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STRUMENTI DELLA RICERCA

2.  Domande e ipotesi di ricerca 

La  letteratura  considerata  e  il  quadro  problematico  sintetizzato  costituiscono la cornice nella quale si inserisce il lavoro di ricerca condotto e  di  seguito  descritto.  L’obiettivo  generale  è  quello  di  approfondire  la  conoscenza  relativa  alle  strategie  che  gli  adulti  applicano  per  leggere  e  comprendere un testo, di mettere a fuoco la consapevolezza che hanno di tali  strategie  attraverso  l’esplicitazione  del  o  dei  processi  cognitivi  per 

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l’esecuzione del compito di lettura assegnato e di evidenziare gli aspetti che  distinguono i buoni lettori dai cattivi lettori.  

Più nello specifico, si vogliono approfondire alcuni aspetti del campo di  studio  che  possono  essere  ricondotti  all’interno  delle  seguenti  domande  di  ricerca: 

− Tra gli studenti adulti che presentano diversi livelli di comprensione della 

lettura, esistono delle differenze nel possesso e nell’applicazione di capacità  di secondo livello? 

− Quali  sono  le  caratteristiche  di  tali  capacità  in  relazione  al  livello  di 

comprensione della lettura? 

− Quale consapevolezza hanno gli studenti adulti delle capacità di secondo 

livello attivate per eseguire l’attività di lettura? 

In  risposta  a  questi  interrogativi,  sono  state  costruite  le  ipotesi  di  ricerca;  esse  presuppongono  una  forte  dipendenza  tra  i  processi  gestiti  attraverso  il  ricorso  ad  abilità  di  secondo  livello  e  la  comprensione  della  lettura.  

Le ipotesi definitive di lavoro sono dunque le seguenti:    

H1. Gli studenti adulti che raggiungono migliori livelli di comprensione  della  lettura  hanno  una  maggiore  capacità  di  ricorrere  all’uso  di  abilità di secondo livello. 

 

H2. Gli studenti adulti che raggiungono migliori livelli di comprensione  della  lettura  hanno  una  maggiore  consapevolezza  delle  strategie  di lettura utilizzate e un maggior controllo sulle stesse in relazione  all’esecuzione del compito.      3. Definizione del disegno di ricerca  3.1. La scelta della metodologia   Dal discorso che precede, appare evidente che i fattori da indagare sono  numerosi e soggettivi, poiché legati alle capacità che ogni individuo ha avuto  modo  di  utilizzare,  sviluppare  e  potenziare  nel  corso  della  sua  esistenza 

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attraverso  percorsi  di  studio  e  formativi,  ma  anche  ‐  dal  momento  che  si  parla di adulti ‐ attraverso esperienze professionali e di vita.  

Infatti, come si è potuto ampiamente vedere nello sviluppo del quadro  teorico,  e  in  particolare  con  Kolb  e  Jarvis,  le  esperienze  costituiscono  una  parte fondamentale e perciò non trascurabile dell’apprendimento degli adulti  e  tutto  ciò  che  deriva  dall’apprendimento  esperienziale  inevitabilmente  interviene  condizionando  o  interagendo  con  ciò  che  si  apprende  attraverso  altre modalità.    

Tenendo  conto  quindi  sia  delle  caratteristiche  generali  della  popolazione  indagata,  sia  della  particolarità  degli  aspetti  da  indagare,  nello  scegliere  la  metodologia  si  è  optato  per  un  approccio  di  tipo  qualitativo  in  ragione dell’esigenza di definire quale oggetto dell’analisi l’individuo nella sua 

interezza  rendendo  ogni  singolo  partecipante  parte  attiva  del  percorso  di 

ricerca sviluppato (Corbetta, 2003). 

Più  nello  specifico,  il  paradigma  teorico  di  riferimento  per  l’impostazione  della  ricerca  empirica  è  riconducibile  alla  ricerca  azione  in  quanto  “powerful  tool  for  change  and  improvement  at  the  local  level.  […]  The scope of action research as a method is impressive. Action research may  be used in almost any setting where a problem involving people,  tasks and  procedures  cries  out  for  solution.  […]  Action  research  can  be  used  in  a  variety  of  areas,  for  example:  teaching  methods  […],  learning  strategies  […], 

evaluative  procedures  […],  management  and  control  […]”  (Cohen  et  al.,  2004,  p. 

226, corsivo degli Autori).  

Una sintesi delle caratteristiche della ricerca azione, elaborata a partire  dal  confronto  tra  una  molteplicità  di  definizioni,  è  presentata  da  Kemmis  e  McTaggart (1992, citati in Cohen et al., 2004), i quali mettono in evidenza, tra  le altre, i seguenti aspetti: 

− è  una  metodologia  di  ricerca  partecipativa  attraverso  la  quale  i  partecipanti tendono al miglioramento delle proprie pratiche (e solo  in un secondo momento di quelle altrui); 

− si sviluppa attraverso una spirale autoriflessiva composta da cicli di  pianificazione, azione, osservazione, riflessione che si ripetono;  − costituisce  un  processo  sistematico  di  apprendimento  in  cui  i  soggetti 

agiscono  deliberatamente,  mantenendosi  aperti  alle  sorprese  e  reagendo alle opportunità; 

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− coinvolge i soggetti nella teorizzazione delle loro pratiche attraverso  l’analisi di circostanze, azioni e conseguenze e la comprensione delle  relazioni tra queste.     

