CAPITOLO 5. ASPETTI SINTATTICI E TESTUALI
5.3. Posizione dell’aggettivo nel sintagma nominale
5.3.1. Giaciture complesse
Una preferenza più evidente per le posizioni ‘N+A’ si evince dall’esame specifico delle giaciture complesse312.
Partendo dall’analisi delle coordinazioni sindetiche, i costrutti ‘A+e+A+N’ sono circa 300, meno della metà della struttura complementare ‘N+A+e+A’, di cui si registrano circa 800 casi; inoltre, la prima tipologia è rarissima nella mimesi dialogica e assente nei testi di Farina e Zena:
DIEGESI
Era chiamato il capitano Ojitos, e si accerta che egli fosse un molto compito e prode cavaliere, uscito da un'eccellente famiglia di Ecija. ARR 16
311 Sui numerosi accumuli aggettivali presenti nel corpus; cfr. § 5.3.1.
312 Sulle dittologie con anticipazione dell’epiteto, cfr. Mauroni (2006: 165-167); al contrario, sui co-
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[…] troppo provvisto di rapidi e decisivi mezzi di disapprovazione, per arrischiar di fare un fiasco che poteva costarmi la vita. BAN1 34
Un'ora bastò per mutare i connotati della mercedès principesca: mezz'ora fu più che sufficiente per fare di un modesto e rossigno chauffeur, un gentleman elegantissimo, inappuntabile. BAN2 11
Senza attendere il pagamento della taglia promessa dal Governo italiano, aveva voluto con nobile e generoso slancio, ottemperare agli ultimi desideri della morta e dedicare alla di lei famiglia tutto il premio della fatale cattura. DC 187
[…] era tornata a casa per passarvi, in veglia tra le più nere e paurose supposizioni, tutta una triste notte. DG 378
Queste cose rivolgeva egli stesso nella mente la mattina del famoso giovedì, mentre, passeggiando in su ed in giù per la fredda e nuda galleria che dava sul terrazzo, stava aspettando il suo prete. DM 35
Non rammentava egli bene le crude e ingrate verità delle quali il Vérod sin da giovane era stato predicatore: oppure il pessimista, lo scettico si era convertito? DR 13
E sotto l’incubo di sì tremenda febbre tiranneggiato dai più cupi e tumultuosi pensieri, non amava nemmeno più la luce del sole […]. GIUS 287
Dinanzi a quella silenziosa e misteriosa assemblea il Paino rimase impassibile. ILA 128
Tacque, e in un lungo bacio scambiato con Ines ed Alfonso, ella parve dimenticare il passato e si ridestò in lei la soave e vivace speranza di vivere ancora. INV 31
Chi avesse potuto sorprenderli, avrebbe udito baci, sospiri, il mormorio di dolci e sommesse con- fidenze... JAR 8
Due lacrime, che si erano fermate sulle pallide e gentili gote, cadono al suolo fredde e pe- santi. MAS 10
[…] l'impedimento a uno sregolato e illegale esercizio dell'amore determinato dal vizio della gola. SCAR 43
[…] parve che su quella bellissima e pallida bocca fiorisse un sorriso vivo. SER 33
D'altronde, non era quella la prima volta che soggiornava all'estero e che vi portava a termine delle importanti e delicate missioni. SG 14
MIMESI
– Ciò che molte volte non si riesce dopo lunghi e laboriosi piani, può essere coronato da successo col solo aiuto del caso! – BAS 119
– Che animata fosse dal puro e nobile desiderio di migliorare il consorzio della vita a solo scopo d'umanità. – BEL 15
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Al contrario, le configurazioni ‘N+A+e+A’ si verificano in tutti i testi e sono am- piamente attestate anche nelle sezioni dialogiche:
DIEGESI
[…] il secondo a giudicarne dal volto e dalle mani nere e sudicie, sembrava un carbonaio […]. BAS 56
[…] domandò uno dalla faccia ardita e furba. DC 29
Riconobbi dalla soprascritta la sua calligrafia larga e chiara. DG 386
Era una giovane d'appena vent'anni, dai capelli d'un biondo croceo corti ed acconciati come le chiome maschili, dagli occhi chiari e freddi […]. DR 5
E fu trovato là, affondato nella neve insanguinata, un corpo inerte e freddo […]. FAR 24
[…] seppe a tempo librarsi nelle alte regioni dei principii tenendosi sempre in un eloquio robusto e fiorito. GIUS 31
[…] dove è venduto ogni oggetto a prezzo tenue e fisso. ILA 29 Infatti, un uomo d'aspetto truce e accigliato fuggiva […]. JAR 9
Questa risposta così naturale, detta con voce placida, sconquassò il ragionamento egoistico e ar- tificioso dello speziale […]. SCAR 7
La donna, di tra le palpebre lunghissime e ricurve, guardava il barone siciliano con un particolare interesse. SG 7
MIMESI
– Venga a coltivare anche lui le terre in comune o faccia qualche altro mestiere utile e proficuo. – ARR 54
– Sono stato così avvezzo a temere i tranelli, laggiù in Italia, che ancora non so abituarmi al paese libero e sicuro. – BAN1 26
– Ma quando vostro marito vi accusa, credo che l'opinione favorevole e generale, si muterà. – BEL 249
– Anche questa è una calunnia della gente ignorante e beffarda. – DM 14 – Una donna giovane e bella? – INV 104
– Ecco, don Ciccio, un argomento bello e sonante del furto […]. – MAS 42 – Conosci un uomo svelto e fidato, per una missione delicata? – SER 78
