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CAPITOLO 5. ASPETTI SINTATTICI E TESTUALI

5.9. Segnali discorsivi

5.9.2. Fatici

Soddisfano le funzioni fatiche di richiesta di attenzione e di verifica della corretta ricezione forme verbali quali capire (capisci, hai capito, ha capito, capite), sapere (sai,

sapete), scusare (scusi, scusate), vedere (vedi, veda, vede, vedete)367; il sostantivo vero e le locuzioni nominali è vero, non è vero (e varianti)368; l’interiezione eh. La posizione dei fatici è solitamente molto libera; lo stesso elemento può trovarsi all’inizio («Sai, Lucer- tolo, ho parlato con costui!», JAR 184), alla fine («[…] mi sento già meglio, sai...», INV 80) o in posizione intermedia («E non ci verrò più sola, sai, ma al braccio di Giorgio […]», SG 182):

367 Da considerare a parte vediamo, che si configura come segnale incipitario: «Vediamo, si può di-

scutere sulla cosa», BAS 310.

368 Si ritrova invece un solo caso analogo con un altro sostantivo, giusto («Io dovevo prendere le mie

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VERBI

CAPIRE

– Sono la "Maschera rossa"; ma t'amo, t'amo, capisci?... – BAS 210 – Sono deciso a tutto, capisci? – BEL 163

– Lo voglio sapere, lo voglio, capisci? – ILA 119

– Io voglio, Clotilde, che tu mi parli sempre col tu: capisci? – MAS 123 – Sono rovinato, capisci? – SG 200

– Sono dunque responsabile della disgrazia che gli è toccata e ne sono punito nel dolore che arreco a Reginetta, capisci?... – SG 203

– Un guaio simile alla vigilia della promozione, è la rovina, capisci? – SG 207 – Sul povero Giorgio pesano dei sospetti terribili, capisci? – SG 245

– La prima è firmata Nadine Nikita-Wassilieff (era già maritata e vedova allora), la seconda porta il timbro delle carceri di Saint-Lazare e la firma del Direttore di quel carcere, capisci? – SG 253 – Sua figlia, capisci? – SG 253

– Volere o non volere è la moglie di uno dei nostri migliori colonnelli di Stato Maggiore, capisci? – SG 283

– Capisci? un tenente colonnello d'Artiglieria, piemontese... si chiamava... l'ho qui sulla punta della lingua... – ZEN 25

– Non preoccuparti di nulla, hai capito? – BAN2 75 – Io, comando! hai capito? – BEL 207

– Perché Cesira è cosa di Dio e non può e non deve più essere cosa dell’uomo. Hai capito? – GIUS 195

– Fra un paio d’ore costei dev’essere in Questura. Ha capito? – GIUS 70 – Questo non sarà mai. Mai, capite? – BAS 311

– Io, galantuomo, sono avvezzo a saldare i miei conti! Capite? – BEL 150

– […] mette le manette tanto sui polsi coi guanti che senza guanti, mi capite?... – BEL 213 – Don Ciccio vuole che io gli trovi ad ogni costo il prete o vivo o morto, e meglio morto che vivo, per la réclame della bottega, capite? – DM 211

– […] la polizia ha in voi subodorato un complice, capite? – ILA 35

– Già, perché, capite?, io ho una paura maledetta di rimanere in gabbia. – ILA 36 – Ma nessuno, capite? nessuno potrà dire che ho tradita la fede giurata. – ILA 61

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– Ed è perciò che mi premerebbe di metter subito la mano su quel certo dossier e di filare prima che scoppii la bomba. Mi capite? – SG 142

SAPERE

– Sarà di mal umore. Sai, il viaggio, il sole […]. – ARR 40 – È a te che io parlo, amico! Sai, qui siamo tutti eguali. – GIUS 41

– Sai, – le rivelò l’amica subito, senza tante reticenze, – io sono la mantenuta del Cavaliere Al- berto, ma è un asino carico di denari, a null’altro buono, che a farmi la predica. – GIUS 224 – Saresti matta! Gli uomini, sai, sono tanto imbecilli e noi dobbiamo ingannarli. – GIUS 224 – Poi, sai, gli ho fatto un po' di paternale... – ILA 143