Sulla base di ciò, si è proceduto all’individuazione dei partecipanti, alla  definizione  delle  fasi  di  indagine  per  la  raccolta  delle  informazioni  e  alla  predisposizione degli strumenti.      3.2. Individuazione dei partecipanti e loro caratteristiche  L’individuazione degli studenti da coinvolgere nelle attività di ricerca è  stata effettuata presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università  Roma  Tre.  Dal  momento  che  per  ragioni  legate  alla  riservatezza  delle  informazioni,  non  è  stato  possibile  ottenere  né  dalla  segreteria  centrale,  né  dalle  segreterie  dei  corsi  di  laurea  della  facoltà  i  recapiti  degli  studenti,  è  stato necessario attivare diversi canali per poter stabilire un contatto con loro  e chiedere la disponibilità a partecipare alle attività di indagine. 

 In  primo  luogo,  trattandosi  di  una  ricerca  destinata  ad  evidenziare  alcune capacità relative alla popolazione universitaria adulta, si è pensato di  rivolgersi a studenti nati dal 1978 in poi, studenti cioè che alla data di inizio  dell’indagine avessero già compiuto 30 anni. 

Successivamente, al fine di coinvolgere gli studenti adulti nelle attività  di ricerca, si è proceduto attraverso: 

‐ l’affissione  di  volantini  nelle  bacheche  delle  segreterie  dei  corsi  di  laurea in cui si riassumevano le caratteristiche generali della ricerca,  le fasi e le attività previste per ciascuna fase; 

‐ comunicazioni agli studenti durante le lezioni e gli esami; 

‐ il Servizio per il Tirocinio della facoltà di Scienze della Formazione  poiché per incoraggiare la partecipazione degli studenti delle lauree  triennali,  le  ore  di  partecipazione  alle  attività  di  ricerca  sono  state  valutate in ore di tirocinio interno17.  

Hanno aderito 14 studenti (11 donne, 3 uomini), così suddivisi: 

‐ otto  studenti  iscritti  al  corso  di  laurea  specialistica  in  Scienze  dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua; 

17  Non  è  stato  possibile  estendere  l’incentivo  agli  studenti  delle  lauree  specialistiche  in  quanto queste non prevedono la realizzazione di attività di tirocinio interno. 

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‐ uno  studente  iscritto  al  corso  di  laurea  specialistica  in  Scienze  Pedagogiche; 

‐ uno  studente  iscritto  al  corso  di  laurea  triennale  in  Scienze  dell’Educazione; 

‐ tre  studenti  iscritti  al  corso  di  laurea  triennale  in  Formazione  e  Sviluppo delle Risorse Umane; 

‐ uno  studente  iscritto  al  corso  di  laurea  triennale  in  Educatore  Professionale di Comunità.  Complessivamente, hanno quindi partecipato alla ricerca nove studenti  iscritti ad un corso di laurea specialistica, quattro studenti iscritti ad un corso  di laurea triennale.        3.3. Le fasi della ricerca e gli strumenti adottati   Coerentemente con le caratteristiche della ricerca azione su sintetizzate,  si è pensato di suddividere l’indagine in fasi successive al fine di consentire  agli  studenti  di  diventare  parte  integrante  delle  attività  di  ricerca  e  di  sentirsi 

impegnati  in  un  lavoro  che  li  coinvolgesse  direttamente  in  un  duplice 

processo:  da  un  lato,  avendo  aderito  spontaneamente,  essi  hanno  visto  nel  percorso  la  possibilità  di  un  miglioramento  nella  conoscenza  e  applicazione  delle  proprie  capacità  di  apprendimento;  dall’altro,  hanno  scelto  di  partecipare per contribuire alle finalità più generali della ricerca. 

Il  coinvolgimento  in  tre  incontri  successivi,  realizzati  tra  maggio  e  luglio  2009,  ha  perciò  dato  loro  la  possibilità,  di  volta  in  volta,  di  riflettere  sull’attività  svolta  in  funzione  di  quella  da  svolgere  passando  dal  livello  cognitivo (lo svolgimento della prova) al livello metacognitivo (la riflessione  sulla prova svolta). 

Rispetto alla ricerca, invece, il ricorso a tale articolazione ha consentito  di  mettere  in  atto  i  quattro  stadi  di  sviluppo  della  ricerca  azione  (Lewin,  1946;  1948;  Kemmis  e  McTaggart,  1992;  Cohen  et  al.,  2004)  menzionati  in  precedenza:  pianificazione,  azione,  osservazione,  riflessione.  Inoltre,  attraverso  l’utilizzo  di  differenti  modalità  e  tecniche  per  la  raccolta  delle  informazioni è stato possibile avere a disposizione una maggiore ricchezza di  dati.  

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primo  incontro:  somministrazione  di  prove  di  comprensione  della 

lettura;  

secondo  incontro:  interviste  semistrutturate  finalizzate  alla 

ricostruzione dei  

‐ processi attivati per risolvere le prove di comprensione della lettura  svolte nell’incontro precedente; 

terzo  incontro:  lavori  di  gruppo  suddivisi  in  una  prima  fase  di 

svolgimento  di  prove  di  comprensione  della  lettura  (individualmente)  e  una  seconda  fase  di  confronto  e  discussione  sulle  prove,  sulle  modalità  individuali  di  svolgimento  e  sui  ragionamenti seguiti per fornire le risposte. 

Il  quadro  generale  delle  attività  è  sintetizzato  nella  tabella  che  segue  (tabella 2):                                3.3.1. Le prove di comprensione della lettura 

 In  questo  primo  incontro  si  è  scelto  di  selezionare  le  prove  di 

comprensione della lettura tra quelle rilasciate dall’Ocse dopo l’utilizzo nelle  varie indagini Ocse‐Pisa che si sono susseguite dal 2000 ad oggi. 

INCONTRO DURATA  RUOLO PARTECIPANTI RUOLO