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75L’Ufficio assicura, a pieno regime:

Nel documento Corte d Appello di Napoli (pagine 75-78)

1. la procedura monitoria in via telematica dal deposito del ricorso all’emissione del provve-dimento;

2. il deposito telematico anche degli atti introduttivi;

3. il deposito telematico degli atti endoprocedimentali, compresi quelli del CTU;

4. le comunicazioni/notificazioni a mezzo PEC con diverse Pubbliche Amministrazioni;

5. le comunicazioni/notificazioni a mezzo posta certificata con diverse Pubbliche Amministra-zioni che non sono inserite nel processo telematico;

6. la intercomunicabilità attraverso le PEC.

La disponibilità di una piattaforma informatica ormai rodata ha costituito un fattore essenziale per assicurare la continuità della giurisdizione nella fase più acuta dell’emer-genza sanitaria, quando si è fatto ricorso essenzialmente alla modalità di trattazione scrit-ta delle cause.

Va al riguardo sottolineato l’incremento DI OLTRE IL 100% delle attività di cancelleria di deposito telematico degli atti endoprocessuali delle parti e dei giudici nel I semestre 2020.

Infatti, nel periodo di emergenza epidemiologica il personale amministrativo, pur non avendo a disposizione da casa l’accesso ai programmi SICID e SIECIC, ha ridotto al minimo le giornate di smart working (limitate al periodo dal 16/04 al 30/06/2020) ed ha garantito tutti gli adempimenti necessari.

Nella prospettiva di una completa informatizzazione dell’attività, in termini di buone prassi attuate dal settore, va segnalato l’utilizzo: della “perizia informatica” (piattaforma web da uti-lizzare nelle procedure esecutive immobiliari e concorsuali, quale ausilio a tecnici nominati, per uniformare e standardizzare, in formato xml, le perizie di stima, con ottimizzazione e ri-sparmio di tempi e costi per le procedure); della “vendita mobiliare/immobiliare on line” (tesa ad ampliare la platea dei partecipanti, a rendere più semplice la partecipazione dei soggetti interessati e più trasparente lo svolgimento dell’incanto, così da assicurare tempi rapidi per la chiusura della procedura); dell’utilizzo del software Fallco (finalizzato ad un ottimale controllo delle procedure concorsuali, nonché ad una migliore gestione delle udienze di verifica dello stato passivo); dei mandati di pagamento on-line, questi ultimi, attivati in particolare durante la fase dell’emergenza sanitaria caratterizzata dal lockdown ed effettuati, nell’assenza di una piattaforma ministeriale disponibile, attraverso la trasmissione del documento, via PEC, da parte dell’ufficio di cancelleria all’istituto di credito depositario del conto della procedura.

In relazione alle procedure ammesse al gratuito patrocinio, si è provveduto alla totale ge-stione informatizzata del mod. 2 A/S/G e del relativo foglio notizie, cosicché il personale di cancelleria abilitato procede alla prenotazione a debito tramite collegamento all’applicativo ministeriale SIAMM, di tutte le spese di giustizia e al relativo recupero dei crediti (quest’ultimo in particolare per le procedure fallimentari), con contestuale soppressione dei registri cartacei previsti dall’articolo 161 del Testo Unico Spese di giustizia ( D.P.R. n. 115/2002 );

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Lo strumento “Consolle del Magistrato”, viene ampiamente utilizzato per la redazione dei provvedimenti e per il controllo e l’organizzazione del ruolo, con la possibilità di avere anche piena contezza della corretta tenuta dei registri da parte della cancelleria. Anche i GG.OO.PP.

hanno iniziato a sperimentare l’utilizzo della “Consolle del Magistrato”, sebbene non in manie-ra diffusa e costante.

La totalità dei provvedimenti dei giudici togati è redatta per via telematica (residuale è il ricorso al provvedimento cartaceo), con enormi benefici per la velocizzazione dell’attività, che risulta più efficace e di immediato riscontro.

Non sono utilizzati programmi informatici non ministeriali.

Permangono, tuttavia, ancora alcune criticità strutturali di sistema, che andrebbero su-perate in considerazione dell’emergenza sanitaria ancora in atto.

In particolare sarebbe necessario:

a. un aggiornamento hardware e un potenziamento dei punti rete;

b. massimizzare l’utilizzo della piattaforma informatizzata rendendo definitivo l’obbligo del deposito telematico da parte di soggetti esterni anche degli atti introduttivi;

c. prevedere in maniera definitiva l’obbligatorietà dei pagamenti telematici;

d. attivare la funzione di rilascio copie esecutive telematiche;

e. prevedere l’interscambiabilità degli atti digitalmente, almeno con la locale Procura della Repubblica, con l’Agenzia delle Entrate e con la Camera di Commercio.

È poi del tutto inadeguato alle necessità e alle problematiche del settore il servizio di assi-stenza tecnica del personale CISIA. L’apertura dei ticket non sempre è risolutiva o rapida, sia per i problemi tecnici delle strumentazioni che per quelli di sistema. Infatti, molti PC utilizzati dal personale sono lenti e obsoleti e si bloccano con alcuni programmi e, benchè l’ufficio sia in possesso di nuovi PC, non è stata ancora effettuata la sostituzione con l’istallazione necessaria per l’assenza del personale CISIA in loco.

Per il Settore Penale

Il sistema applicativo in uso è il S.I.C.P.

Il passaggio dalla vecchia piattaforma a quella più evoluta è oramai completato, e ne ga-rantisce un corretto funzionamento a seguito della migrazione della base dati dal precedente R.E.G.E. 2.2..

