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- FALLIMENTI E PROCEDURE CONCORSUALI

Nel documento Corte d Appello di Napoli (pagine 109-112)

Il comparto fallimentare è riuscito a contenere i danni derivanti dalla paralisi giudiziaria indotta dalla pandemia avendo potuto beneficiare per un verso della previsione normativa di improcedibilità dei ricorsi depositati nel periodo del lock-down e per altro verso della integrale informatizzazione degli affari realizzata nell’ultimo biennio e del contestuale imponente lavo-ro di riduzione dell’arretrato che le ha consentito di afflavo-rontare l’emergenza sanitaria senza il peso di pregressi carichi da smaltire

Contemporaneamente sono stati adottati rilevanti interventi di riorganizzazione dell’ufficio con i quali sono stati riattivati tutti gli affari “giacenti”, ed è stata favorita una modificazione tabellare con la introduzione della terza udienza settimanale interamente destinata alla tratta-zione degli affari collegiali.

Ciò ha consentito un importante recupero di efficienza del settore che assume un ruolo strategico nella amministrazione della giustizia, anche per le inevitabili ricadute che la gestio-ne della crisi d’impresa determina sul piano sociale ed economico.

Attualmente l’ufficio è dunque in grado di assicurare l’immediata calendarizzazione e trat-tazione di tutti i ricorsi di fallimento e di accesso alle altre procedure concorsuali (nel rispetto del termine di giorni 45 dal deposito del ricorso così come preveduto dalla disciplina di set-tore); la trattazione in sede collegiale avviene in tempo reale e con decisione contestuale della gran parte delle opposizioni allo stato passivo.

Si è potuto così registrare un ulteriore incremento delle soluzioni negoziali della crisi d’im-presa (concordati preventivi, accordi di ristrutturazione dei debiti, transazioni fiscali, etc.) che, come noto, godono del favor normativo concretatosi nella possibilità, concessa all’impresa, di proporre un cd. concordato in bianco che determina la immediata sospensione di qualsivoglia azione esecutiva, come una sorta di ombrello protettivo in grado di favorire la predisposizione di un piano di risanamento senza la pressione del ceto creditorio. Siffatto istituto ha trovato largo consenso nell’utenza proprio a ragione dei descritti benefici anche se poi non sempre sif-fatte iniziative si sono tradotte nella formulazione di un corretto programma di ristrutturazio-ne aziendale con conseguente incremento delle procedure fallimentari di rilevanti dimensioni.

Vi è poi stato il già atteso incremento delle procedure di sovraindebitamento stante l’in-tercorsa modifica dell’art. 480 c.p.c. che impone al creditore di inserire nell’atto di precetto specifico avvertimento al debitore in ordine all’opportunità di avviare di un accordo di compo-sizione della crisi ovvero un piano del consumatore.

Pur in presenza dei disagi connessi alla crisi epidemiologica, e grazie ad attente strategie organizzative, vi sono stati importanti riflessi sulle pendenze, già dimezzate nel corso del pre-gresso periodo di gestione.

Ed invero gli affari contenziosi, scesi da 902 a 413 procedimenti, con un indice di ricam-bio del 213% ed un indice di smaltimento del 69%, risultano attualmente pari a 295 processi, con ulteriore riduzione del 30% circa nel corso dell’ultimo anno.

Anche le pendenze degli affari fallimentari hanno registrato un significativo contenimento (da 2741 a 2429 per attestarsi a 2.131 procedimenti) con n° 998 pervenuti e n° 1276 definiti nell’ultimo anno.

AREA SUCCESSIONI E COLPA PROFESSIONALE - OTTAVA SEZIONE

La ottava sezione civile tratta tutte le controversie in materia successoria, anche di volon-taria giurisdizione, e in materia di colpa professionale, oltre al contenzioso c.d. generico. Le statistiche del periodo 1 luglio 2019 – 30 giugno 2020 documentano una diminuzione delle pendenze, ivi comprese quelle delle cause ultratriennali, con indici di ricambio e di smaltimen-to entrambi positivi. È diminuita anche l’incidenza percentuale delle cause ultratriennali sulle pendenze totali della sezione che, nello scorso anno, superava il 50%.

Il contenzioso proveniente dalle sezioni stralcio è stato assorbito e in gran parte definito.

