Tabella -12. Tasso di penetrazione apparecchiature di energy management in Italia
5.9. Soluzioni basate sulla natura (Natural Base Solution - NBS) per rendere resilienti le città
L’Unione Europea ha fortemente raccomandato l’impiego di infrastrutture verdi e NBS (Nature Based Solutions), che includono i diversi tipi di spazi verdi “che supportano le specie autoctone, mantengono i processi ecologici naturali, sostengono le risorse dell'aria e dell'acqua e contribuiscono alla salute e alla qualità della vita" (Benedict and McMahon, 2006). Tali strutture possono essere sia aree naturali che seminaturali (parchi, giardini, orti, viali alberati, tetti verdi, e pareti verdi). In ogni caso questi elementi
ecologici, grazie alla vegetazione che li caratterizza, possono contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2:
• in modo diretto, sequestrando la CO2 grazie alla fotosintesi;
• in modo indiretto, attraverso l’assorbimento e la riflessione delle radiazioni solari, il rilascio dell’umidità nell’atmosfera (evapotraspirazione), agendo sulla direzione del vento. Il modo indiretto influisce sulla temperatura ambientale e
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126 determina di conseguenza una diminuzione del fabbisogno energetico e quindi di emissioni di CO2. Le NBS sono state indicate come strategia naturale per l’isolamento e l’ombra agli edifici e ai muri delle costruzioni (Tabella 5-5). I sistemi vegetali si possono applicare su edifici pubblici, privati e commerciali localizzati in centri-semicentri-periferie oltre che in aree industriali, dove oltre a migliorare sostanzialmente la qualità ecologica e sociale delle aree urbane, favoriscono l’attrazione di investimenti e l’incremento nel valore del capitale costruito. Tra i diversi benefici, oltre al miglioramento dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti atmosferici come i composti organici volatili (COV) e del particolato, sono rilevanti la valorizzazione
del capitale naturale, l’incremento e la protezione della biodiversità e il contrasto al fenomeno dell’isola di calore (Urban Heat Island, UHI). Sebbene diverse NBS siano già state sperimentate e testate in diverse città europee oltre che a livello mondiale, la loro applicazione non è ancora pienamente definita e sostenuta con normative e requisiti specifici per edifici localizzati in differenti ambienti climatici. A questo proposito, l’impegno dell’UE è fortemente rivolto alle autorità, agli stakeholders e a tutti i cittadini al fine di sostenere le istituzioni nello sviluppo di una governance in grado di diffondere le conoscenze necessarie per la trasformazione ecologica delle aree urbane a livello locale, regionale ed europeo.
5.9.1. Il contesto normativo e le iniziative europee L’impiego delle NBS nel settore edile ai fini della riduzione degli impatti energetici e ambientali risulta ancora scarsamente definito ed articolato se consideriamo che la normativa cogente si riferisce soprattutto al verde di tipo orizzontale, ossia distribuito su aree pubbliche o collocato sulle superfici piane degli edifici (tetti verdi). Per quanto riguarda invece il verde parietale, oggi soltanto alcune norme locali e regionali contribuiscono a regolarne l’impiego sulle facciate degli edifici con funzione di schermatura della radiazione solare e/o per migliorare il microclima dell’aria delle città. Attualmente, l’integrazione del verde nelle strutture edilizie in Italia è regolata dalla normativa di riferimento UNI 11235:2015 “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde” che, tuttavia, specifica soltanto per le tipologie di coperture vegetali orizzontali (“tetto verde”) e giardini pensili. In accordo con la legislazione europea, la Commissione europea intende promuovere l'integrazione delle proposte di inquinamento zero con gli obiettivi di energia pulita ed efficienza energetica per i 220 milioni di unità immobiliari censiti nei paesi dell’Unione Europea, che rappresentano l'85% degli edifici costruiti prima del 2001, sia per ridurre la pressione edilizia sulle aree verdi che nella prospettiva di preservare la natura, la biodiversità e i terreni agricoli fertili (COM(2020) 662 final). Le iniziative previste dalla Commissione EU con la comunicazione “Un’ondata di ristrutturazioni per l’Europa: inverdire gli edifici, creare posti di lavoro e
migliorare la vita” consentiranno di affrontare il problema delle temperature e dei livelli di umidità salutari nei nuovi edifici e in quelli sottoposti a ristrutturazioni. Nell'ambito del recente Green City Accord la Commissione, ai fini di guidare le città nella transizione verso la neutralità climatica entro il 2030 e nella riduzione dell'inquinamento delle aree urbane, sostiene le amministrazioni comunali che intraprendono misure ulteriori per rendere le proprie città più verdi, pulite e sane ponendo fine agli sforamenti degli standard UE sulla qualità dell’aria che risultano non rispettati in più di 100 città dell'UE (COM(2020) 662 final) (Tabella 5-5). In questo contesto, viene riservata molta attenzione all’uso di soluzioni naturali (NBS) per ridurre la domanda di energia per gli edifici e l'impatto del fenomeno “isola di calore” in città.
