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Smart Readiness Indicator for Buildings: i più recenti sviluppi in Europa e in Italia

Nel documento RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA 2021 (pagine 126-129)

5. 5 EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI

Fonte: Elaborazione ENEA su dati SIAPE

5.6. Smart Readiness Indicator for Buildings: i più recenti sviluppi in Europa e in Italia

(Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale - M. De Monaco; ENEA) Il 22 Settembre 2020 è stato pubblicato il rapporto

finale del secondo studio tecnico promosso dalla Commissione Europea per fornire un supporto alla definizione ed implementazione del nuovo indice della predisposizione degli edifici all’intelligenza (Smart Readiness Indicator, SRI) introdotto dall’art. 8 della Direttiva EPBD III (2018/844/EC). Nel rapporto finale, a seguito della consultazione con gli stakeholder e dopo un test preliminare (beta testing) europeo, è stata consolidata la metodologia di calcolo dello SRI proponendo un catalogo dei servizi intelligenti (54 servizi per il metodo completo e 27 servizi per il metodo semplificato) ed i possibili percorsi di attuazione per gli Stati Membri.

Lo studio inoltre ha valutato diversi scenari di impatto potenziale dell’SRI a livello Europeo in termini di riduzione di emissioni CO2 (da circa 9 milioni a oltre 30 milioni di tonnellate) e risparmio di energia primaria al 2050 (da circa 55 TWh/anno a 219 TWh/anno).

Come previsto dall’art. 8 dell’EPBD III, per istituire lo SRI sotto forma di un sistema comune europeo facoltativo, il 14 Ottobre 2020 la Commissione Europea ha adottato i Regolamenti Delegato e di Esecuzione, nei quali sono definiti rispettivamente il quadro metodologico di calcolo dello SRI e delle eventuali modalità di attuazione del nuovo indice da parte dei singoli Stati membri.

In particolare, come riportato dall’art. 4 e dall’Allegato 1 al Regolamento Delegato, per valutare lo SRI di un edificio o unità immobiliare possono essere utilizzati punteggi disaggregati espressi in percentuale associati a uno o a tutti i seguenti elementi:

a. tre funzionalità chiave: i) efficienza energetica e funzionamento; ii) risposta alle esigenze degli occupanti; iii) flessibilità energetica e interazione con la rete;

b. nove domini tecnici definiti nell'allegato IV del Regolamento;

c. sette criteri d'impatto definiti all'allegato 2 del Regolamento.

Lo SRI complessivo viene definito come media pesata dei punteggi ottenuti da ciascuno dei criteri d’impatto.

Come indicato nell’allegato VII del Regolamento Delegato la rappresentazione dello SRI può essere espressa sulla base di sette classi corrispondenti a un intervallo del punteggio totale come di seguito indicato:

90-100%; 80-90%; 65-80%; 50-65%; 35-50%; 20-35%;

<20%.

Il Regolamento di Esecuzione specifica le modalità tecniche per l’attuazione del sistema comune facoltativo dello SRI da parte degli Stati membri. Lo stesso regolamento, all’art.5, prevede la possibilità di abbinare il certificato SRI all’emissione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) degli edifici o alle ispezioni obbligatorie degli impianti.

L’art. 3 del Regolamento di Esecuzione individua inoltre come possibili esperti qualificati per il rilascio dei certificati SRI i tecnici accreditati all’emissione degli attestati di prestazione energetica, alla diagnosi energetica degli edifici e all’ispezione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione.

5.6.1. Il lavoro della Commissione Europea a supporto della promozione dello SRI Dopo la messa a punto della metodologia di calcolo e

l’adozione dei Regolamenti di Esecuzione e Delegato avvenuta a fine 2020, il 2021 è iniziato con numerosi nuovi sviluppi nell’ambito dello Smart Readiness Indicator. Lo strumento di auto-valutazione (self-assessment) dello SRI, introdotto all’art. 6 del Regolamento di Esecuzione per permettere agli stakeholder eventualmente interessati di determinare la predisposizione all’intelligenza di un edificio o unità immobiliare, è in fase di elaborazione da parte della Commissione Europea. Tuttavia, la scadenza del 1°

aprile 2021 per la sua messa a disposizione sul sito della Commissione è slittata di alcuni mesi.

A maggio 2021 è partito un contratto d’assistenza tecnica alla Commissione Europea e agli Stati Membri per supportare la fase di test, l’implementazione e la promozione dello SRI. Il contratto prevede un’ampia gamma di azioni di formazione e di supporto tecnico, anche personalizzato, per i differenti Stati membri, per la valutazione dello SRI degli edifici e la sua implementazione, fra cui è prevista l’istituzione di un helpdesk e di uno specifico sito web della Commissione

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120 Europea con informazioni generali sullo SRI, FAQ e materiale di training. Nell’ambito delle attività di promozione dello Smart Readiness Indicator sarà altresì sviluppata una cosiddetta “SRI Platform”, il cui lancio è atteso per la seconda metà del 2021. Essa costituirà un forum permanente per consentire alla Commissione, ai rappresentanti degli Stati membri e altri stakeholder di scambiare informazioni e buone pratiche sulla

sperimentazione e l'attuazione dello SRI, proporre raccomandazioni per le future evoluzioni dello schema e promuoverlo all’interno dell’Unione. Le suddette attività sono molto attese dagli Stati Membri, soprattutto da quelli che hanno già manifestato l’intenzione di avviare la fase volontaria di test dello schema dello SRI.

