LA COMPRENSIONE DELLA LETTURA: DAL LIVELLO COGNITIVO AL LIVELLO METACOGNITIVO
5. Uno sguardo alle indagini internazionali sulla comprensione della
5.2. Ocse Ials‐Sials e ALL
Le indagini Ials (International Adult Literacy Survey) e Sials (Second International Adult Literacy Survey), sempre promosse dall’Ocse, si sono svolte tra il 1994 e il 2000 e hanno interessato la popolazione adulta (di età compresa tra i 16 e i 65 anni) dei Paesi coinvolti.
Ials ha due obiettivi principali:
‐ la costruzione di scale per misurare il fenomeno dell’illetteratismo, sottoponendo a verifica un’ampia gamma di competenze legate all’uso delle capacità alfabetiche nella vita quotidiana e lavorativa; ‐ la descrizione e l’analisi comparativa delle competenze alfabetiche
di adulti di nazionalità, lingua e cultura diverse.
Le prove utilizzate partono da tre categorie differenti di stimoli: testi espositivi (articoli di giornale, racconti, notizie), testi pragmatici (orari, tavole, grafici), testi per la rilevazione di competenze numeriche (operazioni aritmetiche, calcolo degli interessi di una rata di mutuo, compilazione di un assegno ecc.). Con i dati raccolti, si è proceduto alla definizione di cinque livelli di prestazioni: il livello 1 e il livello 2 denunciano una situazione critica, i livelli 3, 4 e 5 descrivono situazioni via via più positive.
Ad alcuni anni di distanza dallo svolgimento di Ials, l’Ocse propone nuovamente la rilevazione: l’indagine Sials ripercorre le caratteristiche
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fondamentali della ricerca precedente, coinvolgendo un numero maggiore di Paesi.
Intanto, nel 1999, l’Ocse chiede ai Paesi che già avevano partecipato o stavano partecipando a Ials‐Sials di valutare l’opportunità di avviare una nuova indagine con l’obiettivo di estendere il campo di rilevazione delle competenze ad un insieme di “altre” abilità, le cosiddette “abilità per la vita” (lifeskills).
È in questo quadro che si ridefinisce il disegno dell’indagine ALL (Adult
Literacy and Lifeskills – Letteratismo e abilità per la vita). Questo nuovo
progetto di ricerca internazionale, iniziato nel 2001 e concluso, almeno in Italia, nel 2006, ha l’obiettivo di valutare la competenza alfabetica funzionale (literacy), la competenza matematica funzionale (numeracy) e la capacità di analizzare e risolvere problemi (problem solving) nella popolazione adulta.
La differenza di fondo tra Ials e ALL risiede nella cornice scientifica su cui l’indagine costruisce le sue ipotesi e fissa strumenti e criteri di valutazione: Ials chiude un ciclo di indagini, iniziato alla fine degli anni Settanta, finalizzato a consolidare strumenti e scale di misurazione che evidenziano la correlazione tra competenza alfabetica funzionale ed altre variabili, tipiche di condizioni della vita adulta, quali la condizione di lavoro/non lavoro, le opportunità di esposizione ad attività culturali, la qualità delle reti comunicative.
ALL si colloca invece in un contesto molto diverso perché in questa indagine l’esplorazione delle competenze della popolazione adulta è finalizzata al sostegno di politiche che consentano di favorire lo sviluppo di abilità per l’apprendimento per tutto l’arco della vita in soggetti capaci di governare autonomamente le condizioni in cui l’apprendimento si realizza. Perciò, l’apparato degli strumentari nelle due ricerche evoca scenari diversi: se nel primo caso, la domanda di fondo era Che cosa sai fare?, in ALL diventa
Come disponi le tue abilità cognitive per definire la soluzione a tale problema? Si
passa, cioè, da un accertamento di tipo diagnostico, di constatazione della presenza o assenza di una competenza, alla rilevazione di potenzialità che si esprimono in atteggiamenti e comportamenti cognitivi e razionali (Gallina, 2006).
144 5.3. Ocse PIAAC
PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) si rivolge alla popolazione adulta (16‐65 anni) dei Paesi partecipanti e amplia lo spettro delle abilità indagate nelle precedenti indagini sugli adulti. Si svolgerà nel 2011 e i risultati saranno disponibili nel 2013. L’obiettivo principale dell’indagine consiste nel misurare le abilità e competenze necessarie agli individui per prendere parte attiva nella società e ai sistemi economici per svilupparsi.
