmer.odichinon piegherà le ginocchia d'avanti a Baal;ed a perpe-tuaconfusionedellamiscredènza,leporte d'In-fernonon prevarranno controilgregge di Cristo. Ancheadesso visono,e visonoin grannumero quegliicheamano Dio,echeloservono con tut-toilcuore:chinonusa trattar senza scelta,può?

CO

Tom.XIÌl.Discours BSfX.rJ.

(i5 In Bfevit.Collat.diei tertU.C0U.3. eap-9'

DISSERTATONE

II. 1*1 farne fede.Mabisogna'avvercire,chelbuoni Cri-scianisono,diròcosì,menosensibili.Icattivi stanno, comedicesi,sulcandeUbrodeimondo* ed«n vizioso urterà cento volte negliOcchidiun pubblico,mentretantivirtuosi Fedelivtvon i«n-rani,e nascostida'tumultidelmondo.Ionon dico,die tale sial'intenzione de' nostri Cattolici; maquella de'Novatori moderniinesaltarcotanto ilparagonede'vecchjco' aostritempi,èstatadi screditare laChiesa,nellaqualeviviamo,levarci l'affattodaessa,perquindirimproverarnepiù impunementelecostumanze»edidogmi,ein qualche pattesembraaver costoro ottenuto l'inten-to.Perciocchénonsiardirebbe diogni saputel-lo(misiperdoni di graziailtermine}difareil c*nsorealladisciplinauniversalmentericevuta, seildovutorispettosìconservasse allaChiesa me-desima.

fi.Insommaquestastrabocchevole idea della bontàde'tempiantichi,ed a rincontrodeila ma-liziade'nostri,èunidea,chenonèbuonaa niente.Tuttogiornoci s' intuonaallecrecchie quelladomanda,cheleggesi nell'Ecclesiaste(t); Quidputas,causa est,quodpriota tempora meliora fuere,quttmnttne sudi?Einvecediandarvi va-neggiandosoprainutilmentejsarebbemeglio sen-tirnelarispostadalloSpiritoSanto;Nediati: Stultaenimeschujuscemodiinterrogata.Essaha servitoin ognitempoagliEreticidi pretestoper

^scuotereilgiogo,edisprezzareicomandi delU Chiesade'giorniloro:el'abbiamdimostrato.

Servea'cattivi Cristianidiunatacitascusa

de*lo-OiginzadB»Google

9t

DISSERTAZIONE

II.

ro vìzj,eli*1*amorproprioamapiuttosto rifon-dere nello svantaggio de1tempi,ne' qualiè nato, chenella propria raaliaia.Perlaragione

medesi-ma

9servea' Cristianiimperfetti ad addormentar-gli" nellaloro tepidezza;eanchea' bnoniservea trattenergliinaninutiledesiderioditempi,che;

piitnonpossontornare,eadinnaspargliforse soverchiamentecontroitraviatifratelli.Egliè però moltomeglio,cheviviamocontenti dei tem-po,incuièplacchiloallaProvvidenzadìfarci nascere,attendiamoinessoafar'uso dellagra-ziaceleste,che mai non manca,esiamo pur per-suasi,chesenonsaremprefettianchequantoi più grandiuominide'primi Secoli\nostra,enon della carissimamadrelaChiesa,ne sarà la man-canza.Fleurypoi,ed 'alcunimoderni,chela pensalicom'esso,1'ideasuddettade'vecchi Se-coli,ede'recenti,adoperanoatenerdispostoil Letteread ascoltarsenzasdegnodirmillemali delleodierne pratichedellaChiesa, ove nonsian quelle«tessede' primitempi^efirma un grande estrattodel sistemadi questitali,questo ridicolo paralogismo:Tal disciplina ènuova\dunqueì cat-tiva.Loche vaibenede. la Dottrina,dellaFede della Chiesa Cristiana}ma poh mai dellaDiscipli-na,chetutti,neppureesclusoFìfury

(O

>"<»

d' accordo:chepuòmutarsi secondoitempi.Jas bumanum( aif'<rgl(altrove(i)mul'°">«t*biiius est,non solimi prònecessitaiutn,quibusmederi ca-pir» us,diversitate;ted etiamquodprocedente

tem-(0'£tfe.

n-

biffinnm.4.

CO

Jur.ZccLJnstit, P.i. Cap.i.num.*.e* versio-neGruberi.

DISERTAZIONE

ir. 9J