In Figura 5-13 sono riportati il numero dei Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana dove erano presenti spazi verdi urbani rispettivamente per gli anni 2017, 2018, 2019. Per gli stessi anni, in Italia, aumenta l’estensione del verde urbano e l’espansione degli orti urbani che sommano più di 2 milioni di m2 (Tabella 5-6). Sotto il profilo economico, stime al 2015 per i paesi europei riportavano un mercato di 680 milioni € per il verde parietale, che equivale all'installazione di circa 1 milione di m2 di pareti verdi, mentre gli investimenti sui tetti verdi risultavano al 2014 già superiori ai 380 milioni € con una superficie di installazioni di oltre 100 milioni di m2 (EFB, 2015).
Tabella 5-5. Legislazione europea che include i riferimenti per l’impiego del verde pensile sugli edifici
COM(2013) 249 final-“Infrastrutture verdi – Rafforzare il capitale naturale in Europa”.
Sottolinea l’importanza per il settore dell’edilizia di soluzioni basate sulle infrastrutture verdi come verde pensile e muri verdi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, perché consentono di risparmiare energia per il riscaldamento e il raffreddamento…..
COM(2016) 51 final - Bruxelles, 16.2.2016 Una strategia dell'UE in materia di riscaldamento e raffreddamento. {SWD(2016) 24 final}.
Direttiva (UE) 2018/844. che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
….le soluzioni di tipo naturale, quali tetti verdi garantiscono isolamento e ombreggiamento agli edifici, contribuiscono a ridurre la domanda di energia, limitando la necessità di riscaldamento e rinfrescamento e migliorando la prestazione energetica di un edificio.
Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities. Final Report. Directorate-General for Research and Innovation 2015. ISBN 978-92-79-46051-7.
The Horizon 2020 Expert Group on ‘Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities’.
COM(2019) 640 final-GreenDeal Europeo.. Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni.
Nuova strategia di crescita mirata a trasformare l'UE in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall'uso delle risorse.
COM(2020) 662 final-Un’ondata di ristrutturazioni per l’Europa: inverdire gli edifici, creare posti di lavoro e migliorare la vita.
Un’ondata di ristrutturazioni per l’Europa: inverdire gli edifici, creare posti di lavoro e migliorare la vita…
Figura 5-13. Iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani promosse dalle amministrazioni dei Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (misure applicate in attuazione della Legge 10/2013, art.6 comma 1).
Nota: numero dei Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana dove erano presenti spazi verdi urbani rispettivamente per gli anni 2017, 2018, 2019.
