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Il cantiere: lavorazione e assemblaggio dei material

L’analisi dei materiali in marmo e travertino della Tomba Bella e del recinto ha permesso di

di contatto, la ricerca di effetti coloristici, un costante rapporto nelle dimensioni delle modanature e l’uso di linee guida incise per la messa in opera.

La lavorazione dei piani varia a seconda della funzione degli stessi.

L’impiego di anathyrosis è documentato sui lati brevi, sui piani di attesa e di posa dei blocchi di travertino153; la stessa lavorazione è stata utilizzata sui lati brevi dei blocchi marmorei

della crepidine154 e delle basi di lesena155, come sulle facce interne e sui piani di attesa delle basi

d’anta156 157,

sui lati brevi e sul piano di posa dei coro- namenti d’anta158

cassettoni159, sui lati brevi del fregio-archi-

trave160

del timpano161.

Ampio uso della gradina162 è attesta-

to sulle facce a vista dei blocchi in traver- tino, successivamente rivestite di lastre marmoree163. Tale lavorazione non sem-

bra perciò essere legata a fattori estetici, - tire una perfetta aderenza del rivestimento marmoreo164.

153 T1-T8, T10, T11, T13-T17, T20-T26. Inoltre è visibile anathyrosis nei blocchi ancora in opera, P34, P37, P58, pertanto si

presume che lo stesso tipo di lavorazione sia presente anche nei restanti elementi in travertino che compongono il podio.

154 A1-A4. 155 B4. 156 B1, B2. 157 C1. 158 159 F1-F4. 160 H1. 161 L1.

162 Per la gradina, cfr. MARTIN 1965, 182; ORLANDOS 1968, 51-52; GIOUVÈS, MARTIN 1985, 69-72; HELLMANN 2002, 82-83. 163 I lati posteriori dei blocchi di travertino sono visibili solo in alcuni dei materiali sporadici (T2, T9, T10, T13) e sono general-

mente caratterizzati da una lavorazione a scalpello a punta.

164 L’appoggio diretto delle lastre di rivestimento al nucleo in travertino è in questo caso solo ipotizzata, in assenza di tracce di

malta che in genere era posta a garantire una maggiore aderenza del rivestimento alle pareti.

Fig. 56 Blocco in travertino T1 con anathyrosis sul piano di posa.

Inoltre, sono visibili scanalature a fondo piatto, appena ribassate165, media-

mente larghe 0,02 m, su alcuni blocchi in

166. Va messo in

evidenza come l’uso di scanalature a fon- do piatto sugli elementi in travertino, co- munemente attestato nell’architettura di Hierapolis167 -

blocchi contigui e a marcare l’incontro tra i diversi aggetti delle modanature, mentre per le parti a vista, come per le cornici del recinto, esso contribuiva a determinare

Il trattamento degli elementi marmo- rei prevede una particolare cura nella la- vorazione delle parti visibili all’esterno; è attestato, infatti, l’impiego di fasce e -

politi e ribassati, probabilmente funzio- - fetti chiaroscurali168. Tale resa è presente

sulla faccia a vista del plinto delle basi

165 Le scanalature sono probabilmente realizzate con l’impiego di scalpello piatto.

166 Blocchi del podio ancora in opera P30-P32, P35-P37, P55-P57, P59, blocchi sporadici T2, T5, T6, T9, T10, T13, T16, T17,

e cornici a doppio spiovente del recinto T20-T26.

167 Si veda ad esempio la Tomba di Flavio Zeusi (ATLANTE HIERAPOLIS, 83), le facciate della via di Frontino (ISMAELLI 2009a, 171-

218) e il Portico esterno del Santuario di Apollo (ISMAELLI 2009a, 6-16).

168 Va tenuto presente che, come in alcuni blocchi in travertino, anche nel marmo è presente l’uso della gradina a denti larghi

laterali dei blocchi G1-G2, N1.

Fig. 57 Blocchi in marmo con anathyrosis sul piano di posa (C1) e sulla faccia laterale (B2).