Utilizzo degli strumenti telematici

I giudici della sezione utilizzano il processo civile telematico per la verbalizzazione delle udienze ed il deposito telematico dei provvedimenti, con diverse modalità e intensità di uso.

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In ogni caso, si tratta di uno strumento che non è nato con la specifica finalità di agevolare il lavoro dei giudici e i ritardi con cui la cancelleria lavora i depositi telematici possono creare al giudice non pochi problemi nella corretta gestione del ruolo. Sicché, in definitiva, anche que-sto strumento, certamente utile non è, di per sé, risolutivo dei problemi che il giudice incontra quotidianamente nel suo lavoro.

AREA LOCAZIONI E AGRARIA - NONA SEZIONE

Le pendenze complessive del contenzioso civile ordinario hanno continuato a ridursi, an-che se in misura inferiore rispetto al precedente periodo di valutazione. Il calo dell’incidenza del lavoro dei giudici sul numero dei procedimenti pendenti è, in primo luogo, da ricondurre alle carenze di organico della Sezione che hanno reso necessaria la sostituzione dei magistrati togati, tranne brevi periodi, con magistrati onorari e ciò ha determinato il conseguente ulterio-re aggravio di lavoro sui giudici della sezione sia in ulterio-relazione alle sopravvenienze che ai pro-cedimenti (cautelari ed appelli) non delegabili. L’impegno che tutti i giudici della sezione, sia togati che onorari, hanno dovuto dedicare ai giudizi di iscrizione più risalente ha comunque comportato una riduzione del numero di sentenze. Detto impegno è attestato dalla flessione del numero complessivo delle pendenze ultratriennali passata da un totale di n. 402 alla data del 30.06.2019 ad un totale di 262 procedimenti. Da segnalare ancora, con riferimento all’area generica (responsabilità extracontrattuale), la continua proliferazione dei procedimenti di se-condo grado (appelli di sentenze emessi dai giudici di pace del circondario).

Inoltre la sezione nona specializzata in materia locatizia ha un mole di utenza per i proce-dimenti sommari di convalida di sfratto che, seppure hanno una limitata incidenza in punto di statistica, determinano un aggravio di lavoro notevole per i giudici e per il personale di cancel-leria specie per l’afflusso dell’utenza sovente sprovvista di difensore.

L’istituto di cui all’art. 185bis c.p.c. viene diffusamente utilizzato dai Magistrati della sezio-ne con ottimi risultati; la conciliaziosezio-ne giudiziale sovente avviesezio-ne a mezzo della compariziosezio-ne personale delle parti (art. 117 cpc) tipica del rito locatizio (art 447 bis cpc) di guisa che molte-plici fascicoli della sezione nona vengono definiti “in altro modo”.

Livello di attuazione del processo civile telematico

Il processo civile telematico è attuato al 100%, anche se durante il lock-down vi sono state serie criticità per quattro ragioni:

• rallentamento applicativi SICID;

• scarsità di personale di cancelleria;

• carenza di unità operanti nel personale di giustizia di ausilio informatico ai magistrati operanti da remoto;

• carenze di personale ausiliario.

AREA CONTROVERSIE CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Alla Decima Sezione è assegnata una quota del cd. “contenzioso generico” nonché la totali-tà delle cause che coinvolgono l’attivitotali-tà della P.A. nei suoi aspetti pubblicistici ed amministra-tivi, sulle quali pare opportuno svolgere qualche rilievo.

Sotto il profilo sostanziale, il contenzioso con la P.A. è costituito, in gran parte, da cause che hanno ad oggetto pretese creditorie nei confronti degli enti pubblici (ivi comprese le ASL), pretese che trovano fondamento nel ritardato pagamento dei corrispettivi contrattuali spettan-ti per l’esecuzione delle relaspettan-tive prestazioni, specie nei settori della sanità e dei lavori pubblici.

Alla base, quindi, vi è la situazione di grave inefficienza dell’apparato amministrativo, incapace di rispettare normalmente i termini di pagamento fissati dalla legge o dalla fonte negoziale, anche per le condizioni di difficoltà economica in cui si trovano notoriamente gli enti pubblici.

Molte di queste cause risultano di eccezionale rilevanza economica (in particolare appalti pub-blici, finanziamenti ed espropriazioni), non di rado superiore al milione di euro.