L’indagine prevede la conduzione di interviste (5000 individui adulti in ogni Paese), la valutazione della literacy e della numeracy e la capacità di risolvere problemi in ambienti altamente tecnologici. Saranno inoltre raccolte informazioni sul modo in cui i soggetti coinvolti nell’indagine utilizzano le loro abilità nei contesti lavorativi, familiari e sociali. Nello specifico, saranno esaminate le seguenti abilità:
‐ problem solving in ambienti altamente tecnologici, inteso come la
capacità di utilizzare la tecnologia per risolvere problemi ed eseguire compiti complessi. Non si intende misurare la computer
literacy, ma le abilità cognitive necessarie nell’era dell’informazione. Per valutare questa capacità, non sarà misurato semplicemente il livello di prestazione, ma si ricorrerà anche all’identificazione delle abilità di secondo livello;
‐ literacy, intesa come la capacità di capire e utilizzare
l’informazione ricavata da un testo scritto in una varietà di contesti, al fine di raggiungere obiettivi specifici e di sviluppare conoscenza e potenziale in quanto elementi fondamentali per lo sviluppo delle abilità di secondo livello e per ottenere risultati positivi a livello economico e sociale;
‐ numeracy, intesa come la capacità di utilizzare, applicare,
interpretare e comunicare informazioni matematiche. Si tratta di una capacità ritenuta “parallela” alla literacy ed è importante verificare in che modo interagisce con essa perché le indagini precedenti hanno dimostrato che le due capacità sono distribuite in modo eterogeneo nella popolazione;
‐ componenti del processo di lettura, intese come tutte quelle abilità di
base che sono necessarie per una lettura efficace: riconoscimento delle parole, decodifica, conoscenza del vocabolario, fluidità.
145 5.4. Iea Sal
Promossa dall’Iea (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) tra il 1985 e il 1994, Sal – Studio Alfabetizzazione
Lettura (che traduce l’inglese Reading Literacy Study) ha visto la
partecipazione di circa trenta Paesi europei ed extraeuropei. Le popolazioni oggetto di indagine sono state due, gli studenti di 9 anni e gli studenti di 14 anni, e i dati sono stati raccolti nel 1990/91.
Nella scelta dei testi, i cui contenuti non dovevano essere troppo familiari agli studenti, né rimandare a competenze extratestuali per essere compresi, si è tenuto conto della loro validità culturale in ambito internazionale affinché i contenuti potessero essere interessanti e accettabili in tutti i Paesi coinvolti e per gli studenti delle fasce d’età considerate.
Lo studio aveva le seguenti finalità:
‐ produrre test e questionari validi a livello internazionale per indagare la capacità di comprensione della lettura nei diversi Paesi;
‐ descrivere i livelli di prestazione nella comprensione della lettura nei sistemi educativi partecipanti;
‐ descrivere le attività spontanee di lettura delle popolazioni indagate;
‐ individuare le differenze a livello di politiche e di pratiche educative nella lettura in relazione al livello di prestazione degli studenti e alle loro abitudini di lettura;
‐ fornire delle basi di dati nazionali per monitorare i livelli di comprensione della lettura nel tempo.
Tra i risultati prodotti dall’indagine, spiccano in particolare gli elevati livelli di prestazione degli studenti finlandesi in entrambe le popolazioni (dati ancora oggi confermati dalle indagini Pisa in relazione agli studenti quindicenni), la correlazione positiva tra la disponibilità di libri (a casa, a scuola, nelle biblioteche di quartiere) e la comprensione della lettura, e la correlazione, sempre positiva, con gli indici nazionali di sviluppo economico, salute pubblica e livello di alfabetizzazione degli adulti.
146 5.5. Iea Pirls
Iea Pirls (Progress in International Reading Literacy Study) è uno studio longitudinale inteso a valutare i livelli di comprensione della lettura al quarto anno della scuola primaria nei sistemi educativi dei 42 Paesi partecipanti.
Iniziato nel 2001, ha avuto una seconda fase nel 2006 ed è in preparazione quella del 2011. Il quadro di riferimento di Pirls 2006 si basa essenzialmente sullo stesso quadro concettuale elaborato nello studio precedente, il Framework and Specifications for PIRLS Assessment 2001, ma introduce alcune modifiche ed integrazioni suggerite dalle esperienze e dai risultati ottenuti, tra cui:
‐ nella definizione di reading literacy, il concetto di partecipazione alle varie comunità di lettori viene specificato in comunità di lettori a scuola e nella vita quotidiana;
‐ gli scopi e i processi di lettura sono descritti in modo dettagliato; ‐ il concetto di apprendimento della lettura è riferito agli scopi di
lettura dei bambini della fascia d’età in questione, sottolineando in particolare il leggere per apprendere e il leggere per acquistare consapevolezza di sé e del mondo;
‐ è approfondito il rapporto tra processi di lettura e livello di difficoltà del tipo di testo.
In particolare, Iea Pirls‐ICONA 2006 (studio Iea sulla COmprensione della lettura dei bambini di Nove Anni) rappresenta la componente italiana dello studio internazionale e mira sia a verificare orizzontalmente i livelli di competenza di lettura ponendo a confronto i diversi sistemi scolastici, sia a mettere in evidenza e confrontare verticalmente tendenze e mutamenti verificatisi nell’insegnamento della lettura e nei suoi esiti nell’arco dei cinque anni che separano l’indagine del 2001 da quella del 2006. A questo scopo, le prove di lettura dell’Iea Pirls‐ICONA 2006, costruite su testi di nuova proposta e scelta, comprendono una parte di testi già utilizzati nello studio del 2001.
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PARTE SECONDA
L’INDAGINE EMPIRICA
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