Fig. 58 Lavorazione con scanalature a fondo piatto lungo i margini dei blocchi in travertino del podio.

Il cantiere: lavorazione e assemblaggio dei materiali 61

d’anta169 170,

sulle fasce prive di decorazione dei corona- menti d’anta del podio e del secondo ordi- ne171

sono caratterizzate da una fascia centrale

ribassati così come nei listelli ribassati che separano i singoli cassettoni172. Ritroviamo

il medesimo effetto chiaroscurale sulla fron- te dei gocciolatoi delle cornici del secondo ordine173 e sulle tre fasce dell’architrave

174.

Tomba Bella prevedevano un ricorso a grap- pe e a perni metallici diffusamente attesta- ti nell’architettura ierapolitana175. Incassi

sui piani di attesa di molti blocchi in traver- tino176 e sono funzionali all’aggancio con

orizzontale prevedeva l’assemblaggio solo tra i blocchi che componevano il perimetro della struttura in travertino, come si eviden- zia sia su quelli sporadici che su quelli anco- ra in opera del podio; questi delimitavano i blocchi del nucleo interno che, invece, erano

di grappe177.

- locati sulle facce a vista dei blocchi della struttura in travertino178; questi, funzionali all’inseri-

169 Blocchi B2-B3.

170 Ben visibile nei blocchi B5, B8; appena visibile in B6-B7.

171 G2-G3.

172 Tali caratteristiche sono ben visibili in F1, F3, solo parzialmente in F2, F4. 173 Blocchi I2, I5.

174 Blocco H1 e appena visibile in H2.

175 ISMAELLI 2009a, 34-45), della Stoa di mar-

mo (ISMAELLI 2009a, 133-143) e del Ginnasio (ISMAELLI 2009a, 169). L’uso delle grappe per il collegamento degli elementi in travertino è anche attestato nell’architettura funeraria di Hierapolis (RONCHETTA 1999, 131-164). Tuttavia, non mancano diversi espedienti per l’assemblaggio degli elementi in travertino come la soluzione che prevede l’incastro tra i blocchi dotati ISMAELLI 2009a, 38, 216-217).

176 T2-T5, T9-T12, T14-T17 e i blocchi ancora in opera del podio P5-P10, P16-P19, P35-P37, P51, P52, P59, P61-P62, P77. 177 Si vedano in particolare P78-P81.

178 T2-T17; blocchi in opera del podio P6-15, P30-P32, P34, P55-P58, P74-P76.

Fig. 59 Dettaglio della lavorazione con scanalature a fondo piatto lungo i margini dei blocchi in travertino del podio.

Fig. 60 Dettaglio della lavorazione di una delle cornici a doppio spiovente del recinto funerario con scanalature a fondo piatto.

della modanatura del podio179, delle lastre di rivestimento180 e

del coronamento marmoreo181. Probabilmente, la tipologia delle

non è confortato dal rinvenimento di elementi metallici integri. L’aggancio orizzontale tra i blocchi di marmo, invece, era af-

di incassi sulla modanatura del podio182, sulle modanature di

coronamento183 184 e sul timpano185.

- ni, sia nel marmo che nel travertino, alloggiati in appositi incavi quadrangolari, generalmente accompagnati da canalette per il piombo a sezione triangolare. Nel travertino sono riscontrabili solo sui piani di attesa dei blocchi che compongono il primo

179 Piano di attesa del blocco B9.

180 Non sono state al momento riconosciute lastre pertinenti. 181 182 183 184 185 Fig. 61 Fascia leggermente a rilievo con lavorazione margini politi su B2.

Fig. 62

Listelli leggermente a rilievo con lavorazione margini politi sul fregio-architrave H1, dettaglio.

Fig. 63 Incavo per perno sulla faccia laterale del blocco G2.