Fonte: Elaborazione ENEA su dati ISTAT
Tabella 5-6. Superficie pubblica investita ad orti urbani e a verde urbano in Italia, anni 2017, 2018 e 2019 Orti urbani
(m2)
Totale verde urbano (m2) Italia 2017 1.974.510 573.251.382 Italia 2018 2.073.438 590.703.270 Italia 2019 2.112.131 603.410.359
Fonte: Elaborazione ENEA su dati ISTAT
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5.9.2. Contributo delle NBS alla riduzione della richiesta energetica degli edifici In Europa, si stima che una fonte chiave della crescente
domanda di energia sarà nel breve periodo soprattutto sotto forma di elettricità per i sistemi di aria condizionata nelle città. L’IEA stima che già oggi il 10%
di tutta la domanda globale di elettricità viene utilizzato per il raffreddamento e che questa percentuale è destinata a triplicare entro il 2050 (IEA, 2018) con impatti anche sull’aumento dei livelli di emissioni di gas serra nei centri abitati. Tetti e facciate verdi possono costituire un mezzo efficace per ridurre la domanda di energia per la climatizzazione degli edifici, soprattutto nei periodi estivi. Attraverso la schermatura della radiazione solare incidente sulle facciate murarie esterne, le piante riducono la temperatura superficiale delle facciate e conseguentemente il flusso termico verso l’ambiente interno degli edifici. Le piante, con il fenomeno della traspirazione vegetale, oltre a consumare energia sotto forma di calore latente per il cambiamento di fase da acqua a vapore acqueo, con la fotosintesi clorofilliana consumano anidride carbonica (CO2) e quindi favoriscono la decarbonizzazione ambientale. Inoltre possono contribuire a proteggere le facciate dalla pioggia e dal vento nei periodi invernali in modo da favorire la riduzione della domanda di riscaldamento. Si stima che complessivamente le superfici verdi sia orizzontali (tetti verdi) che verticali (verde parietale) possono complessivamente ridurre la domanda energetica degli edifici tra il 10-15% (2015).
Un’ulteriore tipologia di copertura verde orizzontale è rappresentata dai cosiddetti “orti urbani” che negli ultimi anni hanno conosciuto un notevole interesse a livello sia di privati cittadini che da parte delle
amministrazioni. Infatti, questo sistema di agricoltura urbana oltre ad essere uno strumento di economia familiare per i cittadini più vulnerabili, soprattutto nelle grandi città, stimola positivamente l’aggregazione sociale. “Re-naturing cities” è stato recentemente identificato dall’Unione Europea come un concetto strategico per guidare lo sviluppo urbano sostenibile. A tal proposito, per facilitare la rinaturalizzazione delle città, la Commissione intende creare una piattaforma UE per l'inverdimento urbano nella Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030ii, approvata il 9 giugno 2021, in stretto coordinamento con il Patto europeo dei Sindaci.
L’implementazione e la diffusione delle NBS come elemento innovativo per la riqualificazione di abitazioni e/o per la costruzione di nuovi edifici necessita della spinta da parte di tutti gli attori del settore delle costruzioni, i.e.: architetti, amministratori, associazioni di condomini, PMI che lavorano nelle filiere associate ai settori edile e agricolo. Significativo a questo scopo, tuttavia, sarebbe certamente anche l’apporto delle stesse comunità che potrebbero trarre benefici dall’impiego delle NBS, i.e.: quartieri urbani caratterizzati da sistemi di climatizzazione tecnicamente non adeguati sia per il riscaldamento invernale che, soprattutto, per il raffrescamento estivo delle abitazioni. Il coinvolgimento di soggetti sia privati che pubblici rappresenta la migliore strategia per sostenere il potenziale delle NBS nell’apportare benefici alle comunità urbane in accordo con le politiche e i programmi europei di adattamento e mitigazione per il contrasto al riscaldamento globale.
i Gli elementi che nel report descrivono condizioni abitative inadeguate riguardano la mancanza di strutture e servizi di base, come la mancanza di servizi igienici, problemi strutturali quali umidità, perdite, muffa o disagi legati ad un riscaldamento inadeguato o sovra-occupazione. Sono presi in considerazione anche problemi di capacità di spesa, che si manifestano nel ritardo di pagamento delle bollette energetiche o dei canoni di affitto, e i tassi di ricarico dei costi di alloggio, in quanto fattori che possono influenzare la capacità dei residenti di risolvere le inadeguatezze delle loro abitazioni.
ii COM (2020) 380 final - Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030. Riportare la natura nella nostra vita.