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La crepidine (A)

Della originaria crepis

quattro blocchi, di cui probabilmente A1 e A2 conservano la loro posizione originaria a sostegno

I blocchi hanno un’altezza comune di 0, 28 m mentre lunghezza e spessore sono variabili124.

La lavorazione ad anathyrosis -

neralmente lavorate a gradina, mentre tracce di scalpello a punta sono visibili sui piani di attesa (A2, A3) su cui erano collocati i blocchi del gradino soprastante. La messa in opera tra i singoli elementi della crepidine non prevede l’impiego di grappe di collegamento125.

Le basi d’anta e di lesena conservate in situ (B2, B3, B8) hanno consentito di riconoscere alcu-

podio (B4-B7, B9-B10). Tanto le basi d’anta (B2, B3) quanto quelle di lesena (B4-B8) poggiano su uno zoccolo marmoreo126 e sono del tipo ionico-attico con plinto, toro inferiore e scozia; sono prive

del toro superiore, probabilmente lavorato insieme all’imoscapo dei sostegni verticali.

Le basi presentano un’altezza media costante delle singole modanature, che complessivamente è di ca. 0,375 m127. Le basi d’anta hanno una forma quadrangolare di ca. 1,00 x 0,84 m, mentre le basi

di lesena presentano una lunghezza variabile determinata dallo stato di conservazione dei blocchi e uno spessore che varia da 0,195 a 0,215 m.

È ben visibile l’anathyrosis sui piani di attesa delle basi d’anta su cui sono stati ricavati due in- cavi quadrangolari per l’inserimento di perni metallici, larghi mediamente 0,08 x 0,06 m, profondi 0,05 m, con relative canalette a sezione triangolare per il piombo.

La lavorazione ad anathyrosis è presente anche sui lati interni dove avveniva il collegamento con i blocchi della crepidine. Sulle basi di lesena sono visibili incassi quadrangolari, con le relative canalette, disposti sui piani di attesa128; incavi sono ricavati sui piani di posa129, utili all’inserimento

di perni per l’aggancio delle stesse basi alla zoccolatura marmorea del podio (B9, B10)130.

124 Cfr. catalogo, 281-282.

125 Nel blocco A4 è da segnalare la presenza di un incavo quadrangolare sul piano di attesa, forse funzionale all’inserimento di 126 Di questo si conservano alcuni frammenti in situ su cui poggiano le basi B2, B3, B8, e due piccoli blocchi rinvenuti nelle

immediate vicinanze del monumento (B9, B10).

127 L’altezza complessiva delle basi, incluso lo zoccolo marmoreo, è stata calcolata sui blocchi che meglio si conservano, B2, B3

e B8.

128 Si veda il blocco B4. 129 Blocchi B5, B7. 130

Gli elementi marmorei 45

Immediatamente a sud del podio, all’interno del recinto, è stata rinvenuta una base di colonna (B1; 43, 275) attribuibile alla Tomba Bella tanto dal punto di vista dimensionale che stilistico. Si tratta di una base anch’essa di tipo ionico-attico, composta da plinto, toro inferiore, scozia e toro superiore fortemente schiacciato. La base presenta un incavo quadrangolare per perno con canaletta per il piombo sul piano di attesa.

Dei due pilastri che originariamente dovevano disporsi sul-

un solo frammento (C1), con un altezza massima conservata di 1,60 m, un’ampiezza al piano di posa di 0,585 x 0,42 m.

- senta una lavorazione ad anathyrosis sul piano di posa e sulla faccia posteriore che si disponeva sull’anta della struttura in travertino. Sempre sul piano di posa sono presenti due incavi quadrangolari (0,03 x 0,03 m; P: 0,04 m) funzionali all’inseri- mento di perni verticali per l’aggancio con la restante parte del fusto; sono visibili, inoltre, due corti segmenti incisi, perpendi-

L’unico capitello rinvenuto nell’area e attribuibile alla Tomba Bella per le sue caratteristiche stilistiche e dimensionali è il blocco D1. Si tratta di un capitello di ordine ionico conservato per - ito da volute con occhio centrale appiattito, con canale bordato da un tondino; l’echino è decorato da un kyma ionico con cinque ovoli alternati a lancette, e due palmette che hanno origine da calici

Fig. 42 Base di colonna B1.

Gli elementi marmorei 47

campaniformi e si dipartono dalle volute. Il balteo presenta un decorazione a fogliette embricate con punte rivolte verso il basso, delimitato da due nastri, e il pulvino è composto da foglie d’acanto con costolatura centrale a rilievo con leggere incisioni, lobetti concavi e occhi d’ombra a goccia. L’abaco ha un’altezza complessiva di 0,04 m ed è decorato da una sequenza di ovoli e lancette131.