5.6.2. Analisi dei servizi tecnici e prima ipotesi di calibrazione dell’SRI nel contesto nazionale Come previsto dall’allegato VI del Regolamento

Delegato, gli Stati membri, ai fini del calcolo del punteggio da associare allo SRI, mettono a disposizione degli esperti almeno un catalogo precompilato che comprende l'elenco dei servizi intelligenti da valutare, i corrispondenti livelli funzionali e i relativi punteggi per ciascuno dei sette criteri d'impatto. La definizione e gli aggiornamenti successivi dei cataloghi rispecchiano lo stato dell'arte delle tecnologie intelligenti.

Per evitare di penalizzare un edificio o un'unità immobiliare, il Regolamento Delegato prevede inoltre la possibilità di adattare il processo di calcolo standard omettendo dal catalogo alcuni servizi intelligenti nel caso in cui gli stessi non siano pertinenti alla tipologia edilizia esaminata.

Con riferimento al catalogo dei servizi proposto dal secondo studio tecnico europeo già citato, ENEA, in collaborazione con l’Università di Cassino e nell’ambito del progetto di Ricerca di Sistema Elettrico (progetto 1.5 – PTR 2019-2021), ha avviato uno studio per valutare il livello medio dello SRI raggiunto dallo stock edilizio esistente. Lo studio prevede inoltre la calibrazione dei servizi tecnici del catalogo attraverso un’analisi di mercato delle soluzioni BACS (Building Automation and Control Systems) e un confronto con le funzioni previste dalla UNI 15232 con l’obiettivo di adattare lo stesso catalogo allo stato dell'arte delle soluzioni smart ready realmente applicabili alle diverse categorie edilizie nazionali. Nell’ambito del suddetto studio è stata elaborata una prima versione del foglio di calcolo dello SRI basata sul metodo di calcolo previsto dal Regolamento Delegato.

Il foglio di calcolo dello SRI applicato al caso studio costituito da un edificio reale ad uso uffici con presenza di sistemi BACS ha preso in considerazione sia il catalogo dei servizi completo, come proposto dallo

studio tecnico europeo, sia la prima versione del catalogo calibrato con i livelli funzionali pertinenti per gli edifici per uffici in Italia.

Il calcolo dello SRI è stato effettuato secondo i seguenti passi: i) individuazione dei domini presenti o rilevanti tra quelli previsti dal catalogo; ii) individuazione dei livelli funzionali di ogni servizio associato al dominio tecnico; iii) assegnazione automatica del punteggio numerico (da 0 a 4) indicante il grado di predisposizione all’intelligenza di ciascun servizio; iv) assegnazione automatica, secondo il metodo di calcolo previsto dal Regolamento Delegato, di un punteggio parziale associato ai singoli Domini tecnici; v) assegnazione automatica di un punteggio associato ai singoli criteri di impatto dalla cui media pesata si ottiene lo SRI totale.

Applicando il catalogo completo dei servizi intelligenti, l’edificio ha raggiunto un livello di predisposizione all’intelligenza totale pari al 44%; i risultati d’impatto e di dominio sono mostrati in Figura 5-9.

Utilizzando il catalogo calibrato l’edificio ha raggiunto uno SRI totale pari al 65%; i punteggi di predisposizione all’intelligenza per singolo dominio e criterio di impatto, sono riportati in Figura 5-10.

Il maggiore punteggio ottenuto dall’applicazione del catalogo ottimizzato rispetto al catalogo standard è dovuto all’esclusione dal processo di calcolo di alcuni dei livelli funzionali più elevati che potrebbero non essere pertinenti alla tipologia di edificio esaminato o comunque, da una prima analisi dello stato dell’arte, non ancora classificabili come soluzioni smart ready.

Infatti, la presenza nel catalogo di riferimento di servizi e livelli funzionali non ancora applicati nel contesto nazionale causa una penalizzazione del punteggio SRI raggiungibile dall’edificio, pur avendo un elevato livello di intelligenza.

Figura 5-9. Esempio di applicazione del foglio di calcolo applicando il catalogo completo dei servizi intelligenti

Fonte: Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ed ENEA

Figura 5-10. Esempio di applicazione del foglio di calcolo applicando il catalogo ottimizzato dei servizi intelligenti

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Fonte: Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ed ENEA Dai primi risultati dello studio si evince come il processo

di calibrazione dei cataloghi, la verifica dei punteggi e l’assegnazione dei pesi utilizzati dal metodo di calcolo siano tra gli aspetti da approfondire, con attività di test

e coinvolgimento di stakeholder, in un possibile percorso di implementazione dello SRI nazionale al fine di valorizzare e promuovere le tecnologie smart ready effettivamente presenti sul mercato.

Nel documento RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA 2021 (pagine 126-129)

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