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L’esperienza del BTP Green Italia

Nel documento RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA 2021 (pagine 149-153)

- La messa a punto di modelli di stress test per la comprensione dell’avanzamento

6.6. L’esperienza del BTP Green Italia

Come già illustrato nel capitolo introduttivo, l’Italia ha ulteriormente confermato, nella definizione degli obiettivi del PNRR, il proprio impegno a perseguire gli obiettivi internazionali e comunitari in tema di transizione sostenibile.

Uno dei fronti in cui il paese vanta una partecipazione attiva è lo sviluppo di strumenti finanziari coerenti con queste finalità. Secondo le stime fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l'Italia ospita un notevole numero di emittenti di green bond e altri tipi di obbligazioni mirate al perseguimento di finalità sociali, sia pubblici che privati. A fine 2020, il segmento di mercato delle obbligazioni verdi ha toccato i 15 miliardi di euro.

Un ulteriore passo verso il rafforzamento della finanza sostenibile è stato compiuto con la Legge di Bilancio 2020

xvii

, la quale disciplina l’emissione di Titoli di Stato “verdi” (BTP Green), per il finanziamento di investimenti coerenti con i sei obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia della UE per le attività sostenibili: (1) mitigazione e (2) adattamento ai cambiamenti climatici, (3) protezione ed uso delle risorse idriche e del mare, (4) transizione verso un sistema economico circolare, (5) prevenzione e controllo dell'inquinamento, (6) protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

xviii

Dal punto di vista “tecnico” la struttura e le finalità dei titoli green del debito sovrano italiano sono conformi sia agli standard delineati nei “Green Bond Principles”

dalla International Capital Market Association (ICMA) sia dagli EU Green Bonds Standards, in fase di sviluppo a livello comunitario.

In base a quanto riportato nel “quadro di riferimento”

predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel febbraio del 2021, le categorie di spese

finanziabili attraverso questo strumento sono raggruppabili in sei differenti categorie:

1. Fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica;

2. Efficienza energetica;

3. Trasporti;

4. Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare;

5. Tutela dell’ambiente e della diversità biologica;

6. Ricerca.

La Tabella 6-1 evidenzia il dettaglio del prospetto stabilito per la categoria efficienza energetica. Si noti come le categorie di spese ammissibili abbraccino tutti gli ambiti di intervento di efficientamento del settore degli edifici. Un aspetto importante da rilevare è la necessità di creare un connubio tra interventi strutturali, sviluppo e potenziamento delle reti e delle tecnologie energetiche e digitalizzazione dei servizi e dei processi.

Secondo il dettaglio fornito dal quadro di riferimento

“le spese ammissibili includono le spese fiscali, le spese in conto capitale, le spese correnti e i trasferimenti (ad esempio i sussidi) a favore di soggetti esterni o interni alla pubblica amministrazione, nella misura in cui siano finanziate dalla fiscalità generale e contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi ambientali individuati”.

Sono escluse invece “le spese, o le quote di spese, per le quali lo Stato italiano dispone di forme di gettito o finanziamento specificatamente dedicate (ad esempio le quote di spesa finanziate dal ricavato dalle aste di quote di emissione di CO2)”. Infine, i ricavi netti derivante dall’emissione dei titoli green “possono essere destinati ad agenzie pubbliche, imprese pubbliche e private, autorità locali, istituti di istruzione e ricerca, così come alle famiglie”.

Tabella 6-1. Dettagli della categoria “efficienza energetica”

Fonte: Adattamento da MEF (2021): “Quadro di riferimento per l’emissione di titoli di Stato Green”. Ministero dell’Economia e delle Finanze, febbraio 2021

La coerenza delle spese ai parametri di ammissibilità è monitorata da un Comitato Interministeriale. Inoltre, ogni anno sarà pubblicato un “Italian Sovereign Green Bond Allocation and Impact Report”. Il rapporto darà descrizione delle risorse raccolte con l’emissione, dell’erogazione delle risorse relative all’obbligazione e darà documentazione degli interventi finanziati.

La prima emissione di Buoni del Tesoro Pluriennali (BTP) Green italiani, pari a 8,5 miliardi di euro, ha avuto luogo nel marzo del 2021, con scadenza 30 aprile 2045 e cedola annua dell’1,5%. La collocazione presso il mercato secondario ha generato una domanda pari a circa 80 miliardi di euro. Hanno preso parte alle operazioni circa 530 investitori, per metà dediti ad investimenti ESG, in circa 40 paesi.

BOX – EEFIG: Alla ricerca di una prova convincente a sostegno degli investimenti in efficienza energetica (EEFIG - P. Sweatman)

Introduzione

La relazione sottostante tra miglioramenti dell'efficienza energetica, rischio di credito e valore degli asset è complessa e richiede un'analisi statistica dei dati detenuti da diversi fornitori. Questa analisi, o anche gli stessi dati necessari per eseguirla, in molti casi non sono accessibili. I dati finanziari a livello di asset e i dati del mutuatario sono riservati e coperti dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), mentre per i dati sulle prestazioni energetiche a livello di singolo edificio sono generalmente disponibili variabili proxy, come ad esempio le informazioni ricavabili dagli Attestati di Prestazione Energetica (APE). In molti paesi, anche gli stessi APE non sono messi a disposizione pubblicamente. L’impiego di proxy può aiutare a

superare i problemi di disponibilità dei dati, ma alla fine è necessario poter utilizzare i dati esistenti, e inoltre che siano rese accessibili ulteriori informazioni, come ad esempio sul consumo di energia.