Il nuovo S.N.T., dopo una complessa ed accurata fase di sperimentazione, è a regime.

Le sentenze penali sono gestite con sistema informatico.

Prosegue l’organizzazione del sistema di digitalizzazione del fascicolo penale, che richiede naturalmente sinergie con l’Ufficio di Procura e, quindi si presenta di attuazione più complessa.

Viene utilizzato per l’inserimento e la gestione dei dati statistici, il sito nazionale SICP.

I dati statistici rilevati corrispondono in maniera abbastanza fedele a quelli reali.

Le difficoltà tecniche sono rappresentate dai REC situati sui vari piani con all’interno gli switch, che sono ormai obsoleti e saturi, ed andrebbero sostituiti in quanto provocano proble-mi di connessione alla rete dei vari pc installati presso i singoli uffici.

Anche per il settore penale le maggiori criticità derivano dalla presenza, non esclusiva, pres-so gli Uffici giudiziari di Benevento (compresa Procura UNEP e GDP) di un pres-solo funzionario informatico appartenente al locale presidio C.I.S.I.A. Inoltre, l’assistenza tecnica sistemistica penale è assicurata dalla società RTI S.p.A., che ha destinato a questo Palazzo di Giustizia una sola unità lavorativa per 5 giorni a settimana, il che ha determinato diverse difficoltà operative (peraltro segnalate in più occasioni anche in maniera formale).

5. USO DI ASPPLICATIVI E SISTEMI INFORMATICI PER LA GESTIONE DELL’EMER-GENZA COVID-19 E RISULTATI CONSEGUITI

È emersa la insufficienza degli applicativi e dei sistemi informatici nel periodo di emergen-za sanitaria. Al difuori dell’applicativo “Consolle del magistrato”, già attivo da tempo per

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lizzo “da casa” esclusivamente per i magistrati, nessun altro applicativo è stato reso disponibile e/o pienamente utilizzabile per lo smart working dei dipendenti.

Il SIAMM, SICOGE e SCRIPTA hanno consentito lo svolgimento, da casa, solo di una parte delle attività.

Il SICID e SIECIC - che avrebbero reso più proficuo il lavoro agile, rendendo possibile la lavorazione dei depositi telematici nel periodo di sospensione straordinaria e dopo, per le atti-vità rivolte alla gestione della trattazione scritta delle cause, in modo più tempestivo - non sono stati mai attivati “da remoto”, in mancanza di dotazioni strumentali da fornire al cancelliere o, in alternativa, di dovute autorizzazioni e installazioni su PC personali che garantissero la sicurezza dei dati.

6. PRASSI ORGANIZZATIVE I TIROCINI FORMATIVI

Anche nel periodo considerato permane la positiva esperienza dei tirocini formativi di lau-reati assegnati a tutti i giudici, secondo le priorità individuate dai presidenti delle Corti di appello con i programmi previsti dall’articolo 37, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.

98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e dall’art. 73 del Decreto del Fare (D.L. n.69/13).

Attualmente sono in esecuzione n.27 percorsi di tirocinio formativo.

La proficua e attiva collaborazione dei giovani dottori in tirocinio, nella fase antecedente all’emergenza sanitaria, ha riguardato:

• l’inserimento nei processi di informatizzazione dell’ufficio giudiziario, specie nel P.C.T.;

• la partecipazione alle udienze e, conseguenzialmente, alle ricerche giurisprudenziali ed alla redazione di bozze di atti e di provvedimenti;

• la partecipazione ai primi esperimenti di massimazione delle sentenze e di costruzione banche dati di merito;

• il dialogo continuo e proficuo con gli ordini degli avvocati e le università, sia sugli aspetti formativi sia sulle problematiche organizzative degli uffici, alle quali gli stessi inevitabil-mente assistono;

• il raccordo tra il magistrato e le cancellerie.

Nel periodo di sospensione straordinaria e di emergenza sanitaria, da marzo a giugno 2020, i tirocinanti non hanno potuto espletare le loro attività “in presenza” ma solo da remoto, colla-borando comunque con i magistrati per lo studio e la redazione dei provvedimenti depositati telematicamente.

LA MAGISTRATURA ONORARIA

Al fine di assicurare la ragionevole durata del processo e fronteggiare le carenze in organi-co, si è scelto di far ricorso all’ausilio dei GOP nella maniera più ampia consentita dall’attuale assetto ordinamentale e dalle circolari in materia.

Sono in servizio n. 16 G.O.P., utilizzati in modo prevalente nel settore civile, contenzioso ordinario ed esecuzione mobiliare.

In sede civile, l’attribuzione delle funzioni è stata individuata tra le ipotesi contemplate dalla circolare sulla formazione delle tabelle organizzative degli uffici giudicanti, ancora vigen-te nel periodo considerato, al punto 61.2 seconda parvigen-te n.1 (gestione di un ruolo aggiuntivo), ovvero quella prevista dal n. 2 seconda parte del medesimo paragrafo 61 (assegnazione di un ruolo autonomo, segnatamente per le procedure di esecuzione mobiliare), fatta salva, in ogni caso, la forma da sempre considerata ordinaria di utilizzazione dei G.O.P. in supplenza, in caso di assenza ed impedimento temporaneo dei giudici ordinari.

In sede penale sono utilizzati nell’area dibattimentale n.3 G.O.P., uno come componente del 1° collegio, in attesa della copertura della vacanza dell’unico magistrato mancante nel settore e n.2 G.O.P. sui ruoli monocratici.

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Nel documento Corte d Appello di Napoli (pagine 75-78)