Il piano di posa (diametro ca. 0,44 m), per le parti prive di concrezioni, è lavorato a scalpello a punta con due incavi (0,03 x 0,02 m; P: 0,04 m) utili all’inserimento di perni verticali per l’assem- blaggio con la colonna. Il piano di attesa, invece, presenta una lavorazione a gradina e due incassi quadrangolari per perni (con un’ampiezza che oscilla da 0,04 a 0,07 m e una profondità di 0,04 m) con canalette per il piombo, destinate all’aggancio con l’architrave.

132, quat-

tro blocchi decorati composti da fregio parietale e modanatura di coronamento lavorati insieme

131 Gli elementi modanati che compongono il capitello, seppure in parte danneggiati, ci consentono tuttavia di poter proporre una

ricostruzione delle dimensioni originali del blocco D1; si rimanda in questo volume, 81-83.

132

nell’aggetto delle singole modanature di cui si compongono i blocchi.

- tualmente le modanature e le relative decorazioni. Queste sono costituite da una fascia decorata

anthemion costi-

133. La decorazione prosegue con

Gli elementi marmorei 49

kyma reversa dritta. anathyrosis.

attestati sulle fasce lisce dei blocchi di coronamento del podio.

Sui blocchi sono stati individuati vari incassi quadrangolari, sia sui piani di attesa che lungo i lati brevi, funzionali all’inserimento di grappe e di perni per l’aggancio reciproco degli elementi

134.

F4)135

fascia separata da un listello centrale ribassato136. L’elemento decorativo consente di distinguere i

lobetti con nervatura centrale e pistillo rilevato, delimitato da un profondo solco circolare137; F3 ed

- liche, impiegati probabilmente per l’inserimento di elementi di rivestimento.

Le facce a vista sono lavorate a gradina e presentano listelli ribassati politi che separano i singoli

anathyrosis.

con particolare riferimento al riquadro centrale del lacunare, ampio mediamente 0,21 x 0,155 m138.

134

posteriore e il piano di attesa.

135

136 Queste caratteristiche, riconoscibili soprattutto in F1, sono tuttavia riscontrabili anche sui restanti blocchi (F2-F4). 137 Visibili completamente in F1 e solo parzialmente in F2.

138 Misura questa calcolata su F1 che conserva per intero il riquadro centrale. I rimanenti blocchi conservano meglio solo uno

(G1-G8) composti da fregio parietale e modanature di coronamento, riconosciuti in base alle loro

139 e dimensionali140.

139

una coerenza nella resa dei principali motivi decorativi.

140 Anche in questo caso sono state individuate le medesime dimensioni degli elementi modanati con un’altezza complessiva

Gli elementi marmorei 51

La sequenza degli elementi modanati e lo sviluppo della decorazione ripropone le medesime ca-

nella resa dei motivi decorativi di cui si tratterà più avanti141.

I piani di attesa sono lavorati a scalpello a punta così come le facce posteriori142, mentre le su- 143

Sono stati individuati incassi quadrangolari per grappe e perni metallici sia sui piani di attesa sia sui lati brevi, funzionali all’aggancio di questi tra loro e con i blocchi della struttura in travertino144.

141 anthe-

mion

si rimanda all’analisi condotta in questo volume, 97, 150-161.

142 Si vedano G1-G3. 143 G1 e G2.

144 Si segnala la presenza, solo in G3, di una piccola fascia ribassata che si sviluppa lungo lo spigolo che congiunge la faccia

posteriore e il piano di attesa.

di fregio-architrave (H1-H2) riconosciuti all’interno dei depositi del Museo di Hierapolis e lì col- locati in occasione degli interventi precedenti che hanno interessato l’area della Tomba Bella. Sono entrambi blocchi d’angolo composti da un architrave a tre fasce e da un fregio continuo a foglie d’acanto. L’architrave presenta un cielo percorso da una fascia convessa ribassata (0,60 x 0,07 m); la faccia anteriore e posteriore è a tre fasce digradanti dall’alto verso il basso, con coronamento anteriore e posteriore costituito da listello obliquo, ovolo e kyma recta dritta.