Come costruire una prova convincente

La misurazione del rischio di credito è parte integrante del calcolo dei requisiti patrimoniali per una banca, e influenza quindi direttamente il volume di credito che una banca può erogare. Se la migliore efficienza energetica dell'attività finanziata determinasse un minor rischio di credito, ciò si tradurrebbe in requisiti patrimoniali meno stringenti, e quindi probabilmente in un volume maggiore di crediti, a parità di capitale.

Inoltre, le banche con una percentuale maggiore

di crediti verdi potrebbero essere più attraenti per gli investitori in equity (e simili), il che potrebbe facilitare l'aumento della base di capitale di una banca. Questa relazione sosterrebbe le banche che forniscono credito verde all'economia europea.

Il gruppo di lavoro dell'EEFIG su “valutazione del rischio e della performance dei prestiti per l'efficienza energetica” sta cercando di consolidare evidenze a sostegno di una correlazione tra l'efficienza energetica delle attività e i rischi di credito, esplorando diverse aree. In primo luogo, è necessario allinearsi agli approcci normativi per il rischio di credito per creare prove convincenti:

Sottocategorie di spesa eleggibili

Spese di investimento che contribuiscano almeno a due livelli di miglioramento della scala italiana di efficienza energetica;

Reti intelligenti per gestire una maggiore produzione di energia rinnovabile e misure di prevenzione delle perdite di gas SF6;

Le reti di riscaldamento ammissibili utilizzano almeno il 50% di energia rinnovabile, escluse le biomasse;

Al momento della selezione delle spese relative all'efficienza energetica degli edifici 13 si applicano le soglie stabilite dalla legge.

Obiettivi, esempi di spese eleggibili e indicatori di impatto

Obiettivo:

Ridurre il consumo di energia primaria e finale nei settori pubblico e privato con un potenziale risparmio materiale in termini di edifici, distribuzione di energia e reti di riscaldamento;

Esempi di tipologie di spesa:

Spese fiscali (ad es. deduzione fiscale di investimenti o oneri accessori);

Agevolazioni fiscali per misure di efficienza energetica;

Capitale non rimborsabile o abbuoni d’interessi Esempi di indicatori di impatto ambientale:

Riduzioni delle emissioni di GHG (tCO2e);

Risparmio energetico previsto (MWh/anno)

FINANZA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

145 i membri del gruppo di lavoro sono attivamente

impegnati nella verifica delle ipotesi precedentemente menzionate, utilizzando sistemi di misurazione del rischio di credito. Ad esempio, un'azienda britannica ha analizzato il proprio portafoglio di mutui utilizzando l'approccio basato sui rating interni (IRB) evidenziando una significativa differenza nella probabilità di default nel caso di edifici con prestazioni energetiche alte/medie e con prestazioni basse.xix La relazione risulta statisticamente significativa se sono prese in considerazione variabili relative alle caratteristiche del cliente, della proprietà o della tipologia di prestito.

In secondo luogo, il limite già evidenziato dell’utilizzo di modelli proxy: possono aiutare a superare i problemi di disponibilità dei dati, fino a quando non saranno disponibili soluzioni migliori.

La variabilità della performance energetica tra edifici differenti è determinata da alcuni fattori chiave, quali: anno di costruzione, tipo e dimensioni dell'edificio e utilizzo dell'edificio.

Pertanto, si potrebbe costruire un modello statistico, che stima un valore per il costo energetico o l'efficienza energetica basato su questi fattori determinanti. A condizione che tale stima colga in misura sufficiente la variazione dell'efficienza energetica, e possa quindi consentire un valore sulla base delle informazioni disponibili su un edificio, non sarebbe necessaria alcuna raccolta di dati aggiuntiva per eseguire l'analisi statistica rispetto al rischio di credito. Ciò determinerebbe grandi vantaggi, consentendo di eseguire tale analisi in tempi contenuti. È necessario, tuttavia, che i dati sull'efficienza energetica siano resi disponibili uniformemente in tutta Europa. Un’istituzione finlandese, membro dell’EEFIG, sta sperimentando un tale modello analitico che consenta di superare con successo i limiti relativi alla disponibilità dei dati.

Guardando al futuro, questo approccio può includere anche una prospettiva dinamica dell'efficienza energetica, ad esempio tenendo conto dei fattori comportamentali che influenzano il consumo di energia.