– Ah! sì, tu che mi proteggerai,... ora non ho più paura, ma dimmi in qual modo mi trovo qui... non temere... ascolterò tutto... sono forte, sai! – INV 28

– Non temere, saprò celare le mie lacrime, le angosce del cuore; la mia governante, lo sai, crede Alfonso un povero orfano, del quale io mi prendo cura. – INV 49

– Lo credi? – Ne sono sicuro. – Oh! non le dir nulla, sai […]. – INV 61

– […] al tuo ritorno mi racconterai tutte le impressioni... tutte, sai... ed io sarò tanto felice, pen- sando soltanto a te. – INV 67

– No... stasera noi partiremo,... io riposerò tutto il giorno qui, vicino a te... mi sento già me- glio, sai... – INV 80

– No... oh! no,... ma un figlio, sai, un erede maschio... a cui lasciare il mio nome,... è cosa attraente e mi fa fantasticare. – INV 84

– Ma sì, purché firmi, ci siamo intesi; del resto sai, io ne ho abbastanza di questa soggezione […]. – INV 101

– Il mio più gran piacere, lo sai, quando le mie occupazioni non mi tengono lontano, è di stare con te... – JAR 121

– Sai, Lucertolo, ho parlato con costui! – disse l'uomo magro, allampanato, accennando nell'in- terno dell'osteria. – JAR 184

– È venuta a trovarmi la zia Cleonice, sai? – MAS 155

– Sai? a mezzogiorno arriva il babbo... con la signora Nadine. – SG 78

– Ma anch'io sai... – Che cosa? – Anch'io ti ringraziavo: ti ringraziavo dormendo perché ti so- gnavo... – SG 79

– Me ne ero accorto sai, bricconcella! – le disse minacciandola scherzosamente col dito. – SG 167

– E non ci verrò più sola, sai, ma al braccio di Giorgio […]. – SG 182 – La zia le dava le novità: – Sai?... è uscita sola... – SG 182

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– Il sant'uomo voleva disperarsi, perché non ha che quello, ed è povero, sapete: darebbe ai poveri anche la camicia. – DM 136

– C'è molta passione di sport in queste provincie? – Che! – Noi romani molto. Sapete, "noblesse oblige". – DM 172

– Sapete? – disse quell'uomo fatto belva, accostandosi alle guide che lo spettacolo pauroso aveva trattenuto a pochi passi – sapete? noi non abbiamo bisogno di andar più lontano […]. – FAR 19

SCUSARE

– Lei si chiama, scusi? – BAN2 53

– E al ritorno dalla farmacia, – che farmacia, scusi?... – BAN2 58

– Scusi, – dissi, rivolgendomi al farmacista, – il signor Olivares, quello che stanotte ha preso il cloralio, mi manda a prendere quell'altra medicina, che doveva esser pronta in giornata. – BAN2 63

– L'ufficio sta aperto tutta la notte, scusi? – BAN2 64 – Scusate? vorreste dirmi dove state a padrona? – BEL 157

VEDERE

– Vedi; se io sono avara, gli è per aver i mezzi di fare la vendetta – ripigliò la signora Mercede. – ARR 72

– S'è riaddormentato, non vedi? – BAN1 82

– Oh! perdonami, perdonami, Guido... ma io faccio male, vedi, ad aver con te questi segreti con- vegni... – BAS 18

– Mi credi una bugiarda... e forse peggio... – Vedi, hai torto di parlare così. – Lasciami dire! – BAS 134

– Vedi: io non volevo affrontare questa triste situazione; ma una forza più potente della mia vo- lontà mi costrinse a venir in questa stanza, prima di lasciarti. – BEL 182

– Se per una strana fatalità di umani errori, quell’uomo, vedi, fosse assolto, riuscisse ad ingannare la giustizia degli uomini e si presentasse a me, se mi riterrei dal compiere un delitto... – GIUS 29 – Vedi, ho parlato al conte B... – GIUS 48

