• Non ci sono risultati.

CAPITOLO 5. ASPETTI SINTATTICI E TESTUALI

5.9. Segnali discorsivi

5.9.1. Incipit

Per quanto riguarda le tipologie funzionali rinvenute nel campione, si registrano in primo luogo gli incipit, usati in veste di segnali demarcatavi e introduttori locutori; le forme più frequenti che rispondono a tali funzioni sono le congiunzioni (allora, dunque,

insomma, comunque ecc.) e il verbo sentire (senti, senta, sentite):

CONGIUNZIONI

ALLORA

– Allora, bevuto il caffè, vi condurrò dove farete conoscenza dei vostri due compagni. – ARR 128 – Quante giornate? – Quante se ne può pagare. – Allora... pagherò quella di oggi. – BAN1 10 – Allora, signor conte, devo rimpiangere che ella abbia saputo guadagnarsi sì poco l'affetto di quella ragazza, e... – Ma Mario l'interruppe. – BAS 149

– E se io – rispose Giulio – vi negassi il diritto di immischiarvi in tali affari? – Allora... ma no, no, voi non conoscete come son passate le cose... – BAS 261

Ma l'altro s'affrettò ad interromperlo. – Allora, signor conte – disse calmo, ma con fermezza – sarei costretto a chiamar dei servi. – BAS 267

– Allora, per caso avreste visto ieri, chi consegnò al bagagliaio quella valigia che ho fatto aprire in questura? – BEL 104

– Allora, riassumendo, ella si sarebbe uccisa per i dolori che voi le cagionaste […]. – DR 20 – Allora, signor Fusina, tra me e lei, guerra a morte. – GIUS 235

– Allora vado, – disse la giovane donna alzandosi faticosamente dalla sedia – perché non ne posso più. – INV 18

– Allora, avanti la spada. – INV 77 – Allora vieni, vieni, Nara! – INV 95

– Allora, a prendere il tè, Ranieri, domani sera? – SER 48

364 Cfr. § 5.10. 365 Cfr. § 5.7.

178

COMUNQUE

– Badate – rispose Nadine con un sorriso alquanto enigmatico – sarebbe la prima volta che io porto fortuna ad un uomo. Comunque, tentate... […]. – SG 28

– Reginetta è una ragazza di grande buon senso... Comunque, sarai tu pure di avviso che quella donna non può rimanere più a lungo in questa casa... – SG 245

DUNQUE

– Dunque io parto? – BAN1 7

– Dunque vuoi davvero rendermi il servigio che sto per chiederti? – BAS 85 – Dunque conoscete il vetturino? – BEL 107

– Dunque voi dite – interloquì quando il Salati ebbe finito, – che il prender ora Burzetti è impos- sibile? – DC 212

– Dunque, buonanotte, Cristina. – DG 377

– Dunque una grande vittoria, Santa... – gridarono gli amici. – DM 184

– Dunque, – aveva detto l'albergatore al suo primo cameriere... – dunque il morto è Flavio Cam- pana... – FAR 14

– Dunque che c'è, anima mia? – ILA 110 – Dunque è morto qualcuno nella villa? – INV 6

– Dunque, che cosa c'è? – domandò dopo pochi istanti […]. JAR 21 – Dunque, sapete di un amore? – SER 114

Tuttavia ebbe l'aria di non avvedersene e continuò: – Dunque poiché a me piacciono le decisioni pronte, faccia una cosa, vada in salotto e mi mandi qui Reginetta. – SG 158366

366 Altri luoghi: ARR 40, 41, 42, 44, 47 [due volte], 52, 53 [due volte], 65, 103, 118, 124, 125, 137,

140, 166, BAN1 103, BAS 120, 127, 135, 168, 172, 182, 186, 224, BEL 171, 203, 215, 260, DC 286, DM

187, 212, 222, 224, DR 13, 14, 42, 54, 66, 76, 81, FAR 27, 30, 46, 111, 134, 139, 144, 185, 194, 205, GIUS 66, 84, 108, 153, 163, 165, 256, 270, 273, 279, 334, 382, 394, 401, 428, ILA 27, 75, 117, 139 [due volte], 140, 141, 151, 204, 205, 207, 208, 212 [due volte], 216, 222, 228, 235, 236, 237, 239, 240, 247, 275 [due volte], 292, 293, 296, 303, 341, 344, 347, 368, INV 50, 74, 76, 101, 103, 122, 125, 129, 138, JAR 21, 54, 72, 89, 104, 109, 166, 197, SER 123, 127, 128, 157.

179

INSOMMA

– Insomma, non volete capire? – BAN1 87

– Insomma, io non sono il Dottor Romei: sono un delegato di pubblica sicurezza, e vengo a costi- tuirmi. – BAN2 33

– Insomma, vuoi? – BAN2 43

– Insomma: togliti di testa l'idea che tu possa fuggirmi. – BAS 15

– Insomma – gridò questa volta il barone – non puoi mandarlo al diavolo? – DM 99

– Ippolito mi ha detto che su mille, novecento e novantanove fanno così. Insomma, tra i due mali il minore […]. – GIUS 79

– Insomma, quali prove tu hai? – GIUS 83

– Insomma, ti ripeto, io non ti voglio così fosca! – GIUS 91 – Insomma che cosa hai ora concluso con suo padre? – GIUS 101

– Insomma, giacché lo vuoi sapere, sappi che Cesira non è nemmeno più a Torino. – GIUS 194 Ecco la sua esclamazione. Insomma, essa dice che ha bisogno di difendersi... che ha bisogno di parlarti. – GIUS 320

