STRUMENTI DELLA RICERCA
ESEMPI DI DOMANDE Strategie elaborative (processi e strategie
elaborative per comprendere e ricordare). Il fattore si riferisce alla conoscenza, sensibilità e capacità d’uso di strategie di natura
elaborativa, strategie cioè che si riferiscono ai processi cognitivi implicati nel mettere in relazione quanto si legge o si ascolta con quanto già conosciuto, con la propria
esperienza, con immagini mentali, con esempi o controesempi, al fine di comprendere e ricordare meglio quanto letto o studiato. I processi elaborativi sono diretti anche ad inferire
- cerchi di trovare legami tra ciò che stai
leggendo e le tue esperienze?
- quando impari un nuovo concetto, cerchi di
trovare un esempio a cui esso si possa applicare?
- cerchi di trovare le relazioni tra ciò che
apprendi e ciò che già conosci?
- quando impari nuove parole o nuove idee
cerchi di immaginare una situazione a cui esse si possano applicare?
- cerchi di vedere come ciò che leggi potrebbe
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conclusioni non esplicitate nel testo e a utilizzare analogie per comprendere o per risolvere problemi.
- per ricordare meglio quanto leggi, cerchi di
collegare tra loro le varie idee?
- cerchi di stabilire collegamenti tra le diverse
idee esposte nel testo che leggi?
- leggendo, ricostruisci con la tua
immaginazione le situazioni, i personaggi o le vicende narrate?
Autoregolazione (capacità di autoregolazione
del processo di studio o di apprendimento). Il fattore si riferisce alla capacità di gestire autonomamente lo studio e i processi di apprendimento in genere. È evidente la percezione di un senso di accuratezza, di riflessività e di controllo metacognitivo nello svolgere il proprio compito. Emerge anche la tendenza a leggere e studiare con attenzione e metodo.
- all’inizio della lettura, verifichi quali sono le
cose che devi fare?
- porti a termine in tempo utile i compiti
assegnati?
- quando leggi, rifletti sull’argomento e cerchi
di capire bene quello che è esposto nel testo?
- quando leggi un testo, segni sul testo le
cose più importanti?
- quando esegui un lavoro piuttosto noioso,
pensi ai suoi aspetti meno negativi e alla soddisfazione che proverai quando lo avrai finito?
- mentre leggi, ti poni delle domande o fai
degli esercizi per verificare se hai capito bene?
Orientamento/disorientamento (senso di
orientamento/disorientamento e capacità di organizzarsi nello studio).
L’insieme delle questioni che caratterizzano il fattore tocca due aspetti importanti delle strategie di studio: la facilità o meno di perdersi di fronte agli impegni, la capacità o meno di organizzarsi in maniera valida e produttiva nell’affrontare i vari compiti e quella di
organizzare le conoscenze studiate in modo da favorirne una strutturazione più adeguata ed economica e conservarle meglio nel tempo. Ciò è utile anche nell’interpretare nuove situazioni e nel risolvere problemi.
- hai difficoltà a riassumere quanto hai letto in
un libro?
- ti capita di riuscire male in un compito
perché non riesci a capire che cosa esattamente devi fare?
- quando leggi o studi, ti perdi nei dettagli e
non riesci a trovare le cose principali?
- per quanto tempo riesci a rimanere
concentrato nella lettura?
- ti è capitato di trovare che un argomento di
lettura fosse più difficile di quanto ti aspettassi?
Uso di organizzatori semantici (uso di
organizzatori semantici grafici per comprendere e ricordare).
L’uso di organizzatori semantici grafici (cioè di diagrammi, tabelle, mappe ecc.) è
particolarmente rilevante quando si tratta non solo di comprendere, ma soprattutto di organizzare in maniera coerente e sistematica quanto si legge. Esso facilita inoltre il ricordo ed è una delle componenti della capacità di soluzione di problemi.
- ricordi meglio quanto leggi se puoi servirti di
schemi, grafici o tabelle?
- ti costruisci schemi, grafici o tabelle
riassuntive per sintetizzare ciò che leggi?
- gli schemi, i grafici o le tabelle riassuntive ti
aiutano a capire meglio quanto esposto nel testo?
Concentrazione (capacità di concentrarsi nello
studio e nell’organizzare tempi e spazi di lavoro).
È importante riuscire a focalizzare l’attenzione per un tempo adeguato allo svolgimento di un compito. Un soggetto che facilmente si distrae
- mentre leggi, ti distrai facendo progetti e
programmi di vario genere?
- leggi e studi non in base ad un piano
preciso, ma secondo i tuoi interessi?
- quando ti accingi a leggere, cerchi di
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oppure che non è in grado di gestire il proprio ambiente e il proprio tempo per garantire uno spazio adeguato alla concentrazione nel lavoro deve essere aiutato a sviluppare valide ed efficaci strategie di controllo dell’attenzione.
ultimare la lettura?
Autointerrogazione (tendenza a porsi
domande o ad usare le domande poste nel testo per capire e ricordare meglio).
Il fattore concerne la tendenza a porsi domande o il porre domande agli altri come strategie di controllo della comprensione, del ricordo e dello stato di preparazione. In generale prende in considerazione la tendenza a verificare il livello di apprendimento raggiunto.
- quando finisci di leggere o studiare, pensi
alle possibili domande e cerchi di rispondere?
- prima di studiare un argomento, cerchi di
chiarire che cosa ci si aspetta da te?
3.3.3. I lavori di gruppo
In un certo senso, quest’ultima fase si pone come una sintesi delle due precedenti poiché ingloba in un unico incontro sia le prove di comprensione della lettura che la ricostruzione dei processi cognitivi già avvenuta con l’intervista semistrutturata. La particolarità risiede nel fatto che qui il ricercatore si limita a spiegare il compito e poi “scompare”, lasciando i partecipanti liberi di organizzarsi e autogestirsi in relazione ai tempi, all’attività di ricostruzione dei processi di lettura, alle modalità di confronto, di discussione sulle prove svolte, di difesa delle risposte individuali e di raggiungimento di risposte condivise.
In base ai risultati conseguiti nelle prove di comprensione della lettura eseguite nel primo incontro e agli esiti delle interviste semistrutturate, è stato possibile comporre tre gruppi:
‐ i lettori eccellenti (gruppo B ‐ best performers): rientrano in questo gruppo tutti coloro che hanno commesso da 0 a 2 errori nelle prove di lettura e che hanno dimostrato piena consapevolezza delle proprie conoscenze metacognitive e dei propri processi metacognitivi di controllo;
‐ i lettori normali (gruppo N ‐ normal performers): rientrano in questo gruppo tutti coloro che hanno commesso da 3 a 6 errori nelle prove di lettura e che hanno dimostrato una consapevolezza parziale delle proprie conoscenze metacognitive e dei propri processi metacognitivi di controllo;
‐ i lettori deboli (gruppo W ‐ weak performers): rientrano in questo gruppo tutti coloro che hanno commesso più di 6 errori nelle prove
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di lettura e che hanno dimostrato scarsa consapevolezza delle proprie conoscenze metacognitive e dei propri processi metacognitivi di controllo.
L’organizzazione dei gruppi è sintetizzata nella seguente tabella (tab. 3):