– […] la vostra innocenza non è più che un'asserzione pura e semplice. – ZEN 4
Parallelamente, i costrutti coordinati con asindeto sono circa cinquanta per il mo- dulo ‘A+,+A+N’, e anche in questa occasione si registra la scarsa presenza di esempi all’interno del piano dialogico:
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DIEGESI
Una breve, vivace lotta avvenne allora tra i due. BAS 238
[…] l'unica, amatissima persona alla quale dovevo pensare era mia madre […]. DG 379
Il tremor nervoso che lo aveva scosso dal principio si veniva sedando; la sconvolta, violenta, pau- rosa espressione del livido viso e dei rossi occhi si trasformava: pallido, sfinito, disfatto, pareva sul punto di mancare anch'egli. DR 6313
[…] dovette interrompersi per uno strano, inatteso incidente. ILA 86
[…] era impossibile che quella bella, splendida creatura, la quale due giorni prima era tuttora piena di vita e di salute, fosse ridotta in poche ore cadavere. INV 16
l vecchio si alzò dalla preghiera più forte, la fede gli aveva comunicato le sue celesti, ineffabili rassegnazioni. JAR 31
[…] non osava palesare la sua sincera, invincibile passione. SG 15
MIMESI
– Fatale, maledetto giorno! – bestemmiò lui. – SER 86
Quasi dieci volte di più (oltre 400) sono al contrario le coordinazioni asindetiche ‘N+A+,+A’, ma rispetto a quanto osservato per le precedenti giaciture, nonostante si tratti di un modulo con posposizione dei due attributi, quasi tutte le occorrenze si riferiscono al contesto diegetico:
Una voce dolce, tremula, in cui si sentivano le lagrime della gioia e della tenerezza, rispose a quella chiamata. ARR 34
Appoggiai quella parola con un gesto vago, misterioso. BAN1 21
Lo spinge la curiosità morbosa di sapore se il fatto è stato scoperto, ma sopratutto lo ange un sen- timento infrenabile, fatale […]. BAN2 4
Era un suo gesto abituale, nervoso, quando qualcosa d'insolito avveniva. BEL 31 Un grido soffocato, straziante, in cui si sentivano spavento, dolore […]. DC 183
Non pioveva più, ma l'atmosfera era bigia, carica di vapore. Le strade fangose, tetre. DM 75 La lontana aveva tratto dal sepolcro la morta; i due fantasmi vivevano d'una stessa vita sovru- mana, intangibile. DR 29
Si vedeva subito che la professione sua non era la dimostrazione inutile per via della chiacchiera abbondante, bensì l'affermazione tranquilla, sobria, che non ammette contrasto. FAR 58
313 Si noti l’accentuata sostenutezza del passo: oltre all’accumulo aggettivale, si segnalano le due
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Righetto si era alzato, le sue labbra increspavano un sorriso beffardo, ironico […]. ILA 110 […] il volto di un pallore caldo, orientale […]. INV 3
Ci era di più la voce della donna, che era una musica, una musica celeste, carezzevole […]. JAR 8
Attraverso lo spazio che separa i mondi, le loro anime si compiacciono a contemplare i loro terreni involucri, per che su questi si effonde una luce arcana, misteriosa. MAS 140
Solo questi i contesti relativi alla mimesi:
– Questo non avresti dovuto farlo, Guido... lo ho avuto fiducia in te, ho creduto che mi amassi d'amore puro, sincero... ed ora... o Dio mio. – BAS 46
– Una donna di temperamento sanguigno, nervoso […]. – SER 41
– Ma mi occorrerebbe una prova schiacciante, irrefutabile, da metterle sotto gli occhi, da renderla mansueta a ogni mio volere... – SG 227
– […] se realmente le prove si accumulano contro di voi, prove certe, matematiche, la vostra innocenza non è più che un'asserzione pura e semplice. – ZEN 4
Giacitura propria del registro letterario è la cosiddetta aggettivazione ‘a occhiale’, piuttosto infrequente nella prosa ottocentesca314; la maggior parte dei casi rinvenuti nel corpus delle posizioni ‘A+N+A’ si traduce nella ininfluente anticipazione del qualifica-
tore unito a un sostantivo e a un aggettivo relazionale (p.e. arguti motti popolari, ILA 78)315; gli esempi significativamente riconducibili al fenomeno si riducono ai 4 seguenti:
[…] la polizia italiana era sempre sicura di pescar, quando volesse, dieci o dodici fino allora irre- peribili anarchici misteriosi […]. BAN1 45
[…] i capelli, sciolti, le scendevano, neri come l'ebano, sul bianchissimo petto agitato. BAS 14 Però, Anna Stephenson, la donna-poliziotto che avea assistito a tutto il processo, attratta così da curiosità e da inesplicabile sentimento strano […]. BEL 159
La sua onestà si ammantava di serena impudicizia superba. SG 43
Altro tratto estremamente raro nel campione è l’epifrasi dell’aggettivo, un co- strutto diffuso nella lirica, mentre nella prosa era, già nella prima parte del secolo dician- novesimo, «in regresso rispetto al passato» (Picchiorri 2008: 94):
314 Cfr. Picchiorri (2008: 94); Serianni (2013: 184).
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Quello che specialmente mi insospettiva, era l'unione di Grigi, del mio antico discepolo e padrino […]. BAN1 50
Era di statura mezzana, magro piuttosto e asciutto, di volto piacevole e aperto. MAS 29