– Per uno di questi zerbini, che ci abbagliano col loro brio, col loro nome, col loro spirito, col loro incantesimo, ho anche io, vedi, fatto un passo falso […]. – GIUS 77

– Anche quando egli qui, vedi, ai miei piedi, supplire, domandasse la mia mano, credi tu che io lo sposerei? – GIUS 101

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– Tutt’altro! Io, vedi, ti amo tanto da non volere che nessuna ombra di maldicenza si proiettasse sopra la tua persona. – GIUS 110

– Venticinque, se tu mi accontenti, e se non dirai nulla, perché, vedi, io non amo d’essere com- promesso. – GIUS 153

– Geloso come Otello! Vedi, qui tutto io scorgo. – GIUS 309

– E qui un altro romanzo nel quale io, vedi, madre mia, da vittima divento tiranna e passo per una miserabile colpevole che dal marito è punita col disprezzo. – GIUS 380

– Essa muore d'amore per te... – Vedi? – Io piango, io piango... – ILA 188 – Io, vedi, sono stato un angelo di bontà, di generosità, di tenerezza... – ILA 267

– No... vedi, questo è il solo rimedio che mi possa guarire: bisogna che io la veda […]. – INV 10 – Vedi, egli mi prese per la vita, mi strinse da soffocarmi […]. – INV 28

– Vedi... io sento che non potrò amare nessuno al mondo più di lei. – INV 61

– Piuttosto, vedi... anderò io ad avvisarla che tu sei qui, e la condurrò al mio palazzo, – disse vivamente. INV 79

– Lasciala andare, tanto ne ha per poco, vedi, e nel caso che resistesse, allora ci penseremo. – INV 101

– Se tu mi amassi, vedi, a quest'ora sarei già al posto di lei. – INV 108

– Vedi, io in questi momenti in cui tutti si divertono pensavo alla nostra povera Elisa... – JAR 121 – Vedi? Quello è il Tevere, il fiume sacro, le cui onde hanno portato al mare la storia più gloriosa dell'umanità. – SG 87

– Io credo, piuttosto, per distrarsi. Perché il marito, veda, pareva un po' cattivo, ma un bel giova- notto […]. – BEL 95

– Io so tutto le soggiungo. Veda, ho gli occhi di Argo al punto di leggerle nel cuore. – GIUS 257 – Io amo gli artisti, sebbene... veda... nella mia professione si crede da molti che non ci debba essere gentilezza... – JAR 78

– Vede? le finestre sono aperte. – ZEN 30

– Vedete, io non ho cattive intenzioni. – ARR 173

– Vedete, qualcuno l'ha soffocato con una cinghia. – BAS 215

– E poi, vedete, mi pare di guardare chiaramente nel cuore altrui questa notte... – BAS 327 – Questa scarpa non ha più la polizza del Monte... Vedete? – BEL 75

– È quello lì, vedete, con la frusta in aria. – BEL 107

E, rivolgendosi al delegato stupefatto disse: – Non m'ingannavo, lo vedete! – BEL 135

– […] ricordo benissimo il mese che lo comperai, nell'agosto di quest'anno, e, vedete, proprio il 22, dal signor Neri Rossetti, orefice di Prato. – DC 94

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– Vedete, ne soffrirei troppo, più di quando il capraio mi picchia. – INV 43

– Giorni sono, vedete, è venuta una povera tisica, mia amica; egli non voleva visitarla: era in un cattivo momento. – SER 135

NOMI E LOC. NOMINALI

VERO?,È VERO?, NON È VERO?(ECC.)