Il fregio è decorato con una sequenza di foglie acantine carnose a base espansa, con costolatura centrale percorsa da incisioni, lobetti appena concavi e occhi d’ombra ora a cuore ora triangolari. Dalle foglie inferiori si dipartono caulicoli con guaina liscia e collarino appena espanso, sormontati da calici a due lobi con piccolo occhio d’ombra centrale di forma circolare; le elici sono lisce e hanno un occhiello centrale a mandorla e guaina con margine ondulato145.

I fregi-architravi presentano una lavorazione ad anathyrosis sulle facce laterali146

a gradina sui piani di attesa, di posa e sulle tre fasce dell’architrave, dove si evidenziano margini

una profondità di 0,04 m.

145

alcune differenze nella resa della foglia d’acanto che in H2 è con base a cespo e costolatura centrale percorsa da profonde incisioni, con fogliette a punta e occhi d’ombra aperti.

146

Fig. 49 Fregio-architrave

Gli elementi marmorei 53

- tuite da cinque blocchi con mensole (I1-I5)147

148; i modiglioni sono

147

confronto con i frammenti di cornice individuati durante le attività del 2006 (I1- I2, I4).

148 Visibili nei blocchi I1-I2, I5, parzialmente visibile anche in I3.

Fig. 50 Cornice I1, I2, I3.

del tipo a doppia voluta con faccia inferiore ornata da una foglia d’acanto con costolatura centrale percorsa da incisioni, lobetti appena concavi e piccoli occhi d’ombra circolari149. La fronte del goc-

ciolatoio è coronata da un listello obliquo, seguito da uno verticale150.

- dina, ma sulla fronte di I2 e I5 sono anche riscontrabili effetti coloristici, ottenuti con l’impiego di

149 Si vedano i blocchi I3 e I5. 150 Ben visibile in I2 e I5.

Gli elementi marmorei 55

Immediatamente a nord della Tom- ba è stato rinvenuto un blocco (L1) di grandi dimensioni (altezza massima 0,53 m, larghezza massima 1,10 m e spessore 0,58 m) probabilmente da at- tribuire ad uno dei due timpani marmo- rei di cui era composto il coronamento

Il blocco presenta una sezione trian- golare con lavorazione ad anathyrosis sui piani di attesa e di posa e a gradina

conserva diversi incassi quadrangolari funzionali all’inserimento ora di perni con relative canalette per il piombo, ora - tangolare è stato ricavato per consenti- re il sollevamento e la messa in opera del blocco con ulivella.

Dall’analisi di L1 è impossibile ri- salire all’ampiezza complessiva dei timpani originari, tuttavia si possono calcolare le relative inclinazioni tra i 18° e i 20° sul piano orizzontale.

un coppo e una tegola (M1, M2), che si presume possano aver costituito parte dell’originaria coper- tura della Tomba.

Il coppo è a sezione trapezoidale e presenta una lavorazione a gradina sulla faccia superiore, mentre polita risulta quella inferiore; la tegola, invece, ha la faccia superiore con una fascia ribassa- ta che si sviluppa lungo l’originario lato maggiore.

Le particolari caratteristiche morfologiche di M1151 inducono a considerare la possibilità che

ciascuna tegola fosse unita al rispettivo coppo.

Il rinvenimento di un sedile marmoreo (N1), immediatamente ad ovest del recinto funerario, ha fatto ipotizzare la sua probabile pertinenza al monumento. Il blocco, forse, costituiva parte dell’ar-

ante del podio152.

151 Si può notare l’ampliamento del piano di appoggio del coppo solo su uno dei lati lunghi.

152 L’attribuzione di N1 al monumento è stabilita sia in base ad un confronto tipologico, in quanto è frequente l’impiego di questi

decorativi presenti sul blocco, che trovano strette analogie con quelli del coronamento della Tomba; si veda in questo volume, 95-96, 160-161.

Il sedile, che si conserva per un’ampiezza di 0,825 m e un’altezza di 0,47 m, si compone di una

L’impiego di gradina è attestato sulla faccia a vista e sul lato destro, sul quale sono presenti tre fori forse realizzati per l’inserimento di cunei per la frammentazione del blocco.

lastrine con motivo a doppio meandro intrecciato (O1, O2), con altezza comune di 0,13 m circa, e un gruppo di lastrine, caratterizzate da una variegata sequenza di modanature (O3-O8) il cui spes- sore varia da ca. 0,08 m a 0,10 m.

La frammentarietà e l’assenza di confronti puntuali tra queste lastrine e i frammenti marmorei

funerario.

Fig. 54 Sedile N1.

Fig. 55 Meandro O1 e lastrine modanate O6, O8. Fig. 53

Blocchi della copertura M1, M2.

Gli elementi marmorei 57 - - - - - - - - -