Infine, replicando i risultati iniziali ed esplorando il nesso di causalità. Secondo una pratica di ricerca consolidata, la riproducibilità e la causalità sono i due pilastri per identificare relazioni robuste. La causalità richiede anche la comprensione dei legami di tipo economico. Ad esempio, per quanto riguarda l'efficienza energetica e il rischio di credito, è necessario rivedere alcuni approcci economici tradizionali che descrivono questa relazione. Ad esempio, si stima che il risparmio realizzato in una famiglia tipo, quando si vive in una casa energeticamente efficiente in Germania o nei Paesi Bassi, può essere dell'ordine di circa

100 euro al mese. Rispetto alle rate di un mutuo in termini di interessi e capitale, che possono facilmente superare la soglia dei 1000 euro o più al mese, l'effetto di tale risparmio potrebbe è limitato al 10%. Inoltre, i proprietari di abitazione non tendono ad essere inadempienti sul mutuo, anche se devono onorare altri prestiti. Pertanto, una argomentazione semplicemente basata sul risparmio potrebbe non essere sufficiente per spiegare l’esistenza di un legame tra efficienza energetica e rischio di credito. Tuttavia, anche risparmi su scala minore potrebbero influenzare il rischio di credito a lungo termine, se reinvestiti in tassi di rimborso più elevati dei prestiti.

Il Gruppo di Lavoro EEFIG su Valutazione del Rischio

Il gruppo di lavoro (titolo ufficiale: Working Group sulla relazione quantitativa tra miglioramenti dell'efficienza energetica e minore probabilità di insolvenza dei prestiti associati e aumento del valore delle attività sottostanti) ha oltre sessanta partecipanti e osservatori. Riunisce banche e network di ricerca che esaminano le analisi statistiche delle relazioni tra la qualità creditizia dei prestiti non garantiti, i portafogli ipotecari e le prestazioni energetiche degli edifici sottostanti per far emergere evidenze che potrebbero far incrementare il peso degli investimenti verdi nei bilanci bancar

i Comunicazione COM(2021) 390 del 6 luglio 2021.

ii Regolamento 2019/2088/UE del 27 novembre 2019.

iii Direttiva 2013/34/UE emendata dalla Direttiva 2014/95/UE del 22 ottobre 2014.

iv Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020, relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088

v ABI Lab (2020), Report Sustainable Banking Transition:

“SUSTAINABILITY? A NEW NORMAL BANKING Gli highlights di un anno di ricerca”, dicembre 2020.

vi Cfr. Appendice A3 delle Linee guida per la valutazione degli immobili a garanzia delle esposizioni creditizie (30 novembre 2018). Valutazione” è riportato all’interno delle “Linee guida per la valutazione degli immobili a garanzia delle esposizioni creditizie” (30 novembre 2018).

x Per “ecosostenibilità” si intende un manufatto (costruzione, edificio, installazione, ecc.), o una forma di sviluppo, compatibile con le esigenze dell’ecologia. Per “sviluppo sostenibile” si intende “Lo sviluppo che soddisfi i bisogni dell'attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere ai loro”. Cfr. “Report of the World Commission on Environment and Development - Our Common Future - United Nations 1987”.

xi Il Regolamento (UE) 2020/852 del - 18 giugno 2020 - relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti

sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088 - nei Considerando (40), chiarisce che “Un’attività economica non dovrebbe essere considerata ecosostenibile se arreca all’ambiente più danni che benefici. […]”.

xii Regolamento (UE) 2020/852, Art. 2 (13) «ecosistema»: un complesso dinamico formato da comunità di piante, di animali e di microorganismi e dal loro ambiente non vivente che, mediante la loro interazione, formano un’unità funzionale.

xiii Regolamento (UE) 2020/852, Art. 2 (14) «servizi ecosistemici»: i contributi diretti e indiretti degli ecosistemi ai benefici economici, sociali, culturali e di altro tipo che le persone traggono da tali ecosistemi.

xiv Regolamento (UE) 2020/852, Art. 3: “Al fine di stabilire il grado di ecosostenibilità di un investimento, un’attività economica è considerata ecosostenibile se: a) contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali di cui all’articolo 9, in conformità degli articoli da 10 a 16; b) non arreca un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali di cui all’articolo 9, in conformità dell’articolo 17; c) è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia previste all’articolo 18; e d) è conforme ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione ai sensi dell’articolo 10, paragrafo 3, dell’articolo 11, paragrafo 3, dell’articolo 12, paragrafo 2, dell’articolo 13, paragrafo 2, dell’articolo 14, paragrafo 2, o dell’articolo 15, paragrafo 2”.

xv Per maggiori informazioni si veda:

https://www.climatebonds.net/

xvi CBI (2021): “Sustainable debt: Global state of the market 2020, Climate Bond Initiative, 23 aprile 2021

xvii Legge n. 160 del 27 dicembre 2019.

xviii Per maggiori dettagli si veda:

https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/banking- and-finance/sustainable-finance/eu-taxonomy-sustainable-activities_en

xix Guin B., Korhonen P. (2020) “Does energy efficiency predict mortgage performance?” Staff Working Paper No. 852, Bank of England, January 2020

Nel documento RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA 2021 (pagine 149-153)

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