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Sin dalla sua prima scoperta negli anni ‘60, l’eccezionale interesse della Tomba Bella è imme- diatamente emerso sia dal punto di vista artistico, data la straordinarietà e la complessità del suo

668

esempio di sepoltura monumentale di prima età imperiale privo di confronti adeguati, come già posto in evidenza da P. Verzone669.

La cronologia proposta dallo studioso si basava essenzialmente sulle preliminari analisi stilisti- - rato670. In seguito, la datazione del sarcofago è stata più volte ripresa e variamente argomentata671;

672 e

673 674.

Le datazioni suggerite per la Tomba Bella, però, si sono basate sull’analisi preliminare del sar- cofago, mentre sino ad oggi non erano mai stati analizzati compiutamente i materiali architettonici del monumento.

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kyma ionico dell’echino e dell’abaco rappresenta uno dei dettagli

del capitello meno facilmente inquadrabili dal punto di vista cronologico, per il valore scarsamente diagnostico della forma degli ovoli, degli sgusci e delle lancette, il tratto morfologico più utile ai

suoi elementi ornamentali675. Va sottolineato, infatti, che lo schema decorativo, costituito da foglie

acantine con balteo a fogliette embricate, delimitato da nastri intrecciati, non sembra comparire in Asia Minore prima dell’età augustea e conoscerà un diffuso utilizzo nel corso del II sec. d.C. Questo ampio range cronologico si può restringere, però, al I sec. d.C., in virtù del fatto che gli esemplari di II sec. d.C. sono generalmente associati a dettagli morfologici realizzati con un diffuso impiego del trapano, caratteristica che è assente nel capitello della Tomba Bella. Alla stessa conclusione ci porta l’analisi dei singoli elementi ornamentali costituenti il pulvino, ed in particolare la resa della foglia acantina che conduce ad una delimitazione cronologica alla prima metà del I sec. d.C., soprattutto

676 e per il parallelo più

adeguato offerto da un capitello della peristasi giulio-claudia del tempio di Afrodite ad Afrodisia677.

Una possibile realizzazione nella prima metà del I sec. d.C. sembrerebbe emergere anche dall’a- nalisi dei blocchi del fregio parietale e delle modanature di coronamento della Tomba: in particolare,

668 Si veda la descrizione proposta in questa sede, 197-201.

669 VERZONE VERZONE 1977, 6, primi decenni dell’impero; VERZONE 1978, 670 VERZONE 1978, 19.

671 HIERAPOLISDI FRIGIA 1957-1987, 1987, 100-101; D’ANDRIA 2001, 100-101; DE BERNARDI FERRERO 2002, 26; D’ANDRIA 2003a,

86-88; CORMACK 2004, 228; ATLANTE HIERAPOLIS, 84; ISMAELLI 2009b, 148-150; ROMEO 2011, 199-210. Per un approfondimen- to si veda anche in questo volume, 183-184.

672 STROCKA

del sarcofago, ma va tenuto presente che egli riconosce il blocco G1 come elemento appartenente alla decorazione architet- STROCKA 1978, 902; cfr. in questo volume, 151.

673 PÜLZ 1989, 100-102, tav. 36, 1-4.

674 è stata ripresa in particolare da BERNS 2003, 127-128, 215, 12A, e da KÖSTER 2004, 151, nota 1135 675 Si veda la discussione proposta sul capitello D1, 146-150.

676 Si vedano le foglie acantine sui modiglioni della c.d. Ara Augusti e delle palestra delle terme di Capitone; si vedano in questo 677 Si veda in questa sede, 149, nota 500.

La decorazione architettonica: analisi stilistica degli elementi marmorei 173

678,

anthemion consentono di proporre un

orizzonte di prima età imperiale679.

I confronti cronologici più pertinenti per l’anthemion della Tomba Bella provengono peraltro dalla stessa Hierapolis.

680:

nonostante alcune differenze di schema compositivo681, il tipo delle palmette è infatti analogo. Il

coperchio del sarcofago può essere indipendentemente datato ad età giulio-claudia, in base ai ri-

682. Anche i materiali provenienti dal

Tempio di Apollo offrono elementi utili per circoscrivere la datazione dei blocchi del coronamento della Tomba. Sia per l’anthemion sulla fronte del geison

- ne di riferimento cronologico essenziale per la collocazione dei materiali della Tomba Bella nella prima metà del I sec. d.C.683.

Quanto al fregio-architrave, si è detto che non esistono confronti puntuali per lo schema decora- tivo con sequenze di foglie d’acanto. L’analisi dei caratteri interni degli elementi vegetali, invece, ha indotto a collocare i due frammenti in un orizzonte di prima età imperiale. Lo schema delle foglie -

calici, il cui unico e più adeguato parallelo è nell’Oktogonbau684. Va segnalato, però, che gli acanti

cui sono ravvisabili i medesimi caratteri nella resa della foglia685.

51)686

687, che si sono confrontate

a Roma e il teatro di Spoleto, suggeriscono una datazione agli inizi del I secolo d.C. Bisogna tener presente che lo schema decorativo delle foglie acantine sulla faccia inferiore dei modiglioni ap- partiene ad un tipo piuttosto inconsueto, forse realizzato per la prima volta nella c.d. Ara Augusti

Capitone688.

678 Si rimanda alla discussione proposta in questo volume, 153-156. 679

della Tomba Bella ha indotto ad una datazione alla prima età imperiale visti i confronti proposti con monumenti di tarda età Stratonicea e monumento a pilastro di Mileto) ed anche di età giulio-claudia (porta sud-occidentale di Sagalassos); in parti- colare si veda, 158-161.

680 Per il coperchio, 191-197. 681

682 Si rimanda in questo volume, in particolare, 192-194, 196-197.

683 Il tempio di Apollo era stato già attribuito ad età tiberiana (D’ANDRIA 2007, 19; SEMERARO 2007, 180; ATLANTE HIERAPOLIS,

117), ma i dati al momento disponibili portano a ritenere che in età claudia i lavori fossero giunti a compimento, cfr. SACCHI, BONZANO 2012, 352-354.

684 Si vedano le argomentazioni proposte in questa sede, 166.

685 Si vedano i materiali editi in VERZONE SACCHI, BONZANO 2012, 341. 686 Con la relativa discussione, 167-171.

687

volume, 169-170.

In conclusione, sebbene i materiali marmorei della Tomba Bella non si possano collocare in un orizzonte cronologico preciso, alla luce dei dati proposti si può suggerire con una certa attendibi-

dei dettagli della decorazione architettonica del sarcofago: questi, infatti, propongono un range di riferimento tra l’età augusteo-tiberiana, principalmente per il tipo del kyma lesbio, e l’età claudio- neroniana, per lo schema compositivo dei girali vegetali del basamento e per il disegno dell’anthe-

mion del coperchio689.

- zione del monumento al II sec. d.C.690.

R.U.

689 Si rimanda all’analisi dei dettagli della decorazione architettonica del sarcofago, 185-197. 690 PÜLZ 1989, 100-102.

La decorazione architettonica: analisi stilistica degli elementi marmorei 175

Mimari bezeme:

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La Tomba Bella nella decorazione architettonica