Il cantiere: lavorazione e assemblaggio dei materiali 63

in situ186 ed erano utili alla messa in opera delle modanature e delle relative basi di lesena in

marmo. Negli elementi marmorei sono presenti sui piani di attesa della base di colonna (B1), delle basi d’anta (B2, B3), della modanatura del podio (B4, B10), del capitello ionico (D1), della cornice (I4)187 e del timpano (L1); incassi per perni verticali sono anche presenti sui piani di posa delle

modanature del podio (B5, B7, B9, B10) del pilastro d’anta (C1), del capitello ionico (D1) e del

Per la messa in opera188 degli elementi architettonici sono stati individuati incassi per ulivella

tanto nel marmo quanto nel travertino; si tratta di incavi di forma rettangolare larghi mediamente 0,12 x 0,025 m. Nel travertino sono stati individuati sui piani di attesa di alcuni blocchi sporadici che componevano la struttura e sulle cornici a doppio spiovente del recinto189; per il marmo l’unico

esempio attestato è offerto dall’incasso presente sul piano di attesa del timpano190 -

senza di questi incavi sui restanti blocchi, sia in travertino che in marmo, potrebbe essere dovuta all’impiego di un sistema di sollevamento mediante funi191.

186 P2-P5, P16, P24; visibile anche in P62, ma privo della canaletta. 187 Seppur privo della canaletta.

188 Per i differenti sistemi di sollevamento si veda COULTON 1977, 48; HELLMANN 2002, 86-88. In particolare per Hierapolis cfr.

ISMAELLI 2009a, 40-41 e 216.

189 T3 (non perfettamente visibile) T4, T12, T15, T17, T19, T25 e in due cornici a doppio spiovente reimpiegate nel recinto,

lato ovest.

190 L1.

191 Non si esclude, inoltre, che il sollevamento di alcuni blocchi, in marmo e travertino, potesse richiedere anche il ricorso a

bugne asportate dopo la messa in opera, sebbene ciò non sia documentato in alcun pezzo.

Fig. 64

Incavi quadrangolari verticale.

Non sono state individuate lettere di montaggio funzionali alla messa in opera dei blocchi, tuttavia si segnala un segno inciso rica-

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Linee guida incise sono ben evidenti sulle facce a vista di alcuni blocchi in travertino del podio192, disposte su più allineamenti fra

loro paralleli e perpendicolari, funzionali al posizionamento degli incavi per l’inserimento di grappe e per agevolare la disposizione delle lastre marmoree di rivestimento193.

Corti segmenti incisi sono stati individuati su alcuni blocchi

un blocco della crepidine (A1), probabilmente per garantire il cor- retto posizionamento della base d’anta (B2), delimitandone l’alli-

neamento; brevi segmenti sono stati individuati sui piani di attesa e in prossimità dei margini esterni delle due basi d’anta (B2, B3), funzionali forse all’allineamento degli incassi per perni; corte linee tra loro perpendicolari sono poste sul piano di posa del frammento di pilastro (C1), in prossimità

Tacche di avvicinamento sono riconoscibili su buona parte dei blocchi in travertino, poste sui piani di attesa e necessarie allo spostamento degli elementi architettonici soprastanti194.

Inoltre, sono presenti piccoli incavi quadrangolari sulle facce a vista dei blocchi in travertino,

192 P11-P15, P17, P30-P32.

193 Si rimanda in questo volume, 90-95.

194 Come in T2-T5, T7, T9, T10, T12, T15 e sui blocchi in opera P16, P17, P19, P20, P34, P35, P37, P58, P62, P77.

Fig. 65

Incassi rettangolari per ulivella su L1, T25, T17.

Fig. 66 Segno inciso sul blocco I1.

Il cantiere: lavorazione e assemblaggio dei materiali 65

interpretati come tacche di avvicinamento utili, probabilmente, ad agevolare il posizionamento del- le lastre marmoree di rivestimento195.

195 T3-T6, T9, T16, T17; blocchi del podio in opera P13, P16-P19, P55-P60.

Fig. 67

Dettaglio del segno ad L sul blocco A1 e di brevi segmenti sul piano di attesa del blocco B3.

Fig. 68

Sedile N1; incavi ricavati per la frammentazione del blocco.

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Hierapolis -

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l’ordine inferiore