1. La sentenza Mc Fadden c Sony
1.1. I fatti all’origine della decisione
L’occasione alla CGUE per esprimersi sulle questioni pocanzi delineate è stata data, appunto, dal procedimento instauratosi tra Tobias Mc Fadden e la Sony Music Entertainment Germany GmBH420. Nel caso di specie, il signor Mc Fadden era il titolare di un negozio di attrezzature elettriche, nel quale venivano venduti ed affittati sistemi di illuminazione ed au- dio. Nei locali del suo esercizio, lo stesso aveva deciso di metter a disposizione una rete lo- cale wireless gratuita ed aperta, ossia priva di password421: lo scopo era quello di «attirare l’attenzione dei clienti dei negozi adiacenti, dei passanti e dei vicini sulla sua attività»422. Nel settembre del 2010 attraverso tale rete, un’opera musicale era stata scaricata illecitamente e messa a disposizione del pubblico in Internet, senza il consenso di Sony Music, titolare dei relativi diritti423. Per questa ragione la multinazionale giapponese, il 29 ottobre del 2010 ave- va inviato un comunicato con cui intimava al signor Mc Fadden di rispettare i suoi diritti sul fonogramma, ponendo fine alla violazione. Quest’ultimo, in risposta alla diffida ricevuta, aveva proposto dinnanzi al Tribunale regionale di Monaco, un’azione di accertamento nega- tivo della propria responsabilità rispetto all’illecito compiuto (c.d. negative Feststellungsklage)424. A sua volta, la Sony Music aveva presentato una serie di domande riconvenzionali finalizza-
420 In prosieguo Sony Music.
421 Si tratta di una prestazione accessoria rispetto alla sua attività economica principale. 422 Tobias Mc Fadden c. Sony Music Entertainment Germany GmbH, cit., par. 23.
423 Tobias Mc Fadden c. Sony Music Entertainment Germany GmbH, cit., parr. 25-26.
424 Nell’ordinamento tedesco la c.d. negative Feststellungsklage, azione di accertamento negativo, consiste in un rimedio giudiziale utile, appunto, ad eliminare una situazione di incertezza, laddove questa rappresenti una fonte di pericolo, rispetto ad un rapporto giuridico attuale (cfr. P. FAVA, Il contratto, Milano, 2012, pp. 134- 135). Essa trova disciplina all’art. 256 del codice di procedura tedesco (Zivilprozessordnung – ZPO), il quale ne subordina l’utilizzo alla presenza di un rechtliches Interesse (interesse giuridico), sancendone la natura di forma di tutela individuale (in argomento si veda S.A. VILLATA, Impugnazione di delibere assembleari e cosa giudicata, Milano, 2006, pp. 164 ss.).
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te ad ottenere: il risarcimento dei danni derivanti dalla responsabilità diretta di Mc Fadden nella violazione dei diritti d’autore sull’opera musicale; la cessazione della violazione di tali diritti; il rimborso dei costi di diffida e delle spese processuali425. Con la sentenza del 14 gennaio 2014, il tribunale di Monaco aveva deciso di respingere la domanda dell’attore, ac- cogliendo invece le domande riconvenzionali della compagnia convenuta.
A fronte di tale decisione, il signor Mc Fadden aveva deciso di proporre opposizione dinnanzi al Landgericht di Monaco, sostenendo di esser esonerato da una responsabilità in tal senso grazie alla previsione di cui all’art. 12, co.1 della Direttiva 2000/31/CE426. A sostegno di ciò aveva richiamato gli articoli della legge tedesca di recepimento della direttiva (la c.d. Telemediengesetz)427. Nel corso del medesimo procedimento, Sony Music aveva invece richie- sto in via principale, la conferma della sentenza di primo grado ed in subordine, per l’ipotesi in cui il giudice non avesse riconosciuto la responsabilità diretta del signor Mc Fad- den, la condanna di quest’ultimo al risarcimento dei danni cagionati dalla mancata adozione di misure di protezione della sua rete locale senza fili, che aveva permesso a soggetti terzi di violare i diritti della multinazionale stessa. A fondamento di una simile richiesta era stata ri- chiamata la giurisprudenza tedesca relativa alla responsabilità indiretta (c.d. Störerhaftung) dei gestori di reti locali senza fili428.
425 Tobias Mc Fadden c. Sony Music Entertainment Germany GmbH, cit., par. 28.
426 L’art. 12 della Direttiva 2000/31/CE, come anticipato, al co. 1 recita: «1. Gli Stati membri provvedono affinché, nella prestazione di un servizio della società dell'informazione consistente nel trasmettere, su una rete di comunicazione, informazioni fornite da un destinatario del servizio, o nel fornire un accesso alla rete di comunicazione, il prestatore non sia responsabile delle informazioni trasmesse a condizione che egli: a) non dia origine alla trasmissione; b) non selezioni il destinatario della trasmissione; e c) non selezioni né modifichi le informazioni trasmesse».
427Si vedano gli artt. 7 - 10 dell'ex Tele-Media Act tedesco.
428Nello specifico, l’art. 97 della legge tedesca sul diritto d’autore (c.d. Gesetz über Urheberrecht und verwandte Schutzrechte – Urheberrechtsgesetz, legge del 9 Settembre 1965, come modificata dalla legge del 1° ottobre 2013)
nelle ipotesi di violazione del copyright, introduce il diritto del titolare dello stesso di chiedere l’emissione di un provvedimento inibitorio, oltre al risarcimento dei danni. La norma, infatti, recita: «(1) Chi contravviene ille- galmente al diritto d'autore o a un altro diritto tutelato ai sensi della presente legge può essere citato dal dan- neggiato all'eliminazione del pregiudizio, nel caso di pericolo di recidiva all'omissione e, se al reo viene addebi- tata premeditazione o omissione, anche al risarcimento. In luogo del risarcimento il danneggiato può preten- dere la consegna del guadagno che il reo ha ottenuto mediante la violazione del diritto e un resoconto di que- sto guadagno». Come rilevato dalla stessa CGUE (cfr. Tobias Mc Fadden c. Sony Music Entertainment Germany
GmbH, cit., par. 20), sulla base di questo paragrafo, un «soggetto può essere ritenuto responsabile in caso di violazione di un diritto d’autore o di diritti connessi dal medesimo commessa o direttamente (Täterhaftung) o indirettamente (Störerhaftung). Infatti, gli organi giurisdizionali tedeschi interpretano l’articolo 97 della legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel senso che, in caso di violazione, può essere riconosciuto respon- sabile un soggetto che, pur senza essere autore o complice della violazione stessa, vi contribuisca deliberata- mente (Störer)».
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