Per il resto, un parte considerevole del contenzioso è rappresentato dalle opposizioni a sanzioni amministrative ed alle ingiunzioni per occupazione illecita di suolo pubblico, sia in primo grado che in appello. L’incremento dei provvedimenti sanzionatori opposti rappresenta

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la evidente conseguenza della maggiore attenzione che gli organi amministrativi rivolgono alla repressione delle molteplici condotte illecite che sono particolarmente diffuse nella vita so-ciale, rispetto alle quali le istituzioni stanno manifestando una crescente sensibilità e, quindi, minore tolleranza.

Si pensi, ad esempio, alle violazioni in tema di trasporto dei rifiuti, lavoro al nero, rispetto dell’ambiente, della normativa sui limiti acustici, che incidono sui diritti e sulle condizioni di vita individuali e sociali in misura rilevante per la collettività, al di là del valore economico delle somme ingiunte dalla P.A.

Un settore di cause divenuto alquanto numeroso è, altresì, quello avente ad oggetto i prov-vedimenti di revoca dei finanziamenti pubblici, di origine comunitaria, che vengono adottati dalla Regione Campania talvolta sulla base di motivi piuttosto formalistici, più spesso a causa degli inadempimenti posti in essere dal privato beneficiario della sovvenzione.

Sotto il profilo procedurale, le cause di contenzioso amministrativo sono caratterizzate da un istruttoria di natura essenzialmente documentale, finendo in gran parte per essere decise sulla base degli atti esibiti dalle parti ovvero, come ad es. nelle procedure di appalti pubblici, a seguito di una consulenza tecnica d’ufficio che si presenta alquanto laboriosa e delicata.

Il ricorso alla tutela cautelare si esplica soprattutto attraverso la costante presentazione delle istanze di sospensione della provvisoria esecutività dei provvedimenti amministrativi im-pugnati, quindi secondo lo schema di cui all’art. 5 D.Lgs. n. 150/2011, il che contribuisce ad aggravare ulteriormente il carico di lavoro della sezione.

Dai dati forniti dall’Ufficio Innovazione in relazione alle pendenze della sezione ed al rendi-mento quantitativo e qualitativo dell’attività svolta nell’ultimo anno, emerge che, come avviene ormai da numerosi anni nella sezione, il saldo finale è nettamente positivo, nel senso che il numero delle cause definite è superiore a quello delle cause pervenute, ed anche il numero di definizione di cause ultratriennali risulta certamente soddisfacente, presentando un indice notevole di smaltimento (-8,46%).

Si registra un leggero calo di definizioni nel secondo trimestre 2020 (da n. 328 a 287), dovu-to soprattutdovu-to al fatdovu-to che il rinvio delle udienze per l’emergenza Covid ha impedidovu-to la decisione di numerose procedure pendenti in sezione, regolate dal rito lavoro o fissate per la decisione ex art. 281 sexies c.p.c. nel mese di maggio.

Nel complesso, può dirsi che l’emergenza Covid ha inciso in modo negativo essenzialmen-te nel periodo del cd. lockdown, a causa del rinvio in blocco delle cause, ed ha comportato, di conseguenza, un significativo ritardo nella trattazione e nella definizione dei processi. Nel periodo successivo di ripresa dell’attività, invece, la trattazione delle cause si è svolta in modo sostanzialmente regolare, anche se ovviamente ha risentito dell’affollamento delle udienze de-rivato dalla concomitanza delle cause già fissate in precedenza con quelle provenienti dai rinvii effettuati nel periodo in questione.

Resta ineliminabile, invece, la enorme difficoltà di leggere a video i fascicoli telematici, tra cui in particolare quelli, come ad es. gli appalti, composti da un numero notevole di documenti e caratterizzati da atti difensivi spesso di una lunghezza superiore alle cento pagine.

Utilizzo dei GOP

Le udienze dei giudici onorari in servizio presso la decima sezione civile sono state ridotte a seguito dei provvedimenti n. 135/2018 e n. 210/2020 adottati dalla Presidenza su richiesta del Presidente di sezione. L’utilizzo dei giudici onorari continua, comunque, ad essere necessario al fine di definire i numerosi procedimenti ultratriennali, in particolare quelli ereditati delle ex sezioni distaccate che sono stati all’epoca assegnati alla sezione.

AREA CONTRATTUALE - SEZIONI UNDICESIMA E DODICESIMA Le sezioni sono tabellarmente specializzate in materia contrattuale.

Dati statistici:

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Nel documento Corte d Appello di Napoli (pagine 109-112)