– Insomma, io debbo essere un automa? – GIUS 424

– Insomma, il Cenatiempo fu esplicito nelle sue dichiarazioni; vedremo tra poco se lo sarà altret- tanto al dibattimento. – ZEN 12

– Un bel tipo, Urban; l'ho avuto maggiore al 47; lo chiamavamo... come lo chiamavamo? – In- somma, Presidente a Verona non era l'Urban, era... – ZEN 25

VERBI

SENTIRE (SENTI,SENTA,SENTITE)

– Senti, Matson: il treno che prenderemmo è omnibus sino a Verona, accelerato da Verona in poi; è un vero treno lumaca. – DC 250

– Senti, Ippolito – aggiunse lei […]. GIUS 84

– Senti, figliuola mia, ora è tempo che tu parli. – GIUS 190 – Senti, Alessandro, mi frulla per il capo un’idea. – GIUS 202

– Senti, le dice amorevolmente Daria, senti, figliuola mia. – GIUS 266 – Senti, Devarchi, ma io temo che la cosa vada a finir male. – GIUS 417 – Senti, Giggi. Di là c'è la mia creatura che sta male. – ILA 179

– Senti, Vincenzo Caldari, tu ora sei nelle nostre mani […]. – ILA 231 – Senti, io ho una villetta presso Albano. – ILA 272

180

– Senti, Virginia, ti ho ingannata, è vero, ma ti ho ingannata perché ti amavo, come t'amo, e come t'adoro adesso. – ILA 275

– Senti, io sognavo d'essere in un giardino delizioso, molto delizioso, in tua compagnia […]. – INV 27

– Senti: tutto l'oro da cui Nara viene coperta, tutti gli omaggi da cui è circondata, e quel rispetto che alcuni le portano, non valgono a purificare un'anima […]. – INV 71

– Senti: o maschio o femmina, ti auguro che non abbia a soffrire quanto la mia piccina […]. – INV 128

– Senti, Alessandro – riprese la giovane. – MAS 155

– Senti, Leopoldina. Tu devi procurarmi un largo mantello da uomo e un cappellaccio qualunque che possa coprirmi i capelli. – MAS 197

– Senti, Roberto. Non ti pare che la prima cosa sia di mettere al sicuro quella mano? […]. – SER 44

– Senti, è meglio dividersi ora. – SER 93

– Senta, ella da alcun tempo in qua mi tratta in modo, come sul mio capo stesse sospesa la spada di Damocle di qualche nuova sciagura. – GIUS 56

– Senta, io sono qui disposto a fare per sua figlia tutto quello che ella mi dirà. – GIUS 107 – Senta: se lei crede può farne parola al Procuratore del Re. – GIUS 437

Fu l'oste che parlò di nuovo: – Sentite, – disse. – Ci sembrate un buon ragazzo, e non vogliamo diffidare di voi. – BAN1 88

– Sentite, – aggiunse dopo, rifacendosi seria, – non starò a lesinare sul prezzo […]. – BEL 83 – Sentite, disse il Marchese – io sono stanco di voi e del tema increscioso dei vostri discorsi. – DC 75

– Sentite, io avrei un bel cappello nuovo che avevo messo in disparte per voi. – DM 31

– Sentite, – riprese, piano ma vivacemente e in tono di persuasiva confidenza; – noi qui siamo dinanzi a un dubbio grave. – DR 21

– Sentite, Ippolito, ora voi state bene, e vi posso dire quanto fino adesso, in vista della vostra malattia non osai dirvi. – GIUS 144

– Sentite, signor Adriano, io ho fatto cinque anni il militare, ho girato il mondo, ed ho avuto quindi campo di istruirmi e di leggere in cuore alle persone dalla loro fisonomia. – ILA 71

– Sentite, signorina, sarà meglio rimettere la gita al dopopranzo, perché allora il signor conte si ritira nelle sue stanze, e non si vede più fino a sera. – INV 39

– Sentite, voi stesso che mi parlate così, voi che amate tanto vostra sorella,... non provate altresì un po' di affezione per me? – INV 61

181

– Sentite, – disse il medico richiamandolo. – Non avete né denaro, né casa? – SER 75

– Sentite, John, – interloquì ad un tratto Dick Leslie, che aveva taciuto sino allora. – Voi non morrete, e non morirà nessuno di noi, se saprete fare. – SER 139

– Sentite, Dick, – disse Roberto, dopo un minuto di esitazione. – Che vi è? – SER 144

– Oh, signore... sentite... non potete immaginare che notte fosse quella... quando fuggimmo via di casa nostra... – SER 153

– Sentite. La mia istoria è quella di un immenso orgoglio e di un immenso dolore. – SER 189

Ancora, si registrano quali incipit, con minor incidenza, le congiunzioni ma («Ma senza dubbio!», BAS 78), ebbene («Ebbene, la troverò io!», INV 145); gli avverbi bene («Bene: se volete che io creda a voi, vi crederò», DR 73), sì («Io non so, non posso dirvi che cosa sentissi... Sì, forse questi sentimenti […]», DR 51), no (Gli ho spedito un tele- gramma perché venga ad assistere allo spettacolo che gli offrirò! – Voi?... No, tanta men- zogna, tanta abbiezione non è possibile», BAS 143); le interiezioni ah («Ah, lo confes- sate? una vendetta privata!», BEL 128), eh (Eh, se scrivo tre numeri, il diavolo me li mangia», DM 86), be’ («Malissimo per me, allora... Be', pazienza», ILA 112).