– Peccato, vero? – BAN1 103

– Lei sarà a cognizione della storiella di quel topo dentro il cranio rivelatore! Vero? – BEL 244 – Non mi comprendete, è vero? – BEL 262

– Ella voleva accettare, sopportar quasi, è vero? come un meritato castigo, fino all'ultimo, le con- seguenze del proprio errore... – DR 14

– Ines, mia Ines! – esclamò inginocchiandosi dinanzi a lei e cingendole con un braccio la vita – tu non ti senti male, è vero? – INV 18

– È nera, è vero? – SER 11369

– E la vostra risposta mi dà a capire che il vostro cuore è libero e che la ragione, che vi spinse ad attentare alla vostra vita, non è di quelle che non si possano guarire, non è vero? – ARR 82 – Ma è uno scherzo ignobile, non è vero? – BAN2 6

– Tu mi comprendi, non è vero, tesoro? – BAS 4

– Questo – e il professore Schüner rimise delicatamente a posto, nella sua vetrina, l'insetto – appartiene, come tu sai bene, al quinto ordine, agli Eleutherata di Plinio, ai coleotteri infine, non è vero? – DG 381

– […] la mamma permette, non è vero? – FAR 129

– Giacché ieri notte foste sincero col delegato Mannetti, non è vero? – ILA 35 – Ed è proprio finito tutto, non è vero? – INV 9

– E da quel giorno in poi non l'avete più riveduto, il vostro figliuolo, non è vero, buona donna? – MAS 94

– Ognuno di noi ne ha una, non è vero? – SER 43 – Permettete, non è vero? – SG 51

369 Altri luoghi: DR 22 [due volte], 52, SER 27 [due volte], 28, 39, 90, 93, 95, 96, 98, 99, 100, 109,

112 [due volte], 115, 124, 125 [due volte], 130, 131 [due volte], 137 [due volte], 152, 153, 154, 156, 158, 162, 166, 167 [due volte], 169, 176, 177, 181.

187

– […] l'uomo è cacciatore, massime quand'è giovine come voi, bel giovine, buona gamba e sto- maco robusto, non è vero? – ZEN 5370

Solo in Giustina è presente la variante univerbata nevvero e la locuzione con l’in- tercalare piemontese neh (neh vero):

– Tu mi ami, nevvero? – GIUS 28 – Tu l'amavi, Sara, nevvero? – SER 27371

– Nulla. Ero venuto a vedere quando suo marito pensava pagare la pigione. Mi sembra che sia tempo: neh vero? – GIUS 236

INTERIEZIONI

EH? EH?!

– Quelle si chiamano sbornie, eh? – BAN1 80 – Va meglio, ora, eh? – BAN1 101

– Ma specialmente biglietti falsi, eh?! – BAN2 36 – Ma sbrighiamoci eh?! – BAS 196

– Ve ne veniva in tasca forse qualcosa? No, eh? – BEL 196 – Dunque la colpa è tutta mia, eh? – BEL 260

– Dal cacciatore, dall'anticristo... – gridò «u barone». – Che... che tirò il prete a Santafusca con un pretesto... l'uccise e lo seppellì in giardino... eh? eh? – DM 228

– La spia, eh? – ILA 231

– Sul povero figlio mio, eh? – ILA 307

– È lui, proprio lui, che è uscito colla Sguancia giovedì sera... – Eh? – domandò Lucertolo mera- vigliato. – JAR 184

– Vi sembro pazzo, eh? – SER 51

370 Altri luoghi: ARR 82, 97, 100 [tre volte], 118, BAS 78 [due volte], 83, 160, 175, 190, 255, 282,

284, ILA 35, 55, 110, 111, 126, 204, INV 19, 20, 22, 24, 27 [tre volte], 29 [due volte], 31, 32, 34 [due volte], 41 [due volte], 43, 47 [due volte], 48, 49, 54, 56, 58, 62, 64, 72, 73, 80, 84 [due volte], 88, 89, 104 , 106, 108, 109, 113 [due volte], 115, 121, 122, 137, 139, 144, MAS 154, 196, SER 103, 143, 168, SG 92, 123, 140, 141, 159, 160, 165, 182, 207, 221, 222, 246, 251, 262, 270, 271, ZEN 14.

188

– Buon giorno, figliuoli: siamo in vena di dolcezze eh? – SG 168 – Dimmi tu invece: ne sei un poco gelosa, eh? – SG 183

– Ma chi mi avrebbe detto che avrei dovuto accettare la tua ospitalità in queste condizioni, eh? – SG 207

– La baronessa Nadine Serradifalco... – Eh? – gridò De Bausan al colmo dello stupore. – Tu scherzi Sangalli!... – SG 263